A PICTURE IN MY MIND
- Capitolo 1° -
-brrrr..che freddo...- Questo era l'unico pensiero nella testa di Kaede Rukawa quella mattina. Tutto bello incappottato, inguantato e sciarpato (esisteranno questi vocaboli ? ^_^ bah ndErika), prese la sua bici, accese il walkman e cominciò a pedalare. Non sapeva neanche lui perchè fosse uscito a quell'ora. Era davvero un masochista. Di solito usciva alle sei e si andava a fare qualche canestro. Lanciò un'occhiata fugace all'orologio del tabacchi,mentre era fermo ad un semaforo. Erano le cinque e un quarto, e le temperature erano rigidissime. Ma nn ci poteva fare niente. Una volta che si svegliava doveva uscire. Non gli piaceva starsene a casa, da solo, senza nessuno con cui parlare..Nn che lui fosse un esempio di eloquenza, ma nel qual caso...Nessuno, nn c'era nessuno. Continuò a pedalare, senza una meta. Era troppo intorpidito per andare subito al campo e fare qualche tiro, doveva riscaldarsi ancora un po', se nn voleva compromettere la sua carriera stirandosi chissà quale legamento. Così continuò a pedalare in giro, finchè, senza sapere bene neanche lui come fosse arrivato lì, si trovò a passare davanti alla pista da pattinaggio. Kanagawa era davvero un bel posto per vivere. Dava ai giovani ogni possabilità per passare un po' di tempo piacevole. Era presto, e di certo a quell'ora lui era l'unico essere umano a starsene in giro. Lanciò uno sguardo alla pista, e vide qualcosa. C'era qualcuno che pattinava.. Si fermò a continuò a guardare. Il piede che toccava il terreno da poco pulito dalla neve si gelò velocemente, eppure nn sentì fastidio.
Sulla pista c'era una ragazza che nn gli parve mai di aver visto..Pattinava con destrezza, effettuando di tanto in tanto dei passaggi complicati che soli a vederli facevano venire il mal di testa. Aveva capelli biondissimi, quasi cenerei, lisci, che portava legati in una coda di cavallo sulla nuca, mentre una sciarpa bianca fluttuava in aria quando la ragazza pattinava in linea retta, dandole l'impressione di avere delle ali, e che da un momento all'altro avrebbe spiccato il volo. Rukawa continuò a starsene immobile. Lei non si accorse della sua presenza,e continuò a danzare sul ghiaccio, con movimenti sinuosi e pieni di armonia. Non si seppe spiegare il motivo, ma davvero non riusciva a staccarle gli occhi da dosso, era..magnetica. Menomale che era uscito a quell'ora quella mattina...
-ma chi è?- si domandò. Kanagawa non era un paesino, ma di certo neanche un grande centro e di solito, almeno di vista, in quella zona, si conoscevano un po' tutti. Eppure non l'aveva mai vista,e di certo una ragazza come quella non era il tipo che passava inosservato..Forse, dato anche il candore della pelle, e il colore dei capelli, era straniera, e questo era il motivo per cui nn l'aveva mai vista...
Poi il freddo divenne insostenibile e così Kaede dovette cominciare a ripedalare,allontanandosi pian piano da quel luogo...E finalmente raggiunto il campo optè dedicarsi alla sua unica ragione di vita..il basket.
continua...
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