CAPITOLO 1- SIAMO IN QUATTRO
- Capitolo 1° -
Capitolo I
Correva l' anno 1704, l' estate incombeva nel mondo e nei pressi di Londra, più precisamente nella cittadina da poco costruita: Windsor, nel maniero dei Reynols, l' omonima famiglia composta solamente da padre e due figlie, si stava preparando per partire. Il Duca Jason Reynols, un uomo di buon animo, non troppo alto, di costituzione abbastanza robusta e i lineamenti del viso massicci e ricurvi, sembrava un' opera del 1600 in pieno stile barocco, a giudicare dai suoi abiti sembrava che vivesse ancora in quell' epoca, pieno di stranezze e ricolmo di stravaganza, ma in fondo era un uomo giusto e voleva bene alle proprie figlie dato che gli erano rimaste solo loro dopo la morte della moglie avvenuta diciassette anni prima per via del parto che aveva dato alla luce la secondogenita Elizabeth, egli intraprendeva questo viaggio con le due figlie per andare a Dover, una cittadina vicino al canale della Manica, per far conoscere alla figlia più grande: Mary, il suo futuro marito il Conte Eric Landers, un uomo colto, di alto rango sociale e… in poche parole… molto ricco. Mary era una ragazza di venticinque anni, molto aggraziata nei suoi modi di fare, sensibile e molto silenziosa, al primo contatto era abbastanza restia con gli sconosciuti ma poi diventava via via più simpatica e di compagnia, la sua forma era alta e slanciata, sembrava una nobildonna di Londra, anche se in realtà era cresciuta in campagna; Elizabeth, invece, si poteva dire che era tutto l' inverso della sorella… era molto estroversa e chiacchierona, di solito era scansata dalle damigelle di quelle parti per i suoi modi abbastanza grotteschi, perciò si limitava a giocare con i figli dei contadini e della servitù, fisicamente non era alta come la sorella, sarà stata alta 1 metro e 72 centimetri circa, però era abbastanza "robusta" di costituzione. La partenza era ormai vicina, l' orologio segnava le diciotto in punto, i tre finirono di prepararsi e montarono sulla carrozza, essa viaggiò per miglia e miglia fino a che, nel centro di Londra, si fermarono per la notte, in una locanda; Mary ed Elizabeth erano in stanza insieme.
<< Non sei contenta? Domani conoscerai il tuo futuro marito! >>
<< Sono così emozionata, che potrei svenire qui davanti a te! >>
<< Secondo te com' è? >>
Le due si stavano spazzolando i capelli ai piedi dei loro letti in camicia da notte.
<< Non so!… >>
In quel momento la sua espressione diventò triste e cominciò a piangere silenziosamente e a singhiozzare
<< Cos' hai? >>
<< Ho paura che… >>
La sua voce si fece sempre più lieve ed impercettibile.
<< Che cosa? >>
<< …di tutto! Metti che io non sia la sua donna ideale o una brava moglie… oppure che lui non sia adatto a me! Che cosa succederà? >>
<< Perché sei così pessimista? Di sicuro lui è l' uomo perfetto per te… e tu sei la donna perfetta per lui… e vivrete per sempre felici e contenti! >>
<< Gia! Come nelle fiabe! >>
Qualcuno bussò alla porta, Mary si asciugò le lacrime, emise un piccolo: "…avanti…", sull' uscio apparve una sagoma, era il padre… che voleva augurare la buona notte alle figlie…
<< Ancora alzate?! E' tardissimo dovreste già essere a letto! >>
<< Su via padre, … domani conoscerà il suo promesso sposo… come hai detto che si chiama?…>>
<<… Eric Landers! >>
<<…Giusto! Beh, stavo dicendo visto che domani lo dovrà conoscere... tanto vale che questa notte faccia le ore piccole… no?! >>
<<… Va bene… come vuoi tu!… Andiamo a letto Mary! >>
Così dicendo, diedero un bacio al padre e si infilarono nei rispettivi letti, dove, dopo qualche minuto, si addormentarono. La mattina seguente, di buon' ora, i tre risalirono sulla carrozza e verso le quindici, dopo molte miglia di viaggio, arrivarono nella cittadina Dover, dove nei pressi, poco distante dalla periferia, il maniero di Eric Landers si apriva in un' immensa brughiera, ricca di vegetazione, la carrozza attraverso un vialetto largo circa tre metri e mezzo, con al lato una lunga schiera di alberi intersecati tra loro che davano vita ad un boschetto da entrambi i lati, si poteva immaginare che quello fosse un punto di raccolta la domenica per il conte e i suoi amici per una battuta di caccia; dopo cinque minuti di carrozza arrivarono davanti all' imponente villa dei Landers, davanti ad essa vi era una fontana che faceva splendidi giochi d' acqua. In quel momento lo stupore di Elizabeth nel vedere tutta quella ricchezza attorno a lei, fu decisamente soprafatto dalla sensazione che provò quando il conte scese le scalinate dopo la porta principale.
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Ta_ta_ta_tan!!!!!!!!
Come vi è sembrato il primo capitolo?
Il prox sarà decisamente meglio!!!!!
Commentate…. Altrimenti non scrivo + niente!!!!! ^ _ ^ Ah_ah!!!!! Come sono perfida……!
Dai ke skerzo!!!!!!!!!!!!!!
Però COMMENTATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!
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