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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bakuten Shoot Beyblade (Beyblade)
Titolo Fanfic: SIMILI MA DIFFERENTI
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: kaiyoko galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/12/2004 13:50:23 (ultimo inserimento: 25/04/05)

ecco cm mi sn sentita qnd ho visto kai sconfitto... spero che nn ve la prenderete se sminuisco un po` brooklin... leggete ^^
 
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ME LA PAGHERAI!
- Capitolo 1° -

Ed eccomi qui cn una nuova ff!! Spero sinceramente che sia di vostro gradimento... io però Brooklin proprio nn lo sopporto! Bhé, spero anke ke nn mi fucilerete... cmq appena ho visto Kai sconfitto sarei saltata dentro all'anime a suonarle all'altro blader... va bene, lasciamo stare e vi auguro buona lettura!


********************1° Cap.********************

-È evidente che abbiamo idee diverse…- Esclamò Kai deciso a non farsi umiliare a quel modo -…e io lotterò per difendere le mie!-
Detto questo, chiamò a sé il suo bitpower e tutta la potenza di cui era capace e la scagliò contro il suo avversario –Aahah…-

-Noooo…- Un urlo squarciò l’aria come un rasoio.
Il ragazzo era steso a terra, immobile, pieno di ferite e contusioni.
-Kai!- In quel momento una ragazza fece la sua comparsa in mezzo ai medici che avevano circondato il blader. Era abbastanza alta, coi lunghi capelli corvini legati in una morbida coda e gli stupefacenti occhi di un azzurro ghiaccio, pieni di paura, guardavano imploranti il viso del ragazzo. Si lasciò cadere in ginocchio, iniziando a scuoterlo delicatamente, nel tentativo di farlo rinsavire.
-Kai, sono io… sono Keyko… rispondimi Kai!- Vedendo che era inutile, si alzò e si rivolse all’altro blader, che si stava allontanando con fare disinteressato. Vicino al beyblade stadio c’erano ancora i pezzi di Dranzer… nemmeno il bit era integro… La vista le si annebbiò e una lacrime le scese dalle ciglia.
-Ehi, tu… Brooklin! Cosa hai fatto a Kai?- Keyko si rivolse furente al rosso. Come aveva osato, quel maledetto, fare una cosa simile al suo Kai?! Non lo avrebbe perdonato… mai!
-È lui che mi ha sfidato…- Rispose lui, guardandola quasi con derisione e un leggero sorriso che gli aleggiava in viso. A quella visione si arrabbiò ancora di più… non poteva accettare una cosa tanto meschina…
-Stai attento, perché la pagherai molto cara per quello che hai fatto! Ti batterò io stessa, al campionato ideato da Borkof fra pochi giorni… è una promessa!- Detto ciò si voltò, raccolse i frammenti del bit dell’Aquila Rossa e se ne andò.

