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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: God Child
Titolo Fanfic: HAI SCELTO ME
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ran7 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/12/2004 21:30:16

hai scelto me, passa di qui se ti capita...i pensieri di jezebel, dopo aver donato a cashian un nuovo corpo e una nuova vita...(pairing jezxcas)
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

HAI SCELTO ME


<Hai scelto me oh no
quando capita >

Cashian...piccolo uomo, praticamente un bambino solo all'apparenza...ma così più grande, così più maturo di me, così adulto.
Perché lo hai fatto? Perché mi hai salvato?
Perché di nuovo mi hai salvato?
Hai scelto proprio me, hai scelto di far vivere me, al posto tuo.
E io non volevo che capitasse...che capitasse proprio a te.
Mi viene da chiedere se tu abbia proprio scelto di farlo, o ti sia mosso solo per istinto...
Intendo...intendo...tu davvero volevi salvarmi la vita a scapito della tua?
Non lo so. E probabilmente non lo saprò mai.
Mai, perché ora tu sei lontano, lontano da questa prigione che ancora mi soffoca e non mi lascia andare via.
Almeno tu libero.
Mentre io...io rimango qui, a pensare al tuo strano ed inspiegabile gesto.


<Ho scelto te, non lo so>

La prima volta che ti vidi...il mio nuovo assistente...beh ad essere sincero pensai a che diavolo mi sarebbe potuto servire un ragazzino...
Ti vedevo come un essere insignificante e patetico.
Quanto sbagliavo, già allora, vero? Tu non solo eri più grande di me, anche molto più maturo e adulto, ma soprattutto non eri patetico. O almeno non lo sei mai stato quanto ho dimostrato di esserlo io, in tutti questi anni.
Nonostante il tuo aspetto e la tua posizione inferiore, nonostante il rispetto che nutrivi per me, nonostante ubbidissi ai miei ordini...beh, nonostante tutto questo, forse eri tu che mi trascinavi avanti, in certi momenti.
Ed io fingevo non fosse così, limitandomi ad ignorarti e ad allontanarti...ero infastidito dalla tua invadenza, dalla preoccupazione che nutrivi nei miei confronti, senza che chiedermi mai nulla in cambio.
Non mi importava di te. O almeno lo credevo...lo credevo perché ti avevo giudicato frettolosamente come tutti gli altri...solo un maledetto essere umano di cui servirsi, per poi schiacciarlo senza pietà.
E tu altrettanto mi disprezzavi, mi odiavi intensamente e forse, inizialmente, mi invidiavi.
Ma quando conoscesti chi ero in realtà, cosa dovevo sopportare per andare avanti, tutto cambiò.
In realtà ti avevo scelto...senza saperlo ti avevo scelto perché il mio cuore aveva bisogno di qualcuno che lo ascoltasse e lo comprendesse,
In questo mare di gente che mi ignorava...che mi ignora tutt'ora....tu sei stato l'unico che si è interessato davvero a me.


<quando capita
so che mi sento diverso,
quasi disperso>

Mi ricordo quando...quando avevo "discusso" con il cardmaster, con mio padre...come al solito, dopo essere stato umiliato da lui ed essere stato del tutto ignorato, ero a pezzi, totalmente a pezzi.
Oppure quando Cassandra aveva letto nel mio cuore e aveva cercato di avermi, giocando sporco, umiliandomi anch'esso...
Ogni volta...ogni volta sono venuto qui, in questo laboratorio pieno di provette, per cercare conforto, non trovandolo...ogni volta sono venuto qui per spaccare qualcosa, in realtà desideroso di spaccare solo me stesso e la mia anima marcia.
E tu? Tu eri lì fuori, troppo rispettoso nei miei confronti per entrare, per umiliarmi con la tua presenza, eppure così vicino a me, da rimanere ad ascoltare il mio dolore. Eri lì non approfittandoti di me, non burlandoti della mia fragilità.
Semplicemente aspettando.
Hai cercato di salvarmi, anche quest'ultima volta...ma io sono troppo aldilà dal confine tra prigionia e libertà, perché tu riuscissi a farlo. Era impossibile.
Ma mentre mi parlavi, onestamente e sinceramente come solo tu hai mai fatto con me, sentivo la tua preoccupazione...
Per un secondo mi sono sentito diverso...
Per un attimo ho sentito nel cuore un briciolo di speranza...
Per un istante hai disperso questo mio ego spaventoso, liberando le mie ali rattrappite e corrose.


<hai scelto me
e adesso...
ho scelto te, amore mio
se ti capita fa' che sia tutto diverso>

Si, ora lo so. So che ti ho scelto e tu mi hai ripagato di questa mia inconscia fiducia nei tuoi confronti, donandomi la tua stessa vita.
Come potevo non sdebitarmi?
Come non provarci almeno?
Ma che egoista che sono, oltre che attore bugiardo come sempre...
Non ti ho slavato, non ti ho donato un nuovo corpo per te...l'ho fatto per me...per non sentirmi solo come prima, per vendicarmi di quell'uomo depravato che desiderava il mio corpo e cercava di sporcarmi con il suo sudicio animo, per poterti avere ancora vicino...
Egoista a tal punto da volerti regalare una nuova vita e un'altra possibilità.
Io ho scelto te, ho scelto di farti vivere ancora.
E solo perché io ho ancora bisogno di te.
Spero che almeno tu riesca a fuggire da questa gabbia di matti che mi possiede, riuscendo finalmente a goderti una vita diversa.
Mi detto di andarmene...mi hai ricordato la mia fragilità, la mia unica parte candida in questo essere ormai imbevuto del sangue delle vittime...
Ma non ti ho ascoltato.


<fa' che sia tutto diverso.
C'è un uomo perso
sul treno che precipita>

Io non ce la faccio.
Ora che sono di nuovo solo in questo laboratorio...di nuovo le lacrime scendono impietose, di nuovo le mie mani rompono provette che tagliano la mia bianca pelle...di nuovo vorrei distruggere me stesso, invece che questi inutili trofei di morte.
E tu non ci sei...non sei lì fuori ad ascoltare i miei patetici singhiozzi in silenzio.
Non sei più lì...appena poco distante da me tanto da riuscire ad alleviare le mie sofferenze anche solo con uno sguardo.
Ma almeno tu...almeno tu vivi...
Ora che ne hai la possibilità, vivi!
Io ormai sono perso...completamente inghiottito dal treno di pensieri che sta precipitando nell'abisso dell'inferno.
Io sono schiavo. Ma tu sei libero anche per me.


<che un cielo perso
accendi il blu>

E' notte. E mi sento sempre più solo.
Che cosa mi rimane, se non le lacrime? Che cosa mi rimarrà d'ora in poi di te?
Il tuo corpo minuto ed eternamente giovane, che tu detestavi tanto, è morto...la tua anima strana e gentile è racchiusa in un altro involucro, preso in prestito da un uomo che ho davvero detestato.
Ma cos'è questo silenzio?
Cashian...dove sei ora?
Perché non sei qui a compatirmi per la mia stupidità?
Perché non sei qui a rimproverarmi della mia debolezza?
E' semplice.
Perché io non l'ho fatto.
Non ti ho seguito nel blu della notte, immergendomi anch'io nel lago della libertà.
Da vigliacco sono rimasto, solo per mendicare anche solo uno sguardo, una carezza da mio padre...
E nonostante sappia perfettamente che quel folle mi disprezza, che mi farà solo soffrire, io non riesco a non amarlo.
Beh...in fondo anche con te, non era forse così?
Tu mi disprezzavi, tu mi compativi, no?
E forse io ti ho amato anche per quello.
O solo per quello.

<Hai scelto me...
passa di qui
se ti capita>

Ma è poi vero quello che dico? Mi disprezzavi sul serio?
Se si, perché allora salvarmi la vita? Solo per disprezzo, o per sbaglio? No.
Tu volevi che io vivessi. Anzi lo tu vuoi ancora, anche in quel tuo nuovo corpo...
Che posso chiedere ad un uomo che mi ha salvato la vita?
Non dovrei chiederti proprio nulla, avendo pareggiato il conto regalandoti il corpo adulto che volevi.
Ma...
Non ne posso più di queste lacrime che non mi abbandonano da troppo tempo.
E allora, sfacciatamente, azzardo a chiedere lo stesso...
Un giorno...un giorno che ti capiterà...passa di qui ancora una volta...passa di qui e vieni salvarmi. Ti prego.
Per ora vivi, Cashian...addio.

 
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