torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: EREVIV
Genere: Commedia, Kid-fic (per bambini)
Rating: Per Tutte le età
Autore: dafne1983 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/08/2002 12:49:37

nebe e alem s`incontrano per la prima volta.
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
SECONDO CAPITOLO: NEBE E ALEM S`INCONTRANO
- Capitolo 1° -

Tutto andava avanti, Ereviv e le sue magie miglioravano sempre più la vita degli Niamu e il loro cosmo interiore era straordinariamente felice.
Nebe svolgeva un compito molto importante per loro: per gli Niamu, era un talismano, una creatura magica in grado di dissolvere le paure ed i problemi che guastavano il loro benessere; tutto questo Nebe riusciva a farlo col suo solo apparire per pochi attimi per poi, una volta mandato via il dolore, dissolversi nel vento...
Ma Nebe era una giovane libera, libera da legami oscuri e morbosi. Libera dalla sensazione di pericolo che è sempre con noi, libera da paure... Lei si sentiva solo prigioniera del calore del sole che le illuminava ancor più gli occhi, era schiava dell'acqua cristallina che le nutriva il corpo con i suoi filtri energetici. Era serva di ciò che la natura le offriva da mangiare; quelle sostanze dal genere sconosciuto che le piacevano tanto e la diffondevano di buono.
Così si lasciò condurre dai suoi sogni; sentiva che quel giorno un profumo nuovo avvolgeva l'aria e le foglie degli alberi, copriva anche il forte profumo dei fiori e solo quando notò che tutto era più cupo del solito, si accorse di essere capitata in una zona mai visitata prima di allora. Da dietro un albero, dopo essersi guardata intorno, riuscì ad isolare tutti i rumori e suoni della foresta, della terra e del cielo per riuscire a localizzare lo scorrere di un piccolo fiume nei pressi della radura sulla quale si trovava.
Alem era seduto su una Ninfa gigante e attorno a lui non vi erano altro che ombre.
Quando Nebe si lasciò condurre dal rumore dell'acqua, lo vide per la prima volta.
Lui era quasi girato di spalle e lei lo osservava da dietro una roccia.
Ma Alem non poté non accorgersi della sua presenza e usando la forza delle braccia come remi, la raggiunse sino a riva dal centro del fiume.
Quando la vide, i suoi occhi si riempirono di così tante nuove sensazioni che provò, infine, dolore interiore e abbassò la testa quando avvertì tutto questo; poi la rialzò e riguardandola cercò di controllarsi, spiccò un salto da sopra la Ninfa e si ritrovò sulla riva.
Nebe non aveva ancora parlato, osservava un po' lui e un po' il luogo nel quale si trovava.
Alem parlò:
"Non sei mai stata qui. Ora perché sei venuta?"
Nebe abbassò lo sguardo e lo fece con così tanta grazie e dolcezza che Alem provò ancora dolore interiore. Alem, di fronte a quella creatura meravigliosa, pura e docile, non poteva provare altro che questo, forse anche a suo malgrado.
Nebe rispose:
"E' la prima volta è vero, non avevo mai visto questo luogo; non avevo mai visto te" e lo guardò negli occhi...
La sinuosa, dolce e aggraziata voce di Nebe, al giovane ragazzo procurò un senso di smarrimento e gli prese un capogiro. Alem era quasi stordito.
In più, quando Nebe lo aveva guardato dentro (attraverso gli occhi naturalmente) lo prese ancora quel senso di dolore interiore. Alem non capiva, sentiva solo che era in pericolo.

Nebe si guardava attorno cercando armonia in ciò che vedeva, cercava il sole con avidità attraverso il poco che lasciava filtrare il mondo di alberi fitti e alti che caratterizzavano il senso d'oscurità della radura appena scoperta.
Il suo modo di muoversi, il suo essere, quegli innocenti occhi, quella creatura bellissima e pura, procuravano ad Alem un senso sempre maggiore di nausea e confusione.
Anche lui incontrò Nebe per la prima volta in quella situazione. Solo un particolare non era venuto a conoscenza a Nebe... Il fatto di sapere che Alem, pur non avendolo mai veduto, esisteva da qualche parte, su quella sorta d'isola; questo Nebe non lo sapeva, ma Alem sì. Lui era a conoscenza dell'esistenza di Nebe su quella terra, ma prima di allora non l'aveva mai incontrata personalmente.
Ed ora stava male, l'energia che Nebe traspirava era troppo per lui, non poteva, non poteva stare con lei, Alem doveva andarsene. Ancora un attimo e avrebbe sicuramente agito d'istinto nei confronti di Nebe.
Così con un balzo si rilanciò sulla Ninfa poco prima abbandonata e girando su se stesso si allontanò urlando:
"Vattene via di qua dolce Nebe; vattene e non tornare mai più!"
Nebe rimase immobile e con i suoi occhioni guardava l'ombra di Alem scomparire tra gli alberi... C'era qualcosa in lui che l'attirava profondamente; che toccava le corde della sua arpa interiore e componeva malinconiche note che l'avvolgevano per tutto il corpo.
Nebe, rimase ancora qualche attimo avvolta in quest'atmosfera, per poi lasciarsi condurre dal vento sulla via di ritorno.


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: