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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: OGNUNO SCEGLIE IL SUO DESTINO?!?
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: stasia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/12/2004 18:48:15 (ultimo inserimento: 06/06/05)

continuo della fanfic ``i quattro animali sacri`` spero che vi piaccia...^__^
 
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…UNA MALEDIONE IN PIU’ NON FA MALE A NESSUNO!?!…
- Capitolo 1° -

Nonostante fosse notte fonda tre cavalli galoppavano nelle tenebre conducendo coloro che trasportavano al di fuori di un bosco, le montagne iniziavano a mostrarsi, erano immerse in un’atmosfera da brividi, i ragazzi fermarono i cavalli e osservarono la meta ormai vicina.
«Devo trovare la spada al più presto» disse la ragazza con aria determinata
«Perché vuoi proprio quella spada? Tutti coloro che l’anno impugnata sono morti…»
«E poi non sappiamo dove sia veramente…» continuò il secondo ragazzo
«Ma io ho la mappa» intervenne la ragazza soddisfatta
«Cosa? Dove l’hai presa?»
«L’abbiamo come dire…trovata, si giusto…l’abbiamo trovata nella stanza di Byakko» confessò l’amico
«Voi avete derubato uno dei quattro Animali Sacri? Come avete potuto farlo…»
«Che brutta espressione…non l’abbiamo rubata diciamo…preso in prestito…così va meglio…» si difese Karen
I tre dopo essersi riposati proseguirono alla ricerca di quella che era il tesoro del regno di Cristallo, fino a quando si trovano di fronte ad un bivio, la domanda ora era destra o sinistra?
«Destra, è lì che dobbiamo andare, poi dobbiamo scontrarci con le guardie»
«Ehi sorellina non erano questi i patti» protestò Tom
«Dai, ti prego per avere la spada dobbiamo introdurci nella zona segreta…»
«Non è così tanto segreta se sappiamo dove si trova, dobbiamo far presente di cambiarne il nome» rifletté Ron e poi aggiunse «Ma comunque volendo possiamo non scontrarci con le guardie»
«E come?» domandò sarcasticamente Tom
«Ti dimentichi che sono la Guardia d’Argento del regno Celeste»
«Sei fantastico quando ribadisci la tua carica…» commentò Karen
«Lo so lo so, me lo dicono tutte…»
«Vogliamo andare avanti o aspettiamo qui l’alba?»
I tre proseguirono per il percorso, fino a che non furono giunti all’ultima curva dove poi avrebbero trovato delle guardie armate che li avrebbero ostacolati.
«Eccoci finalmente, Ron vai e fatti valere» disse sorridente la ragazza
La Guardia d’Argento si avvicinò a cavallo alle guardie, le quali vedendolo sguainarono le spade pronte al confronto.
«Io sono la Guardia d’argento del regno Celeste, fatemi passare» disse con tono deciso
«Ah si?!? E dove sarebbe la tua divisa?»
«Ecco…veramente l’ho lasciata a casa…»
«Ragazzo ti conviene tornare indietro»
«A meno che tu non voglia combattere contro di noi» proseguì l’altra guardia
«Allora che ne dite? Proseguiamo oppure no?» chiese Ron ai suoi compagni di viaggio
«Combattiamo…logicamente» rispose tranquillamente una voce femminile
«Aspettate sono pur sempre un principe non posso permettervelo, loro sono le guardie di questo regno appena unito al nostro quindi…» si interruppe Tom
«Ma…voi siete…il futuro sposo della principessa Seya!!!» disse una delle guardie
«Altezza, passate tuttavia vi rammentiamo di non impugnare quella arma, deve assolutamente rimanere al suo posto»
«Certo nessun problema»
La compagnia continuò il viaggio, si erano inoltrati nella zona segreta, il sentiero era immerso nel buio, mandando i cavalli al trotto, in poco tempo arrivarono all’entrata di una grotta.
«Deve essere qui»
«Hai ragione Tom. Sento il potere sella spada, mi sta chiamando…»
«Entriamo»
«Prima le dame…» disse facendo un piccolo inchino Ron
«Fifoni»
«Su da brava vai avanti tu, d’altronde non siamo noi a voler quella spada…»
La ragazza prese in mano la torcia che si trovava all’ingresso della grotta e iniziò ad addentrarvisi seguita dai due ragazzi, quel luogo sembrava veramente il posto più adatto per nascondere quella arma, sulle pareti vi erano strane incisioni in una lingua incomprensibile, le ragnatele penzolavano dal soffitto ma Karen non si fece distogliere dal suo obiettivo, e finalmente giunsero alla fine di quella interminabile caverna.
Davanti a loro posata su di una roccia vi era una spada di incomparabile bellezza, la ragazza si avvicinò e la toccò, sentiva un immenso potere oltre ad una voce che le diceva di prendere quella formidabile arma, così senza esitazione la prese in mano.
«È fantastica…lo sento…»
