SOGNO RITROVATO
- Capitolo 1° -
Il Custode lo aveva chiamato. Perché? Da quando era diventato un Guardiano delle Anime non lo aveva mai chiamato al suo cospetto. Intorno a lui tutto era bianco, incorporeo e rilucente. Le anime dei trapassati volavano intorno a lui e gli giravano intorno incuriosite dalla sua presenza.
<<Lasciateci soli>> mormorò dolcemente una voce profonda e grave. Le anime sparirono una dopo l’altra lasciandoli soli. Il Guardiano abbassò il capo in segno di rispetto.
Un lieve risolino risuonò tutt’intorno <<Non c’è bisogno che tu faccia così Guardiano……e comunque sia nessuno può vedermi>>
Il ragazzo alzò il capo incerto su come interpretare quel comportamento. Due occhi blu cobalto, leggermente allungati alle estremità, lo fissarono dolcemente, sorridendogli e incoraggiandolo a non aver paura di lui.
<<Ti ho chiamato perché ho un compito per te>>
Il Guardiano annuì <<Dimmi pure mio signore>>
<<Devi recarti su Spira: da un po’ di tempo le anime dei trapassati non arrivano più nell’Oltremondo, scopri cosa stia succedendo e soprattutto ferma il responsabile>>
<<Su…Spira……>> mormorò incredulo <<ma io non posso tornare là, non finché gli intercessori sono svegli, comunque>>
<<Ti darò io l’energia necessaria……ora sbrigati: immagino che prima di lasciare questo luogo tu voglia salutare qualcuno…>>
Il Guardiano sospirò ed annuì.
<<Bene. Ora vai>>
Yuna era distesa sull’erba bassa vicino al tempio di Besaid guardando le nuvole che correvano veloci nel cielo. Si mise a sedere: il tempo stava per cambiare, non era il caso di farsi sorprendere da un’eventuale pioggerella estiva. Si alzò e si pulì i vestiti. Andò velocemente verso la casetta che gli abitanti del villaggio le avevano costruito, tutt’intorno la gente stava sbrigando le ultime faccende prima di rientrare a casa. Sorrise, le piaceva tanto quel villaggio, il senso di pace e di tranquillità che dava…sospirò e alzò lo sguardo al cielo…si sorprese a pensare a lui. Ormai erano passati due anni dalla sconfitta di Yu Yevon e…dalla sua scomparsa. Credeva che quella ferita si fosse rimarginata, ma a quanto pareva non era così: le mancava terribilmente quel sorriso, quegli occhi azzurro cielo sempre ridenti e determinati, quello sguardo pieno d’amore e d’affetto nei suoi confronti…abbassò debolmente il capo: era inutile perdersi nei ricordi, lui non era più lì. Continuò a camminare finché non vide Rikku, davanti alla porta di casa sua, aspettarla impazientemente.
<<Cosa fai qui?>> le chiese quando fu arrivata.
<<Sono venuta a trovarti>> disse allegramente <<Hai bisogno di un po’ di attività: sei diventata una musona>>
Yuna la fissò interdetta e perplessa.
<<Coraggio!>> stridette la ragazzina con entusiasmo <<È il momento di divertirsi! Ti va di andare al mare?>>
<<Rikku>> gli fece notare <<Ti faccio presente che Besaid è CIRCONDATA dal mare e che praticamente ci vado ogni giorno>>
Rikku esibì un sorriso da volpe <<Ma non fai questo tipo di gite: da ora fino alla fine della vacanza è assolutamente abolita ogni forma di preoccupazione!>> si mise a ridere. Dopo un attimo di riflessione Yuna decise che un po’ di vacanza non le avrebbe fatto male.
Il Guardiano era arrivato a Besaid proprio in tempo per vedere le due ragazze andarsene verso il mare. Gli sembrava di conoscerle ma non riusciva bene a capire chi fossero…forse qualcuno della sua vita passata, la vita che da quando era tornato non riusciva a ricordare…
…però doveva parlare a quell’invocatrice, il Custode aveva detto che lo avrebbe aiutato. Il Guardiano decise di seguirle.
Le due ragazze ben presto arrivarono, ridendo e scherzando (e sterminando mostri), al mare della spiaggia a sud. Lì trovarono Wakka che, avendo ripreso la sua qualifica di capitano nella squadra di blizball, stava facendo allenare i suoi compagni, e Lulu che li guardava annoiata come non mai.
