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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: I GUARDIANI DEL PORTALE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: xandram galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/01/2005 22:19:14 (ultimo inserimento: 02/09/05)

..prima fic..siate clementi..t.t..sono ancora alle prime armi..e le apparenze non sono quelle che sembrano! o.o ..con l`andare avanti capirete ^-^ `-`
 
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ENCOUNTERS
- Capitolo 1° -

Poiché si tratta di un’opera di fantasia, i nostri 'eroi' sono andati, come nella 1^serie, in giro per il mondo a disputare gli incontri per il mondiale...ora si trovano in Germania e devono tornare nella loro patria...tranne Max, che decide di tornare direttamente in America con i genitori...i personaggi sono della 3^serie, e come potrete notare, alcuni non ci sono per niente, e altri completamente estranei alla vera storia...^_^...non mi resta che augurarvi BUONA LETTURA!!!



Personaggi...:

Takao Kinomiya
Kei Hiwatari
Rei Kon
Kyouju (Prof. K)
Takako Shimizu

...e Leggenda:

"..." =pensieri, sogni, ecc...tutte cose che non dicono a voce alta...
-...- =discorsi
(...) =approfondimenti, commenti





I Guardiani del Portale 1^ parte

Takao, Kyouju, Rei, e Kei passeggiavano per le vie di ***, una città tedesca, discutendo del più e del meno, anche se di solito i loro discorsi del più e del meno erano comunque incentrati sui BeyBlade, (che strano...), perciò era come se stessero parlando normalmente...Takao, il leader del gruppo, era impegnato nella cosa che gli riusciva meglio di fare...lamentarsi e lagnarsi... -Ma perché non possiamo fermarci ancora un pò?voglio ancora dare un occhiata in giro, e magari sfidare i Majestics...neanche quest’anno hanno partecipato al mondiale...- disse mentre Kyouju lo guardava incredulo -Forse non hai afferrato al meglio le mie parole...ti ho detto che non possiamo trattenerci oltre, qui!ma quante volte te lo devo ripetere?!- replicò lui piuttosto seccato. -Kyouju ha ragione...dobbiamo partire domani a quest'ora...non possiamo certo fermare un aereo di linea per i tuoi comodi...- terminò Rei.
Takao prese il bey e guardò il suo bit chip -Uffa!e dire che mi sarebbe piaciuto sfidarli di nuovo...sono sicuro che anche loro sono miglior...wohw!wah!WAAAH!- inciampò in un sasso sporgente, mulinò a vuoto con le braccia per un istante e poi crollò con un fragoroso schianto da far tremare il terreno. -AHI!AHI!AHI!AHI!....- -TAKAO!!- gridarono gli altri non troppo preoccupati, dal momento che si faceva male piuttosto spesso, ma si precipitarono subito ad aiutarlo ad alzarsi nuovamente in piedi. "che coglione...-___-,," pensò Kei -Il mio bey...- cominciò Takao, ma si interruppe quasi subito, vedendo che qualcuno lo raccoglieva e si avvicinava -...ecco il tuo BeyBlade...dovresti averne più cura, sai?...- fece la ragazza che si era avvicinata sorridendogli e porgendogli Dragoon. Takao la guardò stupito, aprì la bocca per risponderle ma non gli uscì alcun suono.
La ragazza portava i lunghi capelli castani legati in una stretta coda, gli occhi scuri, profondi e imperturbabili, davano una strana impressione di sicurezza e tranquillità, mentre sorrideva dolcemente. Intanto Takao riuscì a recuperare la parola, e le disse -G...grazie...ecco...ehm...non devi preoccuparti...ha preso colpi anche peggiori...eh!eh!- e sorrise prendendo il Dragoon MS che lei gli porgeva. -Ehm...tu chi sei?- fece esitante Kyouju, rivolgendosi alla ragazza, lei si voltò a guardarlo e disse -Scusate...non mi sono presentata...mi chiamo Takako- -...Takako...è un bel nome!- fece Rei -Grazie...e voi come vi chiamate?- continuò lei, e si girò a guardare gli altri -Io sono Takao, loro invece...- -...invece io sono Kyouju, piacere di conoscerti...- -...il mio nome è Rei...mentre lui si chiama Kei...- e accennò all'amico, a qualche metro da loro, impegnato ad osservare attentamente l'andirivieni delle macchine che passavano nella strada vicina, senza in realtà vederle.