Lei e Kai si conoscevano sin da bambini. Abitava proprio di fronte alla villa degli Hiwatari e dopo che il ragazzo era tornato dalla Borg, si erano incrociati molto spesso. Inoltre, entrambi amavano il beyblade e avevano dato sé stessi per migliorare. Crescendo ella aveva imparato a conoscerlo e questo la aveva poi portata ad amarlo… Lo capiva meglio di chiunque altro, perché erano molto simili di carattere… Lui, taciturno e chiuso dietro un muro di indifferenza, mirava soltanto a raggiungere il suo scopo: sconfiggere Takao e diventare il campione del mondo di quello sport. Lei, altrettanto distante e incline alla solitudine, taciturna e con un unico scopo: essere alla pari con lui, alla sua altezza. Voleva fargli capire che non era solo, stargli accanto più di quanto avesse mai fatto… fino ad allora le aveva permesso di stare con lui, anche di entrare nella banda degli Shell Killer… poi, quando li aveva lasciati, lei aveva fatto lo stesso e a quel punto la banda si era sciolta. Pur non avendo un bitpower, era molto forte e sarebbe riuscita ad eguagliarlo se avesse veramente voluto… ma era convinta che se così avesse fatto, non avrebbe fatto altro che distrarlo e fargli perdere tempo, perciò si era accontentata di stargli vicino in modo impercettibile. Anche se avrebbe tanto voluto confessargli tutto… avrebbe voluto amarlo… ma naturalmente non poteva permettersi nulla del genere. Non osava dirgli quello che provava dentro di sé e del quale solo lei era a conoscenza, perché sicuramente avrebbe solo ottenuto un eventuale allontanamento.
Ora però… quando lo aveva visto crollare, battuto, il suo cuore aveva smesso di battere e aveva provato un senso di gelo inimmaginabile trafirle il petto. Per questo aveva deciso di agire. La rabbia, insieme alla disperazione, alimentavano ora quel forte desiderio di vendetta che provava nei confronti di quello spietato blader di nome Brooklin e per soddisfarlo, avrebbe dovuto allearsi con la squadra di Takao. Naturalmente era consapevole della sua potenza e del fatto che avesse un bitpower… perché anche lei lo aveva visto. Aveva percepito anche il sordo terrore che aveva invaso Kai, nell’accorgersene… In quel momento aveva capito che era spacciato, ma si era trattenuta, perché lo avrebbe solo fatto arrabbiare ancora di più. Quando Kai si sentiva minacciato era come un riccio… si chiudeva ancora di più dentro il suo guscio e dava sfogo a tutte le sue forze per sconfiggere l’avversario… ma questa volta non era bastato. “Lo sconfiggerò!” Una lacrima le rigò la guancia, ma venne scacciata via con rabbia dal gesto secco della mano della ragazza, mentre avanzava nel corridoio, fiocamente illuminato, che portava all’uscita dello stadio.
A un certo punto si vide davanti, appoggiato alla parete, un ragazzo dai capelli color stagno, lunghi e raccolti in due code, che la stava aspettando. Era lo stesso con cui aveva combattuto Kai poco tempo prima… le pareva dovesse chiamarsi Garland.
-Che vuoi?- Chiese seccamente, guardandolo con sguardo penetrante.
-Volevo solo metterti in guardia… il tuo amico ha visto l’inferno ed è probabile che non sarà più lo stesso dopo oggi…- Disse lui con calma, avvicinandosi lentamente.
Keyko era impensierita dalle sue parole –Che vuoi dire?-
-Semplicemente quello che ho detto… anche io ci sono passato…- Rispose il blader, guardandola fisso negli occhi -…e tu non dovresti essere così avventata.-
-Se anche tu ci sei passato, mi spieghi cosa è successo a Kai?!- Volle sapere la ragazza.
-Ha perso la sua anima…- Queste parole ebbero lo stesso effetto che ha mazzata sul naso. A quelle parole lei sgranò gli occhi, sorpresa dalla rivelazione e spaventata da quello che comportava. Non poteva essere vero… il suo Kai stava bene, era solo questione di tempo prima che si riprendesse completamente… -Stai mentendo!- Gli urlò quasi contro -…se anche tu ci sei passato, mi spieghi come ci sei uscito?!-
-Ho trovato la forza dentro di me… ma per il tuo amico non sarà sufficiente- Rispose con tomo calmo -…quando si è soli non si riesce mai ad arrivare a nulla.- Detto questo, iniziò ad allontanarsi nella direzione dalla quale Keyko era venuta.
-Lui non è solo! Lui ha me!!- Gli disse, prima di correre oltre l’angolo e aprire le porte. Si sentiva soffocare e aveva bisogno di spazio per riuscire a sfogarsi. Corse a più non posso, lasciandosi guidare dalle sue gambe e quando finalmente si fermò a riprendere fiato, si trovava all’argine del fiume. I polmoni le bruciavano nel petto e sembrava stessero per scoppiare. Si lasciò cadere in ginocchio e le lacrime ripresero a sgorgare e stavolta lei non riuscì a fermarle. Le lasciò scorrere liberamente, mentre bagnavano i pantaloni e il terreno su cui se ne stava a testa china. Le parole di Garland le si riaffacciarono nella mente e Keyko, per sfogare la sua frustrazione diede un pugno al terreno umido delle sue lacrime. Sentì un certo fastidio alla coscia destra e si ricordò dei frammenti del bit. “Nemmeno lei ce l’ha fatta…” La disperazione iniziò a prendere il sopravvento sulla determinazione, mentre si rendeva lentamente conto che la sua impresa era impossibile… non aveva nemmeno un bitpower, come poteva sperare di riuscire dove Kai, e molto probabilmente altri, avevano fallito? Inoltre il tempo a lei disponibile era relativamente poco per anche solo pensare di raggiungere progressi notevoli in così poco tempo…
Improvvisamente, sentì un forte calore all’altezza della tasca in cui aveva messo i pezzi del bit e si sbrigò ad alzarsi e a tirarli fuori. Emanavano un calore molto intenso e appena li tirò fuori, da essi sfrecciò fuori un guizzo di luce rossa, che si perse nell’azzurro del cielo. Restò ancora un po’ a guardare dove la luce era sparita, finché quella non si fece rivedere, stavolta con forma e volume proprio. Non c’erano dubbi, era l’Aquila Rossa! Stava volando in cerchio sopra la sua testa e sembrava aspettasse qualcosa… improvvisamente, Keyko prese svelta dalla tasca il suo beyblade e appena lo rivolse al bitpower, esso si diresse in picchiata al centro del bit. Avvenne tutto in una frazione di secondo e quando non restò nessuna traccia del fatto appena accaduto, la ragazza era sbalordita oltre ogni limite. Lentamente tirò verso di sé il braccio e fissò il centro del beyblade. Non c’erano dubbi, l’Aquila Rossa aveva scelto lei per un nuovo blader… il suo bey, Sheal, le sembrava improvvisamente diverso, come se fosse vivo! Il bitpower al centro del bit, anche così piccolo, emanava il suo senso di potenza… in attesa che venisse ridato al suo proprietario, aveva scelto lei per aiutarla a compiere la sua vendetta. Un nuovo senso di esultanza si impadronì della ragazza, che ora vedeva distintamente i suoi scopi realizzarsi… o per lo meno avvicinarsi. Si diresse allora verso la casa di Takao. Era certa che lì, avrebbe trovato tutti a discutere sull’incontro, perché lo avevano sicuramente a visto in tv. “Farò di tutto per raggiungere il mio intento… ti vendicherò Kai!”

-Forza, dovete metterci più impegno!- Incitò il professore, mentre facevano a turno per provare a controllare il nuovo beyblade. Purtroppo sembrava che nessuno riuscisse a controllarlo. Alla fine, l’ultimo a provare fu Lai, ma nemmeno lui ci riuscì. Il prof. K sospirò, se nessuno riusciva a controllare quel tipo di bey, era assolutamente inutile che scendesse in campo…
In quel momento una voce femminile interruppe i suoi pensieri –Ehi, posso provare?-
A parlare era stata una ragazza dagli occhi di ghiaccio e con andatura decisa. Aveva addosso un paio di pantaloni di jeans e la maglietta era alquanto insolita, scollata e piena di sfilacci. Però stranamente le donava molto…
-Chi sei?- Chiese subito Takao, scrutando la nuova venuta.
-Mi chiamo Keyko… e voglio entrare in squadra!- Annunciò, con sguardo deciso.
-Prima dovrai batterti contro di noi…- Si intromise Rick, indicando anche gli altri che fino a poco prima avevano provato a controllare il bey.
-Come preferite… se volete battervi anche tutti quanti contemporaneamente…-
-Cosa?!- Rick stava perdendo la pazienza -…come osi?-
-Lasciala fare…- Disse a un certo punto Giulia -…se è così sicura di batterci tutti insieme, perché non darle l’opportunità di farlo?-

Keyko aveva ottenuto l’effetto sperato… aveva parlato apposta con quel tono, per stuzzicarli a reagire. Per lei era una cosa importante vedere se poteva batterli tutti insieme… così sarebbe stata sicura di avere una speranza di battere Brooklin.
-Forza, allora… mettetevi in posizione!- Esclamò, tirando fuori il suo bey e facendo come aveva suggerito. In breve anche tutti gli altri seguirono il suo esempio… per primo l’orso, seguito dalla ragazza che aveva accettato, e poi dagli altri, a parte i quattro Bladebreakers.
-Pronti, lancio!- In breve, Sheal partì all’attacco, schivando e mandando i bey avversari fuori gioco un po’ alla volta. Due minuti dopo, l’incontro era già finito e Keyko aveva lasciato tutti a bocca aperta. Tutti, nessuno escluso, nemmeno quelli che non avevano gareggiato.
-Allora? Adesso posso far parte della squadra?- Chiese, ritirando il suo bey.
Il piccoletto col computer, ruppe il silenzio andatosi a creare per un secondo dopo quella domanda –A questo punto non ti resta che provare a controllare questo beyblade…- Le porse un bey più piccolo del normale, con un anello d’attacco dall’aria molto robusta -…e sarà tuo. Per sconfiggere la squadra di Borkof. È stato costruito da me e ho preso spunto da quello di Kai… con la speranza che tornasse, ma…- non completò la frase, abbassando lo sguardo. A sentire quelle parole l’espressione della ragazza si incupì, ma venne subito dopo mascherata dall’indifferenza. Notò che aveva un bit normale e lo tolse, per metterci il suo… o meglio, quello dell’Aquila Rossa. Dopodiché lo infilò nel caricatore e si preparò a lanciarlo. Si assicurò di essere ben salda al terreno, avendo una strana sensazione e tirò.
La potenza del lancio fu assolutamente inaspettata, la mandò a cadere all’indietro, mentre il bey schizzava contro al muro di cinta del cortile, sfiorando per un soffio Takao, che si ritrasse di scatto.
-Ehi! Fai più attenzione, diamine! Volevi uccidermi?- Sbraitò, ancora abbracciato a sé stesso.
-Scusa…- Farfugliò, ancora per terra. Non si era aspettata una potenza tale. Non aveva mai visto una cosa del genere. Nel frattempo il bey aveva scavato un buco nel cemento e stava ancora girando, anche se per poco. Si diresse verso il bey e lo estrasse dal muro. Lo osservò per un momento, studiandolo e poi chiese se poteva fare un altro tentativo.
-Certo…- Rispose Rei.
Lo caricò di nuovo e chiuse gli occhi per concentrarsi. Fece un respiro profondo e ad un tratto, percepì come una luce dentro di sé… l’Aquila Rossa la stava guidando nelle parti più profonde del suo cuore, dove teneva segregati i suoi sentimenti più profondi. Li sentì, uno a uno, come se fossero stai lì, accanto a lei… percepì la passione per lo sport del beyblade, forte quasi quanto l’amore che provava per Kai e a quel punto lanciò il bey. Quella volta riuscì a non cadere e anche il bey aveva cambiato natura. Si mise a girare nel terreno, mentre eseguiva circonferenze sotto gli occhi sbalorditi di tutti. Ora lo controllava alla perfezione.
Il suo sguardo esprimeva orgoglio e sul viso per un attimo le balenò l’ombra di un sorriso. Ce l’aveva fatta, riusciva a controllarlo… “Visto Kai? Ce l’ho fatta!!” Pensò nella sua mente, euforica. Naturalmente manteneva la stessa espressione all’esterno, ma dentro di sé stava ridendo.
Richiamò il bey e a quel punto Max, Takao, Rei e Daichi so congratularono con lei.
-Benvenuta nella squadra!- Esclamò Takao, mettendole una mano sulla spalla.
Lei rispose a malapena con un cenno del capo, stava già pensando a un nome per il suo nuovo bey… “Dranzer… Dranzer Metal-System, in onore di Kai!”
Rei buttò distrattamente l’occhio sul bey che lei stava guardando e riconobbe subito il bit.
-Ma… non è possibile! Quello non è il bit dell’Aquila Rossa?- Chiese stupito, indicandolo.
Tutti guardarono increduli prima il bey, poi la ragazza.
-Come fai ad averlo tu?- Chiese Daichi -non era stato distrutto?-
Keyko ora si trovava con le spalle al muro e non sapeva come rispondere. Assunse un’espressione indecifrabile e cercò di farsi largo, liquidandoli con un secco -Affari miei!-.
-No, non è vero! Kai era nostro amico e vogliamo sapere cosa ci fai col suo bitpower!- Disse Max, in tono duro. Lei lo ricambiò con un‘occhiata penetrante, ma sapeva che era in minoranza e che avrebbe ceduto se presto non avesse trovato un modo per distrarre l’attenzione da lei. Pensato e fatto, il telefono squillò proprio in quel momento e Takao andò a rispondere.
-Pronto… cosa? …E dove può essere? … Sì… arrivederci…- Appena uscito, tutti lo guardavano con aspettativa, mentre aspettavano di essere informati.
-Ragazzi, mi hanno appena telefonato… hanno detto che Kai è scomparso- Keyko a quelle parole sbiancò in volto. Dove poteva essere? -…è scappato dall’ospedale mezz’ora fa…- Continuò il ragazzo, guardando in faccia i compagni.
La ragazza intanto se ne stava in silenzio, sguardo basso, mentre pensava freneticamente a dove poteva essersi diretto Kai… era in uno stato critico fino a poche ore prima e adesso se ne andava in giro per la città… era davvero preoccupata per lui e dovette resistere all’impulso di correre a cercarlo. Poi gli tornarono nuovamente in mente le parole che le aveva rivolto Garland… cosa poteva fare per Kai? No, lei poteva fare molto invece… non doveva abbattersi così, insieme al suo bitpower sarebbe riuscita a sconfiggere Brooklin e forse tutto si sarebbe risolto… almeno sperava.

Rei parve notare nell’espressione di Keyko un mutamento quasi impercettibile. Improvvisamente il suo sguardo aveva assunto una tonalità spenta e la mascella le si era irrigidita. “Ma cosa le è preso?” Era confuso e giudicava quella reazione sospetta… gli sembrava se la stesse prendendo un po’ troppo a cuore la sorte di Kai… “Che c’entri qualcosa con il fatto che ha il suo bitpower? “ Doveva ammettere che quella ragazza in fatto di misteri era imbattibile… quasi quanto lo era Kai… in effetti c’erano altri aspetti che gli ricordavano il ragazzo in lei… il modo distaccato di comportarsi, lo sguardo… anche l’atteggiamento… tutto ciò lo lasciava alquanto perplesso…
-Forza, è ora di pranzo!- Esclamò una voce proveniente dall’interno della casa. Hilary si affacciò oltre il fusuma, con le mani sui fianchi. Era restata tutto il tempo in cucina, ad aiutare il nonno di Takao a preparare il pranzo… tutti si diressero da quella parte e Rei fece per seguirli, quando si accorse che la ragazza se ne stava ferma a stringere il bey in mano, con lo sguardo perso.
-Forza! Visto che anche tu ora fai parte della squadra, starai qui per un po’… vieni a mangiare!- La incitò lui, facendole cenno di seguirli. Keyko non disse nulla, si limitò ad avviarsi dietro il ragazzo. Anche in quello era uguale a Kai… pensò il cinese.


continua....

Bene... cm vi è sembrata?? Mi scuso in anticipo x eventuali errori... bye bye

^^Kaiyoko-Autrice**
 
Continua nel capitolo:


 
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