UN PICCOLO ANGELO - Capitolo 1° -
Un piccolo Angelo.
Avviso i gentili lettori che per questa ff (se così si può chiamare), ho preso spunto da un mio sogno, quindi non aspettatevi grandi cose, cmq spero che vi piaccia ugualmente.
Un giorno un piccolo angelo scese sulla Terra, di cui aveva tanto sentito parlare, per cercare un’anima afflitta da consolare.
Una volta arrivato, non tardò molto a trovarla.
Un piccolo bambino bruno dagli occhi azzurro-grigi trasportava una valigia piangendo.
??: “ciao, cosa fai qui tutto solo? Di solito voi Lilim non dimorate in abitazioni chiamate case?”
bimbo: “io non ho più una casa, mio padre non mi vuole bene e mi ha cacciato via” ç__ç
??: “allora perchè non vai da quell’essere che voi chiamate madre?”
Bimbo: “mia madre adesso è in cielo” ç_ç
??: “davvero? E come si chiama tua madre?”
Bimbo: “mia madre si chiamava Yui”
??: “che bel nome, e tu invece come ti chiami?”
Bimbo: “Shinji, Shinji Ikari”
??: “piacere Shinji, sono felice di conoscere un animo puro come il tuo. Dimentica i dispiaceri, continua a vivere. Adesso, piccolo Lilim, vuoi giocare?”
Shinji: “si” ^_^
I due bimbi giocarono e cantarono tutto il giorno. Facendolo, Shinji scordò tutti i suoi dispiaceri e si divertì tantissimo, si sa, i bambini non riescono a stare tristi a lungo, per loro ridere è naturale.
??: “come hai detto che si chiama quella canzone?”
Shinji: “Inno alla gioia! Perché?”
??: “è così bella che d’ora in poi non sentirò nient’altro, e quando ci rincontreremo ti farò sentire che l’ho imparata , d’accordo?”
Shinji: “ma questo vuol dire che vai già via?”
??: “si purtroppo, devo tornare a casa”
Shinji: “ed è molto lontana?”
??: “più di quanto immagini, amico mio”
Shinji: “davvero sono tuo amico?”
??: “certo Shinji, io non ti dimenticherò mai”
Shinji: “che bello, io non ho mai avuto un amico!” ^__^
??: “sono felice che ti faccia piacere, ma adesso devo proprio andare”
Shinji: “ti prego, non andartene, prima la mamma e adesso tu, perché tutti quelli a cui voglio bene devono andarsene?” ç__ç
??: “non piangere piccolo Lilim, devi promettermi che sarai forte nelle difficoltà, e comunque non preoccuparti, vedrai che presto tornerò, e per quanto riguarda tua madre te la saluterò io, va bene?”
Detto questo, il piccolo angelo si allontanò attraverso la nebbia che si era ormai alzata.
Shinji: “ehi! Aspetta, non mi hai ancora detto come ti chiami!!!!”
Quando ormai il piccolo Shinji si convinse che non avrebbe avuto risposta, credette di udire dal cielo una voce lontana.
??: “Kaworu, Kaworu Nagisa”
Neme: “ohhhhhh!!!! Che puccioso Kiwi da piccolo.” °
Kaworu: “Kiwi?”
Neme: “si, non ti piace come soprannome?”
Kaworu: “no!”
Neme: “allora preferisci... Kacchan?”
Kaworu: “NO!! Io non mi faccio dare dei soprannomi da una stupida Lilim”
Neme: (pilotando un’Eva) “davvero KIWIII!!!!”
Kaworu: “scherzavo!” °__°’’
Neme: “BENISSIMO e ora...Kiwi dillo tu con la tua voce melodiosa” (pilotando l’Eva contro Kiw...ehm Kaworu)
Kaworu: “COMMENTATE!! ALTRIMENTI MI AMMAZZA” ç______ç
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