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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: IVAN E L`UCCELLO DI FUOCO
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: icarus galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/01/2005 19:25:30 (ultimo inserimento: 17/02/05)

una mia rivisitazione di questa fiaba ^_^
 
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L`ALBERO DAI BEYBLADE DORATI
- Capitolo 1° -

Benvenuti a tutti ^___^ quella che state per leggere è "La fiaba del principe Ivan, dell'uccello di fuoco e del lupo grigio" con dei particolari personaggi... ^__*
Un mio speciale ringraziamento va a... il mio libro di antologia delle medie! :P


Takao: Buonasera a tutti i telespettatori! Oggi vi accompagnerò come narratore in un’avventura emozionante quanto un incontro di bey, un budino al cioccolato, una torta di meringhe… oh… <cade in trans>
- dieci minuti dopo -
Takao: <finendo di mangiucchiare qualcosa di non ben definito> Allora, dicevo… tanto tempo fa, in un regno lontano lontano, c’era un giardino d’incomparabile bellezza dove cresceva un albero speciale: i suoi frutti, infatti, erano beyblade dorati. Il proprietario, lo Zar Borkov, era molto felice di avere questa anomala piantina (io invece no, credevo fossero davvero dei frutti e ho provato ad assaggiare uno di quei bey ç_ç). Ma, nell’ultimo periodo, questa felicità stava svanendo. I beyblade, infatti, venivano rubati da un ladro molto originale: un uccello di fuoco dalle penne d’oro e dagli occhi come cristalli.
<parte un filmato della telecamera a circuito chiuso del giardino del palazzo dello Zar Borkov. È notte, si vede un grande volatile splendente che afferra un bey dall’albero e scappa via>
Kei: <mentre scappa> Cra cra -_- (traduzione: questo costume piumoso mi dà prurito, e in più mi abbaglia -_-)

Takao: È mattino. Lo Zar Borkov è in giardino con i suoi tre figli, tutti e quattro ancora rigorosamente in pigiama.
Zar Borkov: (finalmente sono diventato Zar! Il potere è nelle mie mani!) <sistemandosi i nastrini della sua camicia da notte (O_O NdTutti)> Figlioli, è successo di nuovo!! Quel brutto uccellaccio, noto anche con il nome di Kei, stanotte è tornato ed ha rubato un altro dei miei preziosissimi bey! Non sono ancora riuscito a trovare nessuno in grado di catturarlo! Ragazzi miei cari, adesso dovete intervenire voi! Siete o no i miei figli? Quindi siete imbattibili! Dovete prenderlo!
Sergej: <sfoggiando un pigiama con disegnate tante piccole balene> Ma papi… è un uccello magico, non riusciremo mai a prenderlo!
Boris: <non si sa per quale motivo, lui ha un pigiama a cuoricini> Il mio fratellone ha ragione! Ed inoltre… sembra che le sue piume siano incandescenti e che la sua vista accechi! (Come ti do ragione… NdKei)
<uno strano rumore, simile ad un borbottio, proviene da un mucchietto di stracci vicino a loro, ma nessuno ci fa caso>
Zar Borkov: Come vi ho già detto, voi siete i miei figli! Niente è impossibile per i figli di Zar!
Sergej: Papi ma… visto che sei uno Zar, perché non lo catturi tu?
Boris: Sì, esatto!
Mucchietto di stracci: mmmffmfmmmf… <viene ancora ignorato>
Zar Borkov: Non posso perché… se non dormo almeno otto ore per notte mi si rovina la pelle!
Sergej: Allora ti arrangi!
Boris: Esatto!
Sergej: Boris, hai finito di fare quello che continua ripetere?
Boris: Ma se ti do anche ragione, cosa vuoi di più dalla vita?
Sergej: Cosa voglio? <pensieroso> Vorrei…
Zar Borkov: Vorreeeeeei illuminaaaaarti l’animaaaaa…
Sergej: Poverino, ancora quegli attacchi…
Boris: Già, povero…
Sergej: Hai finito? -_-
Zar Borkov: Allora figlioli, catturerete l’uccello di fuoco, giusto?
Sergej: Scordatelo!
Boris: Concordo!
Zar Borkov: E se vi dicessi che chi di voi mi porterà l’uccello di fuoco riceverà in appannaggio metà del mio regno e alla mia morte il trono e tutti i miei beni?
Sergej: <con gli occhi luccicanti> Ai tuoi ordini padre!
Boris: <con questa espressione $___$> L’uccello di fuoco sarà presto tuo!
Mucchietto di stracci: mmfmfmmf… ç__ç
<questa volta i tre si accorgono di lui. Boris cerca tra gli stracci e trova un nanetto, che era rimasto impigliato e non riusciva più ad uscire>
Boris: Oh Ivan, fratellino, ecco dov’eri finito!
Zar Borkov: Scusate ma cosa ci faceva in quegli stracci?
Sergej: Non sono stracci, è il mio vecchio pigiama… visto che per me era troppo piccolo l’ho passato a lui, ma penso che abbia il problema opposto… è troppo grande…
Ivan: Credevo di soffocare ç__ç
Zar Borkov: Figliolo, volevi dire anche tu qualcosa?
Ivan: Sì! Voglio un pigiama tutto mio!
Zar Borkov: Hai la fortuna di avere due fratelli più grandi che ti passano gli indumenti, devi esserne felice!
Ivan: Ma sono troppo grandi ç__ç
Zar Borkov: Non è affar mio se non cresci! Ora, hai altro da aggiungere? Devo andare a farmi la manicure!
Ivan: Sì padre! Ti prometto che il tuo albero di bey non correrà più pericoli!
Zar Borkov: Bravi bambini… sono fiero di voi!

