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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: CROSSOVER
Titolo Fanfic: GLOBAL STORY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: chiary galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/12/2004 23:25:32

una fic in cui appariranno tantissimi personaggi dei manga... in realtà il genere non é molto appropriato...
 
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CASE 1 MIKI KOISHIKAWA -PARTE 1-
- Capitolo 1° -

Era una giornata come tutte le altre a casa Koishikawa/Matsura, Yu si trovava in America,e il resto della famiglia eccetto Rumi era in casa. Tutti erano intenti in diverse faccende, quando a un certo punto l'irruzione di Rumi nel salotto fece trasalire tutti quanti: infatti era entrata urlando come una pazza.RUMI: " Abbiamo Vinto! Abbiamo Vinto!" tutti, compresa Miki si precipitarono nell'ingresso
YOJI: "Cosa abbiamo vinto?"
RUMI: " Un viaggio in America! Visto che giocare alla lotteria serve a qualcosa?" disse sventolando 4 biglietti.
JIN: " Non posso crederci! Quando si parte?"
RUMI: "Domani!"
CHIYAKO: "Un momento i biglietti sono 4 e noi siamo 5!"
RUMI: " Hai ragione! Vorrà dire che uno di noi resterà a casa"
JIN: " Posso restare io così Joji e Chiyako vedranno Yu"
Miki:"Sentite, posso restare io a casa"
Jin:"Cosa? Non puoi restare a casa da sola!"
Miki:" Ma scusa,così voi 4 potrete prendervi una vacanza tutti insieme! E poi io sono già stata in America.."
Rumi: "Se ne sei davvero convinta.. Vorrà dire che ti porteremo un souvenir!" esclamò Rumi e tutti gli altri cominciarono a parlare dei preparativi dimenticandosi del tutto di Miki.
Il giorno dopo partirono per l'America con Miki che li salutava dall' aeroporto. Quando il loro aereo fu decollato, Miki si allontanò dall'aeroporto, mentre camminava verso casa si fermò all'improvviso, "Sono arrivati" disse guardando un punto imprecisato della città..................

Un lupo bianco si materializzò dal nulla davanti alla casa di Miki. Miki:"Innova!" esclamò la ragazza correndo ad abbracciare il lupo " Finalmente siamo di nuovo insieme!" Innova: "Già e anche i demoni sono tornati,sarà dura d'ora in poi. Stavano entrando in casa quando un operaio domandò a Miki:"E' questa la casa dei Koishikawa e dei Matsura?" Miki:"Sì;perché?" "Dobbiamo fare il trasloco" rispose l'operaio; Miki:"TRASLOCO?!" "Non l'avevano avvisata?" "Noo!" Miki entrò in casa furibonda con Innova dietro; non solo Gin, Rumi e gli altri non l'avevano avvisata, oltretutto quello era anche il momento peggiore che potessero trovare per un trasloco!Ma forse..... Un idea le balenò in testa e corse a prendere il suo Sailorofono, doveva chiamare una persona, un immagine apparve all'altezza degli occhi di Miki, come una specie di finestra. Al suo interno vi stava una ragazzina dai capelli rosa
scuro, gli occhiali sul naso, una tastiera di un computer sulle gambe e lo schermo a mezz'aria, "Salve Miki, a cosa devo la tua chiamata?" " Buongiorno Washu, è un pò che non
ci si vede è? Volevo chiederti un piccolo favoruccio..." "Va bene; ma solo a patto che tu mi chiami "Piccola Washu!" a Miki comparve una giocciolina gigantesca, e pensare che aveva più di 20.000 anni; comunque era meglio assecondarla visto che doveva chiederle un favore.

Miki:"Ascolta piccola Washu, Jin e Rumi hanno deciso di traslocare, e io volevo approfittarne per aggiungere qualche stanza speciale in più, hai capito vero?" "Ma certo!
che tipo di stanze vorresti?" "Dunque, mi servono: una stanza per gli allenamenti super-rinforzata,una stanza a finestra naturale e una piccola biblioteca!" "Va bene, come sai non c'è niente di impossibile per me; dato che sono il più grande genio dell'intero universo!!AH! AH! AH!" "Già proprio così!" l'immagine svanì e Miki sospirò pensando che Washu difficilmente avrebbe mai rimediato a quella sua piccola mania.

All'improvviso la ragazza sentì un'aura minacciosa nell'aria, e anche Innova l'avvertì non dovette dire nulla solo un gesto di intesa e entrambi uscirono dalla casa, e cominciarono a correre saltando da un tetto di una casa all'altro verso un punto preciso della città.