-Non farci caso...- disse Takao a bassa voce -...è sempre così lui, non parla quasi mai ed è anche piuttosto antipatico...- -...Sarò anche antipatico come dici tu, ma di sicuro non sono sordo...!- replicò Kei, ostinandosi a non guardare i compagni e soprattutto la nuova arrivata -..che ti dicevo?- sussurrò Takao alla ragazza, che sembrava essersi rattristata appena, a quel punto si sentì un leggero ma ben udibile sospiro spazientito proveniente dalle parti di Kei, come una sonora disapprovazione della deficienza del compagno di squadra, e la ragazza sorrise. "Calmati...calmati..." si ritrovò a pensare Kei "...se lo strozzi adesso non gli dimostrerai che sei più forte di lui...resisti al desiderio di farlo a pezzi, anche se potrebbe essere una valida soluzione...quel piccolo bastardo, rompi coglioni..." -Bene!- intervenne Rei alzando la voce, essendosi reso conto della piega che stava prendendo la discussione, interrompendo i pensieri di Kei e un eventuale riposta da parte di Takao -che ne dite di andare al bar a prendere qualcosa?Takako, se vuoi venire con noi..ci farebbe molto piacere...- disse rivolgendosi alla ragazza -Oh!grazie, sei molto gentile, ma...non vorrei disturbare...- disse lei -Ma figurati!a noi fa molto piacere!avanti...non farti pregare!- intervenne Takao con molto entusiasmo -Ehm...va bene...- concluse Takako -Ottimo!poco fa siamo passati davanti ad un locale piuttosto carino...andiamo là?- intervenne Kyouju allegramente -OK!che bello!mi stava già venendo fame...- disse Takao, e tornarono indietro, dirigendosi verso il locale.
Quando arrivarono il cameriere prese le ordinazioni: Takao volle a tutti i costi una tazza cioccolata (in estate... @__@ ...buona!! *ç* ...), Kyounju prese una coppa gelato ai flavours pistacchio, puffo e muffo (per chi conosce lo Zoo di 105 può capire... ^-^ X°D ), Rei un bicchiere d'acqua liscia e fredda, e Kei e Takako un Earl Grey Green Thea al bergamotto -Quindi state tornando in Giappone...io invece devo andarci per la prima volta...ho girato molti posti, ma laggiù non ero ancora arrivata...- disse Takako, sorseggiando il contenuto della sua tazza e osservando gli altri -...quando dovreste partire?- -Domani alle 17...durante il viaggio faremo scalo a ***, in Russia, per cui, contando l'ora legale, dovremo arrivare a Tokio intorno alle 16.00/17.00...- replicò Kyouju agitando il cucchiaino come per tracciare un tragitto nell’aria -sarà un lungo viaggio...purtroppo i voli diretti erano tutti occupati- concluse con un sospiro -Alle 17?...allora forse viaggiamo sullo stesso aereo...- continuò lei allegramente -può darsi...potremo chiedere cinque posti vicini prima di salire...- fece Takao riemergendo dalla tazza con i baffi di cioccolata -non lo so se Takako accetterebbe, chiedendoglielo in queste condizioni...- intervenne Rei ridendo -...in ogni caso ha ragione...Takako, se ti va possiamo viaggiare tutti insieme, e magari potremo farti da guida una volta arrivati...che ne dici?- continuò rivolgendosi alla ragazza, che soppesò la domanda, e poi rispose incerta -...per me va più che bene, ma dovete essere d'accordo voi...non vorrei creare impacci...- -scherzi?a noi farebbe molto piacere!vero ragazzi?- continuò Takao dopo essersi ripulito dalla cioccolata e voltandosi a guardare gli altri che assentirono, tranne Kei, il quale non si pronunciò in nessun modo. Takao lo prese per un ok, e disse -bene!chi tace acconsente, perciò ognuno ha detto la sua!viaggerai con noi!EVVIVA!!- e si alzò dalla sedia levando il pugno in alto. Takako lo guardò sconcertata, Rei le spiegò il carattere del compagno e cercò di distrarla, Kyouju faceva in modo che Takao tornasse a sedersi, mentre Kei restava in apparenza impassibile, continuando a bere il suo thè.
Quando si furono calmati tutti, continuarono a chiacchierare, apprendendo che Takako alloggiava in un albergo poco distante dal bar in cui si trovavano, che era in città da circa una settimana e che prima di incontrarli stava facendo l'ennesimo giro dell'isolato alla ricerca di qualcosa da comprare per il fratello -Toglimi una curiosità...come mai giravi da sola?- le chiese Takao. A quel punto Kei sollevò appena lo sguardo verso Takako, notò per un attimo la sua espressione, che sembrava non capire, poi la ragazza sorrise e rispose, come se fosse la cosa più normale del mondo -bhe, perché viaggio da sola...- e, mentre tornava a studiare con attenzione il fondo del tè rimasto, gli altri guardarono esterrefatti la ragazza e Takao esclamò -COSA?!da sola???e per quale motivo!?- a quel punto Takako parve mostrare un certo disagio, e assumendo per un istante uno sguardo assente, cominciò col dire -bhe...ecco...io viaggio da sola...- quando si interruppe, perché un gatto si era messo a miagolare sonoramente affianco alla sua sedia. -...cosa...!?- fece preoccupato Takao -Ma guarda...un gatto!- disse allegramente Rei sporgendosi dalla sedia per guardare il piccolo felino -che c'è, Takako, non ti piacciono?- continuò lui sorridendo -scherzi?...li adoro!- fece un gran sorriso e si avvicinò al micio -Attenta..non ti conosce...potrebbe graa..eh?!- fece Kyouju allarmato, ma poi vedendo come il felino si faceva tranquillamente accarezzare facendo le fusa, non disse altro -Non c'è che dire...te la cavi proprio bene, con i gatti...- disse Takao -già...a casa credo ce ne siano ancora quattro, ma un periodo sono arrivata ad averne anche sette, o giù di lì...- disse lei alzandosi in piedi, dopo avergli dato un ultima carezza -...non so quanti ce ne siano adesso, ma credo che almeno uno ne sia rimasto...- concluse pensierosa -come, credi di averne?non sai quanti...- cominciò Takao, ma Takako lo precedette e rispose -...da quando sono ripartita da casa...come posso sapere quanti gatti ci sono adesso se sono qui?bisognerebbe essere in due posti contemporaneamente...- e rise -ehm...hai ragione...non ci avevo pensato...- ammise lui, e rise -dove andiamo oggi per cena?- -ieri ho visto un ristorante molto carino...e se andassimo là?- propose Rei. Takao accolse subito la proposta con entusiasmo, così alla fine optarono per la proposta dell'amico. Passarono il resto del pomeriggio a chiacchierare e a girare per la città, così, dopo averle indicato il ristorante, due orette dopo vi si ritrovarono tutti insieme per la cena, dove continuarono a parlare tra una portata e l'altra, e mentre mangiavano il dessert si accordarono sugli orari di ritrovo per il giorno seguente. Alla fine della cena si salutarono dandosi appuntamento al giorno dopo, e mentre i ragazzi proseguirono lungo la strada, Takako la attraversò ed entrò nell'albergo di fronte.
