BEST FRIEND
- Capitolo 1° -
Ed eccomi qui con una nuova fanfic. Sto diventando troppo eclettica e produttiva,me ne rendo conto da sola.Ma purtroppo quando mi viene in mente una qualche nuova storia non ce la faccio proprio a tenermela in mente o solo salvata sul computer per finire le altre che ho lasciato in cantiere. Purtroppo quando mi viene in mente di scrivere qualcosa lo devo fare, decidendo di seguire l'ispirazione che le convenzioni. Penso sempre "se mi è venuta quest'idea è perchè la devo sviluppare" e mi ci dedico anima e corpo..(più o meno ^_^)
Insomma, sono qui per presentarvi il mio nuovo lavoro ^_^ I personaggi che già conoscete, come sapete bene, sono di papà Inoue, mentre gli altri ( o in questo caso le altre ) sono frutto della mia mente malata ^^.
Ci troviamo al primo anno di liceo, ma dopo le vacanze estive. Si disputerà quindi il torneo invernale ( credo di aver capito così, almeno ^_^) e ci si avvia verso il Natale.
Prima di lasciarvi alla lettura della storia vera e propria datemi solo il tempo di salutare it195, visto che è proprio grazie a lei che mi è venuta in mente l'idea di questa ff (anche se lei ancora nn lo sa ^_^), e a Karry85, che è un portento nell'arte del disegno e che mi è sempre -vicina- quando scrivo una qualsiasi fanfic.
Poi vorrei salutare iaia ( w ndp ^_^ ) e tutti gli amici speciali che mi trovo accanto, dicendogli che è anche merito loro se credo così tanto nell'amicizia da dedicargli così tnt spazio nelle mie storie. E grazie a tutti voi che come sempre leggete le mie pubblicazioni e a volte trovate anche il tempo di commentare. Siete unici!
E adesso si abbassino le luci, si alzi il sipario che lo spettacolo sta per cominciare..
Erikuccia, come sempre
TU SEI IL MIO DESTINO
1.Best Friends
"Cosa?? Come sarebbe a dire che vieni allo Shohoku?"
Hanamichi se ne stava sdraiato sul suo letto all'ombra, con la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio, che ormai era diventato bollente. Ma era una cosa normale. Succedeva tutti i giorni.
Sachiko era la sua migliore amica dai tempi dell'asilo, e insieme a Mito erano stati sempre inseparabili. Avevano frequentato insieme le scuole ineferiori e le scuole medie, ma poi avevano preso strade diverse alle superiori.
Mentre Hanamichi aveva intrapreso la sua carriera di matricola del liceo Shohoku Sachiko aveva scelto di andare in un collegio femminile. Era sempre stata una persona pacata, dolce e serena, ed Hanamichi era sicuro che quel tipo di scelta era da lei, eppure adesso gli stava dicendo che abbandonava il suo destino di brava ragazza puritana per insinuarsi nelle schiere dei diavoli rossi dello Shohoku. Era una notizia sorprendente.
"Hanakun, sembra che ti dia fastidio!" disse dall'altra parte dell'apparecchio Sachiko.La verità era che aveva capito quanto si fosse sbagliata a scegliere un liceo femminile pieno di snob dove non c'era nessun tipo di divertimento. Certo, lei non era una di quelle casiniste, ma non era neanche una di quelle mammalucche che non sanno come farsi due risate. E alla fine aveva optato per il liceo che frequentavano i suoi due migliori amici, hanamichi sakuragi e yohei mito.
"Ma che fastidio!" aveva optato il rossino, mettendosi a sedere e accendendo la luce del suo comodino "anzi sono contentissimo che si forma la vecchia banda, è solo che nn capisco questa decisione.."