«Mi dispiace interromperti…ma ecco qui c’è una maledizione…» accennò Tom
«Quando mai non ce ne sono?!?» replicò la sorella
«Avanti leggila, tanto che può succedere…» intervenne Ron
«Vediamo…dice:”Colui che infrangerà il patto, eliminerà tutte le persone a lui vicino»
«Non sembra molto convincente…andiamo, Nami sarà fiera di me»
«Aspetta sorellina, tu hai fatto tutto questo per Soryu? Non so se lei ne sarà felice…»
«Lei voleva qualcuno capace di proteggere Seya, chi meglio di colei che possiede la spada del potere?»
«Sarà…ma non sono convinto…»
I tre tornarono all’entrata della grotta salirono a cavallo e tranquillamente si diressero verso il posto di blocco delle guardie del regno di Cristallo, dopo aver scambiato qualche parola con loro tornarono al regno Celeste, era quasi l’alba quando riuscirono ad arrivare, Ron si diresse a casa mentre Tom proseguì verso il castello assieme alla sorella, la quale a metà strada salutò continuò per un’altra strada fino a giungere al luogo dove si allenava con il drago, arrivata arrestò il cavallo e scese.
Nami si trovava assieme a Sakuya seduta all’ombra di una quercia, i due sembravamo immersi in un mondo diverso da quello in cui si trovavano, il Master negli ultimi tempi sembrava sempre carico di una tensione negativa, tutti cercavano di stargli alla larga, e questo lo rendeva stranamente tranquillo, nessuno tranne gli Animali Sacri sapeva come era veramente quel ragazzo, e nessuno di loro sembrava lieto di parlarne, il mistero avvolgeva quel individuo; Karen si avvicinò alla coppia, il ragazzo si alzò e fissò gelidamente la ragazza, il drago si avvicinò a lei e sorridendo le mise una mano sulla spalla, un gesto ormai familiare, tutte le mattine Nami faceva così e ormai era una consuetudine.
«Nami, io ho preso una nuova arma per poter far fronte al mio compito»
«Oh davvero? Fammi vedere allora»
La ragazza le porse la spada, l’espressione del drago si fece di colpo seria.
«Dove l’hai trovata? Nessuno doveva sapere dove si trovava tranne noi…chi te l’ha detto?»
«Vedi io…pensavo di farti felice…ho saputo da viaggiatori dell’esistenza di questa spada che poteva dare una forza incredibile al suo possessore, così io ho trovato la mappa e sono andata a prenderla…»
«La spada del potere…da quanto tempo non compariva più in questo mondo» disse con un sorriso Sakuya
«Hai scatenato una maledizione, ora i discendenti delle quattro famiglie sono in pericolo, vattene, non ti voglio vedere più qui, sappi che ti lascio andare solo perché sei stata una mia allieva, la prossima volta che ci rivedremo saremo nemiche»
«Ma cosa stai dicendo…non capisco…»
«Hai sentito una voce che ti diceva di prendere la spada vero? Ora quella voce ti guiderà ad un massacro che nemmeno ti immagini…poverina non vorrei essere nei tuoi panni…» disse tranquillamente l’ultimo Master
La ragazza non voleva andarsene ma appena vide che Nami sguainava la spada e la minacciava di ucciderla subito in quel momento, si vide costretta a cedere e si allontanò da quel luogo, ma dove sarebbe andata? Gli occhi della Guardiana del cielo e della terra rivelavano l’intento di cercala e di eliminarla ovunque si trovasse.
«Come sei diventata debole, una volta non avresti mai lasciato un vantaggio ad un tuo nemico, anche se prima eravate legati da un sentimento di amicizia, devo ricordarti chi sei oppure lo sai già?!?»
«Tu invece sei il solito guerriero freddo e spietato di allora vero? Ma il tempo passa per tutti Sakuya e tu sei cambiato anche se non si vede, ora dovremo metterci in marcia verso i nostri territori, e poi…devo uccidere quella ragazzina»
Soryu chiamò telepaticamente gli altri Animali Sacri, i quali appena arrivarono assieme alle loro guide spirituali vennero messi al corrente dell’accaduto, dopo aver redatto il piano di attacco si prepararono per tornare nei loro territori, Seya cercò in tutti i modi di impedire a Nami di lasciarla ma la determinazione di Soryu le fece capire che era giusto così e che esisteva qualcun’altro ad avere bisogno della protezione della Guardiana. Tom e Ron confessarono il loro coinvolgimento nel piano di Karen per impossessarsi della spada, il drago non batté ciglio, tanto il dolore per il destino della ragazza era già una punizione sufficiente.
Gli Animali Sacri partirono tutti tranne Byakko, poiché il regno Celeste era il suo territorio, Gembu si diresse verso il regno Argenteo, Suzaku verso Gaia e Soryu assieme a Sakuya andarono al regno di Faleo,

 
Continua nel capitolo:


 
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