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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Gackt
CrossOver: Hyde
Titolo Fanfic: TOKYO KAWAII!
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: fly-angel galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/01/2005 23:39:22

c`è un pò di tutto, anche risvolti molto dolci...leggete
 
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DESTINAZIONE GIAPPONE
- Capitolo 1° -

Come tutte le mattine Federica si alzò poco prima di Alice, guardò fuori dalla finestra, aveva nevicato tutta la notte. Dalla finestra si scorgevano i tetti bianchi delle case circostanti; a Brescia nevicava spesso, ormai le due ragazze non si meravigliavano più davanti a quel panorama. Nella loro città natale, Verona, era raro che nevicasse, mentre li dov'erano, sebbene fossero distanti solo quaranta minuti di macchina da casa, accadeva spesso.
Alice e Federica si erano trasferite per ragioni di studio, tutte e due frequentavano l'università, ma nonostante gli impegni trovavano il tempo per le loro passioni infinite: manga, j-rock, j-pop, hip-hop e cinema.
Federica aprì un momento la finestra per recuperare un paio di stivali che aveva lasciato sul balcone, rabbrividì non appena l'aria fredda le arrivò addosso; velocemente ritirò gli stivali e richiuse i vetri. L'orologio a muro in cucina segnava le otto, la ragazza decise di svegliare l'amica:
- Aly…svegliati, o farai tardi di nuovo. - disse pettinandosi i lunghi capelli castani con i riflessi rosso fuoco; quando si era fatta le meches di quel colore per la prima volta, le sembravano un po' troppo rossi, ma poi finì con l'abituarcisi, ormai erano una sua caratteristica.
Intanto dalla camera di Alice si levò una specie di mugugno:
- Mmm…ma che ore sono? Uff…devo proprio alzarmi? -
Alice si sedette sul letto, con i capelli rossi arruffati e gli occhi ancora semichiusi dal sonno, stava cercando di capire chi era. Dopodiché decise di alzarsi e prepararsi per andare a lezione. In bagno ritrovò Federica intenta a lavarsi i denti e disse:
-'Giorno…mi chiedo perché le lezioni all'università inizino così presto, non si può iniziare sempre alle 10?- Federica sorrise, era sempre la sua "mamy" non era cambiata di una virgola da quando si erano conosciute cinque anni prima.
-Ah…Fede, visto che esci prima tu, controlla la cassetta della posta pleze!-
-Mi sembra un po' presto, a meno che il nostro postino non soffra d'insonnia in questo periodo! Semmai la controllo quando torno a pranzo, tanto al pomeriggio non ho lezioni.-
Le due ragazze stavano aspettando una lettera da circa un mese: avevano scritto una valanga di lettere ad Hyde, il cantante di un gruppo giapponese conosciuto come L'Arc En Ciel o meglio Laruku An Shieru. Avevano scritto nella speranza che, finalmente, Hyde si fosse deciso a portare il suo gruppo in Italia. A pranzo, Federica controllò la posta, ma come al solito niente di nuovo: bolletta del telefono e pubblicità.
-Credo proprio che dovremo arrenderci- disse sconsolata Federica mentre aiutava Alice a preparare la cena.
-Uff, però potrebbe almeno degnarsi di dirci: non vengo perché l'Italia mi fa schifo!-
-Noi abbiamo tentato, a meno che non partiamo per il Giappone e lo portiamo qui di peso…-
-Non sarebbe una brutta idea sai?- disse Alice sorridendo maliziosamente.

Passarono alcuni giorni, ormai le ragazze non guardavano più la posta con la speranza di trovare quella fatidica lettera, non sarebbe mai arrivata. Federica e Alice seguivano i corsi all'università, il loro corso di hip hop e tutto il resto come se non avessero mai spedito miriadi in Giappone.
Un sabato mattina, apparentemente normale, Federica rimase a letto di più del solito, la sera precedente aveva fatto le ore piccole per terminare una relazione. Ma il suo riposo venne interrotto da qualcosa di pesante che arrivò sul suo letto:
-Ha risposto!!!!!-
La ragazza non era ancora sveglia, ma saltò giù dal letto con la velocità di un fulmine:
-Cosa? Chi?-
-Hyde! Ha risposto Hyde!-
Non appena Alice pronunciò quel nome, Federica sembrò rianimarsi e si sedette sul letto accanto all'amica che stava aprendo la busta. La lettera era consistente, ben tre pagine riempite con una fitta e ordinata calligrafia. Cominciarono a leggere:

Tokyo 2005? 12? 13?