Dopo un pò anche Takao, Kyouju, Rei e Kei arrivarono a destinazione, e cominciarono a discutere: -secondo me è a posto...- disse Rei -...davvero...comunque...per essere inglese parla benissimo anche il giapponese, vero?- interloquì Takao mentre metteva a posto il suo bey -se è per quello anche Max, che è per metà americano lo parla perfettamente...- lo corresse Kyouju -già, ma lui c'è cresciuto, in Giappone, mentre lei non c'è mai stata...- disse Rei -è veho...qheò ho ghecco qhe hih qaghe hè ghaccohehe...- continuò Takao -...prima di parlare è meglio se finisci di lavarti i denti, che altrimenti non si capisce niente...- disse stancamente Kyouju sentendosi una maestra d’asilo alle prese con un bambino particolarmente stupido "Dio, gli bastasse solo quello per farsi capire, a volte..." pensò distrattamente Kei guardando fuori dalla finestra e reprimendo un sospiro -...dicevo...è vero che è inglese, ma ha detto che suo padre è giapponese, può darsi che le abbia insegnato qualcosa...- riuscì finalmente a dire Takao -chi lo sa...domani glielo chiederemo...avremo tutto il tempo che vorremo per parlargliene- concluse Rei con un'alzata di spalle -può darsi...Kei tu cosa ne pensi?non dici niente?...mha..?...dov'è?!- chiese Kyouju guardando verso la finestra -no...è seduto qui vicino a...eh...- disse Takao che guardò a sua volta il tavolo trovando solo Rei seduto affianco, che disse -vuoi dire era...si è spostato pochi secondi fa vicino alla porta, là...- e si girò ad indicare l'ingresso vuoto -vuoi dire era...ora si è spostato di nuovo...- continuò Takao ridendo -vuoi ben dire...infatti non c'è più...è uscito...- concluse Kyiuju dopo essersi guardato attorno: a quella frase seguì un silenzio di tomba, al quale seguirono le loro risatine (...come dei malati...).
Da dietro la porta Kei ascoltava le conseguenze della sua scomparsa, e se ne andò con un misto di avversione verso i compagni di squadra e di compiacimento per essere riuscito ancora una volta a sparire senza dare troppo nell'occhio.
Uscito che fu dall'albergo tornò nel parco in cui era stato quella mattina, e ivi si diresse verso il centro, in cui era stato allestito un lago per i cigni e gli uccelli migratori in modo che sostassero per riprendersi dai loro lunghi viaggi. Rimase a guardare un solitario cigno nero con occhi vuoti ripensando ai fatti della giornata appena trascorsa, e sarebbe rimasto così per parecchio, se un gatto non si fosse sfregato contro i suoi pantaloni facendolo trasalire appena.
Gli piacevano i gatti...in un certo senso pensava di somigliare a loro...era silenzioso, solitario, e perfetto per la vita notturna...
Si domandò se stesse diventando presuntuoso, e scacciò via il pensiero con un sorriso divertito mentre si chinava per accarezzarlo sotto il mento, quando si rese conto che era lo stesso gatto avvicinatosi al bar.
Guardando i suoi occhi socchiudersi di piacere notò che anziché essere gialli come quelli di qualsiasi altro gatto che fosse o no di razza, quelli erano...castani.....c'era poca luce nel punto in cui si era fermato, e le pupille del felino erano molto dilatate, tuttavia, quando il gatto fissò il suo sguardo nei suoi occhi, si rese conto di averli già visti...sembravano quasi...umani...un pensiero gli affiorò ai margini della mente...sembrava sapere il perché della presenza del gatto, e se la sua mente cosciente non c'era ancora arrivata, il suo cuore volle come dargli un indizio, e consigliandoli di ruotare lo sguardo, lo fissò sulla ragazza che si era fermata ad alcuni metri da lui -...solitari e silenziosi...vi somigliate molto, voi due...lo sai, Kei?- fece Takako dolcemente -se non ti conoscessi potrei dire la stessa cosa di te...- disse lui altrettanto dolcemente, mentre tornava in piedi. Restarono a guardarsi così per un istante, poi lei allargò il sorriso, gli corse incontro e lo abbracciò dicendo -...mi sei mancato...!-. Per un attimo Kei si sentì preso alla sprovvista da quella manifestazione di gioia, ma poi si raddolcì, sorrise e a sua volta abbracciò Takako -...anche tu, mi sei mancata...- fece lui, mentre il micetto, sferzando l'aria con la coda, li osservava con quei suoi particolari occhi curiosi.





continua...

 
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