PRIMO CAPITOLO... SI SALVI KI PUÒ!!!! O__O
- Capitolo 1° -
C’era una volta, tanto tempo fa una graziosa ragazzina di nome Ubi88, di cui già il nome era un programma.
Questa graziosa ragazzina abitava in una piccola e modesta villetta da 100 miliardi di €uro. La villa era situata a Ravenna, luogo in cui la graziosa ragazzina viveva.
Costei aveva la bellezza di uno scarafaggio spiccicato (!!!) ma nonostante questo aveva il ragazzo. Il suo nome era Alberto.
Ubi aveva anche una specie di motto “maddonji meo” e su questo c’è anche una mistica leggenda: chiunque sentirà questa frase avrà 7 anni di sventura o morirà fra 7 giorni, e per questo Samara si è lamentata: ha chiesto il copyright!
Ubi aveva partecipato ad un concorso indetto da un tale, un certo Zio-sellus, in altre parole di partecipare a “Miss camionista arrapata” ma arrivò pari con l’ultima.
Ubi aveva anche la migliore amica: Lilia, una giovane esploratrice.
Lilia aveva viaggiato in tutti gli angoli dell’Italia, da Ravenna, dove abita lei, a Faenza, passando anche per varie province della sua città, piccoli paesini dai nomi strani: Lugo, Alfonsine, Anita, Rossetta, Masiera, Fusignano, Bagnacavallo…
Aveva tutte le arte in regola per diventare un’esploratrice. Il suo sogno era quello di diventare un’attrice, ma quando partecipò a “operazione trionfo”, Miguel Bosè le disse chiaro e tondo che non sarebbe neanche stata brava di recitare in un film porno!
Per questo Lilia si sconsolò moltissimo e così decise di aprire un’erboristeria, vicino a casa sua e di tanto in tanto si occupava di Jay Chou e di Bob Sinclair, tenendo loro servizi di urologia (!!!)
Un giorno Lilia si perse in un piccolo boschetto, nei pressi delle invalicabili campagne di Bagnacavallo, quando incontrò un lupo…
Ad un tratto il lupo di trasformò in Kana (non ricordo il nome del personaggio di “Wolf ’s rain”!!! O__O) e i due si misero a limonare (!).
Lilia se ne va con un’espressione da ebete sulla faccia e sbavava come un mastino, peggio della Ubi quando leggeva uno yaoi su Jin e Hwoarang di “tekken” tant’è che la Lilia cominciava a spaventarsi: no! non voleva diventare pazza come l’autrice della favola (la Ubi): sarebbe stata la cosa più terribile della sua vita.
Poco distante, notò una casa molto carina, senza soffitto senza cucina, non si poteva farla lì dentro perché non c’era il gabinetto. E fu così che Lilia chiamò l’ingegnere e lo uccise (!) [copiata da una battuta di “Colorado cafè”]
E fu così che Lilia soddisfatta dell’omicidio, se ne andò con fare fiero, prendendo poi le sembianze di una Demos (è lei normale con gli occhi gialli e un tatuaggio sulla spalla) poi ritornò normale e andò al bar a prendersi un gelato. Voi vi chiederete come abbia fatto. Beh, ha ritrovato la strada ed è andata in piazza! ^____^
***continua…
Nota dell’autrice:// alla mia dolce mogliettina: spero che non ti sarai offesa, sarebbe l’ultima cosa che vorrei fare! Tvukdb! Ubi
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