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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: INSOMNIA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: libertetoujours galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/01/2005 23:03:43

semplicemente due ragazzi innamorati e l`alba di un nuovo giorno ad hogwarts
 
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ONE-SHOT
- Capitolo 1° -




Narcissa guardava fuori,le lande spettrali inondate dalle prime luci dell'alba. Nel castello tutto taceva in un'atmosfera ovattata, la quiete dopo la tempesta.
Guardava giù dalla torre, era lì che si trovava,nella torre d'astronomia, rimuginando.
Aveva la sensazione esaltante e deprimente di un brivido interrotto a metà. Il cuore,anche se aveva fatto le scale con calma, quasi mezz'ora prima,batteva rumorosamente regalandole un doloroso benessere, il pulsare frenetico di ogni cm di pelle. Neanche guardare il panorama riusciva a tranquillizzarla, anzi le trasmetteva inquietudine ed insofferenza, quasi attendesse qualcosa... Ma cosa,poi?
Esaminò la bella stanza, alta ed elegante. La luce perlacea dell'aurora inondava le finestre rimbalzando su strumenti curiosi e bizzarri,giocando con le sagome ed i loro contorni, rendendo il tutto una spettrale mescolanza di grigi.
Sedette accoccolandosi su un vecchi tappeto malconcio, un cuscino stretto in grembo. Quasi inconsapevolmente le uscì dalle labbra un lungo sospiro.
"Insonnia?" Una morbida voce maschile si levò da un qualche angolo della stanza.
Narcissa si riscosse sussultando: era stata come l'immersione in un lago gelato in piena notte. Il cuore partì in una danza indiavolata mentre un leggero risentimento le saliva dal petto informicolando la punta della lingua.
Fissò lo sguardo su un punto davanti a sè.
Nell'ombra intravedeva la sagoma di una poltrona dall'ampio schienale.
C'era qualcuno seduto. Stringendo gli occhi continuò a scrutare nella penombra.
Una persona sedeva comodamente, le braccia rilassate sui braccioli, la testa leggermente inclinata, le gambe accavallate.
Non riusciva a distinguere i lineamenti ma era sicura che fosse un ragazzo, molto noto tra i Serpeverde.
"Tu piuttosto? Ami addormentarti come un vecchietto o forse attendevi l'illuminazione?" domandò sarcastica nella direzione del giovane. Ebbe la terribile impressione che le stesse sorridendo..nel frattempo lo stomaco aveva iniziato a far capriole.
"La luce pura del mattino ti dona..sembri uscita da qualche vecchio libro di storie di fantasmi, di quelli in cui belle e sventurate fanciulle pagano caro il prezzo della loro curiosità.."
Le venne da ridere, amava molto quel genere di storie, intrise di mistero e romanticismo e si era più volte figurata nei panni della bella di turno..
Il giovane si alzò con una mossa fluida, rivelando un'altezza notevole.Il gioco di luce ne scolpiva la figura circondandola di un alone azzurrino.
Tese una mano verso di lei che era rimasta immobile nel suo cantuccio,con il cuore che si faceva assordante ed il cervello che si svuotava di ogni cosa.
Soprattutto di self-control.
Narcissa si alzò sentendo il fiato mozzarsi: il ragazzo avanzò e ne vide la scattante figura concretizzarsi in un fascio di luce.
Notando l'aria smarrita, le sorrise.
I denti bianchi scintillarono seducenti lasciando la ragazza, se possibile, ancor più nel panico. Lei scosse la testa ritirandosi nell'ombra più che poteva, quasi volesse nascondersi.
Ma lui non aveva nessuna intenzione di lasciarsela sfuggire. Era più di una settimana che si appostava là, tutte le notti, dormicchiando nell'ombra in attesa che apparisse, assorta e nervosa, lì nella torre.
La prese delicatamente per un braccio e la tirò alla luce, sotto la finestra, dove si trovava anche lui.
<Narcissa, ora sì che sei fregata! Ti scoprirà e per la vergogna dovrai affogarti nel bagno di Mirtilla!> pensava la ragazza lasciando che la luce disegnasse i suoi lineamenti eleganti, il corpo snello e delicato, gli occhi di chiarissima ambra.
Il giovane sembrò per un attimo interdetto, quasi incantato da tanta bellezza..
Accorgendosi di tale perdita di controllo, riprese a sorridere cingendole la vita con le braccia. Tuttavia la teneva un po' distante, non voleva che pensasse a lui come ad un maniaco, anche se non poteva certo cancellare la fama di Don Giovanni che si era procurato.
Con grande stupore vide la ragazza piegare la testa di lato e sorridere. "Sai Lucius, se solo non fossi così dannatamente sfarfallone, potresti anche avere una possibilità.."
Lui scoppiò a ridere divertito. "Ah, piccola Narcissa, tu non sai con chi hai a che fare."
"Direi con un altro povero morto di sonno che alle luci dell'alba trova il Nirvana sulle poltrone.." Si sorridevano apertamente, uniti da una sensazione di benessere e complicità.
"Mmm..davvero signorina Black, siamo due bei giovani zombie."
La ragazza rideva scuotendo la testa.
Lui le porse il braccio:"allora mia spettrale consorte"-"Vacci piano Lucius"-commentò divertita-"Bene, mia spettrale futura-preda-che-non-mi-sfuggirà, le va una bella cioccolata in tazza?"
Narcissa che sorrideva, le guance lievemente arrossate, annuì in modo buffo e prese il braccio che il ragazzo le offriva.
"Prego" aprì la porta e la condusse verso le cucine, per la loro prima colazione insieme.
 
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