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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: TUA PER SEMPRE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: pity galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/12/2004 18:29:14 (ultimo inserimento: 28/09/05)

l`amore condiziona ogni minimo gesto dell`essere umano e questa volta cambierà le vite di due adolescenti.
 
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DISSENNATORI
- Capitolo 1° -

1° capitolo: Dissennatori.

<<Uffa!>> sbuffo sonoramente mentre zio Vernon mi osserva con uno sguardo sinistro. Faccio finta di niente.
Zia Petunia intanto prepara la colazione per il suo adorato Dudley ( da me soprannominato: palla di lardo) e canticchia con un tono decisamente stonato una canzone stile anni settanta.
<< Uova con bacon!>> esclama. Dudley fa una smorfia in segno di disapprovazione. <<Non mi vanno. Che schifo!>>esclama con tono infantile. Quanto lo odio quando fa così; ma che dico? Io lo odio sempre!
Zia Petunia si affretta ad allontanare le uova e il bacon e,con tono servile, chiede all’adorato Duddy: << Cosa vuoi, a mamma? Un cappuccino? Forse un cornetto?>>.
Intanto imito a voce bassa: << Vuoi che ti aiuti a farti il bidè?>>.Zio Vernon mi lancia uno sguardo fulminante, ma lo ignoro.
<< Voglio una torta di mele. Subito!>>
Rivolgo uno sguardo torvo a Dudley mentre la zia appare in difficoltà ( cosa che sinceramente trovo alquanto piacevole).
<< Caro, non ne ho una qui ma,se vuoi, corro subito in pasticceria a comprarne una.>> zia Petunia osserva Dudley con un volto cadaverico, preparato ad affrontare il peggio,ma zio Vernon (prima che Duddy possa aprire bocca) dice:<< Il mio giovanotto si merita molto di più di una stupida torta di mele! Sai che facciamo? Ora usciamo io e te( sottolinea questa frase e intanto mi rivolge uno sguardo beffardo) e ci andiamo a comprare non solo una torta, ma anche un nuovo videogioco!>>
Si intravede un sorriso di Dudley coperto dai molteplici doppi menti che lo rendono molto simile ad un maiale.
<< Va bene! Usciamo!>> il suo volto appare stranamente soddisfatto.
<< Subito>> risponde zio Vernon << prendo le chiavi della macchina>>.Poi sale le scale di legno frettolosamente facendole sonoramente scricchiolare.
Pochi minuti più tardi è già di ritorno.<<Andiamo?>>
<<Si!>>Dudley mi rivolge uno sguardo malefico e dice<< Peccato che tu non possa venire… sai… le stoviglie ti aspettano con tanta impazienza>> poi ridacchia. Gli rivolgo uno sguardo compassionevole: povero stupido! Mi fa quasi pena!
Escono e si sente il rumore dei passi sulla ghiaia, poi il rombo dell’auto nel vialetto.
Tiro un sospiro di sollievo.
<<Io esco>>esclama zia Petunia << quando torno voglio trovare tutto a posto e non combinare “cose strane”. Capito?>>
<< Come no >> sbuffo annoiato mentre la intravedo infilarsi la camicetta azzurra e uscire di casa.
Finalmente solo.
Accendo la televisione nella speranza di ascoltare al telegiornale qualcosa che riguardi il mondo della magia. Insomma ! Sono trascorse tre settimane dal mio ritorno a Privet Drive e non è successo nulla di strano! Nulla che si possa ricollegare al ritorno di Voldemort!
Un brivido gelido mi pervade. Sono tre settimane che non ho alcun contatto con il mio mondo! Mi sento isolato! Ho scritto numerose lettere a Ron e Hermione. Niente! Non una risposta! Ho scritto anche a Sirius , ma l’unica cosa che ha saputo dirmi è stata: “Si prudente. Non fare sciocchezze e soprattutto non usare la magia”.
Invaso da un senso di rabbia che mi fa tremare le mani, tiro un calcio alla sedia più vicina che cade fragorosamente.
Come è possibile?Si sono completamente dimenticati di me!
Mentre ascolto il telegiornale mi rendo conto che si è fatto tardi e che devo riordinare la cucina. Apro il rubinetto dell’acqua calda e inizio ad insaponare con una spugnetta i piatti della colazione. Improvvisamente la mia attenzione viene attirata da una notizia al telegiornale. Una donna dai lunghi capelli biondi esclama spaventata:<< E all’improvviso si è fatto tutto buio…e poi…e poi ha incominciato a far freddo…>>Mi sono voltato immediatamente verso il televisore con un fortissimo sospetto.
<< …e…mi sono sentita risucchiare tutta la felicità, tutte le mie esperienze felici…>>
<< Dissennatori>> bisbiglio a voce molto bassa come per paura che qualcuno possa sentirmi.
La donna è completamente sotto scioK.
<< Qualche altra dichiarazione? Non ha visto nulla?>>chiede ansiosa e avida di sapere l’inviata.
La donna ormai quasi ridotta in lacrime scuote il capo.
<< Va bene. Vi aggiorneremo su ulteriori notizie. Personalmente, ritengo che queste sensazioni siano state frutto della fervida immaginazione della signora. Per quanto ne sappiamo è in cura psichiatrica da dieci anni! Da Wisteria Walk è tutto. Ridiamo la linea allo studio.>>
Sgrano gli occhi.
C…cosa? Wisteria Walk? Ma è a due passi da qui. Dissennatori a piede libero in un luogo completamente babbano? Che cavolo ci facevano? Qualcuno deve averli mandati! I dissennatori non prendono e se ne vanno da Azkaban ( la prigione dei maghi) per fare una passeggiata! Voldemort! Ne sono sicuro.
Vengo pervaso da una forte agitazione. Abbandono i piatti. Intanto sento l’auto di zio Vernon rombare nel vialetto. Mi sciacquo le mani e corro di sopra a prendere la bacchetta. Riscendo le scale.
<<La cucina è tutta in disordine! Ma che cosa hai fatto fino ad ora? Dove stai andando? Oh, ragazzo! Dove corri? Vieni subito qui!>> il volto di zio Vernon diventa paonazzo.
<< Esco!>> ringhio io.
<< Esci? Così? Senza permesso? Dove vai?>> il suo volto diventa improvvisamente da rosso a bianco cadaverico. Corre verso di me ( più che correre sembra che rotoli!) e mi strappa di mano la bacchetta.
<< Ma…ma che avevi intenzione di fare?>> bisbiglia con tono di minaccia e mi afferra, con la mano libera dalla bacchetta, un polso.
<< Lasciami andare! Devo andare!>> urlo disperato.
Cerco inutilmente di divincolarmi ma la presa si stringe sempre con maggior forza intorno al polso.
<< Vernon?>> zia Petunia percorre di corsa il corridoio. Probabilmente nel fracasso il rumore della porta non si è sentito.
<< Che fai?! Abbassate la voce o ci sentiranno i vicini!>> bisbiglia così a bassa voce che per alcuni istanti sono costretto a leggerle il labiale.
Lo zio lascia la presa e porgendo la bacchetta alla moglie dice:
<< Sono tornato da pochi minuti e, quando sono entrato, questo piccolo diavolo stava scendendo le scale con questa.>> cosi dicendo scuote rabbiosamente la bacchetta.
Intanto Dudley si siede sulla sedia più vicina e, mangiucchiando una merendina, osserva attentamente la scena. Io prendo posto sul divano e squadro rabbioso zio Vernon e zia Petunia.
<< Allora? Che cosa avevi intenzione di fare con questa, ragazzo?>> gracchia zio Vernon.
<< Non sono affari vostri! Ora ridatemela! Non volevo fare nulla di male!>> ringhio io.
Zia petunia sfila la bacchetta dalle mani del marito. La osserva come se questa fosse un oggetto estremamente ripugnante. Poi mi guarda e me la porge quasi disgustata. Lo zio spalanca gli occhi.
<< Petunia?! Ma c…che cosa fai? >> balbetta zio Vernon << Sei impazzita? >>.
Zia Petunia scuote la testa: << No.>> e, rivolgendomi uno sguardo minaccioso, dice: << Non farti più vedere con quella cosa in mano!>>
Sorpreso per la reazione estremamente calma della zia, mi alzo e salgo le scale.
E ora cosa faccio? Non posso uscire e c’è stato un attacco di dissennatori! Devono essere ancora nelle vicinanze!
Apro la porta della mia cameretta che, in confronto al resto della casa, sembra una discarica: libri sparsi a terra, numerose edizioni della “ Gazzetta del profeta” in bilico in un angolo, vestiti smessi, laceri e sporchi appoggiati sul letto e la gabbia della mia civetta su una sedia.
Edvige, quando mi vede entrare, arruffa le candide penne in segno di saluto. Mi butto sul letto e chiudo gli occhi tentando disperatamente di non pensare ai dissennatori.
Poco dopo zio Vernon mi avvisa che è pronto il pranzo. Scendo in cucina di malavoglia e mi siedo accanto a Dudley che trangugia una minestra. Afferro una fetta di pane e una coscia di pollo e mangio in silenzio. Dudley guarda il suo programma preferito con gli occhi porcini fissi sullo schermo. Zio Vernon discute con zia Petunia di un affare alla sua ditta di trapani. Pochi istanti dopo mi alzo e risalgo in camera. Mi stendo sul letto e mi addormento.
