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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Ranma 1/2
Titolo Fanfic: SAN SILVESTRO IN CASA TENDO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/01/2005 14:28:29

la notte di capodanno tre persone capiscono la verità dei propri sentimenti e degli altri
 
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SAN SILVESTRO IN CASA TENDO
- Capitolo 1° -

E' la mia prima fic su Ranma 1/2, quindi nn siate troppo cattivi. L'ho scritta di getto, e non sono sicura del risultato, ma non posso lasciarla qui, senza pubb, quindi se vi reco disturbo perdonatemi in anticipo. Come immagino sappiate i personaggi nn sono miei, ma di Rumiko (..manco fosse mi sorella! ^^)
Beh se vi va leggetevela e, sempre se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate ^^
erikuccia, come sempre.


SAN SILVESTRO IN CASA TENDO

Akane se ne camminava per le vie della città, in mezzo al caos. Non sapeva neanche lei quello che stesse cercando. Era il 31 dicembre, e sebbene avesse stilato da tempo la lista dei buoni propositi, non riusciva neanche a realizzare il primo: essere bellissima per la festa di S.Silvestro. Non riusciva a trovare nessun vestito che le andasse bene, che potesse spingerlo a guardare lei, solo e solamente lei. Suo padre e Genma, come al solito, avevano permesso che anche gli altri si insinuassero nella loro casa per quella festa, e lei in quel momento sentiva di dover reggere il confronto con Shampoo, Ukyo, Kodachi. Perchè loro riuscivano ad essere sempre in perfetto ordine, femminili e bellissime, e in lei Ranma, invece, non vedeva altro che un maschiaccio che praticava le arti marziali? Sapeva di nn essere brava a cucinare, di essere testarda e di avere mille difetti, ma non la aiutava affatto che Ranma la guardasse sempre con quell'aria di chi pensa "Chissà akane cosa combinerà adesso..". Era goffa, va bene, eppure agli altri piaceva, perchè a lui no? era proprio vero che nella vita colui che ci piace veramente non prova mai la stessa cosa? Non aveva mai voluto pensarla in quel modo era troppo ingiusto.
"Akaaaaaaneeeeee!!" una voce davanti a sè la cacciò giusto in tempo da quei pensieri demoralizzanti che nn si addicevano proprio alla festa che si preparava.
In mezzo alla folla, proprio davanti a lei, una maglia gialla, uno zaino, un ombrello rosso. Ryoga.
Akane sorrise, vedendo il ragazzo che correva nella sua direzione, schivando le persone che andavano nella direzione opposta, nella direzione in cui la stessa Akane stava andando. "Ryoga!" disse una volta che il ragazzo la raggiunse "che ci fai qui? pensavo fossi partito per uno dei tuoi soliti viaggi.."
"^____^" Ryoga rise, mettendosi una mano sulla testa, come se in quel punto fosse un interruttore che potesse bloccare il suo imbarazzo e quelle risate. "si, in effetti..." Non aveva senso ammettere che si era perso ancora una volta per quella città.
"sono contenta che tu sia qui. Che fai stasera?" chiese la ragazza
Ryoga cominciò a vagare con la fantasia, una cena, lume di candela, lui ad Akane soli soletti...! "niente..^\\\^" rispose lui
"perchè nn vieni a casa mia? Facciamo una festa, vengono tutti..Nn puoi mancare!" disse Akane che di colpo aveva trovato il buon umore. Ryoga era sempre molto carino con lei, e poi era completamente diverso da Ranma, era più sensibile, forse anche + responsabile, anche se nn si poteva fare affidamento su di lui nel qual caso si volesse affrontare un viaggio. Capodanno nn sarebbe stato lo stesso senza di lui. Non poteva mancare.
"Grazie..nn mancherò.." rispose il ragazzo, mentre i suoi sogni a lume di candela cadevano a terra. Beh, almeno avrebbe avuto comunque una possibilità. Akane sapeva che il ragazzo parlava seriamente, ma dubitava che sarebbe arrivato a casa loro sano e salvo per l orario stabilito. Era meglio non perderlo d'occhio, altrimenti avrebbe potuto vederlo dopo mesi e mesi. Meglio nn rischiare. "Ryoga" disse " ti va di accompagnarmi a fare shopping?" Il cuore di Ryoga mise le ali, e annuì con veemenza. "dove andiamo?" chiese mentre ricominciarono a camminare. "devo comprare un abito per stasera, ti va di aiutarmi?" chiese ancora Akane, anche se conosceva già la risposta. "certo" Girarono in lungo e largo per negozi, e tutti i pensieri che la ragazza aveva analizzato prima, in compagnia dell'amico erano spariti.Stare con Ryoga era davvero spassoso, anche se, come consigliere in fatto di abiti, non era di certo il meglio che si potesse desiderare, nn faceva che dire "bellissima" per ogni volta che lei si presentava con un vestito diverso. Solo quando poi lo trovò senza parole con la bocca semiaperta, Akane capì che aveva fatto colpo. Si volse e si guardò allo specchio all'interno del camerino. Si, quel vestito le stava bene, modestia a parte. Era lungo, e toccava il pavimento, quasi come uno strascico. Era nero con le payette che si illuminavano al contatto con la luce, ed un ampia scollature che lasciava il tempo che trovava. Se avesse tirato su i capelli sarebbe stata davvero all'altezza. Prese il cartellino e lesse il prezzo. Fortunatamente non costava neanche così tnt, aveva progettato di spendere molto di +. Uscirono dal negozio mentre il sole cominciava a tramontare. I suoi raggi aranci gettavano i loro colori su tutta la città, su tutti i volti che camminavano per le strade, riempiendoli di magia. Stava per iniziare l'anno nuovo. Raggiunsero la casa dove Kasumi si stava dando un gran da fare per apparecchiare la tavola, mentre si muoveva con leggiadria tra le decorazioni natalizie. Quando il dottor Tofu l'avrebbe vista con l'abito della sera sarebbe morto davvero, non avrebbe retto il colpo. Ormai aveva superato quella cotta..Adesso il suo problema era un altro, adesso il suo problema aveva il nome di RANMA SAOTOME. Sospirò sofferente, cacciando ancora una volta quei pensieri che avrebbero potuto rovinarle la serata.
"Sono a casa!" urlò dall'ingresso, mentre si toglieva le scarpe e faceva accomodare Ryoga. Nabiki scese dalle scale, indifferente a ciò che nn era denaro come al solito, e salutò solo con un cenno i due. Kasumi invece, come al solito, fu più espansiva. "bentornata Akane. Oh..ciao Ryoga, anche tu sarai dei nostri?" chiese la ragazza tranquilla.
Ryoga annuì, ringraziando e al tempo stesso scusandosi per essersi presentato solo all'ultimo momento. "smettila ryoga, per noi ormai sei uno di famiglia.scherzi?" disse ancora la 19enne.
"Ragazzi io vado a cambiarmi..tra poco saranno tutti qua...a proposito.." cercò in tutti i modi di sembrare naturale mentre chiedeva "ranma dove si è cacciato?"
"Credo sia in camera sua...è tornato poco prima di te..aveva una busta ed è andato subito a chiudersi in camera.." rispose Kasumi, accompagnando Ryoga nell'altra sala.
"ok, io vado, scusami Ryoga.." disse Akane, sorridendo, mentre saliva le scale.
"figurati" rispose l'altro mentre si lasciava trascinare da Kasumi.