Hanamichi era sempre stato così. Sebbene avessero la stessa età si comportava con lei come se si fosse trattato di una bambina. Le chiedeva decine di volte se era sicura di quello che stava facendo. Si domandava se quel tipo di abito era adatto ad una come lei o no. Si preoccupava se ad un compito scendeva sotto la sua media. Nel complesso era molto dolce e iperprotettivo con lei, lo era da quando erano marmocchi, quando lui prendeva a capocciate tutti quelli che la facevano piangere,come Yohei del resto. E c'era del bello in questo, nell'essere coccolata dai propri amici più cari, proprio lei che non aveva una famiglia "standard". Suo padre era in una clinica psichiatrica e sua madre..Dio solo sapeva che fine avesse potuto fare, ma almeno aveva i suoi nonni che per lei erano i migliori genitori del mondo, e il fatto di avere due amici così speciali la faceva sentire fuori dal comune, ma in senso positivo.
"sono sicura Hanakun" rispose poi "quella scuola era di una noia.."
Già cominciava a pensare a quante volte si sarebbe divertita invece nel nuovo liceo.
"Non se ne parla nemmeno" Rukawa era seduto sul divano del suo mini appartamento cercando di guardare la partita di basket che vedeva schierata in campo la formazione dei sogni, gli Usa, mentre una figura bassina continuava ad agitargli le mani davanti agli occhi.
"guarda che nn ti sto chiedendo il permesso, era solo per fartelo sapere!"
Azusa Hagoi aveva frequentato tutte le scuole con Kaede Rukawa, e tra i due era nata una strana amicizia, che comunque aveva suscitato l'invidia delle molte ragazze che già all'epoca andavano dietro al bel moretto. Poi i genitori di Azusa avevano dovuto trasportare tutta la loro vita a Tokyo per un affare e prima che lei, Azusa, potesse dire di essersi ambientata nel nuovo quartiere, ecco che si rifacevano i pacchetti e si tornava a Kanagawa.
"pensavo di essermi liberato di te una volta per tutte.." disse ancora Rukawa, spengendo la tv, ormai rassegnato al fatto di non potersi vedere la partita in santa pace. Avrebbe sentito il risultato finale più tardi.
"^_____^ " Azusa rise soddisfatta, nel vedere che l'amico finalmente si prese la briga di prestarle una piena attenzione, proprio come piaceva a lei "e invece caro mio, adesso frequenteremo anche lo stesso liceo!"
SEbbene nessuno dei due lo desse a vedere, erano entusiasti che quel legame nn si fosse spezzato e che non sarebbero stati costretti a vivere in due posti diversi.La verità era che ognuno bisognava dell'altro. Erano complementari nella loro amicizia.
"-_-' so già che combinerai dei guai" disse il ragazzo spaparanzandosi sul letto. Conosceva Azusa da quando erano due poppanti, ed era l'unica delle vecchie conoscenze che le era stata accanto anche quando si era distrutto il legame con i suoi genitori. Avevano passato insieme molti momenti difficile,ed era questo, per lo mano in gran parte, a renderli così amici, sebbene nessuno dei due volesse dimostrare quando dipendesse dall'altro, o quanto la felicità dell'altro fosse importante.
"ma che dici! Un angioletto come me?" disse lei, sedendosi sul divano e atteggiandosi ad angioletto. Rukawa nn potè fare a meno di ridere. "e quando lo saresti stata? si vede che io nn c'ero perchè non me ne sono mai accorto.."
"Ma sentilo!" disse Azusa, ridendo,mentre tempestava l'amico di cuscinate. Il gioco durò un po' finchè tutti e due nn si ricomposero almeno un pò.
"e hai deciso che club frequentare?" chiese il ragazzo, sebbene lo sapesse benissimo.
"quello di musica ovviamente" rispose Azusa alzandosi, e rinfilandosi il maglione che aveva quando era arrivata a casa di Rukawa.
"lo sai che poi dovrai esibirti in pubblico?"
era una domanda retorica. "^_____^ certo, non vedo l'ora!"
Detto questo la ragazza salutò l'amico e si diresse verso casa sua.
Il giorno dopo sarebbe stato un giorno importante per tutti loro, sarebbe stato l'inizio di una nuova esistenza, sebbene nessuno di loro lo sapesse ancora.
continua...
|
|
