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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: THE NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: fengtianshi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/12/2004 02:07:37

una storia che parla del natale e dell`amore...una delle mie preferite...per augurarvi buon natale!^^ (kaixtakao)
 
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THE NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
- Capitolo 1° -

Evviva!^^ E’ arrivato Natale! Non si poteva non festeggiare con una fic , giusto? ^___-

Premetto che la storia non è mia ma è tratta da uno dei più bei film d’animazione della storia , secondo me , “The Nightmare Before Christmas” di Tim Burton (che è anche il mio regista preferito! XD) . Ritengo che sia una storia molto bella e che parla del Natale diversamente rispetto alle solite storie… un racconto particolare insomma…

Come potevo resistere alla tentazione di trasformarlo in una fic?^^

Non potevo…ormai la mia beybladeite ha raggiunto stadi troppo avanzati perché possa passarmi!!!XD

Comunque volevo ringraziare alcune persone…

Grazie a ruki,kiruna, kumie, noa90, mafiosa90, mazer, lanu-ale, foca-chan, pain-chan, rika86, noriko-chan, elyon-malfoy, ceskina88, notrix, bleaders, aladia-chan, kurama87, reekawatari, aki-chan, yokovale89, bluecat, sesse90, light-dark, ishida e bombo87 … grazie per aver commentato le mie fic e così facendo avermi incoraggiata a scrivere ancora!^^

Grazie a kwannon e roby chan … le due persone che sopportano i miei deliri durante le lezioni in università!^^

Grazie a yan mazu e li wei … le amiche di sempre che, nonostante non sopportino i beyblade , sopportano me che ne parlo! Anche se mi prendete per il culo tutti i giorni…XD

Grazie a momo-san… la mia maestra , la mia guida spirituale e colei che ha dato il benestare a questa fic! Senza di te non so davvero come farei!^^

Grazie a tutti quanti! Questa fic è per voi!

















THE NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS

(una beyblade-story natalizia)





"E’ stato molto tempo fa , più di quanto ora sembra
In un posto che forse nei sogni si rimembra

La storia che voi udire potrete

Si svolse nel mondo delle feste più liete

Vi sarete chiesti magari dove nascon le feste..

Se così non è, direi …che cominciare dovreste!"







La notte del 31 ottobre era il momento più atteso dell’anno nella città di Halloween .

Tutti i 364 giorni che lo precedevano erano volti a preparare i festeggiamenti di quell’unica notte.

Tutti gli abitanti desideravano che il nuovo Halloween fosse il più spaventoso mai visto.

Le strade contorte erano piene di mostri e altre creature delle tenebre. La parata festante raggiunse la piazza principale , portando in trionfo uno spaventapasseri dalla testa di zucca.

Improvvisamente esso prese vita , afferrò una torcia e la ingoiò , prendendo fuoco e terrorizzando i presenti.

Con un balzo si tuffò nella fontana della piazza , sparendo alla vista dei cittadini.

Tra le acclamazioni e le grida festanti , dalla fontana riemerse la creatura rivelandosi per quello che era: Kai , il Re delle Zucche.

-Vi ringrazio tutti!- esordì appena il vociare della calca si attenuò – Questo è stato senz’altro il più spaventoso che abbiamo mai avuto! Un grande ringraziamento a tutti i partecipanti!-

-No! Grazie a te , Kai!- gli replicò il sindaco Daitenji , un personaggio buffo e tarchiatello con la particolarità di avere due facce , una allegra ed una triste.

L’intera popolazione di Halloween si strinse attorno al suo sovrano , il quale tentava si sottrarvisi , mostrando il meno fastidio possibile.

Licantropi , streghe e vampiri , tutti furono distratti dal sindaco che cercava di distribuire premi assurdi come il “premio per la maggior quantità di sangue succhiato in una sola notte”, e fu così che Kai riuscì a nascondersi in un vicolo.

Non sapeva che da lontano Takao , un ragazzo fatto di pezza , lo osservava con malinconia. Come avrebbe voluto avere il coraggio di avvicinarglisi.

-Eccoti Takao!-

Un omino dal volto sgradevole , seduto su una sedia a rotelle e con tutta l’aria di essere uno scienziato pazzo aveva afferrato Takao per il braccio e lo stava trascinando via dalla festa.

-Dottor Gideon! Mi lasci andare per favore!!!- il ragazzo di pezza piagnucolava strattonando e cercando di liberarsi.

-No! non sei ancora pronto per tutte queste emozioni!- replicò secco l’omuncolo.

-Sì invece!-

Takao tirò un filo che teneva cucito il suo braccio alla spalla e così facendo si liberò , facendo ruzzolare per terra il dottore , che ancora teneva in mano il braccino di Takao.



Kai camminava triste per le vie deserte della periferia. Una piccola banda di zombie suonavano una melodia malinconica.

Il re delle zucche lanciò loro una monetina salutandoli.

-Gran bel lavoro quest’anno!- commentò uno dei musicisti.

-Già- rispose lui – come l’anno prima… e quello prima ancora… e quello prima ancora…-

Kai sorrise sarcastico. Quello che mostrava agli altri non era il suo vero carattere. Una volta forse si divertiva ….ma ora era costretto a fare finta.

Il sovrano di Halloween si avventurò nel cimitero e salì sul promontorio che si estendeva sopra al campo di zucche.

Non si accorse che Takao lo osservava nascosto dietro ad una lapide. Per lui era un dolore grandissimo vedere il suo amato Kai così triste.

-Non capisco… sono il re delle zucche…ovunque sono rispettato e temuto…eppure sono così stufo! Sento dentro che mi manca qualcosa….sento un vuoto dentro di me… e non capisco cosa sia! Chissà che direbbero tutti se sapessero che abbandonerei tutto , il regno e il titolo , se solo potessi…-

A Takao si spezzò il cuore . Come avrebbe voluto essere lui a riempire quel vuoto…come avrebbe voluto aiutarlo …

Non voleva vedere sul volto di Kai quello sguardo afflitto.

Quando il re si alzò dirigendosi distrattamente verso il bosco , avrebbe voluto corrergli dietro ed abbracciarlo , dirgli che anche lui si sentiva triste e vuoto , dirgli che lui lo capiva.

Ma lui era solo un misero pupazzo di stoffa vestito di stracci. Il re delle zucche non si sarebbe mai nemmeno degnato di guardarlo.

Sospirando si diresse verso la tomba della strega Ming Ming e raccolse qualche piantina di belladonna. Gli sarebbero servite la prossima volta che avesse voluto fuggire.



Nel frattempo Kai , smarrito nei suoi pensieri , aveva smarrito anche il senso dell’orientamento.

Continuando a camminare raggiunse una radura circondata da sei grossi alberi.

Una piccola scintilla si accese nel cuoricino di Kai.

Un posto nuovo…

Sempre più curioso ad ogni passo , il sovrano infelice si avventurò i mezzo ai tronchi.

Quelli che sembravano dei semplici alberi , si rivelarono essere delle porte . Porte dalle forme più strane ed incredibili che Kai avesse mai visto. Alla sua sinistra ce n’era una forma di zucca , una a forma di uovo colorato e una a forma di tacchino. Alla sua destra invece ne vide una a forma di quadrifoglio , una a forma di cuore e…

Fu proprio quell’ultima porta che impressionò Kai più delle altre. Era verde , a forma di abete. Ma non era un abete spoglio e rachitico come quelli che si trovavano ad Halloween . No , questo era rigoglioso , vivace e decorato con palline luccicanti e colori meravigliosi.

Quasi come ipnotizzato Kai allungò la mano per aprire quella porta.

Con una punta di delusione notò che tutto quello che si trovava al di la di essa era la sola oscura cavità dell’albero. Chissà perché si aspettava che avrebbe visto chissà quali meraviglie là dentro.

Fece per girarsi e andarsene quando una folata di vento lo avvolse e lo trascinò oltre la porta.

Kai non capiva bene cosa gli accadeva… stava precipitando…ma dove?

Continuava a cadere e a gridare…

Cadeva e cadeva … e quasi non si accorse che attorno a lui volteggiavano dei candidi cristalli di ghiaccio.

Alla fine atterrò. Non fu un atterraggio brusco. Non sentì nemmeno un po’ di dolore. Qualcosa aveva attenuato la sua caduta.

Una volta ripresosi si guardò attorno.

E rimase a bocca aperta.

Cos’era quel mondo?

Era completamente diverso dal suo. Era tutto immerso nel bianco!

Aveva letto in alcuni dei libri della sua regale biblioteca a proposito della neve. Spesso se ne parlava nei racconti d’orrore che si svolgevano nelle alte montagne… Ma mai si sarebbe immaginato che quella fredda , pungente e terribile neve di cui aveva letto fosse in realtà…così…bella.

Era fredda , quello sì . Ma dava una sensazione di allegria e di gioia.

Osservando ai piedi della collina innevata sulla quale era atterrato vide che c’era una cittadina.

Era brillante e colorata , illuminata da luci di tutti i colori dell’arcobaleno.

Kai si avvicinò cercando di non farsi notare dagli abitanti.

Erano tutti piccoli e vestiti con pigiamini colorati , buffe babbucce a punta e dei berrettini coi pon pon. La cosa che sorprese Kai era che tutti sorridevano felici . Sempre.