Non passò molto tempo prima che gli invitati fecero la loro comparsa. C'erano tutti, Kodachi, Kuno, Shampoo, Mousse, Ukyo, Tsubasa, il dt Tofu. Il loro chiacchiericcio raggiunse anche i piani più alti, nella stanza in cui Ranma si specchiava per l'ennesima volta. Non era abituato a vedersi vestito in quel modo. Si sentiva un bamboccio, come Picolet. Ma sapeva che tutti quella sera sarebbero stati in tiro, tutti tirati a lucido. E lui non voleva essere da meno. Non voleva sfigurare ai suoi occhi..
Con Akane ne aveva già fatti tnt di errori e non voleva accrescere la lista. Troppo spesso l'aveva ferita con le sue parole, troppe volte si era dimostrato lontano dal prototipo dell'uomo che lei meritava, troppe volte l'aveva delusa, come quella volta che, per orgoglio, aveva finto di essere innamorato di Nabiki. Ripensandosi adesso, con il senno di poi, sapeva che era stato un perfetto idiota. Ma quella sera non avrebbe sbagliato, quella sera, lo promise a sè stesso, sarebbe andato tutto benissimo. E cn questo pensiero positivo, scese al piano di sotto, chiudendosi la porta alle proprie spalle. E di sotto le voci e gli auguri lo circondarono, anche con le braccia profumate delle ragazze che quella sera erano lì per lui, ragazze a cui avrebbe spezzato il cuore,perchè per lui esisteva una persona sola..l'unica che ancora mancasse all'appello.
"dov'è Akane, Kasumi?" chiese, una volta liberatosi
"si sta ancora vestendo, scenderà a minuti.."