Takao: La giornata passa allegramente. I tre fratelli giocano a nascondino nel bosco, Ivan si perde un paio di volte in un cespuglio di 2x2 m, Sergej parla a vanvera e Boris ripete ogni sua parola. Giunge la sera: tocca a Sergej essere di guardia, per tentare di catturare l’uccello di fuoco.
Sergej: Ahahah! Quel Kei stasera non riuscirà a farla franca… perché ci sono io a controllare ogni cosa! Fortunatamente mi sono portato un mega-cuscino sui cui distendermi, perché seduto per terra sto scomodo…

Takao: Arriva la mattina. Gli uccellini cantano felici, la rugiada è ancora adagiata sui teneri fili d’erba, Sergej sta dormendo sul suo cuscino e all’albero di bey manca un terzo dei suoi frutti… Cosa?? Sergej sta dormendo e all’albero di bey manca un terzo dei suoi frutti?? Scusate la ripetitività… Lo Zar con gli altri due figli si avvicina al ragazzo.
Zar Borkov: Allora figliolo, hai catturato l’uccello di fuoco?
Sergej: Zzzzz…
Boris: Papi, penso stia dormendo…
Zar Borkov: Che qualcuno lo svegli!
<Boris dice ad Ivan di svegliare Sergej, Ivan lo dice al maggiordomo, il maggiordomo al cuoco, il cuoco al primo cameriere, il primo cameriere al capo degli addetti alle pulizie, il capo degli addetti alle pulizie allo stalliere, lo stalliere al nostromo (?_?), il nostromo al consigliere, il consigliere al paggio. Un’ora dopo Sergej dorme ancora, e il paggio consegna un messaggio a Boris>
Paggio: È un messaggio di vostro padre lo Zar Borkov.
Zar Borkov: <mentre il paggio se ne va> Oh, che bello, un messaggio, chissà cosa dice!
Ivan: Ma papi l’hai mandato tu…
Zar Borkov: Qualcuno ha detto qualcosa?
Ivan: ç__ç
Boris: <apre il messaggio e legge> Dice: Sveglia il principe Sergej.
Tutti: -_____-
Takao: Nel frattempo Sergej si è svegliato, sentendo il richiamo della colazione (come lo capisco…).
Sergej: Buongiorno a tutti!
Zar Borkov: Sergej, sei di nuovo tra noi! Ripeto la domanda che ti ho rivolto prima… hai catturato l’uccello di fuoco?
Sergej: <mentendo spudoratamente, siccome la notte prima si è addormentato non appena si è steso sul cuscino> Papi, ho fatto buona guardia, ma l’uccello di fuoco questa notte non si è visto!
Ivan: E allora perché manca un terzo di frutti all’albero?
Boris: Ivan mi sorprendi! Riesci a vedere fin sopra l’albero!
Ivan: ç__ç
<Sergej tira un pugno in testa a Ivan>
Ivan: ç____ç
Zar Borkov: Il tuo fratellino ha ragione… Allora, cos’hai da dire a tua discolpa?
Sergej: <inventando una scusa> Beh… saranno caduti, non è questa la stagione in cui i bey maturano e cadono?
Ivan: Ma i bey non… <un altro pugno in testa di Sergej lo fa tacere>
Zar Borkov: Sarà così… quindi questa notte Kei non si è visto…
Ivan: Cos’è questo pezzo di carta per terra…? <lo raccoglie e lo porge al padre>
Zar Borkov: È un messaggio…
“Questa notte ho rubato un terzo dei bey del vostro albero, mentre il ragazzo-armadio dormiva, ma non mi fermerò sino a quando non saranno tutti nelle mie mani (e nel mio becco)! Domani notte tornerò e mi impossesserò di un altro terzo.
Lupin III (sulla scritta Lupin III c'è una riga per cancellarla)
Kei, detto l’uccello di fuoco (anche su questa c'è una riga)
L’uccello di fuoco, detto Kei”
Zar Borkov: Dunque è venuto e tu, Sergej, mi hai mentito!
Ivan: Ce ne hai messo di tempo a capirlo…
Zar Borkov: Per punizione oggi, oltre ai consueti 300000 lanci col bey, ne farai altri 100000!
Sergej: <guardando molto male Ivan> D’accordo papi…
Zar Borkov: Boris!
Boris: Dimmi papi!
Zar Borkov: Questa notte tu farai la guardia all’albero! E vedi di catturare quel ladro…
Boris: Sarà fatto, fidati di me!

Takao: Anche questa giornata passa nel migliore dei modi. Sergej fa tutti i suoi 400000 lanci, poi scava una buca profonda 100 passi e ci butta dentro Ivan.
Ivan: <solo, nella buca> Il mio bit power non mi ha mai abbandonato… lui mi aiuterà ad uscire! Wyborg, help me!
<passano dieci minuti>
Ivan: Wyborg?
<passano altri dieci minuti>
Ivan: Wyborg? ç__ç

Takao: Arriva la sera… Boris è in giardino, sotto l’albero di bey.
Boris: Io sono stato molto più furbo di mio fratello… non ho preso il cuscino morbidoso, altrimenti mi sarei addormentato di sicuro… però mi sono portato questa coperta sofficissima, con sopra disegnate delle pecorelle… mi viene quasi voglia di contarle… una… due… tre… zzzzzzz….