Vide cose incredibili girando per la città . La gente addobbava gli alberi con delle lampadine colorate , si scambiava doni , preparava dolci e raccontava storie ai più piccini.

Non c’erano mostri , non c’erano incubi , nessuno aveva paura ed erano tutti felici.

Era quello il mondo che desiderava.

Per la prima volta sentì che il vuoto dentro di sé si era riempito con un piccolo calore mai provato in vita sua.

Ma cos’era quel mondo meraviglioso?

-OH OH OH-

Sentì una voce profonda ma gioviale provenire dalla casa più grande della città e un’ombra molto grande apparve alla finestra. Proprio in quel momento Kai notò l’insegna luccicante di decorazioni che sovrastava la piazza principale

-Città del Natale…-



Takao era tornato al laboratorio del dottor Gideon e stava nascondendo le piantine del sonnifero in un barattolo della cucina.

-Takao!!- la voce gracchiante del dottore gli fece fare un salto e riuscì a richiudere lo scaffale poco prima che l’omino entrasse con la sua cigolante sedia a rotelle.

-Ah! Sei tornato eh?-

-Ho dovuto farlo- replicò il ragazzo mestamente.

-Per questo?- un ghigno comparve sul volto torvo di Gideon mentre sventolava il braccio di stoffa di Takao , dal quale cominciava a uscire l’imbottitura.

-Sì…- ormai il ragazzo di pezza si era rassegnato.

Pochi minuti dopo era disteso su un lettino , mentre lo scienziato gli riattaccava il braccio con un filo spesso e grezzo.

-Takao…questa è la seconda volta che versi la belladonna nel mio the e scappi , questo mese…-

-La terza…- puntualizzò con una punta di orgoglio il ragazzo.

-La devi finire!!!- sbottò adirato il dottore , agitando pericolosamente il grosso ago che teneva in mano –Dov’è la tua gratitudine? Io ti ho creato! Io! Con le mie mani!-

-Non posso farci nulla , sono irrequieto…-

-E’ una fase , vedrai che passerà! Tu sei mio , Takao! Togliti dalla testa queste fughe! Ti ho creato perché badassi alle faccende di casa!- il dottore ruppe il filo coi suoi denti gialli e storti , e fece per ritornare al suo laboratorio.

-E comunque…non hai nessun altro posto dove andare…- concluse con un sorriso maligno prima di uscire dalla stanza .

Takao sentì una fitta nel petto. Il vecchio aveva ragione…chi mai avrebbe accolto un essere infimo come lui?



L’alba era giunta.

Il sindaco Daitenji , ancora elettrizzato dal fantastico successo della sera prima , si dirigeva canticchiando verso il castello di Kai.

Suonò due o tre volte il campanello .

-Kai!!! Sei in casa? Ho qui i progetti per il prossimo Halloween!!!- disse gioioso sventolando dei cartelloni arrotolati.

Nessuna risposta.

La faccia del sindaco ruotò e Daitenji assunse l’espressione triste.

-Kai!!! Rispondi!!! Sono solo un povero sindaco!!! Non posso prendere le decisioni da solo!!! KAAAIIII!!!!-

La porta finalmente si aprì , ma non comparve Kai.

Sulla soglia stavano con uno sguardo mezzo assonnato un vampiro dai capelli neri e un ragazzo biondo con un lungo e scuro abito da stregone e un cappello a cono in testa.

-Che vuole , signor sindaco?- chiese il vampiro Rei , cercando di ripararsi dal sole.

-Perché ci ha svegliati?- continuò lo stregone Max.

-Sto cercando Kai! E’ urgente! Mancano solo 365 giorni al prossimo Halloween!- disse preoccupato Daitenji.

-364!- lo corresse il vampiro.

-Comunque Kai non c’è! E’ rimasto fuori tutta la notte!-

-Dobbiamo trovarlo!!!Svelti! Chiamate tutti a raccolta! Non possiamo organizzarci senza Kai!-

Dopo diverse ore tutti erano radunati esausti nella piazza.

-C’è qualche posto in cui ci siamo dimenticati di guardare?- chiese sconsolato il sindaco.

-Io ho guardato in tutti i mausolei!- disse Brooklin , il mostro putrido e melmoso che viveva nella fogna.

-Io ho calpestato l’intero campo di zucche!- disse Max.

-Io ho sbirciato dietro l’occhio del ciclope…ma lui non c’era…- disse Rei.

-Qualcuno ha pensato a far dragare il fiume?- chiese sull’orlo della disperazione Daitenji.

-YAWN…stamattina…- rispose assonnata la strega Hilary.

-Ehi!!! Ascoltate!- esclamò improvvisamente Lai , aguzzando le sue orecchie da licantropo.

In lontananza si sentiva il rumore di un motore.

-E’ Kai!!!- disse felice Max , quando vide da lontano arrivare Kai a bordo di uno slittino a motore.

Stava trainando un sacco stracolmo.

-Sindaco Daitenji!!!- gridò pieno di entusiasmo Kai appena arrivò – Indica un’assemblea cittadina! Ho delle grandi novità da raccontare a tutti!!!-

-E quando???- chiese Daitenji , al quale le cose fatte di fretta non erano mai piaciute.

-Immediatamente!!!-



Dalla finestra della cucina giunse la voce all’altoparlante del sindaco che annunciava:

-Assemblea cittadina! Assemblea cittadina! Questa sera assemblea cittadina!-

Takao fu subito incuriosito. Ma sapeva anche se l’avesse chiesto , il dottore non gli avrebbe dato il permesso di andarci.

-Poco male…- disse tirando fuori la belladonna dal barattolo e versandola nella zuppa che stava preparando.

Un odore fortissimo pervase la stanza.

-Urgh…L’alito di rana coprirà qualsiasi odore..- disse facendo alitare un ranocchio nella pentola.

Un odore ancora più forte e più disgustoso fece girare la testa a Takao.

-BLEAH! Porri di verme!!! Dove sono i porri di verme???- combattendo contro la puzza Takao recuperò i porri di verme e ne versò una grossa quantità nella zuppa.

-Ah!Così va meglio!-

-TAKAAAOOO! E’ pronta la cena?- il petulante dottore lo chiamò dal laboratorio.

-Arrivo!!!-

Takao portò una grossa ciotola con un cucchiaio di legno a Gideon con un sorriso stampato in faccia.

-Cos’è? Uh!!! Porri di verme! Buono!- il dottore prese una cucchiaiata con l’acquolina alla bocca , ma si fermò poco prima di mangiare.

-C’è anche l’alito di rana?- chiese sospettoso.

-Che c’è? Credevo ti piacesse l’alito di rana!- replicò Takao con un faccino innocente.

-Nulla mi rende più sospettoso dell’alito di rana! Non ne mangerò neanche un boccone finchè non l’avrai prima assaggiato tu!- borbottò porgendo un cucchiaio pieno pieno a Takao.

-Non ho appetito!- disse il ragazzo facendo cadere il cucchiaio.

-Tu mi vuoi far morire di fame , lo so!- piagnucolò lo scienziato.

-Come sei esagerato…- disse Takao chinandosi e nascondendo il cucchiaio sotto il tavolo e tirando fuori un cucchiaio col fondo bucherellato . Tornato in piedi immerse nella zuppa il cucchiaio, il quale ovviamente si svuotò subito. Takao se lo portò alla bocca e finse di mangiare.

-Mmmh! Da leccarsi i baffi!^^- concluse porgendo la ciotola a Gideon che ne trangugiò il contenuto con una sola sorsata.

In meno di un minuto era addormentato come un ghiro in letargo.

Takao lo coprì con una copertina (perché era tanto buono)e si diresse verso la sala delle conferenze.

Chissà cos’avrebbe detto Kai…

Il suo cuore cominciò a battere più forte. Era così felice di vederlo! Anche se lui non l’avrebbe neanche notato…



Oramai pochissimi posti erano rimasti liberi. L’intera popolazione si era radunata nel piccolo auditorium e proprio mentre gli ultimi ritardatari si affrettavano a prendere posto dove meglio potevano , un fascio di luce illuminò il palco dove stava Kai .

Takao per poter vedere meglio si era arrampicato sui rami di Rick , l’albero degli impiccati.

Kai lo notò subito. Takao in qualche modo si distingueva da tutti gli altri suoi sudditi . Non cercava mai di spaventare nessuno , non faceva scherzi e mostrava sempre un sorriso limpido. Non un ghigno spaventoso o una risata beffarda come la maggior parte dei cittadini di Halloween. Era strano , ma piacevole , incontrarlo … gli faceva davvero piacere vederlo…

Quando il brusio in sala si zittì del tutto , Kai si riscosse dai suoi pensieri e prese in mano il microfono.

-Vi ho chiamato qui per parlarvi della città del Natale! Anche se probabilmente vi sembrerà impossibile , vi assicuro che io ho visto tutte queste cose coi miei stessi occhi! Ecco… lasciate che vi spieghi…-

Kai aprì il sipario che si trovava alle sue spalle rivelando diversi oggetti natalizi.

Un OOOOOOH di meraviglia si levò dalla platea. Di sfuggita Kai notò Takao sorridere.

-Questo si chiama regalo…- disse afferrando un pacchetto – e tutto inizia da questo…-

-Cos’è cos’è? Cosa fa? Parla? Si mangia?- chiese curioso il diavoletto Daichi.

-No no…ora…se permettete , vi spiegherò perché è colorato e perché ha un fiocco…-

-Un fiocco? Che brutto! E dentro? E dentro?- chiesero in coro la strega Hilary e la strega Mao.

-Non si sa! E’ questo il punto!-

-Magari c’è un mostro!!!- esclamò eccitato il fantasmino Mystel rubando il pacchetto.

-ZITTI UN PO’ TUTTI!- sbottò Kai innervosito recuperando il maltolto e riappoggiandolo su un ripiano.

-Lasciate che continui…si prende una calza un po’ grande…e la si appende al muro…- proseguì di nuovo calmo il re delle zucche , mostrando a tutti una gigantesca calza rossa.

-Oh cielo!!! C’è un piede dentro? Un piede amputato e sanguinolento!!!- esclamò tutto contento lo zombie Kappa.

-Ma no!!! Non c’è nessun piede amputato , ma giocattoli e dolcetti!- lo corresse Kai che cominciava a spazientirsi.

-Giocattoli? Sì! Che poi esplodono!!!- proseguì Michelle , la mummia.

-E magari i dolcetti sono avvelenati!!!- concluse Max tirando la manica di Rei che annuiva convinto.

-Ehi! Questo Natale mi piace!!! Facciamolo anche noi!- propose il sindaco Daitenji.

-No! Ehi! Aspettate! Non ho finito!!!- Kai cercò di riguadagnarsi l’attenzione di tutti.

“Tanto vale che gli dia quello che vogliono…” pensò fra sé e sé il sovrano di Halloween.

-Non vi ho ancora parlato del loro re!- disse con uno sguardo furbo.

Tutti si zittirono di nuovo.

-Dovete sapere che questo monarca è un essere enorme! Vola su di un trabiccolo portandosi dietro un sacco… solo che nessuno sa cosa ci nasconda dentro…-

Kai parlava con il tono di voce di chi racconta una storia paurosissima.

-E lui vola in alto nel cielo , oscurando persino la luna…e la cosa peggiore è che al posto delle mani ha delle… enormi…. CHELE!!!- disse scandendo le parole e gridando l’ultima per terrorizzare tutti. Il re del terrore sapeva come fare il suo mestiere. Per un attimo però gli sembrò di scorgere tra le facce dell’uditorio il viso di Takao, non più sorridente...ma un poco...deluso? Non gli piaceva la storia del Natale? Scosse la testa e proseguì.

-E lui di notte cala su di noi come un avvoltoio e se non gli andiamo a genio lui ci strapperà la lingua con le sue spaventose chele! Il suo nome è…-

Tutti stavano col fiato sospeso…

-Babbo Nachele!-

Tutti applaudirono entusiasti cominciando a vociferare su questa novità incredibile del natale , mentre Kai si dirigeva dietro le quinte pensieroso.

-Io gli ho dato quel che volevano…ma il Natale è qualcos’altro…ma cosa?- meditò agitando un a palla di vetro , smuovendo la neve.

-Ehi Kai! Cos’è quello sguardo triste?-

Max e Rei erano venuti a prenderlo per tornare a casa. Loro erano i suoi unici amici. Gli unici che sapevano come lui si sentiva in realtà. Eppure neanche loro riuscivano a comprendere cosa fosse a causargli tanta tristezza.

-Dai Kai! Vedrai che questa cosa del Natale ti tirerà su il morale!- disse allegro Max.

-Ragazzi…aiutatemi a raccogliere questa roba…avrò bisogno del vostro aiuto…- rispose pensieroso Kai.



-Questa è l’ultima volta che mi dai il veleno , sciagurato!-

Il dottor Gideon si teneva premuto contro la testa una borsa del ghiaccio , mentre rinchiudeva nella stanza più alta della torre il povero Takao , che era stato riacciuffato anche stavolta.

DOOOOOONG

Il suono del campanello fece aumentare il mal di testa dello scienziato , che stizzito si diresse verso l’ingresso.

-E’ aperto!!!-

-Buon giorno dottore!-

-Oh! Rei! Max! Che ci fate qui?-

-Kai avrebbe bisogno di alcuni attrezzi e strumenti scientifici…-

-Fantastico! Si è dato alla ricerca! Questo è molto bello! Chi è curioso finisce all’inferno!- esclamò compiaciuto Gideon.

-Lo sappiamo! Avremmo bisogno di…-

Takao smise di origliare la conversazione. Magari Kai avrebbe avuto bisogno di aiuto… non poteva farsi sfuggire l’occasione.

Aprì la finestra e guardò giù…era una bella altezza.

Alzò lo sguardo verso il castello di Kai. E sorridendo si lasciò cadere di sotto.

Il tonfo lo ridusse un po’ a brandelli… gli si erano staccate tutte le gambe e un braccio.

Takao si rialzò come potè e tirò fuori da una tasca ago e filo e prese a ricucirsi.

Quando fu in grado di alzarsi corse dietro a Rei e Max che nel frattempo erano già usciti dalla casa del dottore .

-Aspettatemi!!!-

I due si girarono sorpresi .

-Ciao Takao! Come mai da queste parti?- chiese sorridente Rei.

-Sei scappato di nuovo da quella brutta faccia del dottore?- suppose Max ridendo.

-Esatto!^^ Posso darvi una mano?-

-Certo!!!-esclamò felice Rei , scaricando lo scatolone che teneva in mano tra le braccia del ragazzo di pezza. Era difficile reggere lo scatolone e proteggersi dal sole col suo ombrellino…

Takao barcollò instabile per un momento , ma poi seguì i due verso il castello.

-Kai!!! Abbiamo altra mano d’opera!- gridò Max allegro appena entrato nell’atrio.

Kai era intento ad appendere una strana pianta sulla porta che dava al salone e quando vide Takao si illuminò.

-Perfetto! Potrò mostrarvi quella cosa che vi cercavo di spiegare prima!- disse contento scendendo dalla scala e riponendola a lato. Piazzato proprio sotto la piantina fece un gesto al ragazzo di stoffa.

-Potresti venire qui Takao?-

Takao quasi stava per cadere… non solo perché lo scatolone era molto pesante per i suoi arti di stoffa… ma vedere Kai sorridente…e sapere che ricordava il suo nome… il cuore gli batteva fortissimo.

Lasciando il suo carico a Max si avvicinò , felice pur non sapendo cosa dovesse fare.

Quando fu sotto alla pianta anche lui cominciò a parlare.

-Cosa devo…?-

SMAK

Uno schiocco a fior di labbra.

Kai gli aveva dato un bacio.

-Ecco! Avete capito? Se due persone si trovano sotto il vischio si danno un bacio! E’ chiaro?- disse Kai rivolto agli altri due , non notando che la stoffa del viso di Takao era diventata di un buffo colorito rosso pomodoro.

-Sì sembra facile…- disse Rei.

-Ah! Adesso ho capito!!!- esclamò Max.

-Grazie Takao!- Kai sorrise a Takao , il quale si era appena ripreso , ma nel vedere il grande sorriso che gli stava facendo il suo re divenne rosso di nuovo.

-Di nulla!- borbottò imbarazzato andando a prendere degli addobbi dallo scatolone e cominciando a spargerli in giro.

Kai era preoccupato…forse il ragazzo di stoffa non si sentiva bene? Gli sembrava strano…

Decise di non farci troppo caso , dato che le preparazioni di Natale erano appena iniziate e c’era ancora moooolto lavoro da fare.



Chiuso nella stanza più alta della torre , il re delle zucche se ne stava rinchiuso da ore e ore in quello che era diventato una specie laboratorio.

Aveva dissezionato peluches , messo sotto formalina biscotti e giocattoli , tentato di estrarre un logaritmo dalla forma dei fiocchi di neve e infine trasformato in strani composti chimici delle palline colorate senza però capire il significato delle reazioni ottenute.

Se ne stava ora a rimuginare camminando avanti e indietro borbottando cose come “radice quadrata di 25 dicembre” e “logaritmo di castagne sul fuoco”.

Qualcuno bussò alla porta.

Kai aprì e si ritrovò Takao , barcollante per il peso di un vassoio con del cibo.

-K…Kai….p…pensavo che…UOOOHHH- per un attimo rischiò di far cadere tutto - …pensavo che avresti avuto fame!- concluse non appena riconquistato l’equilibrio facendo un bellissimo sorriso .

Kai sentì qualcosa agitarsi dentro di lui…che fosse fame?

-Grazie!- rispose il sovrano aiutando il ragazzo di pezza a portare dentro le cibarie.

-Bene…ora ti lascio al tuo lavoro…- disse tutto agitato Takao dirigendosi verso la porta.

-No beh…dai…resta! Fammi compagnia mentre mangio…- disse quasi senza pensarci Kai.

Takao sembrava sprizzare felicità da tutte le cuciture e si accomodò di fianco al re.

Kai cominciò a mangiare e si stupì di trovare le pietanze molto più buone del solito .

-Ehi! Oggi il cibo è molto più buono!- esclamò.

Takao divenne rosso e cominciò a sorridere come un ebete.

-Takao…?-

-Ho cucinato io!!!^^-

A Kai stranamente sembrò che il cibo diventasse più buono.

-Ehm… allora…che fai di bello?- chiese Takao titubante.

-Io? Cerco di capire cosa voglia dire questa cosa del Natale…- rispose Kai osservando in giro.

Takao per un attimo ebbe un brivido nel vedere un pupazzo di stoffa smembrato sul tavolo…

Kai lo notò , divenne rosso , preoccupato di aver ferito il suo amico.

-Io…lo stavo riparando!- disse per scusarsi e Takao gli sorrise di nuovo.

-Beh…io credo che queste cose…non vogliano dire nulla di particolare…nel senso…che…ecco…forse mi considererai stupido…ma ho come la sensazione che dietro queste cose non ci sia un significato...ma qualcosa che non saprei spiegare a parole…lascia perdere…sto dicendo tante stupidaggini! Scusa- e così dicendo scappò dalla stanza.

Kai era rimasto interdetto. Non aveva mai pensato a quella possibilità…

Che Takao …che anche lui riuscisse ad avvertire quel qualcosa di misterioso nel Natale?

Guardando tutte le decorazioni Kai ebbe un’illuminazione.

Lavorò tutta la notte , disegnando progetti e stendendo una lunghissima lista. Passò così tutta la notte , senza sapere che Takao era rimasto seduto vicino alla porta del laboratorio.

All’alba ormai tutta la città si era radunata sotto la torre , attirata dai movimenti del re , che andava avanti indietro affaccendato.

Finalmente Kai si affacciò.

-Eureka! Quest’anno il Natale sarà NOSTRO!-

La gente di Halloween esultò , ma Takao da dietro la porta , dopo aver sentito tutto , sospirò…non sembrava una buona idea…aveva un gran brutto presentimento.

Uscì dalla casa e si diresse verso il cimitero…era il suo posto dove scappava a pensare quando era preoccupato.

Si nascose dietro la lapide di Yuya , il mostro più orribile di Halloween (morto perché aveva scatenato le ire dell’autrice) e raccolse un fiore cominciando a staccare un petalo alla volta , pensando a Kai.

Improvvisamente il fiore si trasformò in un albero di natale in miniatura , tutto luccicoso e colorato.

Takao non fece in tempo a meravigliarsi della cosa che l’abete prese fuoco e si ridusse in un moncherino bruciacchiato.

Ora ne era sicuro…l’idea di fare Natale non avrebbe portato nulla di buono!



Intanto Kai aveva fatto mettere tutti i suoi sudditi in fila e con l’aiuto di Max e Rei e la collaborazione del sindaco Daitenji distribuiva a tutti un compito per la preparazione del Natale.

-Vedete …ho capito! Il Natale in realtà non ha un significato particolare!- diceva ai suoi amici mentre affidava al fantasmino Mystel un festone da riprodurre –In realtà è solo un gioco! Possiamo farlo anche noi! A modo nostro! Era così semplice che non ci arrivavo!-

Ed era merito del discorso che aveva fatto con Takao. Non aveva mai visto il Natale da un punto di vista diverso…

Takao…chissà dov’era finito…avrebbe voluto che lo aiutasse…

-IL PROSSIMO!- urlò nel megafono il sindaco.

Kai emerse dai suoi pensieri , cominciando a spiegare cosa fosse uno schiaccianoci a Garland , lo zombie con un’accetta piantata in testa.

-Come sarà orrendo il nostro Natale!- cantilenò felice Max svolazzando a cavallo della sua scopa.

-No no!- replicò Kai , mentre insegnava le note di Jingle Bells ai musicisti mostruosi –Sarà gioioso!-

-Ah…gioioso sì!- si corresse dubbioso lo stregone.

-AH TAKAO!- esclamò felice il re delle zucche notando che il prossimo della fila era proprio il ragazzo di pezza –Il tuo aiuto mi sarà più prezioso di quello degli altri!- continuò prendendolo per un braccio e trascinandolo verso un baule.

-Com’è vero Kai! Sapessi , ho avuto una visione spaventosa!- disse Takao preoccupato.

-Ma è stupendo!^^- rispose Kai mentre trafficava con gli oggetti del baule.

-No! Riguardava il tuo Natale! C’erano il fuoco …le fiamme…- insistette il pupazzo dai capelli blu.

-Ma Takao…questo non è il mio Natale- Kai cercò di tranquillizzare il ragazzo di stoffa -…il mio Natale sarà pieno di gioia , di allegria e …di questo!-

Kai mostrò un suo ritratto su quale era stato sovrapposto un disegno di un vestito rosso .

-Il mio costume di Babbo Nachele!- concluse Kai .

-Kai ascoltami! Finirà in un disastro!-

-Impossibile! Basta che segui il disegno! Questa parte è rossa , le finiture sono bianche!-

-Kai…io non credo sia una buona idea!-

-Su non fare il modesto! Chi è altrettanto bravo da cucirmi il costume da Babbo Nachele?-

-Ma…Kai…-

-Ho piena fiducia in te! Ora vai!- lo salutò scompigliandogli i capelli.

Per quanto Takao fosse felice per quel gesto d’affetto e per i complimenti ricevuti , quella brutta sensazione continuava a tormentarlo.

-Però secondo me fai uno sbaglio…uno sbaglio enorme…- sussurrò andandosene.

Il sindaco nel mentre non fece in tempo a dire -IL PROSSIMO!- che venne bersagliato da alcuni sassi lanciati da dei bimbetti mascherati.

-KAI!!! KAI!!!- urlò Rei , che era stato precedentemente fatto bersaglio di gavettoni pieni di vernice e ora era tutto macchiato –Sono quelli di Vorkof!!!-

-Ehi!- sbottò quello che sembrava il capo , vestito da demonio , con tanto di cornini e forcone –Ci ha chiamati Kai!-

-Specificatamente!- continuò quello più basso vestito da scheletro , nonostante la linea non proprio snella.

-Per nome!- concluse quello più alto , palesemente un maschietto seppure fosse vestito da bambina, con un cappello a punta da strega e con una parrucca posticcia e stopposa.

-Yuri!- si presentò il primo.

-Boris!- si inchinò il secondo.

-E Sergjey!- disse infine l’ultimo , con un vocione decisamente NON da bambina.

-Ah! Eccoli! I più bravi di tutta Halloween a dire “Dolcetto o scherzetto”!- esclamò Kai chiamandoli vicino a sé.

-E noi che pensavamo di non piacerti!- disse felice Yuri.

“In effetti non mi piacete…” pensò Kai , ma si convinse a non esternare il suo pensiero.

-Ho un lavoro fatto apposta per voi! Servono ingegno , astuzia e malignità!- disse invece prendendoli da parte e cominciando a bisbigliare nelle loro orecchie.

Il sindaco , Max e Rei cercarono di tendere le orecchie per carpire qualche parola . Erano molto curiosi di sapere cosa diavolo Kai volesse far fare a quei tre scapestrati.

-Capito? Ora andate!- disse Kai infine.

I tre fecero per andarsene , elettrizzati per la loro missione , quando vennero fermati nuovamente dal re.

-Un’ultima cosa…FATE IN MODO CHE QUEL BUONO A NULLA DI VORKOF NON LO VENGA A SAPERE!-

-Ma figurati , Kai!- disse innocentemente Yuri.

-Non ti preoccupare!- proseguì Boris facendo gli occhini da santarellino.

-Mai pensato!- concluse Sergjey con uno sguardo da angioletto.

Tutti e tre avevano le dita incrociate dietro alla schiena.

Se ne andarono ridacchiando mentre Kai spiegava al dottor Gideon che gli occorrevano delle renne , mostrando su un libro cosa fossero.

I tre camminarono a passo spedito verso la loro arroccata casa sull’albero , che si stagliava sopra a un buco fumante.

Quando furono a lontani da orecchie indiscrete si misero a discutere del compito affidatogli da Kai.

-Sequestrare Babbo Nachele eh?- rimuginò con un sorriso maligno Yuri.

-Io!Lo faccio io!- si propose entusiasta Sergjey.

-Tiriamolo a sorte!!!- replicò Boris , anche lui desideroso di mettere in pratica le sue marachelle.

Yuri tirò fuori un arisen dal nulla e lo scaraventò violentemente in testa ai due.

-Kai ha detto di farlo tutti insieme!-

-Ok ma come facciamo?- chiese Boris.

-Potremmo preparare una trappola enorme e rinchiudercelo dentro per un secolo!!!-disse Sergjey.

-No no! Ha le chele! E’ un’aragosta gigante!!! Bolliamolo in un pentolone!- suggerì Boris.

-Sì sì! Così poi lo diamo in pasto a Vorkof! Ormai questo Babbo Nachele è spacciato!- se la rise Sergjey.

-A proposito…è ora di dare la pappa a Vorkof!- si rammentò Yuri , catturando degli insetti e buttandoli in un canale che finiva nel buco oscuro sotto la casa. Da laggiù giunse il rumore di qualcuno che mangiava con foga.

-Ehi! Ci sono! Spediamogli un pacco enorme!!! Noi ci nascondiamo dentro e quando lo apre , noi gli saltiamo addosso e lo catturiamo!- ebbe l’illuminazione il demonietto.

-OK!!!- accettarono la proposta entusiasti gli altri.

I tre saltarono a bordo di una vasca da bagno con le gambe e si avviarono verso il posto indicato loro da Kai , armati fino ai denti.

Nelle profondità della caverna oscura che si estendeva sotto l’albero una risata maligna riempì l’aria e un’ombra spaventosa si mosse verso un tavolo da gioco , lanciando dei dadi.

-Babbo Nachele , eh?- disse Vorkof. La sua risata venne ripetuta dall’eco facendo scappare terrorizzati pipistrelli , ratti ed insetti.



-Kai! Kai! L’abbiamo trovato!-

Il trio Dolcetto o Scherzetto era di ritorno dopo diverse ore. Nel frattempo Kai aveva distribuito la maggior parte dei compiti e ora stava cercando di pensare se si fosse scordato di qualcosa.

-Fantastico! Tiratelo fuori!- esclamò contento.

Yuri si slacciò i pantaloni.
-NO!!! NON IN QUEL SENSO!!! TIRATE FUORI BABBO NACHELE!- gridò Kai tirando a Yuri un pugno sulla testa.

Yuri sciolse la corda che teneva legato il saccone nero dentro cui si agitava qualcosa.

Appena libero dalla sua prigionia , un enorme coniglio rosa con a tracolla una fascia recante la scritta “BUONA PASQUA” saltò fuori e cominciò a guardarsi intorno intimorito.

-MA QUESTO NON E’ BABBO NACHELE!-

-Questo è…Max!!!- esclamò stupefatto Rei notando che era proprio max vestito da enorme coniglio rosa.

-No! Io sono qui!- disse il vero Max , che ancora svolazzava per la stanza.

-Coniglietto!- cercò di abbracciarlo Rei , terrorizzando il povero Coniglio Pasquale che si rifugiò nuovamente nel saccone nero.

-QUESTO NON E’ BABBO NACHELE!- ripetè snervato Kai.

-Ma come…?- disse perplesso Boris.

-Ma noi siamo passati dalla porta!- si giustificò Yuri.

-Quale? Ce n’è più di una! La porta giusta ha questa forma qui!- disse esasperato il sovrano mostrando un biscotto di zenzero a forma di abete.

-Te l’avevo detto!- si adirò Boris rivolto a Yuri.

-Ma stai zitto!- replicò quello cercando di colpirlo , tirando un pugno a Sergjey invece.

-Ehi!- si arrabbiò quest’ultimo.

I tre presero ad azzuffarsi. Kai sull’orlo di una crisi di nervi , decise che a mali estremi , estremi rimedi.

-GROOOOAAAAAAR!-

Il ruggito raccapricciante di Kai era nulla rispetto alla mostruosa faccia che aveva mostrato per terrorizzare i tre , che ora se ne stavano tremanti e abbracciati guardando il re con la paura negli occhi.

-Riportatelo subito a casa!- ordinò.

-Ci scusi davvero!- si scusò rivolto al saccone tremante , che nel frattempo non si era mosso.

-Siate gentili con Babbo Nachele quando lo prendete , mi raccomando!- intimò ai tre che si stavano avviando nuovamente verso le porte incantate.

-Tranquillo Kai!- gridarono in coro Boris e Sergjey.

-Questa volta non sbaglieremo!- promise Yuri.

Tornando alle sue faccende , il re delle Zucche si augurò sconsolato che andasse davvero così.



Ormai si era arrivati alla vigilia di Natale. I preparativi in entrambe le città erano febbrili. Folletti e mostri erano intenti a terminare gli ultimi preparativi.

Finalmente tutto fu pronto.

-Kai…non sembri più tu!- disse triste Takao rifinendo l’orlo della manica del vestito rosso direttamente addosso al re.

-E’ bellissimo! Non potrebbe essere meglio di così!- esclamò estasiato Kai.

-Ma tu sei il re delle zucche!- cercò di convincerlo Takao.

-Acqua passata! Sapessi come mi sento meglio ora!- ribadì Kai stringendo le mani del pupazzo come ringraziamento.

-Senti Kai…- cominciò titubante Takao -so che senti che ti manchi qualcosa…e io…-

-Sì! Effettivamente mi manca qualcosa…ma cosa?- si chiese perplesso Kai guardandosi allo specchio. Takao si arrese …Kai proprio non voleva capire.

-KAI! KAI! L’ABBIAMO TROVATO!-

Yuri , Boris e Sergjey si avvicinavano agitando le braccia. Nella loro vasca da bagno da trasporto c’era il solito saccone nero , ma questa volta sembrava contenere qualcuno di molto più grande.

Augurandosi che stavolta fosse quello giusto Kai sciolse il nodo che chiudeva il saccone , mentre la gente di Halloween gli si radunava attorno , ansiosa di vedere coi propri occhi lo spaventoso Babbo Nachele.

Un omone grasso , con una lunga barba bianca e un vestitone rosso sbucò scatenando un coro di gridolini spaventati tra i presenti.

-Ma…cosa…?- si domandò spaesato notando di essere finito in mezzo a una banda di mostri.

-Babbo Nachele! E’ un piacere incontrarti di persona!- disse felice un tizio con degli assurdi capelli bicolore vestito come lui stringendogli la mano -Ma… tu hai le mani! Non hai per nulla le chele!-

-Ma che diavolo???- il povero vecchietto non capiva che fosse successo. Aveva aperto la porta di casa e si era ritrovato legato come in salame e chiuso dentro a un sacco. E ora era davanti a quella gente stranissima. E come se non bastasse il tutto alla vigilia di Natale!!!

-Non preoccuparti babbino! Quest’anno prenditi una vacanza! Pensiamo noi a tutto!- continuò il tale che aveva parlato prima mostrando il fervente lavoro alle sue spalle. Mostri che fabbricavano e impacchettavano mostruosi regali.

-COSA???- l’omone vestito di rosso era esterrefatto.

-Mettetelo comodo!- ordinò infine Kai ai tre rapitori -No!!! Aspettate!- li fermò poi subito dopo.

-Ecco cosa mi mancava! Grazie!- aggiunse togliendo il berretto rosso dalla testa del vecchio re di Natale.

Yuri richiuse il sacco e ripartì con gli altri due alla volta della loro tana.

-Dove lo mettiamo?- domandò Sergjey .

-Lo mandiamo da Vorkof! Kai ha detto di farlo star comodo , e nonc ‘è luogo più comodo della grotta di Vorkof!- sentenziò Yuri sogghignando.

-Avete mai sentito parlare di “pace in terra agli uomini di buona volontà”?- chiese il poveretto da dentro il sacco.

-NO!!!- risposero fieri i tre.

Arrivati nella loro casa sull’albero presero il sequestrato e cominciarono a spingerlo giù per il condotto che portava alla dimora di Vorkof.

-Secondo me non passa!- disse Boris , cercando di spingerlo giù , ma constatando che era incastrato.

-Noooo! Se riesce a scendere giù da un camino può passare anche di qui!- ribatté Yuri spingendo con tutta la sua forza , aiutato da Sergjey .

Finalmente , dopo molti tentativi , il grosso signor Natale fu fatto passare per il cubicolo , finendo in una stanza buia.

Per un po’ non vide nulla , perché era molto buio , ma piano piano si abituò all’oscurità e si rese conto di essere finito dentro a una gigantesca roulette.

Non fece in tempo ad alzarsi che una risata , accompagnata da un rotolar di dadi , attirò la sua attenzione.

-Bene bene bene…chi abbiamo qui? Babbo Nachele , eh? Oh oh che paura!- la voce sgradevole e sarcastica di Vorcof precedette la sua apparizione.

Era un uomo dall’aspetto spaventoso e grottesco , con un ghigno di beffa e superiorità stampato su una faccia odiosa. Era davvero sgradevole nel complesso.

Il suo corpo sembrava composto da un grosso sacco , cucito a forma di essere umano e contenente chissà quali schifezze.

Questa fu l’impressione che ebbe il povero Babbo Natale quando vide Vorkof , l’Uomo Nero.

-Ma pensa…sei proprio quello di cui tutti parlano? Ma nooo!!! Non è possibile! Sei vecchio e brutto e non fai nessuno paura! Caro mio , mi fai ridere!- disse ridacchiando e non curandosi minimamente di risultare ulteriormente più odioso con quel suo finto senso dell’umorismo.

-Senta…- si fece coraggio il rapito -lei mi deve lasciar andare! I bambini fanno affidamento su di me!-

-BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Sei troppo divertente! Mi sa che non hai capito la tua posizione…- replicò ridendosela della grossa e appendendo con un’abile mossa il vecchietto al soffitto.

-Sei spacciato! Finito! Io sono Vorkof!!! E tu non puoi scappare!- disse infine con un tono maligno e giocherellando con dei dadi.

Abbandonando il vecchio ai suoi cupi pensieri , cominciò a giocare coi dadi canticchiando una canzoncina .

“Il rotolar dei dadi…è una musica per me…
io sono un giocatore , sai?

Terrore dei croupier…”

Dall’alto , le tre pesti risero allegramente…quel ciccione se la sarebbe vista brutta!



Takao era tormentato dal dubbio , non sapeva se stava facendo la cosa giusta .

In lui contrastavano il desiderio di aiutare Kai per vederlo sorridere felice , oppure impedirgli di fare quella follia e deludere le sue speranze… la felicità di Kai per lui era il primo pensiero , ma non poteva permettergli di farsi del male da solo. Non voleva perderlo per sempre.

Per quel motivo aveva trovato un modo di impedirgli di partire , senza intervenire direttamente.

Nella piazza principale ormai erano tutti radunati attorno alla slitta costruita per l’occasione , un’elegante bara gentilmente offerta da Rei dalla sua collezione montata su dei pattini neri. Aggiogati ad essa stavano le tre renne scheletriche costruite da Gideon.

La banda mostruosa suonava una versione di Jingle Bells molto più lugubre e macabra di quella sentita da Kai nel paese di Natale , ma dato che nessun’altro conosceva il pezzo non ci si fece molto caso.

Proprio mentre erano tutti attenti alla performance musicale , Takao sgattaiolò di nascosto dietro alla fontana e ci versò dentro tutto il contenuto di una bottiglia che aveva in tasca. Sull’etichetta si poteva leggere “succo di nebbia”.

Quatto quatto il pupazzo di stoffa si unì alla folla per applaudire l’ultimo e proprio sulle ultime note in un gioco di effetti speciali , Kai fece la sua apparizione in tenuta da Babbo Nachele.

-OH OH OH!- cercò di imitare la voce dell’autentico re del Natale. Non ottenne un gran risultato ma venne applaudito con entusiasmo da tutti.

Daitenji prese la parola e cominciò a recitare un elogio al re delle zucche , pronto alla partenza.

-Pensa a noi quando volerai nel cielo! Tu! Una macchia nera sulla luna! Tu che …- il sindaco ruotò la testa e si ritrovò l’espressione triste perché non riusciva più a distinguere una sola lettera sul foglio.

Era calata una nebbia densissima.

-Questa nebbia è spessa come…come…- cercava di spiegarsi Max.

-Un cervello di gelatina!- concluse sconsolato il diavoletto Daichi.

-Più spessa!- rincarò Rei il vampiro.

-Oh no…le renne non vedranno a un palmo dal loro naso…così non potremo partire…- constatò al colmo della delusione Kai.

Il sovrano si sedette abbattuto sulla slitta con un sospiro.

-Così svaniscono i miei progetti…i miei sogni…- mormorò afflitto.

Una fitta trafisse il cuore di Takao. Kai si sentiva triste per colpa sua…ma almeno sarebbe stato al sicuro…

-Così svanisce anche il nostro Natale!- pianse lo zombie Kappa seguito a ruota da tutti quanti.

L’aria era pervasa dai singhiozzi e dai sospiri di tutti , oltre che dalla nebbia , quando ad un certo punto un congegno innestato in mezzo alle costole delle renne cominciò a lampeggiare , illuminando ad intermittenza “illuminazione ausiliaria di emergenza”.

Il naso delle renne era stato dotato di fari antinebbia (non inseriti negli occhi perché lì erano stati montati i cannoni laser).

Kai fu l’ultimo ad accorgersene , preso com’era dalla sua disperazione. Quando il vociare sorpreso e felice dei suoi concittadini lo fece ridestare si rese conto…

-Fantastico! Così possiamo partire!- esclamò tronfio.

Kai afferrò un frustino che fece schioccare in aria , dando il via al decollo.
Salutato dagli incoraggiamenti generali , il re delle zucche partì alla volta del nostro mondo.

-No Kai! Aspetta!- cercò inutilmente di fermarlo Takao , ma la sua voce fu sovrastata da quella degli altri , e mentre tutti seguivano da terra la lugubre slitta che spariva nella notte , il ragazzo di pezza restò indietro , andando ad accovacciarsi in un angolino della strada .

-A presto…spero che la mia premonizione sia sbagliata…lo spero tanto…- disse rivolto al suo amore lontano.

Un gattino nero si strusciò miagolando alla sua gamba e Takao lo prese in braccio. Accoccolato , accarezzando il gatto , lasciò che i suoi pensieri malinconici avessero il sopravvento.

Aveva una paura terribile per ciò che sarebbe accaduto , lo sentiva nell’aria , quasi fosse una cosa visibile. E lui…lui non l’aveva ascoltato. O forse era stata tutta colpa sua che non era riuscito a farsi ascoltare. Se solo avesse insistito…

Se solo avesse insistito avrebbe rischiato che Kai prendesse ad odiarlo.

Takao invece l’amava così tanto…eppure lui non notava i suoi sentimenti. Ogni volta che gli stava vicino gli pareva di volare a un metro da terra. Ma Kai non sembrava nemmeno sapere cosa fosse l’amore…e forse proprio per questo motivo non si accorgeva dell’emozione che causava al ragazzo di stoffa.

Se chiudeva gli occhi poteva ancora rivivere quel breve momento in cui Kai l’aveva baciato.

Era stato l’istante più bello della vita , eppure Kai non se ne era reso conto.

E ora lui era lontano , chissà dove , probabilmente in pericolo.

Takao avrebbe voluto essergli accanto nonostante tutto…per poterlo aiutare…ma non era con lui…cosa poteva fare per salvarlo?

Un’idea gli balenò nella mente.

-Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima! Dove hanno portato Babbo Natale?-

Takao era evidentemente l’unico ad aver compreso il vero nome del vecchio signore.



Era da poco passata la mezzanotte quando la slitta giunse nei cieli della città.

Kai guardò la sua lista.

-Oh bene! Il primo della liste è il piccolo Jin! Avrà una lieta sorpresa!- disse facendo sterzare le renne come un vero pirata dei cieli arrivando proprio sopra la casa designata.

L’atterraggio fu tanto brusco che i pacchianissimi angioletti illuminati al neon che coprivano il tetto dell’abitazione ne furono vittime.

Dalla sua stanzina Jin , un bambino decisamente troppo cresciuto , sentì un tonfo sul tetto tanto forte da scuotere l’intera casa.

-Babbo Natale!!!- esclamò al colmo della gioia.

Si buttò letteralmente fuori dal letto e corse a capicollo giù per le scale fermandosi poco prima del salotto.

Sbirciando dietro l’angolo vide una figura vestita di rosso armeggiare con le grosse calze appese al camino. Si fece coraggio e uscì dal suo nascondiglio.

-Babbo Natale?-

-Ciao piccin…- Kai si voltò solo per trovarsi di fronte un ragazzo ventenne con un pigiamino decorato a orsacchiotti .

Entrambi erano abbastanza interdetti.

-Ma tu sei sul serio Babbo Natale?- chiese infine Jin.

-Certo …PICCINO…- rispose Kai camuffando la sua voce e rendendola il più simile possibile a quella di quello autentico.

-Ma hai la barba finta! E sei più basso di me!- replicò ulteriormente il bambinone.

-Senti moccios…ehm…CARO BAMBINO … questa barba è vera e comunque non sono io a essere basso , sei tu a essere un po’ troppo grandicello…- Kai si sforzava per essere il più gentile possibile.

-Sarà…- decretò ancora poco convinto Jin.

-Tieni BAMBINO…ecco un regalo speciale per te!- diede al ragazzo una scatola , si infilò nel camino e si allontanò da quel petulante ragazzo col cervello da poppante.

Jin aprì tutto contento il suo regalo.

-Bella!!! Una Bambola!!!- gridò di gioia quando vide il contenuto e rivelando a tutto il vicinato la sua segreta passione.

Mentre se la stava coccolando , alla bambola crebbero dei denti aguzzi e come indemoniata prese ad inseguire il poveretto per tutta la casa.

-AAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!! LO SAPEVO!!! ERA UN BABBO NATALE TAROCCO!- urlò lui scappando.

Sul tetto nel mentre , Kai era rimontato sulla slitta e si dirigeva verso la sua prossima meta.

-OH OH OH! Non dovete ringraziarmi! Per me è un piacere!- disse gioioso sempre con la voce falsata.



Vorkof non si stancava mai di terrorizzare il povero Babbo Natale.

Lo teneva ancora appeso al soffitto e tra una partita a dadi e un giro di roulette lo tormentava con le creature mostruose che abitavano la sua tana. Altre volte invece azionava strani congegni e lo faceva ruotare così forte da fargli venire la nausea. Altre ancora apriva una botola ricolma di lava bollente (che in realtà altro non era che il suo comodissimo fornello termoautonomo) e lo calava finchè la vicinanza al magma non lo faceva agitare come un forsennato.

Non aveva intenzione di ucciderlo in fretta. Voleva prima divertirsi.

Dalla porta socchiusa della stanza giunse un tintinnante rumore di soldi.

-Uooohh!!! Cosa sentono le mie orecchie???- esclamò distogliendo le sue attenzioni dalla vittima per rivolgerle al rumore sempre più lontano.

-Scusa un attimo... vado e torno!- disse rivolto al vecchio signore , il quale si augurò che non tornasse più.

Vorkof già si pregustava l’oro tintinnante , dopo che l’avesse sottratto al suo proprietario , e si sfregava le mani contento.

Se c’era qualcosa che gli piaceva di più del gioco d’azzardo e del tormentare poveri innocenti era senz’altro il denaro.

Come fu uscito dalla stanza , dalla finestra proprio sopra a Babbo Natale due mani di stoffa entrarono e si calarono fino alla testa del vecchietto.

Mentre una gli tappava la bocca , per non farlo urlare , l’altra indicò la finestra.

L’anziano sovrano sollevò lo sguardo e vide un ragazzo fatto di pezza dai capelli blu che faceva capolino dall’apertura nella roccia.

-La tirerò fuori di qui!- sussurrò Takao spingendo all’interno della stanza una lunga scala di corda.

Le sue mani si mossero e slegarono Babbo Natale.

Takao per la prima volta ringraziò la sua stramberia di potersi staccare le parti del corpo e muoverle lo stesso.

Il vecchio in silenzio aveva cominciato a salire la scala di corda.

-Come hai osato prenderti gioco di uno come me?-

La voce di Vorkof era fredda e spaventosa. Takao si accorse con orrore che il suo trucchetto di azionare un registratore col suono delle monetine e metterlo a viaggiare su un trenino elettrico era stato scoperto.

-UOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHH- Vorkof mostrò tutta la sua ira e cominciò a aspirare.

Aspirò l’aria circostante così forte che sia il vecchietto che il ragazzo di pezza si ritrovarono a terra , in balia del crudele Uomo Nero.



Casa dopo casa , un regalo dopo l’altro , il terrore si diffuse in tutta la città.

Bambole che inseguivano i proprietari , decorazioni natalizie che si rivelavano essere grandi serpenti , dolciumi che invece di essere mangiati cercavano di divorare i malcapitati.

Alla centrale di polizia i telefoni non smettevano di squillare . Il povero agente che era addetto a prendere le chiamate si rendeva conto che presto la cornetta si sarebbe sciolta da tanto era diventata incandescente.

Continuamente venivano denunciate aggressioni da parte di regali di Natale.

Il notiziario speciale in tv avvertì i cittadini che in impostore aveva presi il posto di Babbo Natale e ora seminava il panico. Consigliava a tutti di sbarrare porte e finestre e chiudere i camini.

Alla fine venne mobilitato l’esercito.

Kai , ignaro di tutto , continuava il suo volo nel cielo.

-WOW! I riflettori!- si rallegrò il signore di Halloween quando i fari delle truppe militari cominciarono a sondare il cielo alla sua ricerca.

Poi un cannone cominciò a sparare.

-Grandioso! Fuochi d’artificio! Cominciano i festeggiamenti! Mi vogliono ringraziare per l’ottimo lavoro!- si congratulò con sé stesso , pieno d’orgoglio.

Il suo momento di gloria finì quando un missile colpì la prima renna.

-Ehi! Ma stanno cercando di abbatterci!- si rese conto poco prima che un altro proiettile mandasse in frantumi il sacco pieno di regali mostruosi.

In preda al panico Kai indirizzò quel che restava della slitta verso l’alto , nella speranza di sfuggire al bombardamento.

Ma non servì .

Un carro armato agganciò il bersaglio e con un colpo preciso il trabiccolo volante venne centrato in pieno e precipitò in pezzi verso il suolo.



Nella piazza cittadina tutti avevano osservato le prodezze di Kai attraverso la fontana , appositamente incantate dalle streghe Hilary e Mao , ma quando videro la spaventosa scena della slitta in pezzi che cadeva al suolo , un silenzio pervase l’aria per diverso tempo per poi essere rotto da pianti , singhiozzi e lamenti.

Daitenji con le lacrime che scorrevano copiose sul suo volto , quello triste ovviamente , tolse il festone che addobbava il suo cappello , dirigendosi verso la sua macchina.

-Lo sapevo che questa storia del Natale era una pessima idea! Me lo sentivo fin dentro alle viscere!- piagnucolò mettendo in moto e prendendo in mano il megafono.

-UNA NOTIZIA TERRIBILE!- annunciò con la voce rotta attraversando tutto il paese -IL RE DI HALLOWEEN E’ STATO RIDOTTO IN BRICIOLINE! KAI NON E’ PIU’ TRA NOI!-



La volante della polizia attraversava le strade della città a velocità ridotta , parlando nel microfono che trasmetteva la sua voce ai cittadini.

-UNA NOTIZIA TERRIBILE!- diceva con voce triste -NONOSTANTE L’IMPOSTORE SIA STATO ABBATTUTO ANCORA NESSUNA TRACCIA DEL VERO BABBO NATALE! SEMBRA CHE PER QUEST’ANNO IL NATALE NON CI SARA’!-

La macchina nel suo percorso passò davanti al cimitero della città , dove alcuni resti della slitta di Kai erano precipitati.

La voce ridestò il re delle zucche.

Come si fu ripreso , subito venne investito dai ricordi di ciò che era successo.

-Cos’ho fatto…- disse debolmente guardandosi intorno.

Era stato accecato dal suo desiderio di gloria. Era stato accecato dalla sua bramosia nei confronti di qualcosa che desiderava ma non poteva avere.

Eppure ciò che voleva davvero era essere felice.

Interpretare Babbo Nachele gli aveva dato tanta gioia. Pensava di rendere felici tutti quanti , facendo loro dei doni.

Ma nessuno ha capito.

O forse era stato lui a non capire.

Si era imposto sui suoi concittadini. Aveva rubato il lavoro a un’altra città . Aveva frainteso e rovinato tutto.

Ma lui…non voleva questo.

-Dannazione perché va tutto storto proprio a me???- gridò nella notte.

Improvvisamente percepì dentro di sé qualcosa che non sentiva più da tanto tempo.

Il vecchio brio che lo muoveva quando era appena diventato il re del terrore.

Si sentì scosso da un tremito di impazienza.

Lui era il Re delle Zucche!
Lui era ritornato sé stesso e non avrebbe più commesso l’errore di cercare di essere qualcun altro.

Ah! Non vedeva l’ora del prossimo Halloween perché delle idee spaventose che gli frullavano in testa con cui avrebbe fatto venire i capelli bianchi dalla paura a tutti.

Aveva proprio sbagliato tutto dall’inizio e Takao glielo stava anche dicendo…

Takao…

Voleva assolutamente vederlo. Doveva scusarsi per essere stato così stupido.

Voleva incontrarlo subito.

Lui sì che aveva capito cosa fosse il Natale.

-Oh!- come fulminato da un pensiero , Kai recuperò il berretto rosso che aveva rubato e se lo mise in tasca.

-Devo risolvere i guai che ho causato! Sono ancora in tempo! Babbo Nachele!-

Spalancando la porta di un mausoleo , si diresse verso la sua città di tutta fretta.



-Aiuto!- gridava invano ormai da tempo Takao , legato come un salame di fianco a Babbo Natale.

-E’ inutile! Chi vuoi che ti senta?- se la ghignava Vorkof , giocherellando coi comandi che avrebbero fatto inclinare il ripiano ove erano posti i due prigionieri , precipitandoli nella botola infuocata.

-Quando Kai lo verrà a sapere , lui ti…- gli urlò contro Takao.

-UNA NOTIZIA TERRIBILE! IL RE DI HALLOWEEN E’ STATO RIDOTTO IN BRICIOLINE! KAI NON E’ PIU’ TRA NOI!-

La voce del sindaco giunse dalla finestra , portando con sé quell’annuncio pesante come un macigno , che zittì di colpo il ragazzo dai capelli blu.

Sentì gli occhi riempirglisi di lacrime e un dolore fortissimo all’altezza del petto gli annunciò che il suo cuore si era spezzato.

-Cosa dicevi , bambolino?- disse beffardo Vorkof , più che felice di sapere quell’antipatico re morto per sempre.

Ridendo con malignità l’Uomo Nero azionò al leva e i due lentamente scivolarono verso il baratro di lava.

Babbo Natale era triste. Non tanto per sé , quanto per i bambini che non avrebbero più visto il natale rallegrare i loro inverni.

Takao invece non aveva paura. Il dolore era stato troppo grande.

Non gli importava di morire ormai.

Vorkof diede un ultima spinta sul congegno , inclinando definitivamente la pedana.

Ma non accadde nulla. I due non erano precipitati.

-Ma cosa…???- disse adirato , rigirando verso di lui il ripiano.

Su di esso se ne stava , con lo sguardo più adirato che avesse mai visto , Kai , il re delle zucche.

Babbo Natale era stato messo in salvo dall’altra parte della botola , finalmente libero dalle corde, mentre Takao era tra le braccia del suo salvatore.

Kai lo stringeva forte . Quel dannato di Vorkof gli stava per fare del male…come aveva osato?

Con un balzo portò al sicuro anche il ragazzo di pezza , lo lasciò vicino al vecchietto e tornò a concentrare la sua ira su Vorkof.

-Da quanto tempo…- disse freddamente con gli occhi ridotti a due fessure infuocate dalla rabbia.

-Kai…? Ma… avevano detto che eri morto…- balbettò come terrorizzato il crudele giocatore d’azzardo -perciò devi…RIMORIRE!- concluse poi con il suo solito ghigno crudele stampato in volto.

Vorkof aveva azionato i congegni mortali nascosti nella sua caverna.

Lame taglienti cominciarono a vorticare pericolosamente attorno al redivivo sovrano , il quale però con impressionante agilità le schivava tutte.

E avanzava verso di lui.

