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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LA CHIAVE DEL CASSETTO DEI SOGNI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: clyclu galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/12/2004 20:27:23

l`ho scritta per una mia amica per il natale scorso... l`ho fatta di fretta, ma anche se fa schifo, leggetela e commentate! un bax clyclu
 
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I° PARTE: L`ARRIVO
- Capitolo 1° -

°La chiave del cassetto dei sogni°

Da ClyClu ad Annichan
Auguri di buon Natale!!

I° parte: l’arrivo

Anna sospirò annoiata. Le ore di diritto erano così noiose! Già l’argomento era tutt’altro che interessante, ma il prof, con il suo modo di spiegare monotono e strascicato la rendeva davvero insopportabile!
Si guardò intorno sbadigliando e … per poco non cadde dalla sedia!
‘sono l’unica in tutta la classe che si sta sforzando di seguire la lezione!’ notò con disperazione.
Infatti la classe era tutt’altro che attenta! Se il professore si fosse degnato di alzare lo sguardo dal libro di testo e cessare un momento la spiegazione, avrebbe notato quello che a lei era stato palese con una semplice occhiata.
Represse un risolino guardando che non c’era una persona che seguiva: nei banchi di mezzo a destra c’erano cinque ragazze che si mandavano messaggini sul cellulare, nell’altra metà i ragazzi giocavano a lanciarsi palline di carta ormai disseminate per tutta l’aula; nella fila avanti a sinistra a quanto pare si era anticipato l’intervallo perché le ragazze si stavano scambiando panini facendoli assaggiare per decidere qual’era il più buono, in fondo, dove c’era lei, da un parte stavano beatamente dormendo con la testa poggiata sul banco, dalla sua invece, la sua compagna stava flirtando con quello del primo banco, che, notò, se fossero stati in un cartone animato si poteva vedere la catena di cuoricini che univa il loro sguardi maliziosi.
Con sua sorpresa solo le ochette snob della prima fila a destra, che di solito non facevano che di parlare di marche di cellulari, vestiti alla moda e ragazzi carini, sembravano intente a prendere appunti.
Allungò il collo per vedere meglio… per poco non ricadde ancora dalla sedia!
Si era sbagliata, stavano giocando a ‘lui, lei, cosa fanno, dove, cosa dice lei, cosa dice lui, cosa dice la gente’
“non è possibile! – sbuffò spazientita – insomma, a quindici anni spaccati si possono fare certe cose? Che razza di classe!’
Infine Anna scosse la testa rinunciando, con mooolto dolore, di stare attenta anche lei.
“potrebbe essere una lezione del professor Ruf!” si disse ridendo.
Un lampo di genio le attraverso la mente e, cercando di non far rumore tirò fuori la sua copia de ‘Harry Potter e l’Ordine della Fenice’ nuova fiammante.
Era uscita da appena tre giorni e Anna si era fiondata in libreria appena un’ora dopo che l’avevano messa in commercio. Adorava le avventure di quel ragazzino così sfortunato, forse perché la sua avventura era cominciata in una giornata normalissima [bhe, non proprio! NdA] strappandolo dalla vita di tutti i giorni. Anche lei avrebbe voluto fuggire da quella esistenza noiosa e monotona, così uguale a quella di tanti altri, senza colpi di scena o piccole avventure: la classica vita ‘casa-scuola-amici’, niente di nuovo!
Pian piano che leggeva aveva scoperto di essersi affezionata a quel personaggio così infantile ma allo stesso tempo così forte, coraggioso e intelligente. Poverino, l’autrice l’aveva fatto diventare così sfortunato e pieno di dolore che le veniva spesso l’impulso di entrare nel libro e correre ad abbracciarlo per poi dirgli parole confortanti e dividere con lui la sua sofferenza.
Sospirando aprì il libro e cercò la pagina che era arrivata a leggere silenziosamente, non prima di essersi accertata che il prof non la stesse guardando.
‘quanto vorrei finire dentro questo tuo mondo, anche solo per un misero mese!” si disse malinconicamente prima di immergersi nella lettura di qualche nuova avventura di quel ragazzo di nome Harry Potter.

Era ormai un quarto d’ora che Anna era intenta a leggere quando una voce la distolse dalla sua concentrazione.
“che cos’è?” chiese allarmata la sua compagna di banco indicando il libro.
Anna sbatté le palpebre stupita guardando le pagine del volume che improvvisamente avevano cominciato ad illuminarsi.
“oddio!”
“aiuto!”
Ormai tutta la classe guardava agitata e spaventata la ragazza che, non appena accortasi della luce era scattata in piedi terrorizzata.
“state calmi, e lei si allontani subito” sbraitò il professore rivolto ad Anna.
Ma la ragazza non aveva nessuna intenzione di muoversi da lì. Non distoglieva gli occhi dal libro illuminato e piano avvicinò la mano.
“non ci provi neanche signorina, se lo fa verrà sospesa, è una promessa – disse allarmato il professore – si allontani immediatamente”
Anna non fece caso alle parole dell’insegnante, non le importava di venire sospesa, la sua mente era completamente rivolta al volume. Sembrava che l’attirasse.
Sfiorò col dito le pagine e prima che potesse capire ciò che era successo il libro si aprì in due avvolgendola tra le urla di compagni e professore.