Takao: Giunge la mattina successiva. Mi chiedo se la mia unica utilità sia quella di scandire il tempo… va beh… come chiunque potrà immaginare, altri frutti sono scomparsi dalla pianta. Mentre Boris si sta svegliando, essendo più mattiniero del fratello, giungono lo Zar, Sergej e Ivan, che è riuscito miracolosamente a salvarsi, aiutato da una mucca (O_o) che passava per caso vicino alla buca.
Zar Borkov: Boris, figlio mio, vedo che sei sveglio! Scommetto che questa notte è andato tutto nel migliore dei modi. Dimmi, hai catturato l’uccello di fuoco?
Boris: Papi, ho fatto buona guardia, ma l’uccello di fuoco questa notte non si è visto.
Sergej: Ancora ricominci a ripetere le mie battute?
Boris: Allora aggiungo questo: forse non viene perché ci teme…
<da lontano risuona un cra cra cra! (traduzione: ahahah! Ma non ditene più! NdKei)>
Ivan: Sì però… mancano molti più frutti rispetto a ieri…
Boris: <tirandogli un pugno in testa> Cos’è, nanetto, hai per caso le allucinazioni? Non vedi che ce ne sono quanto ieri?
Ivan: ç__ç
Zar Borkov: Quindi questa notte non si è fatto vedere…
<Ivan, dopo aver attirato l’attenzione del padre saltellando come una cavalletta, gli porge un foglietto>
Ivan: Era attaccato all’albero…
Zar Borkov: È un altro messaggio…
“Caro Zar,
ma hai davvero dei figli stupidi! Come hai potuto notare, sul tuo albero è rimasto solo un terzo dei frutti che c’erano in origine! Ma non pensare che sia finita qui… come ti ho detto, li voglio tutti. Quindi questa notte tornerò e finirò il lavoro!
La banda Occhi di Gatto (c'è la solita riga sulla scritta)
L’uccello di fuoco, detto Kei
P.S.: Come fai ad avere sempre una pelle così liscia?”
Boris: <guardando Ivan> C’è qualcuno qui che vuole finire di nuovo in una buca…
Zar Borkov: Boris!! Anche tu mi hai mentito! L’uccello di fuoco è venuto e ha rubato i miei preziosissimi frutti! E in più secondo me ci spia, altrimenti come farebbe a sapere della mia bellissima pelle? A parte che sono famoso in tutta la Russia per questa mia qualità innata…
<Boris, approfittando del momento di distrazione del padre, tenta di fuggire>
Ivan: Papi, Boris vuole scappare! (Sì però tu te le vai a cercare -_- NdA)
Zar Borkov: Boris, fermo lì! Oggi, oltre ai 300000 lanci col bey ne farai altri 100000 per avermi mentito e pulirai tutti i campi di gioco per aver provato a fuggire!
Boris: Sarà fatto…