Shamppo, Ukyo e Kodachi rimasero basite, ognuno a modo loro, nel vedere il loro cavaliere senza macchia essere vestito tutto punto, senza il solito completo. Ranma, per ognuna di loro, era qualcosa di grande e unico, qualcosa che non poteva essere sconfitto o cacciato.

"Ciao Ranma!" disse poi Ryoga, sentendosi come un pesce fuor d'acqua, non essendo agghindato come tutti gli altri. Ranma mancava poco s strozzasse con la bibita che stava bevendo. Ryoga non doveva essere disperso in qualche angolo disperso del mondo? "Che ci fai qui, p-chan?" chiese subito, e subito prendendosi un pugno in testa dal porcellino ^^." Mi ha invitato Akane" rispose Ryoga ricominciando a sognare " siamo andati in giro per negozi, lei voleva comprarsi un vestito..ed è davvero bello quello che si è comprata.." Ranma si allontanò dal suo amico, fingendosi disinteressato, sebbene lui stesso sapeva che il fatto che Ryoga avesse passato tutto quel tempo con Akane lo infastidiva e anche tanto. Si andò a sedere, cominciando a trangugiare cibarie, nonostante i richiami di Kasumi, che gli chiedeva gentilmente di aspettare anche l'arrivo dell'ultimo componente della famiglia Tendo. "Dov'è Akane? E la ragazza del codino?" chiedeva intanto Kuno, guardandosi in giro. "se quella viene le farò vedere io.." rispose a muso duro sua sorella.
"Prova solo ad avvicinarti alla ragazza col codino e te la farò vedere io.."
"eh eh eh fratellone, non farmi ridere!! Nn riusciresti mai a battermi!"
Nel frattempo sulla tempia di Ranma si era gonfiata una vena che pulsava. Quei due erano davvero senza speranza. Nn capiva neanche il motivo per cui si trovassero in quel luogo. Ma i suoi pensieri furono interrotti dall'entrata in scena di Akane. Kuno, Ryoga e Ranma trattennero il respiro. Ranma si sentì addirittura a disagio. Dov'era andata a nascondersi la ragazza che conosceva lui? Si era nascosta dietro ad un abito estremamente sexy, dietro un po' di mascara, di phard e ombretto. Aveva smesso di essere una liceale e di colpo era diventata una donna. Si accorse che anche gli altri la stavano guardando mentre lei, felice di quell'attenzione, sorrideva compiaciuta. "Auguri a tutti.." disse raggiungendo il centro della sala dove tutti si erano riuniti. Raggiunse Ranma "auguri Ranma" disse cercando di non tradirsi, di non svelare la sua emozione nel vederlo così elegantemente vestito, così sorpreso nel vederla in quel modo. "Auguri Akane" rispose lui, quasi in un sussurro. Tra i due si instaurò una strana atmosfera, tutti se ne accorsero, e tutti corsero ai ripari. "Ehi Akane, allontanati in fletta da Lanma" disse Shampoo attaccandosi al ragazzo. Poi venne Ukyo che sfidò Shampoo e così via..
Si cominciò a mangiare, con le solite dispute, con le solite risate, con i soliti battibecchi. Ma c era qualcosa di nuovo. Quella sera nè Akane nè Ranma riuscivano a nascondere il proprio amore, quell'amore che per orgoglio troppo spesso avevano rinnegato.
E tra un emozione nuova e l altra arrivò la mezzanotte, e tutti si sistemarono in giardino, mentre, con gli sguardi verso l'altro guardavano il cielo colorarsi di mille colori.
"Fa un freddo cane qui fuori!" disse Akane, stringendosi nel cappotto "Ryoga tu nn hai freddo?"