***

“Dio Santo che noia!” esclamò Harry Potter stiracchiandosi.
“Harry, lo sai che devi studiare, fra poco ci sono i M.A.G.O.!” lo rimproverò Hermione.
Il solito trio Potter-Granger-Weasley era l’unico ancora sveglio. I tre si erano appostati, sotto ordine di Hermione, nella sala comune di Grifondoro e, nonostante fosse notte fonda, erano ancora sui libri portati dalla biblioteca per finire i compiti del giorno dopo.
“Hermione, siamo a Dicembre, fra poco ci sono le vacanze di Natale, manca un secolo agli esami – si lamentò Ron – e per colpa tua ci siamo ridotti alle tre di notte per fare i compiti perché la signorina voleva fare un ‘mini’ ripasso generale!”
“Ron, non manca un secolo, il tempo passa in fretta e prima che ce ne possiamo accorgere è giugno! Lo dice anche la McGranitt!”
“infatti! Mi bastano la barca di compiti che ci da lei tutti giorni! Non ho bisogno di una doppia reazione!”
“ok gente!! Ora basta! Dobbiamo finire questo maledetto tema e se ci sbrighiamo forse domani all’alba è pronto!” li interruppe Harry che evidentemente aveva fiutato la litigata e aveva fatto in modo di bloccarla sul nascere.
Sbadigliando cercò di ributtarsi nel libro di testo per prendere informazione sulla battaglia fra nani e troll e di come vinsero i primi nonostante fossero di minor stazza e numero e non far caso alle occhiatacce che si lanciavano Ron ed Hermione.
“Harry” sussurrò d’un tratto tremante la ragazza.
“Hermione, sto cercando di concentrermi!”
“Harry, girati!”
Il Grifondoro alzò la testa spazientito, a questo passo il tema lo avrebbero finito davvero domattina! Ma si calmò non appena vide le facce spaventate dei due amici che guardavano in un punto dietro di lui.
Si girò lentamente chiedendosi che cosa c’era di tanto spaventoso. Riuscì a scorgere una spirare luminosa prima di venire accecato da una forte luce e sentire qualcosa cadergli addosso.
“ma cosa…” borbottò cercando di riprendere la vista e capire cosa lo aveva fatto cadere dalla sedia.
“che male!” sentì dire in un’altra lingua da una voce femminile a lui sconosciuta.
Aprì di scatto gli occhi e si ritrovò davanti due iridi castane che lo guardavano sorprese. La strana ragazza arrossì di colpo capendo di trovarsi sdraiata sopra un ragazzo che non aveva mai visto e si alzò di scatto come percorsa da una scossa elettrica.
La ragazza si guardò intorno confusa e cominciò a balbettare parole incomprensibili agitatissima.
Harry e Ron si girarono contemporaneamente verso Hermione aspettando una risposta. La Grifondoro sembrava intenta a meditare per capire in che lingua parlasse.
“sembra italiano, ma non lo conosco!” disse infine.
“ci vorrebbe un incantesimo traduttore!”
“ma non l’ho abbiamo ancora imparato!” si lamentò Ron.
“zitti e fatemi ricordare!” disse Hermione.
I due alzarono le sopraciglia, ma non dissero nulla. Si lanciarono un’occhiata intenditrice del tipo ‘menomale che c’è Hermione’ per poi tornare a concentrarsi sulla strana ragazza che ora li stava guardando incuriosita.
“Harry Potter? – chiese infine con un buffo accento al ragazzo moro – tu sei Harry Potter?”
Al suo cenno positivo la ragazza si butto pesantemente su una sedia ammutolita, come se avesse appena appreso qualcosa di incredibile. Ricominciò a balbettare mettendosi le mani sulla testa.
“traductor parolae” disse Hermione puntando la bacchetta contro la ragazza.
“non è possibile… sono impazzita… – stava mormorando prima di bloccarsi di colpo realizzando che era cambiato qualcosa – da quando parlo inglese?”
“ti ho fatto un incantesimo” spiegò la strega.
“un incantesimo? Oddio devo essere davvero impazzita!”
I tre si guardarono stupiti chiedendosi cosa c’era di tanto incredibile in un incantesimo. La risposta poteva essere una sola.
“tu sei babbana? Cioè, non sei una strega?” domandò Harry.
“no, non ho poteri magici, almeno credo, ma l’incredibile non è quello!”
“che cosa allora?”
“che sono finita dentro un libro!”
“cooosa??” domandarono all’unisono i tre ragazzi.
“libro, voi siete un libro! Capite?”
“no!” risposero Ron ed Hermione.
“ok! Spiegaci un po’ come sei venuta qui!” disse Harry agitato.
“era durante una lezione di diritto…”