Care ragazze, ho letto con piacere le vostre lettere, e sono davvero felice di sapere che ho molti fans in Italia. Mi dispiace che non possiate vedere i film che escono qui in Giappone, mi farò in quattro perché escano anche da voi […] E' incredibile quanto avete imparato sul Giappone, mi sento lusingato, vi manca solo di imparare la lingua e siete giapponesi al 100%…sicure di non essere nate nel paese sbagliato? […] Per il momento non sono in programma concerti europei, in questo momento sto finendo la parte grafica dell'album. Mia moglie e mio figlio partiranno poco prima di Natale per passare un mese in Nuova Zelanda, il lavoro di Megumi è impegnativo quasi quanto il mio. Rimarrò da solo ç_ç. Ho un'idea! Se non avete nulla in contrario, vi mando due biglietti aereo per Tokyo (volo diretto), mi fareste compagnia? Ci conto. […]

Alice e Federica rilessero all'infinito quel pezzetto: mi fareste compagnia? Ci conto.
-Non ci credo…ci sono davvero i due biglietti!- disse Federica con voce tremante; Alice rileggeva ormai per la centesima volta la lettera, doveva esserci la fregatura…ma non la trovò.
-Cosa facciamo?- chiese Alice sorridendo,
-Mi pare ovvio…si parte!-
I tre giorni seguenti furono un susseguirsi di impegni, lezioni a parte, le due amiche erano indaffarate nel preparare le valige, nel comperare abiti nuovi e un regalo per Hyde, non potevano certo presentarsi a casa sua con le mani in mano. Così un pomeriggio, presero la macchina e tornarono a Verona, li c'erano due o tre negozietti che facevano al caso loro. Dopo un pomeriggio estenuante, tornarono a Brescia soddisfatte del lavoro.
Il giorno della partenza, esattamente tre ore prima di prendere l'aereo, Federica diede l'esame di Storia Giapponese:
-Come è andata?- chiese Alice mentre l'amica entrava in macchina;
-Non lo so…è stato un esame avventuroso, sono entrata, ho risposto, ho finito e sono salita in macchina…-
-Allora è andato bene! Forza andiamo altrimenti arriviamo tardi.-
In aereo le due ragazze non fecero altro che progettare visite a Tokyo e dintorni, erano così emozionate che non si accorsero del passaggio delle hostess per la cena e rischiarono di rimanere a stomaco vuoto; ad un certo punto venne annunciato l'inizio del film in programma: Moon Child. Alice guardò Federica sorpresa, la quale annuì con la testa e disse:
-Si, è il film con Hyde e Gackt…quello che abbiamo cercato come due pazze! Speriamo solo che non sia solo in Giapponese, perché tu non capiresti niente e io, contando che studio Giapponese da poco più di due mesi, non capirei molto di più.- Per fortuna il film era in inglese, quindi non era molto difficile da seguire. Il viaggio di tredici ore passò velocemente, il film aveva acceso una conversazione alquanto animata tra le due ragazze, tanto animata che avevano coinvolto altre quattro persone!
Arrivate all'aeroporto di Narita, sebbene fossero stanche, le due amiche erano al settimo cielo, respiravano aria giapponese e camminavano su suolo giapponese…non era un sogno. Sbrigate le faccende burocratiche in aeroporto si diressero a ritirare i bagagli e dopodiché si avviarono all'uscita:
-Fe…ma chi viene a prenderci? Non credo che venga lui di persona.-
-Già, hai ragione. Guarda!- esclamò Federica scrutando tra la gente- C'è un uomo vicino alla porta d'entrata, sembra un autista, magari è il nostro.-
Alice cercò di individuarlo tra la folla, e notò che in mano aveva un cartello bianco con scritto: Alice & Federica.
-Si, è lui! Forza andiamo. Prega che parli in inglese…-
Purtroppo la speranza di Alice si infranse qualche secondo dopo, così Federica tentò di spiegarsi alla bene e meglio in uno stentato giapponese:
-Watashi wa Federica desu…Verona.- l'autista era diffidente, Alice ormai stava per impazzire, stava per perdere la calma:
-Insomma, quanto ci vuole a capire che siamo noi? Quante veronesi vuoi che ci siano qui a Narita?-
-Ehm…Ali, credo che non funzioni. Perché Hyde non ci ha mandato qualcuno che parla inglese?- disse Federica sconsolata guardando l'autista, il quale, non appena sentì pronunciare il nome di Hyde disse:
-Ben arrivate! Fatto buon viaggio? Per di qua prego.- detto questo prese il carrello con le valige e si avviò all'uscita. Alice stava per colpirlo con il suo bagaglio a mano dalla disperazione, ma intervenne Federica dicendo:
-Non complicare la situazione mamy! Se sgarriamo questo ci manda a casa…-
Durante il tragitto in macchina, le due ragazze rimasero in silenzio ad osservare il panorama, che diventava sempre più caotico man mano che si avvicinavano a Shinjuku, il quartiere dove abitava Hyde.
-Ali ho paura…cioè, sono agitatissima…-
-Shh…mi deconcentri. La mia filosofia zen andrà a farsi sfottere quando lo vedo.-
L'autista parcheggiò, diede una mano a scaricare le valige e, dopo aver salutato con un inchino, si dileguò. Salite in ascensore, alice premette il pulsante numero 20, Hyde abitava in un mega appartamento che occupava tutto il ventesimo piano del palazzo; arrivate al piano si fermarono davanti alla porta, non sapevano se suonare o bussare, erano troppo emozionate. Quando finalmente Federica si decise a suonare, Hyde aprì la porta:
-Konnichiwa! Vi stavo aspettando. Avete fatto buon viaggio?- le ragazze erano incredule, era davvero li? Entrarono, il soggiorno e il salotto erano arredate con gusto occidentale, il divano bianco ad angolo doveva essere molto comodo, di fronte ad esso c'era un morbido tappeto orientale con un tavolino basso di vetro; la cucina, che si raggiungeva da una porta scorrevole sulla sinistra, era spaziosa e molto luminosa. Dal salotto, sul lato opposto alla cucina, un corridoio portava nella zona notte, arredata alla giapponese, le camere avevano dei comodissimi futon ed erano arredate in maniera sobria ed essenziale. Dopo aver sistemato le valige, le ragazze si sedettero sul divano a riposare e a chiacchierare con Hyde:
-Siete stanche?-
-Non molto, stranamente non sentiamo la stanchezza. Ne stavamo parlando prima, vero Fe?-
Federica annuì, tredici ore di volo più il tempo del trasferimento a casa di Hyde e il tempo di disfare le valige ed erano ancora pimpanti. Hyde sorrise nel vedere che le due ragazze si sentivano a loro agio, Federica era per metà distesa sul divano e Alice si era seduta sul tappeto con la schiena appoggiata al divano. Dopo aver chiacchierato un po', Alice corse in camera a prendere i regali per Hyde, uno era la moka del caffè e l'altro una maglietta nera attillata con una croce gotica bianca sul petto.
-Grazie mille! Non dovevate disturbarvi.-
-Cosa dici? Siamo tue ospiti, dovevamo pur sdebitarci in qualche maniera.-
Hyde indossò la maglia, si cambiò davanti a loro, le due ragazze erano imbambolate, sebbene avesse 37 anni, aveva un fisico molto bello. Certo non era molto alto, ma era veramente un bell'uomo, i lineamenti dolci, un po' femminei e i capelli platinati portati leggermente lunghi, gli conferivano un'aria angelica.
A pranzo cucinarono le due ragazze, prepararono una buona pasta all'italiana che, a giudicare dalla velocità con cui l'uomo aveva finito di mangiare, doveva essere buona.
Dopo il pranzo ritornarono tutti e tre sul divano a parlare:
-Stasera vi porto a fare un giro per Tokyo, sempre se non siete troppo stanche. Cosa volete vedere per primo?-
-La torre è aperta di sera?- chiese Alice,
-Certo, sarebbe un delitto chiuderla di sera, il panorama notturno è molto bello. Allora è deciso. Stasera…- suonò il telefono -..scusate, rispondo al telefono-. Hyde si alzò e con tono pacato disse:
-Moshi?- parlò per una decina di minuti, divertito dagli sguardi delle ragazze, Federica capiva qualche parola, ma lui parlava troppo velocemente perché potesse capire un intero discorso. Hyde tornò a sedersi:
-Era Gackto-san, stasera uscirà con noi, non vi da fastidio vero?-
Alice aveva gli occhi fuori dalle orbite, Gackt era un altro cantante per cui le due ragazze erano letteralmente impazzite, era molto particolare come tipo, ma era stupendo proprio come Hyde; Federica vedendo la faccia dell'amica ridacchiò e poi disse:
-No, non c'è problema, Gackt ci sta molto simpatico, soprattutto a lei. Vero Ali?- Alice rispose con una linguaccia, poi si inginocchiò di fronte a Hyde e guardandolo negli occhi disse:
-Ma…Gackt…è, si cioè- l'uomo la bloccò, e disse sorridendo:
-E' etero ed è libero! Si, ogni tanto giocherella un pò, lo fa anche con me, ma è un bravo ragazzo.- La ragazza sorrise, e corse in camera a controllare cosa poteva mettersi per uscire.
-E' molto simpatica Alice. Ma davvero le piace Gackt? In fondo è un tipo molto strano-
-A lei piacciono solo i tipi strani, si annoia con le persone troppo normali!- Hyde sorrise all'idea e poi disse:
-E a te chi piace?-
Federica di tutta risposta arrossì ed emise una specie di rantolo per evitare di morire soffocata con la coca cola che stava bevendo; poi si riprese, chiuse gli occhi un momento e respirò profondamente:
-Fede tutto bene?-
-Si…si, beh…-
-Centro anch'io nella lista?- disse maliziosamente lui; la ragazza annuì, ma rispose prontamente:
-Sei sposato. Comunque c'è un'altra persona, Makoto…ex Lucifer-
L'uomo sorrise e poi disse: -Approvo in pieno! Quello è un bravo ragazzo, un bel tipo. Non c'è problema.-
-Problema? Problema per cosa?-
-Te lo farò conoscere. Non è giusto che solo Alice abbia l'occasione di conoscere l'uomo della sua vita!- Federica lo guardò come se avesse visto un ufo:
-L'uomo della sua vita? Wow…se si mettessero insieme credo che potrebbero far crollare tutto questo edificio. Comunque grazie in anticipo!-
-Di niente tesoro mio!- rispose lui sorridendo. La ragazza si sorprese nel sentirlo parlare così, non se lo sarebbe mai aspettato. Alice nel frattempo si era già preparata e ora aspetta va l'amica:
-Fefe…vieni a prepararti anche tu!-
-Arrivo mamy!- poi si rivolse ad Hyde -Vado a vedere cosa mettermi, ci vediamo tra poco.- Detto questo scomparve nel corridoio. Alice si era vestita alla sua solita maniera, ma aveva riveduto qualche alcune cose: aveva dei jeans larghi neri con una scritta bianca sul retro di una gamba, una maglietta nera aderente a collo alto e una felpa larga bianca con delle scritte argentate. Federica optò per uno stile misto hip hop-darklady: pantaloni larghi neri, maglietta aderente nera a collo alto, una felpa nera molto scollata con dei disegni tribali bianchi e un guantino di pelle nera senza dita. Il trucco variava un po' il colore, ombretto leggermente argentato, riga nera per il contorno occhi e un po' di lucido sulle labbra.
Mentre le ragazze si preparavano, arrivò Gackt:
-Ciao…come te la passi con le ragazze? Bella maglia….la voglio anch'io!-
-Ciao Gackt.- disse Hyde ridendo -Per la maglia devi chiedere alle mie ospiti, me l'hanno regalata loro.-
Nel frattempo le due ragazze stavano confabulando nella stanza accanto:
-E' già arrivato?- chiese Alice in preda ad un attacco di panico, era talmente agitata per la cosa, che continuava a mettersi a posto i capelli che non davano segno di voler collaborare.
-Si, è di là. E' la sua voce questa, non c'è dubbio. Sei pronta tu? Dai, andiamo di la.- Federica prese l'amica per la felpa e la trascinò in soggiorno come un cagnolino.
-Eccoci qui…- disse timidamente Federica facendo capolino da dietro il muro con Alice, erano un po' in soggezione, ma sarebbe passata in fretta; Gackt sorrise e salutò le due ragazze, dopodiché disse:
-Tua moglie ha visto le ragazze? Se fossi in te eviterei che si incontrino, sai che è gelosa delle occidentali…-
Le ragazze si guardarono e, con una faccia molto convinta dissero:
-Un'altra donna gelosa del suo uomo….ma ce le cerchiamo con il lanternino!-
I due cantanti le guardarono con aria interrogativa, non riuscivano a capire l'allusione, ma le due ragazze gli vennero subito in aiuto spiegando la situazione:
-Sapete, la ragazza del nostro insegnante di hip hop, e' gelosissima; non credo che Megumi possa batterla…-
-Già, pensate che ogni volta che parliamo con lui, o che dobbiamo salutarlo, dobbiamo stare attente a tutto quello che facciamo, o rischiamo la morte! E' proprio un cane da guardia!-

Fine cap. 1

Non preoccupatevi, attendete e arriverà un nuovo capitolo

 
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