L`INIZIO
- Capitolo 1° -
CIAO A TUTTI VORREI PER PRIMA CS RINGRAZIARE TUTTE LE XSONE CHE LEGGERANNO QUESTA FF E COMMENTERANNO E SCUSARMI CN LE AMANTI DI UFO BABY CHE LEGGEVANO LA MIA PRECENDENTE STRORIA MA NN HO POTUTO FINIRLA XCHE NN AVEVO Nè TEMPO LIBERO (X I COMPITI) Nè ISPIRAZIONE MA SE VOLETE APPENA POSSO CERCO DI FINIRLA.
SPERO Xò CHE CONTINUIATE A LEGGERE E COMMENTARE CM UNA VOLTA
(dimenticavo scusate gli errori ortogafici ma nn sn molto brava a scrivere sulla tastiera)
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Il tempo quel giorno era molto bello, i meteorologi affermavano che il sole sarabbe durato ben poco e che l'inverno avrebbe portato neve e pioggia, Roma in quel periodo era bellissima x Sara che passava lunghe giornate nel suo piccolo giardino a guardare le foglie ormai rossastre cadere delicate dai rami e il cielo oscurirsi con il passare delle ore. si era appena trasferita dalla caotica ma affascinante Londra per motivi di lavoro, il padre infatti era pilota di aerei ed era stato sempre o quasi assente nella vita della figlia, Sara viveva cn sua madre una giovane e bellissima donna, quella bellezza che la filgia le aveva ereditato.
(Sara conosceva molto bene la lingua italiana xchè i genitori erano di origini romane.
Da pochi giorni era lontana dalla sua città natale che già le mancavano gli amici di classe e il suo migliore amico, migliore confidente fin dai tempi dell'asilo Nick e nn xdonava i suoi genitori x averla costretta a cambiare città, vita e amici.
-Sara perchè nn esci un pò? sn giorni che sei rinchiusa in casa senza far niente
-dovevate pensarci prima di portarmi in queso skifo di città
-nn ricominciamo con questa storia, nn è colpa mia se tuo padre lavora quì in Italia
-anke se ci siamo trasferiti nn lo vediamo lo stesso
-mi ha promesso che verrà ogni fine settimana
-si si questa bugia la usata anke a Londra ma io l ho visto si e no 7-8 volte nell arco di un anno
-amore nn dire così, te l ha promesso
- ok me l ha promesso adesso mi lasci in pace
la madre chiuse la porta rassegnata da quel modo di fare della figlia e scese le scale molto in fretta mentre Sara continuava ad ascoltare le note della sua canzone preferita SERE NERE di TIZIANO FERRO, quelle parole le facevano ricordare l'ultima estate nella città londinese mano nella mano cn Nick e le lacrime che le rigavano il viso quando gli disse addio in quell'aereoporto che l avrebbe allontanata dal suo passato, dalla sua infanzia dal suo amico.
tra i mille pensieri e tra le note della canzone successiva si addormentò sperando che almeno quel sogno l'avrebbe catapultata dove voleva lei, ma purtroppo i sogni nn sono in grado di avverare i desideri e così il giorno dopo Sara si ritrovò nel suo letto con i raggi del sole mattutini che la sommergevano di luce, la sveglia suonò poco dopo, si alzò dal letto dv trovò sua madre seduta a bersi una tazza di caffè fumante
-buongiorno cucciolotta
porse la tazza ormai vuota sul tavolo e prese ad a farle il solletico
-mamma ti ricordo che nn sono più tua figlia
disse ridendo
-muoviti che oggi dv andare a scuola, la divisa è nel tuo armadio corri
-già oggi comincia la palla della scuola
disse borbottando mentre saliva velocemente le scale
Aprì l'armadio e vide una gonna celeste una camicia bianca con una giacca dello stesso colore della gonna, era orrenda
-io mi dovrei mettere questa cosa?
-si ma muoviti sn le 7,45
si mise la divisa ma sopra di lei faceva tutto un'altro effetto, le sembrava il vestito alla mariana del suo cartone preferito quando era bambina SAILOR MOON.
-arrivata
sospirò accorgendosi che era puntuale,la scuola era veramente grande, la scuola privata più di alto livello che ci potesse essere nella zona e gli studenti erano tutti figli di papà, il genere di xsona che Sara detestava.
i ragazzi aspettavano tutti il suono della campanella d'avanti un grosso portone di legno dove un pò più sopra si poteva leggere "ISTITUTO PRIVATO G.LEOPARI liceo scientifico",i capelli legati in una lunga coda nera le ciondolavano da un lato e un altro e il cuore le batteva forte mentre passava a passo svelto gruppi di ragazzi che cercavano di copiare i compiti di latino nn fatti a casa x uscire cn amici alcuni giocavano cn una pallina di carta altri fumavano sulle loro moto di grossa cilindrata e tutti cn quel ridicolo vestitino a dosso.
Sara percorse un grande corridoi fino ad arrivare alla porta della segreteria bussò le rispose un uomo anziano dietro lei
- oggi la segreteria è chiusa posso aiutarti io?
- sì, mi dovrei iscrivere
- ah allora deve andare in direzione e lì
le disse indicando un'altra porta
-ma deve aspettare il preside stà dialogando cn un teppistello
-ok grazie
aspetto vicino la porta, si sentivano urla e gemiti di una xsona di ormai 60 anni e un giovane che gli rispondeva con molta disinvoltura la discussione si interruppe di scatto quando la porta si aprì e ne uscì un ragazzo...un bellissimo ragazzo che chiuse la porta con molta violeza, si avvicinò a Sara, aveva gli okki celesti e riccioli neri mantenuti da un paio di okkiali in testa una giacca di pelle e jeans che mettevano in evidenza gambe da modello
-ciao che ci fà una bella ragazza in presidenza?sopensione?
-no e adesso scusami devo andare
gli disse cm se volesse kiudere la discussione, anke se bello aveva l'aria di1 di cui nn ci si poteva fidare
-almeno mi dai il tuo numero di cellulare?
-no
-allora ti dò il mio?
-neanke
ed entrò in direzione
piaciuta? LA PROSSIMA VOLTA GIURO KE SARà PIù INTERSSANTE Xò COMMENTATE ANKE SE NN VI PIACE
baci
WINKY
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