“diritto?” la interruppe Ron, ma venne zittito immediatamente da un’occhiataccia dei due Grifondoro.
“e visto che mi stavo annoiando mi sono messa a leggere” [occhiataccia di Hermione! ^^’ NdA]
“fammi indovinare: la saga di Harry Potter? A che numero sei arrivata?” chiese sconsolato Harry.
“al.. al numero cinque… come fai a?”
“Silente mi ha detto che in un altro mondo ci sarà una grande scrittrice [inchino alla Rowling! NdA] che inventerà delle avventure di un ragazzino e che sarà praticamente la mia vita qui ad Hogwarts! Solo che per sbaglio in un volume è stato messo un incantesimo dove chiunque ce lo abbia in mano, se desidera veramente arrivare qua per un tempo ad egli deciso poteva avverarsi, quanto è?” chiese poi.
“un mese” balbettò la ragazza sorpresa.
“piacere Harry – si presentò – non credo ci sia niente da dire a riguardo! Tu sai tutto di me giusto?”
“già! Io mi chiamo Anna”
“felice di averti conosciuta, mi spiace, ma dobbiamo portarti dal professor Silente per riportarti indietro!”
“riportarmi indietro?”
“ha detto che se si presentava la possibilità che la persona in possesso del libro in questione avesse abbastanza forza di volontà per arrivare qui [ma che siamo su Sephiro? NdA] dovevo portarla da lui che la avrebbe rimandata nel suo mondo” spiegò risoluto.
“ma… ma perché?” chiese disperata.
“questo non è il tuo mondo, e non devi stare qua”
“ma che importa? Finalmente si è avverato quello che ho sempre sognato, non puoi riportarmi indietro, non adesso che so dove sono!”
“è necessario! Come ti ho detto non puoi stare qua!”
“tanto devo andarmene tra un mese no? Tornerà quella cosa luminosa a prendermi no? Ti prego fammi stare qua! – supplicò. Ma vedendo la faccia dubbiosa del ragazzo decise di dare il colpo di grazia – sto provando la stessa cosa che hai provato tu quando è venuto Hagrid a portarti via dai Dursley, pensa a come ti saresti sentito se dopo che hai scoperto il mondo dei maghi ti verrebbero a dire che è stato uno sbaglio e devi tornartene dai tuoi zii!”
Harry guardò quegli occhi supplichevoli che chiedevano di restare e non gi fu difficile immaginarsi la disperazione che stava provando.
“e va bene!” cedette infine.
Anna saltò trionfante felice come una pasqua e pensò:
‘ti prego fa che non sia solo un sogno!’
“dovrai tenere sempre il mantello dell’invisibilità e fare in modo di non farti scoprire, se no mi fanno la pelle!”
“potrebbe dormire insieme a me” disse Hermione che si era ripresa dalla rivelazione.
“se non ti arreco disturbo” rispose timidamente.
“ma certo che no! – esclamò euforica – sarà divertente!”
“vado a prendere il mantello dell’invisibilità” disse Harry allontanadosi.
“quanti anni avete?”
“diciassette, siamo all’ultimo anno!” rispose Ron evidentemente contento di finire la scuola.
“l’anno dei M.A.G.O” lo freddò Hermione.
“io sono arrivata a quando avete finito il quinto anno, cosa è successo l’anno scorso? Voldemort?”
“morto e sepolto! – annunciò Ron – Harry l’ha sconfitto”
‘l’ha sconfitto? Questo vuol dire che ha dovuto ucciderlo!’ pensò.
“tieni! – disse Harry buttandole addosso il mantello che finì sulla ragazza facendole scomparire metà busto e testa per poi aggiungere freddamente – ed ora andiamo a dormire!” troncando il discorso sul nascere.
“a dormire? Ed il tema?” chiese Hermione.
“lo finirò domattina, adesso sto dormendo in piedi!” [ed io con te! Sono le undici di sera del ventitré, devo finire il prima possibile questo coso e sto morendo di sonno!! Anna, il tuo regalo mi sta facendo fare notti in bianco!! NdA]
I due ragazzi scomparvero nel dormitorio maschile mentre Hermione portava Anna in quello femminile.
‘il mio cielo è pieno di stelle, stelle luminose, le stelle dei miei sogni! Un giorno riuscirò a prenderle, afferrarle, concretizzarle! Sono dentro il mio cassetto che continua a riempirsi, riempirsi senza sosta e fondo, forse la luce che mi ha portata qui è una di quelle stelle che mi sta portando dritta dritta verso la chiave per aprire il mio cassetto!’ pensò divertita prima di mettersi sotto le coperte e addormentarsi. [ed io seguo il suo esempio! Baci di buonanotte!! NdA]

 
Continua nel capitolo:


 
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