- Capitolo 1° -
Accadrà prima o poi
Forse sono statica, pesante!
Ma sono morta, che pretendete!
Rigida come un cadavere,
tinta dei colori più affascinati.
La mia mente ancora vibra d'impulsività scarlatta.
Voglio essere viva quando morirò
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Linfa
Un sorriso o un ghigno possono decidere di una mia giornata, ma una lacrima muta in ciò di cui mi nutro per mesi e mesi
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Destinazione morte?
Sono nata per cosa?
Sono nata per stare solinga!
Sono nata per dolermi.
Per uccidere ed esacerbare.
Questo dico io.
Eppure una luce blu verga il mio pensiero.
Forse posso crederci..
..che sia nata per amare!
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Segni indelebili
Mi sento come una cantica rivelatrice..come un luogo celato.
Sono come le mani di una donna, unghie laccate di nero.
Mani ossute e dinoccolate.
Lattescenti
Nivee
Marmoree
Di porcellana e ossa.
Ombreggiate nelle insenature come porti di mare corvino.
Le impronte digitali delle donne non sono i simboli sui polpastrelli..
Sono i solchi di sangue che lasciano sulla schiena dei loro amanti.
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Albero Geppo
Volete conoscermi?
Volete sapere come riempio le mie giornate?
Quali sono i miei vizi e quali le mie abitudini?
Non ve lo dirò, figli miei.
Vi dirò però che mi sento come un albero arido..
Che tende le braccia al cielo..
Ma che, non avendo risposta, si è seccato ed irrigidito
E la sua corteccia è dura
E i suoi rami alti
E la sua linfa è interna
Ma la sua presenza, alla mercé di tutti!
Quanto vive un albero?
Il tempo di assorbire i mutamenti?
E se fosse marcio?
Nessuno lo sa.
Custodisce la sua putrefazione come una ragazza compie con la sua verginità.
Quando morirà sarà una sorpresa per tutti.
E tutti ne parleranno non sapendo che dire.
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