Comprendendo di essere in pericolo , Vorkof azionò un nuovo congegno che lo fece saltare al di sopra delle lame , su di una carrucola che l’avrebbe condotto fuori dalla caverna , al sicuro dalle ire di Kai.

-Addio!- sorrise trionfante , non accorgendosi che il filo , che teneva cucito il sacco componente il suo corpo , si era allentato e ora penzolava pericolosamente vicino al suo avversario.

Kai lo afferrò sotto lo sguardo terrorizzato di Vorkof.

-Come hai osato trattare i miei amici in un modo tanto vergognoso?- gli gridò contro dando uno strattone al filo ed incastrandolo tra i meccanismi che facevano ruotare le lame.

Il filo venne tirato via del tutto dal corpo di Vorkof.

-NOOOOOOOO!!! CHE HAI FATTO???- pianse disperato quel che restava dell’essere crudele , ora che il suo rivestimento era caduto.

Una massa informe di insetti ancora vivi componevano il suo corpo.

-I MIEI INSETTI!!!- urlò con una voce che non era più la sua , prima che vermi e scarafaggi cominciassero a cadere.

Sempre più piccola , la massa di insetti si disfece lentamente finché a gridare non rimase che uno solo di loro. Il più grosso e brutto di tutti.

Mentre gli altri fuggivano o finivano bruciati cadendo nella pozza incandescente , quell’unico scarafaggio tentò disperatamente di mettersi in salvo finché…

SPIACICC

Il caro , vecchio signore vestito di rosso , lo pestò , liberandosi così di tutta la rabbia che mai aveva provato in vita sua se non in quelle poche ore.

-Signor Nachele…- gli si avvicinò Kai umilmente -…credo di aver fatto un pasticcio con la sua festa…-

Il re di Halloween , con la testa china gli stava porgendo il suo berretto.

-E’ dura viaggiare sulla slitta , Kai?- domandò con sarcasmo il vecchino riprendendosi il berretto e rimettendoselo in testa.

-E la prossima volta che ti viene voglia di rubare la festa di qualcun altro io darei retta a lui!- continuò indicando Takao che se ne stava da parte , timido come sempre.

-E’ l’unico con un po’ di buon senso in questa gabbia di matti!- disse tra sé e sé dirigendosi verso l’uscita.

-Spero ci sia ancora tempo…- proseguì mestamente Kai.

-Per salvare il Natale? Certo! Sono pur sempre Babbo NATALE , io!- e sorridendo prese il volo , uscì dalla finestra e si diresse a compiere il suo dovere. Finalmente.

Takao uscì dal suo nascondiglio e si affiancò a Kai.

-Non ti preoccupare , sa fare il suo mestiere…- disse vedendo che il volto del re era ancora abbassato.

-Lo so… ma tu come sei finito quaggiù?- gli chiese Kai voltandosi verso di lui , con una scintilla di preoccupazione negli occhi.

Takao non disse nulla.

Gli saltò al collo con gli occhi colmi di lacrime.

-Cercavo di aiutarti- cominciò a dire tra i singhiozzi -ma poi hanno detto che eri morto..come sono felice che non sia vero!-

Kai lentamente ricambiò l’abbraccio.

Improvvisamente , sentì come se quel vuoto che l’aveva sempre tormentato cominciasse a riempirsi.

Lo scostò lentamente da lui per guardarlo negli occhi.

-E’ incredibile…Takao…non mi ero mai accorto che…-

-KAI!!! SEI VIVO!!!- gridò felice Max facendo capolino dalla finestra.

-KAIIIII!!! MENO MALE!!!- lo salutò Rei comparendo a sua volta.

-Visto? E’ vivo! Come avevamo detto!- fecero in coro Yuri , Boris e Sergjey alle loro spalle.

-Ma è meraviglioso!- esultò Daitenji che però non riusciva a guardare dalla finestrella .

I due vennero recuperati , ma a Kai rimase come …un senso di amaro in bocca.

Non era riuscito ad esprimere quello che sentiva.



-BUONE NOTIZIE! FINALMENTE IL VERO BABBO NATALE E’ STATO LOCALIZZATO! STA VIAGGIANDO A VELOCITA’ SUPERSONICA PER RIMETTERE A POSTO LE COSE! IL NATALE E’ SALVO!-

Il telegiornale annunciava la lieta notizia proprio mentre i regali mostruosi venivano sostituiti coi veri dono natalizi.

Jin stava proprio per essere agguantato dalla bambola assassina quando Babbo Natale la sostituì col suo vero regalo.

-WOW! Evviva! Lo scettro di Sailor Moon! Proprio quello che desideravo!- disse felice , del regalo e del pericolo scampato.



Kai venne riportato in città in trionfo , dove tutti gli si strinsero attorno , felice che fosse vivo e tutto intero.

Mentre tutti festeggiavano il suo ritorno , un suono di campanelli si diffuse nell’aria.

Improvvisamente dal cielo cominciò a cadere lenta e dolce la candida neve.

-Cos’è? Cos’è?- cominciarono a chiedersi tutti.

Presto però la novità li entusiasmò al punto che i mostri di Halloween si misero a giocare per le strade bianche di neve.

-OH OH OH! FELICE HALLOWEEN!- la voce gioiosa di Babbo Natale arrivò dall’alto.

-E A TE BUON NATALE!- rispose Kai di rimando salutandolo con la mano.

Il sovrano passeggiava felice per le strade della sua città. Aveva finalmente ritrovato sé stesso e vedere la sua gente così gioiosa gli scaldava il cuore. Che fosse quello lo spirito natalizio?

Ma più di tutto , ciò che lo faceva sentire felice era…

-Attento a non scivolare Zeo!-

Kai vide il dottor Gideon andarsene a spasso in carrozzella , guidato da un ragazzo-robot .

Perplesso si guardò intorno e infine lo vide.

Takao , in disparte come faceva sempre , si stava allontanando verso il cimitero.

Il ragazzo di stoffa non se la sentiva di festeggiare con tutti gli altri.

Sì , era felice che tutti fossero così allegri.

Era felice che tutto fosse finito bene.

Era felice soprattutto che Kai stesse bene.

Ma nonostante tutto era triste. Triste perché , ora che tutta questa brutta storia era finita , sarebbe ritornato alla vita di sempre. Anzi peggio , dato che non sapeva dove andare.

Il dottor Gideon aveva creato un androide che si occupasse di lui al posto di suo.

Ora sarebbe rimasto solo.

Inconsciamente si era inerpicato sulla cima del promontorio che sovrastava il campo di zucche.

Si sedette tristemente osservando la distesa bianca sotto di lui.

-Posso sedermi vicino a te?-

Takao sussultò sentendo quella voce alle sue spalle. La SUA voce.

Voltandosi vide Kai sorridergli dolcemente. Lentamente il sovrano gli si avvicinò , ma Takao si nascose il viso tra le mani.

Un pupazzo di stoffa non poteva essere certo la persona ideale per il re di Halloween.

-Takao…- Kai cercò di tirargli via le mani , ma venne gentilmente scostato.

Intuiva i suoi pensieri. Avrebbe voluto dirgli che erano stupidaggini… avrebbe voluto dirgli così tante cose.

-Takao!- una voce profonda e gioviale li scosse entrambi.

-Babbo Natale! Che ci fai qui?- chiese Takao sorpreso di rivederlo.

-Sono qui per svolgere il mio lavoro! Sei stato l’unico , ragazzo mio , ad aver compreso cosa fosse il Natale e sei stato l’unico a capire subito dove fosse il giusto e dove lo sbagliato. Quindi , nonostante tu non sia propriamente un bambino e non mi abbia scritto nessuna letterina , credo ti meriti un regalo comunque!- Il vecchino scomparve in una miriade di luci colorate , che presero ad aleggiare attorno a Takao , sollevandolo da terra e facendolo rispendere di una bellissima luce.

Kai osservò la scena meravigliato , non comprendendo cosa stesse accadendo.

La luce cessò e Takao ritornò a terra tra le braccia di Kai.

-Takao tu…- cominciò lui al colmo dello stupore.

-Io…sono diventato umano!- disse lo stesso ragazzo dai capelli blu , guardandosi incredulo.

I due si abbracciarono al colmo della gioia.

Poi i loro sguardi si incrociarono e si catturarono a vicenda.

Smisero di ridere di gioia. Quasi smisero di respirare.

Kai comprese solo in quell’istante .

Quel sentimento che sentiva mancargli. Quel desiderio di calore. Quel vuoto che aveva avvertito.

In quel solo istante capì ogni cosa.

Quella sensazione che sembrava riempirlo ogni volta che stava accanto a Takao.

Era amore.

Posò le sue labbra su quelle del ragazzo.

Mentre le stelle brillavano e la grande luna di Halloween li illuminava , i due ragazzi si strinsero, sentendo i loro cuori colmarsi finalmente della felicità che avevano a lungo cercato e finalmente trovato l’uno nell’altro.





BUON NATALE A TUTTI!^^











Ebbene… è finita… spero che vi sia piaciuta e spero di aver trasmesso almeno un po’ dello spirito natalizio che emerge da questa storia! ^^

Commentate e fatemi sapere!

Ancora a tutti auguri di buone feste!^^

Feng-chan
 
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