torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: IO E SARA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: dreamer87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/01/2005 20:48:37 (ultimo inserimento: 08/01/05)

the my dreams
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   

- Capitolo 1° -

STORIA
titolo: Io e Sara
il mio primo giorno di scuola, fu molto movimentato: mi ero svegliato in ritardo, e con la mia bici stavo raggiungendo a gran velocità il mio istituto, quando quasi vado addosso ad una ragazza. Giacché era il mio primo giorno di scuola, non conoscevo ancora i miei nuovi compagni e allora, dopo essermi scusato, ingranai il pedale e mi diressi verso la mia sede scolastica. Quando arrivai, entrai in classe, e alzando lo sguardo, mi ritrovai la stessa identica ragazza, la stessa che mi era capitata d’incontrare appena uscito di casa. Mora, capelli sciolti che gli arrivavano fino alle spalle, occhi azzurri, e con un bel sorriso sulle labbra. <’giorno!> mi fece lei, e io, timido com’ero, arrossii. La ragazza mi guardò in modo strano, forse non si aspettava questa mia reazione. Quando tutti i miei compagni arrivarono, la lezione incominciò. Naturalmente il primo giorno di scuola non si fece quasi nulla, e nei giorni seguenti, incominciai a socializzare. La ragazza misteriosa si chiamava Sara e aveva molte amiche. Come ogni bella ragazza, era costantemente attorniata da ragazzi e ragazze, e aveva assunto un importanza sensazionale all’interno del nostro istituto. Insomma, a farla in breve, era la più bella ragazza di tutta la scuola. Sara conosceva anche tutti i ragazzi più belli e alla moda. Era in continuo movimento, e frequentava le migliori discoteche e pub della città. Io, invece, gli ero invisibile. Per una ragazza così, io non esistevo, ero solamente uno dei tanti studenti, un ragazzo qualunque, e non potevo ambire a frequentarla, sia per la mia terribile timidezza, sia perché i ragazzi che gli stavano intorno non mi lasciavano nemmeno avvicinare a lei. Un giorno, durante l’ora di matematica, la prof ci diede una serie di esercizi sulle equazioni e espressioni algebriche, che dovevamo finire entro quell’ora. Sara, si voltò verso di me, e mostrandomi con la mano il foglio di esercizi, mi fece cenno di avvicinarmi. Io, mi sentii in paradiso, avevo toccato il cielo con un dito, era la prima volta che mi chiedeva aiuto. Tutto contento e arzillo, mi avvicinai al suo banco, non so per qual motivo, ma man mano che mi avvicinavo a lei, il cuore mi pulsava impazzito nel petto e incominciavo ad emozionarmi. <come funziona, me lo spieghi?> mi chiese. Dopo averli spiegato il concetto sulle frazioni algebriche, con voce tremula gli chiesi:< ci potremmo incontrar un giorno di questi, ti va????>, <ok, con piacere. Ti va mercoledì? Sono libera > . non ci potevo proprio credere: Sara, la più bella ragazza dell’istituto mi aveva concesso udienza presso il bar alle ore 16:35 dopo il corso pomeridiano. Quel giorno, tremavo per l’emozione…neanche dovessi incontrare la regina Madre! Da 10 minuti mi ero piazzato di fronte al bar, luogo del nostro incontro. In lontananza, una sagoma, deformata dal calore che traspirava dall’asfalto rovente, incominciava a delinearsi, lasciando intravedere, i bellissimi capelli, che sventolavano, accarezzati dalle dolci brezze estive, e la minigonna (!) azzurro-cielo che aveva indosso. Quando arrivò, notai che indossava, una maglietta rossa che terminava appena sopra l’ombelico.
<ciao! Come va?> la ragazza sembrava impaziente di andare; infatti, dovevamo andare a vedere al cinema, “Batman”,ed era una sua fan assatanata.
Eravamo arrivati all’entrata del cinema, quando un gruppo di ragazzi, si avvicinò a noi. Erano dei vecchi compagni di Sara ed erano, diciamo, i ganzi, i playboy, i rubacuori dell’intero istituto. Vestiti alla moda, sguardi fieri e un fisico bestiale da far paura (che facevano intelligentemente notare dalle canottiere aderenti che portavano. <hei, piccola..come va?> <bene, ragazzi! Non vi vedo dall’anno scorso! Come ve la passate?> <bene, bene, ma tu baby, come mai passi il tempo con dei pivelli come questo qua?> con una mano, un ragazzo mi molla una spinta e mi fa cadere a terra. <cosa fate!?> rispose Sara vedendomi a terra. < no, niente, non mi sono fatto niente..> un po’ scocciato, mi lazo e mi accingo ad accompagnare Sara al cinema, quando vengo colpito ad una spalla. Mi giro, e vedo quel branco di ragazzi che agitano il dito indice in senso orario, guardando all’insù. <hei, tonto, perché non ti levi dalle palle?> uno dei ragazzi mi prende con una mano la caviglia e mi fa cadere all’indietro. <hai!> <basta, ragazzi! Ora è troppo!> Sara incominciava a spaventarsi per il comportamento di quei tipi. Uno di quelli, biondo, pieno di piercing, la prende per un braccio e cerca di condurla con loro. <no! Non voglio venire con voi! Lasciatemi!> < su, piccola, non ti facciamo niente! dai, vieni con noi..>. mi alzo, , ma qualcuno mi colpisce da dietro, e cado nuovamente. <aiuto! Aiuto!> Sara è presa dal panico, ora i ragazzi la stanno spogliando dei vestiti che lei indossa. Eravamo in un vicolo e nessuno, a parte me, riusciva a sentirla. Qualcosa, dentro di me, si svegliò, una rabbia che non avevo mai provato prima, un odio incontrollabile, un disprezzo ingovernabile aveva preso il sopravvento su di me. I ragazzi, stavano per spogliarla completamente, quando ad un certo punto un sonoro TOK si udì nell’aria. Un sasso, delle dimensioni di una biglia, colpì violentemente in testa uno di questi ragazzi. Avevo lanciato io quel sasso! Ma, ahimè, non aveva fatto molto male al giovane, il quale, inferocito, si alzò e caricò contro di me. Cercai con lo sguardo qualcosa che potesse fermare quel bufalo, e ad un certo punto, vidi una grossa lampada abbandonata in mezzo ai rifiuti. Corsi, la presi e la lanciai contro quel gigante di muscoli. Il ragazzo lo prese al volo e quasi mi colpì in testa se non mi fossi abbassato in tempo. Ormai mi aveva raggiunto, era sopra di me, disteso per terra supino. Pensavo che fosse finita, che sarei morto, che ero troppo giovane per morire, ma una scintilla nel mio animo si accese. Con tutta l’energia che avevo in corpo, lanciai un calcio in mezzo alle gambe del giovane. Dal dolore, si accovacciò per terra e incominciò a trattenere le lacrime, ma, ormai era fatta, gli avevo rotto i genitali ( lo avevo letteralmente castrato).
Sopraggiunse la polizia, che era stata avvertita da un anziano passante. Grazie a Dio era finita! Il resto del gruppo di quei brutti porci era scappato, ma poche ore dopo furono subito ritrovati e ammanettati. Sara era stata ricoverata all’ospedale per controllare che non si fosse fatta male. Venni chiamato dalla madre di Sara qualche giorno dopo, e andai all’ospedale. <ti vuole parlare > m disse con aria benevola. Entrai. Nella stanza dell’ospedale, tutta abbellita da migliaia di fiori, che i compagni di Sara gli avevano portato, la luce del sole accarezzava le coperte che coprivano quel bellissimo angelo. Era seduta sul letto e mi guardava con aria affettuosa mentre entravo. Mi fece cenno di sedermi. Presi una sedia, e mi sedetti accanto a lei. Si voltò verso di me, mi guardò negli occhi, e mi disse:< mi hai salvato…grazie > <per te, si fa questo e altro.. >arrossii. <voglio dirti una cosa…> si alzò leggermente dal letto, si aggrappò alle mie spalle e mi diede un bacio sulla fronte. <c-cosa v-vuoi dirmi?> il mio cuore andava a mille, stavo scoppiando. <ti voglio invitare a casa mia, un giorno di questi > <ok, a me va bene…>risposi timidamente. Dagli occhi di Sara, stavano uscendo caldi lacrime di felicità. Sono passati 2 anni da quel giorno, e Sara e io ci frequentiamo ormai da molto tempo. Non frequenta più quelle brutte compagnie, ed ora sono diventato il suo migliore amico..anche se credo, che io gli piaccia…voi che pensate?

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: