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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: CACCIA A NIMLOTH
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: raist-sister galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/12/2004 22:07:43 (ultimo inserimento: 07/04/05)

a faerun i drow sono in agitazione e il gruppo di sanzo resta coinvolto nella guerra tra loro e gli elfi della superficie...avevo sbagliato genere
 
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LA DECISIONE DI NIMLOTH
- Capitolo 1° -

Disclaimer: Tutti i personaggi appartengono ai loro proprietari, io li ho solo fatti incontrare. Vahn, Nimloth, Ysuran, Idril, Allessia e Tom sono una mia invenzione (nati per giocare a Baldur’s Gate II e poi importati qui).

Nota: Questa fic è il seguito della mia prima fic “Occhi viola”, la cui fine lasciava le cose un pochino (da leggersi molto) in sospeso. Spero di ottenere un finale decente sta volta, ma i finali non sono mai stati, e non saranno mai, il mio forte.

Nota 2: Per il passato dei miei personaggi rimando al capitolo 26 di “Occhi viola”.

Nota 3: Dedicata a Mary e Cry che hanno la forza di sopportarmi e resistere alla tentazione di uccidermi.


Capitolo 1: “La decisione di Nimloth”


Erano passate ormai due settimane dalla battaglia nel Togenkyo e, mentre Drizzt e i suoi amici erano tornati a nord, gli altri si erano fermati a Umar, ospiti di Nimloth. Al gruppo si erano aggiunti anche Tom e Mazzy, due halfling vecchi amici del gruppo di Vahn. Il primo, un ladruncolo allegro e fuori di testa, non faceva altro che irritare Ysuran e Sanzo, rischiando di venire ucciso almeno dieci volte al giorno nei modi più atroci, mentre la seconda, una guerriera con idee simili a quelle di un paladino, passava la maggior parte del tempo con Idril, Nimloth e Allessia. Vahn si faceva vedere poco, restando in disparte con Solar, un po’ per non causare scompiglio nel villaggio poco distante, un po’ per evitare di creare ulteriori problemi alla ranger.
La convivenza era comunque tranquilla e serena: tutti aspettavano senza troppe preoccupazioni che la situazione si stabilizzasse abbastanza perché Haer’Dalis potesse aprire il condotto per Sigil, da dove sarebbe poi stato possibile riportare nel Togenkyo il gruppo di Sanzo.
In quest’atmosfera serena, la sera si sedevano sempre intorno al fuoco a chiacchierare, mentre aspettavano che Goku finisse di mangiare, soprattutto perché Hakkai e Sanzo volevano sapere cosa preoccupasse Nimloth. Ma lei deviava sempre molto abilmente il discorso su altri argomenti e anche questa volta andò come tutte le altre, così tutti si erano ritrovati ad ascoltare il racconto del primo incontro tra Ysuran, Nimloth e Idril. Erano ovviamente le due donne a parlare, mentre il drow se ne stava in disparte, cercando di ignorare Tom per non disintegrarlo.
– Anche se si muovevano facendo molta attenzione, i drow non riuscirono ad evitare di essere individuati da Nimloth, che avvisò l’Ordine della loro presenza – raccontò la paladina – Così la squadra di cui facevo parte venne mandata ad affrontarli. –
– Quei maledetti vigliacchi, sfruttando l’effetto sorpresa, riuscirono ad uccidere in breve tempo tutti i miei compagni. – continuò Ysuran, guadagnandosi un’occhiataccia da Idril, che però decise subito di lasciar perdere una qualsiasi discussione in proposito.
– Ma prima che Keldorn, il nostro capo, potesse uccidere anche lui, Nimloth si mise in mezzo, dicendo di lasciarlo in vita perché avrebbe badato lei a lui – concluse la paladina – Anche se ancora nessuno ha capito perché l’ha fatto. –
Tutti si voltarono verso la ranger per avere spiegazioni, ma, prima che potesse darne, la loro attenzione venne catturata da un gruppo di guerrieri in armature verde smeraldo, che si avvicinavano alla capanna. Allessia e Vahn bloccarono immediatamente il drow per evitare uno scontro, mentre le due elfe si diressero verso il gruppo in arrivo, cominciando a parlare in elfico con il comandante. Le due tornarono poco dopo con lui al fuoco, intorno al quale stavano bivaccando, e il nuovo arrivato salutò – E’ un piacere rivederti Vahn. E lo stesso vale anche per voi. –
Ysuran rise sarcastico, poi disse – Suppongo di non essere incluso nel saluto, vero Elhan?-
Nimloth lanciò un’occhiataccia al drow, che si mise zitto, ignorando gli sguardi carichi d’odio che gli lanciava l’elfo.
– Siete qui per loro, suppongo. – cominciò Vahn, per fermare sul nascere uno dei soliti litigi tra i due.
– Sì. Vorremmo sapere che intenzioni avete e verificare che non siano pericolosi. – rispose il comandante.
– Se fossero stati pericolosi non li avremmo portati qui e, comunque, non appena la situazione si sarà stabilizzata li riporteremo indietro. – spiegò Vahn, poi continuò, rispondendo alla tacita domanda dell’elfo – E a quel punto io tornerò a girare tra i Piani, se è questo che vi preoccupa. –
– Anche, ma Nimloth dovrà venire a Suldanesselar con noi per parlare con la regina, o saremo costretti a prendere in consegna quei quattro. –
– E’ solo una scusa per riportarla nella vostra città – disse adirato Ysuran – Perché vi dà fastidio che viva con me o che abbia a che fare con qualcuno che non appartenga alla vostra ‘nobile stirpe’ – concluse sarcastico.
Gli elfi impugnarono le armi per metterlo a tacere, ma, prima che la battaglia potesse cominciare, Nimloth ordinò di abbassare le armi, allontanandosi poi per parlare con l’incantatore.

– Non voglio, non glielo lascerò fare. –
– Calmati Ysuran! E poi ti ho già detto come la penso in proposito. –
– Sì, ma la loro è solo una scusa: qualunque cosa tu dica non ti lasceranno tornare qui, e questo lo sai anche tu. –
La ragazza abbassò lo sguardo, consapevole che il drow poteva aver ragione, ma continuava a fidarsi della regina e credeva nel fatto che parlando con lei avrebbe potuto risolvere la situazione in maniera pacifica. Alzò lo sguardo verso quello che ormai considerava il suo fratellone crudele e, guardandolo negli occhi, gli disse – Promettimi che non farai sciocchezze, promettimi che non scatenerai una battaglia … Sono certa di poter risolvere pacificamente la situazione parlandone con la regina, quindi cerca di stare calmo e aiutare Idril e Allessia a proteggere l’Amn. –
– Non puoi chiedermi questo. – le urlò il drow, ma sotto le insistenze della ragazza alla fine cedette. (Il dialogo dovrebbe essere in elfico o nella lingua dei drow, ma non li conosco, quindi usate l’immaginazione ndme)
I due tornarono al fuoco dove scoprirono che Mazzy e Tom avevano deciso di restare a Umar fino al ritorno della ranger, mentre Idril e Allessia si erano preparate psicologicamente a prendere in consegna Ysuran. Dopo aver parlato con la paladina, Nimloth raccolse le sue armi e seguì Elhan e i suoi uomini a Suldanesselar.
– Hai intenzione di seguirli? – chiese Vahn all’incantatore.
– No, mi ha fatto promettere che non lo farò – rispose tristemente – Almeno per il momento. –
– Perché l’hanno portata via? – chiese a quel punto Hakkai, che come gli altri, cercava di capirci qualcosa – E cos’è questa storia che non vogliono lasciarla tra persone che non sono elfi? –
– Lei è molto importante, appartiene ad una delle famiglie più antiche e potenti, anche se di norma questo non conta molto tra noi elfi – rispose Idril – Ma a Suldanesselar è la persona più importante dopo la regina –
– Perché? – domandò Goku.
– E’ qualcosa che riguarda la sua famiglia e di cui non parla mai – rispose Allessia.
– La sua famiglia custodisce da prima che noi drow venissimo cacciati nel Sottosuolo un artefatto magico tanto potente che permetterebbe una nostra vittoria schiacciante su tutte le razze della superficie (pura invenzione della mia mente malata, non mi risulta che esista niente di simile ndme), anche se nessuno a parte lei ne conosce la natura o il metodo di utilizzo – spiegò Ysuran, lasciando a bocca aperta tutti i presenti, tranne Idril che più o meno conosceva il segreto della ranger – Per questo è l’abitante della superficie più braccato, insieme a Drizzt –

Nimloth si trovava nel centro dell’Albero della Vita, il luogo più sacro per gli abitanti di Suldanesselar, al cospetto di Ellesime. La bellissima regina immortale che governa la città-albero di Suldanesselar, la guardava con un sorriso dolce in volto, rivedendo nella giovane e nobile donna che si trovava di fronte la dolce bambina che aveva conosciuto. La donna aveva un fortissimo legame con la ranger e avrebbe preferito che lei tornasse più spesso a farle visita in quel luogo dove aveva passato la sua infanzia. Anche la ragazza, nonostante avesse scelto di andarsene per seguire Mielikki, amava profondamente l’Albero, che le restituiva serenità, e la sua città natale, anche se si trovava spesso in contrasto con alcuni dei suoi abitanti. Questo non accadeva però con la regina, la persona che l’aveva allevata dopo la morte dei suoi genitori, insegnandole ad amare la natura e a vivere seguendo i suoi principi, e che l’aveva spinta a lasciare Suldanesselar per farlo.
– Ho saputo che vivi con un incantatore drow – disse Ellesime dopo un po’ che si fissavano in silenzio – Che tipo è? –
– E’ il mio fratellone malvagio, ma ha promesso di aiutarmi a difendere Umar e l’Amn – rispose allegra la ranger.
– Non cambi mai – commentò Ellesime – E suppongo che dobbiamo ringraziare questo fatto se il drow resta buono –
La ragazza sorrise, però non rispose, poi chiese – Perché mi hai fatta chiamare? –
– I drow hanno ripreso a muoversi per darti la caccia. Preferirei che tu restassi qui al sicuro per un po’ –
– D’accordo, tanto con Vahn in giro non credo ci saranno problemi per gli altri –



CONTINUA …

 
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