Zar Borkov: Ivan, questa sera controllerai tu l’albero! Non che io riponga molta fiducia in te, ma dovete provarci tutti!
Ivan: Papi perché sei così cattivo? ç__ç
Zar Borkov: Non sono cattivo, ma realista! <si allontana>
Ivan: <ai fratelli> Perché mi guardate così minacciosi?
Sergej: <a Boris> Questa volta scavo una buca più profonda?
Boris: <a Sergej> No, non ce ne sarà bisogno… <a tutti e due> Tanto stasera verrà l’uccello di fuoco e vedendo Ivan… lo scambierà per un insetto e se lo mangerà in un sol boccone!
Ivan: <terrorizzato> Cosa?
Sergej: Sì fratellino, verrai divorato! Ahah! In bocca al lupo…
Boris: In bocca al lupo!
<i due ragazzi se ne vanno, mentre Sergej esclama: Smettila di ripetere quello che dico!>

Takao: Come al solito la giornata trascorre allegramente… Ivan passa tutto il tempo dallo psicologo di corte ripetendo “Non voglio essere mangiato da Kei!”, ma quella sera è pronto e scattante sotto l’albero di bey, in attesa dell’uccello di fuoco.
Ivan: Non voglio essere mangiato da Kei ç__ç
Takao: Allo scoccare della mezzanotte, una luce dorata pervade il giardino, e compare l’essere tanto temuto. Il principe è così piccolo che si mimetizza perfettamente con la vegetazione, così Kei non lo nota.
Ivan: <tra sé> È la mia grande occasione per essere rivalutato agli occhi di mio padre! Non posso lasciarmelo scappare… anche se mi mangerà ç__ç <salta addosso all’uccello di fuoco, ma vista la sua altezza, riesce ad afferrargli solo la coda. Kei lo guarda>
Ivan: Ti prego non mi mangiare ç__ç
Kei: <oggi dotato, come tutti gli animali delle fiabe che si rispettino, di un invisibile apparecchietto-traduttore> Ma ti sembra che io possa mangiare una… una… scusa la domanda, tu sei una persona?
Ivan: Certo, perché?
Kei: Ti avevo scambiato per uno di quei nanetti da giardino.
Ivan: ç__ç
Kei: Comunque io non mangio le persone! Chi è che ti ha raccontato questa storia? Scommetto i tuoi due fratelli…
Ivan: <con aria affranta perché ha capito finalmente che i due ragazzi l’hanno preso in giro> Sì…
Kei: Adesso per cortesia… mi lasceresti andare?
Ivan: No, non posso, devo fermarti!
Kei: Come vuoi…
<l’uccello di fuoco si alza in volo, Ivan non riesce a trattenerlo, ma gli stacca ugualmente una piuma d’oro>
Kei: O____O La mia coda, la mia bellissima coda è rovinata! Devo correre subito dal mio coiffeur! <vola via, lasciando intatto l’albero>

Takao: In men che non si dica arriva l’alba. In un po’ più di tempo si fanno le dieci e lo Zar, Sergej e Boris fanno la loro comparsa. Ivan è sempre rimasto vigile e attento, osservando l’albero come i cani pastore fanno con il gregge.
Zar Borkov: Allora Ivan, mi sembra inutile chiedertelo, ma lo farò ugualmente… hai catturato l’uccello di fuoco?
Ivan: No…
Zar Borkov: Lo sapevo! Ora non ho più neppure un beyblade! La mia carriera è inevitabilmente rovinata!
Ivan: Papi, guarda che i frutti sono ancora al loro posto…
Zar Borkov: <guardando l’albero> Oh già…
Boris: Di sicuro l’uccello non è venuto, altrimenti avrebbe mangiato Ivan!
Ivan: Non è vero, Kei non mangia i nanetti da giard… cioè, le persone!
Sergej: E tu come fai a saperlo?
Ivan: Me l’ha detto lui!
Boris: Vorresti dirci che gli hai parlato?
Ivan: Esattamente!
Sergej: E allora perché non l’hai catturato?
Zar Borkov: <compiaciuto> Bravi ragazzi miei, continuate a parlare a turno facendogli le domande, così io non devo fare niente…
Ivan: Non ci sono riuscito…
Boris: Lo sapevo, sei un buono a nulla!
Ivan: Senti chi parla…
Zar Borkov: Però c’è da dire che… il piccoletto è riuscito a proteggere il mio albero…
Ivan: Non solo, papi! Guarda cosa sono riuscito a prendergli! <gli porge la piuma, che splende come il sole>
Zar Borkov: <meravigliato all’ennesima potenza> Oh, Ivan, ma è magnifica! Custodirò gelosamente questa piuma preziosa, usandola per farmi delle lampade naturali! Però non posso accontentarmi di questa… voglio anche l’uccello di fuoco! <tra sé> Quando l’avrò potrò usarlo per riscaldare la mia piscina coperta, e chissà per quante altre cose ancora! <ai figli> Partite immediatamente, e portatemi l’uccello di fuoco VIVO!
Sergej: Come vuoi tu, papi.
Boris: Dacci la tua benedizione, e partiremo.
Zar Borkov: Sì, sì, muovetevi a sparire dalla mia vista.
Ivan: Papi, anch’io voglio partire.
Zar Borkov: E con questo? Non te lo impedisco mica, anzi, te l’ho detto io di partire.
Ivan: Credevo stessi parlando solo con Sergej e Boris… pensavo mi volessi impedire di affrontare questo viaggio perché sono il più piccolo ç__ç
Zar Borkov: Dovrei avere particolari riguardi per te solo perché sei basso?
Ivan: Non piccolo nel senso dell’altezza ma dell’età! >__<
Zar Borkov: Ma se neppure so quanti anni avete… su, sbrigati a raggiungere i tuoi fratelli, stanno già andando a prepararsi!
Ivan: ç_____ç

Takao: Il viaggio del piccolo (in quale dei due sensi? NdA) Ivan sta finalmente per cominciare. Seguite la sua avventura, e scoprirete se riuscirà a realizzare il sogno di suo padre: avere un sole privato 24 ore su 24 per tutte le occasioni!
^____^
 
Continua nel capitolo:


 
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