"no" rispose il ragazzo continuando a guardare il cielo. Quante volte aveva sperato di trovarsi in una situazione come quella con Akane? Fuori, sotto un cielo che si riempiva di giochi pirotecnici., parlando...Quante volte, come porcellino, aveva sperato di ricevere tutte quelle attenzioni anche come uomo? Eppure adesso che, seppur in minima parte, aveva raggiunto quello che voleva, sentiva che era il momento per lui di dire addio, addio veramente. Sapeva che avrebbe continuato ad amare Akane finchè ci sarebbe stata aria nei suoi polmoni, ma non poteva neanche fingere di nn essersi accorto di niente. Lo sapeva da tempo, lo sapeva ancora prima che loro se ne accorgessero. Ranma e Akane si amavano, si amavano dal profondo e per lui nn ci sarebbe stato posto.
Ranma si avvicinò ai due -rapendo- momentaneamente Akane, trascinandosela dietro, in mezzo alla neve, fino alla palestra. Entrarono chiudendosi la porta alle spalle.
"Che succede Ranma?" chiese Akane, sconcertata da quel comportamento e troppo nervosa per controllare i suoi gesti, le sue parole, e le sue reazioni.
Il ragazzo per tutta risposta si sedette a terra, cercando le parole migliori per spiegare quello che sentiva. Timido com'era non sapeva se ne era in grado o meno. Non sapeva neanche bene perchè lo stava facendo. "sei diversa stasera..." disse poi
"diversa?" chiese lei avvicinandosi un poco. Che cosa le voleva dire?
"si" continuò Ranma "non sei quella che conosco, non sei la mia Akane!"
-Mia-? Quel semplice aggettivo possessivo suonò come dichiarazione d amore alle orecchie della ragazza, che di colpo aveva smesso di patire il freddo. "Ranma" riprese, sedendosi anche lei "nn sarà un po' di trucco a fare di me un altra persona..sono sempre io..sono solo Akane.."
Ranma alzò lo sguardo e la scrutò con i suoi profondi occhi blu, poi con un gesto deciso e morbido della mano, le tolse il trucco dal viso gelido, e dietro il make-up ritrovò l'akane che aveva conosciuto anni prima." mi piaci più così.." Lentamente, quasi avesse paura di svenire da un momento all'altro, il ragazzo avvicinò il suo volto a quello della ragazza. I loro due respiri affannosi, per via del nervosismo, prendevano forma come nuvolette di fumo, per via dell'escursione termica. Akane poteva sentire il suo cuore che le martellava nel petto, sentiva che il sangue le confluiva sul capo, rendendolo rosso peperone. Da quanto aveva aspettato quel momento? Poi dolcemente, al dodicesimo rintocco della mezzanotte, le loro labbra si fusero. Era il loro primo vero bacio. Finalmente avevano avuto il coraggio di trovarsi.
Si fermarono solo dopo diversi baci. Si guardarono negli occhi e poi Akane si mise a ridere. "perchè ridi?" chiese Ranma, ma la sua domanda fu bloccata dallo scrosciare di acqua fredda sul suo capo ( nell'anime i secchi appaiono come per magia ^^ perchè nn puo essere così anche nella mia storia scusate? ^_^ ndErika). "AKANEEEEE stupida, è gelida!" urlò Ranma, ormai nelle sembianze di una giovane e affascinante donzella.
"Ho raffreddato i tuoi bollori!" rise Akane, baciandolo di nuovo, non preoccupandosi affatto del nuovo aspetto del ragazzo. Lo amava. Lo amava con tutti i suoi difetti. Poi la porta fu spalancata di colpo. "che ci fate voi qui tutti soli soletti?" chiesa Genma, malizioso. "ragazza col codino..." disse Kuno, correndo nella direzione di ranma che per tt risposta si preoccupò solo di mirare bene e di sferrare un bel calcio.
Ryoga rise. Forse era l'unico ad aver capito veramente. Era giusto così. In quel momento faceva un po' male, ma sapeva di aver fatto bene. Ranma e Akane erano nati per essere Uno. E in quella notte di S. Silvestro lo erano diventati.

FINE



 
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