<<Salve!>> urlò Rikku sprizzante felicità da tutti i pori <<Come va?>>
<<Oh, ciao Rikku>> restituì il saluto Wakka <<Come mai da queste parti?>>
Rikku indicò Yuna facendo un sorrisetto da rettile <<Volevo che Yunie si divertisse un po’!>>
<<Diciamo>> affermò Yuna con dolcezza <<Che Rikku mi ha trascinato qui senza chiedere il mio parere>>
<<Tipico>> disse Lulu. Wakka e Yuna annuirono con un’espressione solenne alla “cartone animato”. Scoppiarono a ridere (Lulu si limitò a sorridere). Yuna si fermò un attimo e si guardò intorno: aveva la strana sensazione di essere osservata.
<<Tutto bene Yuna?>> chiese Lulu notando la sua strana reazione.
<H-ho la sensazione di essere osservata>>
Il Guardiano si nascose meglio dietro il promontorio da cui stava guardando i quattro. Si sentiva strano, quella sensazione continuava a perseguitarlo, non riusciva a capire chi fosse…ma voleva saperlo! Si sentì la testa scoppiare, se la strinse tra le mani nel tentativo di fermare il dolore, vide milioni di immagini che scomparvero velocemente come erano apparse. Il dolore cessò…non riusciva ancora a ricordare, però una cosa la sapeva…sapeva che, nell’altra vita, a quella stessa ragazza…lui le voleva………sussultò quando si accorse che i quattro avevano smesso di parlare e strusciavano nervosamente i piedi nella sabbia.
<<Vieni fuori>> intimò Yuna. Il Guardiano chiuse gli occhi: quella strana sensazione stava tornando. Si mosse per andare incontro all’invocatrice.
Yuna fissò lo strano ragazzo che uscì da dietro la sporgenza rocciosa. Era vestito con pantaloni a gamba larga nero avorio con strane rune argentate disegnate sui bordi, una maglietta a maniche corte blu notte dal cappuccio alzato sul volto. Al suo fianco vi era legata una strana spada di adamante a base larga e dalla lama a doppio taglio.
<<Chi sei?>> chiese Wakka.
Il ragazzo li fissò per un lungo attimo <<Vuoi sapere il mio nome o quello che sono?>> I quattro lo fissarono incerti.
<<Cosa intendi?>> chiese Lulu.
<<Alla prima domanda non posso rispondere perché non lo ricordo…per la seconda invece ci vogliono un po’ di spiegazioni>> respirò profondamente per farsi passare il dolore alla testa <<Io sono uno dei cinque Guardiani delle Anime>> spiegò.
<<Guardiani delle Anime?>> disse Rikku con aria curiosa <<Non ne ho mai sentito parlare>>
<<Il nostro compito>> spiegò lui <<È quello di controllare il passaggio delle anime da Spira all’Otremondo>>
<<E perché ora sei qui?>> chiese Yuna con quel suo tono candido.
<<Le anime dei trapassati non raggiungono più l’Oltremondo e il Custode mi ha ordinato di venire a controllare>> i quattro rimasero sconcertati <<Ed inoltre…>> continuò fissando Yuna <<…mi ha detto di venire da Colei che ha Distrutto Sin perché sapeva che mi avrebbe aiutato>>
Yuna rimase soprappensiero guardando quel ragazzo che le sembrava tanto familiare. Le anime dei trapassati non raggiungevano l’Otremondo…perché? E quel ragazzo dal volto coperto…doveva fidarsi di lui?
Rimase in silenzio ancora per un po’, infine annuì <<Va bene, ti aiuterò>> il ragazzo sorrise <<Ma prima…>> continuò <<…vorrei vedere il tuo viso>>
Il Guardiano ci pensò un po’ su <<Va bene>> disse <<Non mi è stato vietato esplicitamente, quindi posso farlo>>
Il ragazzo alzò le mani e si abbassò il cappuccio. I quattro rimasero paralizzati sul posto e sgranarono gli occhi dallo sgomento. Il Guardiano li fissò perplesso.
<<C’è qualcosa che non va?>> chiese. Improvvisamente Yuna scoppiò a piangere, gli corse incontro e lo abbracciò convulsamente.
<<Tu sei vivo>> singhiozzò <<Vivo!>> lo strinse con forza come se volesse essere certa della sua reale esistenza <<Sei tornato…>> gemette.
<<Ma…cosa…>> mormorò lui. Improvvisamente tornò il dolore alla testa. Milioni di immagini lo assalirono creando milioni di ricordi. La strana sensazione tornò facendosi più intensa e dolorosa. Una strana luce gli oscurò la vista…
<<…Tidus…>>
Allora si ricordò tutto.
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