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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: EVIL DEED
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: neve272 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/01/2005 19:09:55

in realtà è più drammatico, una storia con shien e il suo passato non yaoi
 
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PASSATO
- Capitolo 1° -

Haloa!!
Salve io sono Neve272 fidanzata ufficiale di Kay di Bey Blade e scrittrice di fic.
Tuttavia oggi ho deciso di scrivere la mia prima fic su Sayuki uno delle anime che preferisco!
Avviso ai naviganti! Questa fic tratta il personaggio di Shien perciò a chi sta antipatico salti la fic, oppure la legga, anche perché mi sembra venuta bene, e chissà magari inizierà a vederlo in un’ottica diversa.
Per commenti, spero che m’intasiate la casella di posta, scrivete a Neve272@yahoo.it
Allora Ciauz!! Gustatevi sta fic!!!


Capitolo I
passato


Luce.
C’è tanta luce fuori, ma io non posso più vederla tanto i miei occhi si sono abituati a questa oscurità.
Fuori c’è la vita.
Ma io non riesco più a vederla.
E’ come se i miei occhi non potessero più vedere, in effetti è così, le tenebre del mio cuore hanno avvolto tutto.
In fondo è giusto così, sono esattamente quello che sembro, un guscio vuoto senza emozioni.



Tenebre.
Dov’era tutta la luce?
Sparita, come il sole tra le montagne.
Sole?
Il sole qui non si vede, questa stanza è troppo buia.
Perché sono qui?
Non lo so nemmeno io. Buffo.
Non mi hanno detto niente, quegli uomini vestiti di nero, come nero è lo spazio che mi circonda.
Non piango.
Non ne ho bisogno.
Aspetto soltanto che la fine giunga.

Un uomo.
Provo tanto dolore.
Ma adesso so, perché sono qui.
“ Tuo padre è perito con disonore nella guerra, scappando, disertando ai suoi obblighi verso l’imperatore. Tu ora dovrai pagare per quel gesto. Sulla tua famiglia disonore eterno.
Qui noi ti addestreremo come si confà ad un disertore.
Pagherai il tuo debito.”
Quanto dolore.
Le mie carni bruciano al contatto con la frusta che mi sta trafiggendo.
Non piango.
Mi sento vuoto.
Non sento più niente se non il dolore sulla pelle.

- Shien!
Il dio si girò, la freddezza del suo cuore si rispecchiava in ogni suo gesto.
- L’imperatore ti ha affidato un nuovo incarico?!
L’altro annuì spingendo il ragazzo a continuare.
- Si tratta della “bambola assassina”?!
L’altro non disse niente.
- E così sarai il suo istruttore… ehi! Che forza!! Secondo te quello è veramente un essere umano? ...Shien?
Se n’era andato sparendo nel lungo corridoio.

Nataku.
Aveva sentito molto parlare di lui, ma non gliene era mai importato molto.
Quel ragazzo non era che una semplice pedina nelle mani di suo padre.
Non era indignato, un simile comportamento lo lasciava del tutto indifferente.
D’altronde lui non era che un cadavere che si muoveva, per eseguire ordini.
Poteva uccidere, ma la sua espressione non cambiava mai.
Immutabile.
Sempre.
Kanzeon Bosazu lo scherniva per questo suo comportamento, ma neanche questo gli importava.
Non gli importava sapere che tutte le divinità lo consideravano alla stregua di una marionetta.
Ed ora si sarebbe dovuto occupare della bambola assassina.

Quel ragazzo.
Nataku…
Ne era rimasto meravigliato.
Lui…
In passato…
Era così.
Pensava che l’addestramento di quel ragazzo lo lasciasse del tutto indifferente.
Invece…
Nataku condivideva la sua stessa sorte, il suo stesso destino.
Quel bambino ancora così pieno di vita si stava già trasformando.
Presto sarebbe diventato un essere freddo incapace di essere toccato dalle più ingenue emozioni.
Come lui…
Non lo avrebbe permesso.
No!
Quanto aveva desiderato che qualcuno lo sollevasse e lo portasse fuori da quell’oscurità.
Non c’era stato nessuno però.
E per Nataku?
No, per lui sarebbe stato diverso.

- Shien guarda!
Dicevi porgendomi un piccolo frutto.
Sorridevi.
Ed il tuo sorriso era pieno d’innocenza e purezza.
Mi viene da sorridere.
Mi capita sempre più spesso da quando ti sto vicino.
Il mio animo è sereno, per la prima volta.
- Cos’è quello?
Mi chiedi indicandomi una pianta più in là.
Sei proprio un bambino.
Io ti rispondo ed il tuo volto s’illumina di gioia.
Nonostante tutto sei ancora te stesso.
- Guarda!!
Mi fai, e poi corri via, io ti seguo.
- Guarda Shin!!
Mi porgi un sasso ricoperto di muschio, ai tuoi occhi di bambino pare quasi una pietra preziosa.
Ti sorrido.
Come sorride un genitore al proprio figlio?
Salti da una parte all’altra come spinto da una molla invisibile.
Ed io ti seguo con gli occhi in questa tua danza di gioia.
Quando ti sorrido il tuo volto s’illumina di gioia.
Sei sempre curioso, la tua curiosità fanciullesca che molti cercano di cancellare.
Io invece non ti impongo mai un limite, rispondo sempre alle tue domande e tu continui a chiedere, perché hai capito che io mai ti negherò una risposta.
Ma nel tuo comportamento non c’è malignità, ma solo l’innocenza di un bambino.
Ti proteggerò.
Non permetterò a nessuno di farti del male.
Te l’ho promesso.
Perché tu sei la mia luce, l’unica ragione per cui ancora respiro.
Proteggerti, sempre.
Questo è il voto che ho fatto.
E ho tutta l’intenzione di rispettarlo.
Nataku

Il tuo riflesso.
Non ho saputo proteggerti.
La tua figura minuta in mezzo a quell’inferno silenzioso.
Non ho saputo proteggerti.
La tua veste bianca macchiata di quel sangue sporco.
Non ho saputo proteggerti.
Ti volti.
E nei tuoi occhi vedo il riflesso di quel dolore, innocenza che non torna più indietro.
Ricado a terra.
Nella mia gola muore un grido.

 
Continua nel capitolo:


 
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