Sono in un corridoio illuminato da torce, lo percorro con passo svelto, arrivo di fronte ad una porta scura,…
Improvvisamente mi sveglio tutto sudato e con la cicatrice irritata. E’ da tre settimane che tutte le volte che mi addormento percorro lo stesso corridoio e mi ritrovo di fronte alla stessa porta.
Guardo l’orologio: sono le sei. Vado in bagno e mi sciacquo il volto tentando inutilmente di alleviare l’irritazione della cicatrice con l’acqua. Scendo le scale e mi siedo su una sedia in cucina. Guardo un punto fisso nel vuoto. Mi alzo, prendo una coca e accendo la tv. Dopo un po’ di zapping alla disperata ricerca di un telegiornale la spengo. Vado in salotto dove zio Vernon legge il giornale comodamente seduto sulla poltrona.
<< Esco >>
<< Dove vai?>> mi chiede senza distogliere lo sguardo dalle pagine sportive.
<< Faccio un giro >>. Detto questo apro la porta d’ingresso e, richiusala alle mie spalle, percorro Privet Drive. Improvvisamente sento un sonoro Trac. Mi volto indietro alla ricerca della causa del rumore, ma non vedo nessuno. Turbato continuo a passeggiare e mi siedo su un’altalena nel parco.
<< Ciao Harry >> una ragazzina dalla carnagione molto chiara mi saluta.
<< Ciao Sandy! Come va?>> le chiedo .
<< Tutto bene e a te? Come mai tutto solo?>> mi guarda incuriosita.
<< Sono sempre tutto solo. Comunque tutto a posto.>> mi sistemo la frangetta.
<< Allora ciao >> esclama lei voltandosi dal lato opposto.
<< Ciao! >>.
Rimango ancora qualche istante seduto sull’altalena a pensare ai dissennatori e al rumore prima sentito. Stringo con forza la bacchetta.
Mi alzo e mi dirigo verso casa quando vedo d’avanti a me Dudley. Lo raggiungo.
<< Ah, sei tu! >> esclama.
<< Proprio io!>>
<< Che vuoi? Levati dai piedi piagnucolone!>>
<< Cosa?>>
<< Hai capito bene! Sai… ti sento la notte quando piangi e gridi: no! Ti prego non lo uccidere! Mamma! Papà! Lascialo stare! Cedric! Chi è Cedric?>> chiede tutto compiaciuto della sua imitazione.
<< Bugiardo! Io non piango e non grido>> mento.
<< Non ci scommetterei, fossi in te…>> si interrompe.
Improvvisamente tutto diventa buio e freddo. Afferro con decisione la bacchetta come se stessi aspettando da una vita quel momento.
<< Lumos!>> una fioca luce descrive una linea nelle tenebre.
La sollevo. Mi guardo intorno e improvvisamente vengo scosso da un brivido. Una figura incappucciata, avvolta in un mantello nero, striscia verso di me. Vedo la sua mano putrida spuntare da un lembo del tessuto. Sento un ronzio nelle orecchie e una nebbiolina mi offusca la vista.
Punto la bacchetta nella sua direzione e grido con tutto il fiato in gola:<< Expecto Patronum!>>.
Uno sbuffo argenteo di vapore si sprigiona dalla punta della mia bacchetta. Barcollo all’ indietro. <<Expecto Patronum! >>ripeto.
La mia voce questa volta risuona più debole nella mia mente.
Il dissennatore si avvicina ancora. Sento il suo alito putrido.
<<Pensa a qualcosa di bello>> mi ripeto <<Pensa a Hermione, a Ron, pensa ai tuoi amici, pensa a Hogwarts…>>.
<<EXPECTO PATRONUM!>> esclamo con maggiore forza e convinzione.
Un enorme cervo argenteo spunta dalla bacchetta e con le corna colpisce il dissennatore che cade all’indietro. L’essere si rialza e scivola via sconfitto.
<<Dudley>> sussulto spaventato e mi guardo intorno.
Lo vedo a terra inginocchiato di fronte ad un secondo dissennatore. Questi si sfila il cappuccio. Afferra Dudley per i polsi con le sue mani viscide e verrucose e gli si avvicina pronto a baciarlo.
Ripugnato dalla disgustosa scena intimo al cervo di annientare l’altro dissennatore. Quest’ultimo viene scaraventato a terra e fugge.
Ritorna la luce e vedo una vecchia correre con le ciabatte in feltro scozzese una vestaglia e una busta della spesa.
<<Signora Figg!>>esclamo ancora spaventato mentre ripongo velocemente la bacchetta nella tasca dei jeans.
<<Cretino, non metterla via! Ti potrebbe ancora servire se ce ne fossero altri in giro! Quando vedo Mundungus! Lo ammazzo con le mie mani!>>.

* * *

Cosa ve ne pare? Vi prego commentate! E' la mia prima fan-fic e sono agitatissima! Please, siate buoni con i commenti!
Comunque, naturalmente, continua...

 
Continua nel capitolo:


 
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