CAPITOLO UNO - Capitolo 1° -
Non lo so nemmeno io com'è cominciata questa storia. Sta di fatto che ora sto camminando su e giù per la stanza alle tre di notte cercando di addormentare mio figlio che non sembra abbia nessuna intenzione di smettere di piangere.
E' un'ora e mezza che piange come un disperato, inizio ad avere paura che quell'arpia della nostra vicina chiami la polizia dicendo "Agente in quella casa stanno ammazzando qualcuno!", e quando sfonderanno la porta a spallate mi troveranno qui in pigiama e in pantofole che cerco di addormentare la mia creatura e a quel punto diranno "Ehi, ma quello è Ralph Peterson! Il numero sette della Nazionale!". Verrò preso per i fondelli per le quattro ore successive e quando probabilmente il pupo avrà ripreso a dormire e io sarò tornato a letto per recuperare un po' di sonno, mia moglie, che ora sta dormendo (e che ha occupato anche la mia parte di letto), mi sussurrerà dolcemente all'orecchio "Ralph svegliati, dormiglione!".
Ma non divaghiamo.
Allora... vediamo se mi ricordo bene... è stato l'anno scorso, a fine luglio o i primi di agosto. In ogni modo avevo da poco staccato il cartellino dei ventisei anni...
In ogni modo c'era una delle milleottocentocinquantasette feste che fanno in spiaggia e Holly, Philip, Tom ed io ne stavamo parlando da due giorni.
"Te l'ho detto Hutton: domenica arriva Jenny non posso venire..." brontolava Callaghan.
Io tenevo in mano un mazzo di carte e le rimescolavo da un pezzo.
Non poteva venire... sarebbe stato più corretto dire che non aveva VOGLIA di venire e che aveva di meglio da fare, specie con una ragazza come Jenny, che non vedeva da un'inverno e tot... ma Hutton non sembra volerselo mettere in testa e continuava a insistere.
"Non potete venire tutti e due, scusa?"
Tom ed io ci limitavamo a lanciarci occhiate e a ridacchiare. Quel ragazzo non sarebbe mai cambiato. Bastava vedere come si comportava con Patty. Poveretta, come ha fatto a non stancarsi di stargli dietro lo sa solo lei.
Philip mentre il caprone insisteva ci guardava disperato implorando con gli occhi il nostro aiuto.
Mi alzai e dando una pacca sulla spalla a Oliver gli dissi:
"Arrenditi, il nostro Philip ha voglia di passare la nottata... oops!" faccio ironico per poi correggermi "volevo dire la SERATA, con la sua puella."
Callaghan era arrossito violentemente, mentre io continuavo a ridacchiare divertito.
Poi cominciò a farfugliare qualcosa tentando goffamente di cambiare argomento.
"Chi... chi ci sarà alla festa?" chiese.
Fu Becker a rispondere " Bè Patty, Julian ed Amy, Mark, Benji e..." si era bloccato. Mi guardava in modo strano. All'inizio non capii, poi spalancai gli occhi sperando che non pronunciassa il suo nome...
In testa riuscivo solo a pensare "Ti prego fa che non dica quel nome! Fa che non dica quel nome!"
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