Saltando o, per meglio dire volando Miki e Innova raggiunsero un vicolo stretto e buio della città, al suo interno sei figure che non avevano nulla di umano stavano avanzando lentamente.. "Demoni" sussurrò Miki guardandoli con uno sguardo freddo e colmo di disprezzo, per tutta risposta Innova ringhiò verso di loro mostrando la terribile nonché formidabile dentatura. Miki alzò una mano in aria, e come se avesse infranto un muro invisibile i suoi vestiti cambiarono improvvisamente in un'armatura dall'aspetto familiare. L'armatura che indossava era identica o; per meglio dire era la stessa che indossava Kendappa-oh, nel vederla il pensiero per un' istante non poté fare a meno di volarle alla sua amica,chissà come stava, si chiese per un momento... Alzò un braccio tenendo il palmo della mano rivolto verso l'alto, sembrò formarsi un velo d'acqua dal quale emerse una spada, la sua spada che tante battaglie aveva sostenuto, forgiata assieme a quella di Kendappa-oh molto tempo prima...

Senza indugiare si lanciò sui demoni, colpendone uno con un fendente che lo divise a metà, nel frattempo Innova aveva modificato il suo aspetto; ora era alto più di Miki e molto più grosso e massiccio di prima; era nella sua forma originale. Con gli artigli sfoderati colpì diversi demoni, poi con un cenno di intesa decisero di chiudere la partita: Miki alzò al di sopra della sua testa la lama della spada concentrando la sua forza, Innova fece lo stesso con le fauci; dopo qualche secondo attorno al muso di Innova si era addensata una sfera di energia solida, mentre la lama della spada di Miki brillava. Innova con un ruggito scaraventò la massa d'energia contro i demoni, lo stesso fece Miki menando un fendente con la sua spada,i demoni furono colpiti in pieno e di loro non restò che polvere "Che delusione! Non valevano nulla!" esclamò Miki " E' vero spero che non siano tutti così" annuì Innova. Si girarono e, visto che non sembravano essercene altri in giro, decisero di tornare a casa a mettere qualcosa sotto i denti, il trasloco era già cominciato perciò Miki si dirise verso il quartiere nel quale, d'ora in poi avrebbe abitato. Era un bel quartiere quello, vi erano solo villette ad uno o più piani tutte con un piccolo giardino, raggiunsero in pochi secondi la casa giusta una villa parecchio grande a due piani.

Miki e Innova entrarono nella loro nuova casa e cominciarono ad osservarla, sul tavolo vi era un biglietto di Washu che la informava che aveva installato tutto ciò che le aveva chiesto.Si guardò intorno per un' istante poi con un gesto della mano la sua armatura scomparve e si ritrovò vestita normalmente. Innova: "Immagino che sia stata veramente dura per te in tutti questi anni......." disse osservandola Miki sembrava completamente diversa da qualche ora prima; ora poteva essere se stessa senza dover mentire di continuo, erano tanti anni che non si comportava naturalmente e ciò la rendeva incredibilmente rilassata " Sì, non credo che tu possa immaginare come ci si senta,ma non avrei resistito ancora a lungo. Cosa ne dici di allenarci un pò?" " D'accordo,ma distruggeremo la casa" "Mi sono fatta costruire da Washu una stanza apposta per gli allenamenti" " Se l' ha costruita lei allora possiamo fidarci" Si avviarono nella stanza e, mentre combattevano Miki poté constatare con gioia che Innova non era affatto cambiato, era il suo amico di sempre. Dopo un intenso allenamento Miki sentì suonare il suo sailorofono quando lo aprì le apparve l'immagine di una splendida ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi blu-azzurro "Serenity!" esclamò felice al vederla " Ciao Miki! E' tanto che non ci sentiamo! Ciao anche a te Innova" "Felice di rivederla principessa" disse Innova chinando il capo. La Serenity che appariva a Miki non era però la Usagi che siamo soliti a immaginarci, non aveva più i codini e i suoi capelli, sciolti le scendevano fino ai fianchi,la sua vecchia frangetta adesso le scendeva uniforme sulla fronte inoltre era
"diversa" come dire, sembrava più grande, ed era più bella, anzi ora era bellissima "Come va? Si sono fatti vedere?" domandò "Sì, erano solo un gruppetto, erano di livello basso; non valevano nulla" "D'ora in poi ne arriveranno altri. E dimmi per il resto, tutto ok? O, hai avvertito la sua presenza?" il viso di Miki rimarve impassibile, ma il suo sguardo si velò di tristezza " No,per fortuna" Serenity non poté fare a meno di notare la nota di sollievo nella voce dell'amica e ancora una volta le chiese " Sei sicura di volertene occupare tu?"
"Sì, è mio padre , voglio occuparmene io" rispose risoluta Miki "Lo immaginavo, se avessi bisogno d'aiuto chiamami immediatamente, farò tutto ciò che posso per aiutarti" "Ti ringrazio
amica mia" "E di che? Ci vediamo" l'immagine svanì e Miki non poté fare a meno pensare a quanto fosse gentile Serenity a preoccuparsi per lei nonostante la situazione in cui si trovava, del resto Serenity era sempre stata così,avrebbe tanto voluto essere come lei.

Non era il momento di rinvangare i ricordi del passato, sarebbe solo servito a rattristarla, in verità lei non era figlia di Gin e Rumi; l'aveva sempre saputo, ed era l'unica ad esserne a conoscenza. Aveva sempre fatto finta di essere loro figlia,e ci era riuscita ma; ora che i suoi ricordi le ritornavano sempre più nitidi e frequentemente in testa, non sapeva se sarebbe stata in grado di continuare a mentire. Dopo aver parlato con Serenity, Miki si sentiva più rincuorata, ma le giornate che la aspettavano sarebbero state dure, del resto tutto quello che aveva passato finora non era stato piacevole. Ripensò ai suoi genitori, quelli veri e si ritrovò a sfogliare il suo album di foto, che aveva sempre tenuto ben lontano da sguardi indiscreti, la prima foto che vi compariva mostrava Miki insieme a un uomo e una donna, si tenevano tutti e tre per mano, e sembravano molto felici, lei guardò con tristezza insondabile quella foto, i suoi genitori erano identici a quelli di Sakura Kinomoto e avevano anche i loro stessi nomi, questo perché ne erano i gemelli astrali, ovvero erano persone in tutto e per tutto uguali d'aspetto ma nati in dimensioni spazio-temporali diverse e con un carattere diverso, dato che le esperienze di vita che avevano vissuto erano diverse; ma comunque questo era un altro discorso, e Miki lo sapeva bene. Ciò che non riusciva ad affrontare era il suo passato, lei era nata su Amrous, un pianeta del sistema solare gemello di Venere ma più piccolo di quest'ultimo. Lì vivevano solo lei, i suoi genitori, Innova e suo fratello gemello Ashura: quest'ultimo non era veramente suo fratello, durante il periodo nel quale Ashura aveva dormito il suo sonno centenario, nella sua culla nella foresta, prima che Yasha lo liberasse, il suo spirito si era allontanato dal corpo ed era finito su Amrous. I suoi genitori lo avevano trovato quando era piccolo e "adottato", Miki aveva sempre saputo che non era suo fratello, ma questo non contava per lei era come se lo fosse. Quando Yasha-oh aveva risvegliato Ashura, lui era sparito e lei non lo aveva più rivisto, si era però tenuta in contatto telepatico con lui ed era a conoscenza di tutto ciò che gli era successo.

Sospirò e guardò l'orologio, era quasi ora di pranzo, andò in cucina e preparò una frittata, chiese a Innova se voleva qualcosa, ma questi le disse che preferiva andare a caccia quella notte, usò il sailorofono per chiamare Setsuna e subito sullo schermo apparve una bellissima ragazza dalla carnagione scura e i capelli verdi. "Come stai Sailor Pluto?" le domandò sorridendo, "Non male, Generale Jikokuten, immagino tu voglia sapere della barriera, è operativa, dovrebbe servire allo scopo, anche se non sono pienamente d'accordo con te ho deciso di assecondarti.." "Grazie,Setsuna.. Ci ho pensato molto ed è la soluzione migliore, senza dubbio, d'ora in poi sarò impegnata a dare la caccia a demoni, spettri, vampiri e chissà cos'altro! Non posso mettere in pericolo altre persone.." "Sì, lo so, ora ti saluto, torno alle porte dello spazio tempo.." ciò detto la comunicazione si chiuse. Finì di mangiare e poi si rivolse a Innova, "Che ne dici di andare a fare un giro nel covo di alcuni dei nostri nemici?" il lupo le sorrise, Miki si alzò e tirò fuori da una cassapanca un paletto di legno di frassino.

Uscirono di casa, obiettivo: il cimitero cittadino....


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