L`ARMATA SAKURAGI
- Capitolo 1° -
Hanamichi Sakuragi
Frequenta il 1° anno al liceo Shohoku, sezione F. Ha fama di teppista ed è continuamente scaricato dalle ragazze. n° 10, ala grande, 188 cm, 83 kg. Al primo anno di liceo, è sempre stato una testa calda; si avvicina al basket per far colpo su Haruko, la sorella del capitano della squadra, che è però persa per Rukawa, altro componente della squadra. Per questo tra lui e Hanamichi non scorre buon sangue all'inizio, anzi c'è una vera e propria rivalità, ma forse le cose cambieranno... Ha un modo di giocare falloso nei primi tempi, ma impara a prendere tutti i rimbalzi, aiutato dalla statura, e a schiacciare a canestro. Inizia a giocare a basket già convinto di essere un genio e di poter battere ogni possibile rivale, ma scoprirà che non è tutto così semplice, facendo delle figuracce.
Haruko Akagi
Iscritta al 1° anno del liceo Shohoku, sezione D. Appassionata di basket, sorella del capitano della squadra del liceo. È una ragazza molto corretta ed educata, proprio come suo fratello.
Alta 1.61 per 44 Kg.
Yoehi Mito – Yuji Okusu – Nozoma Takamiya – Chuichiro Noma
Sono gli amici di Sakuragi, iscritti come lui al 1° anno del liceo Shohoku, sezione F. Sempre pronti ad attaccare briga, sfottono sempre il povero Hanamichi.
1° CAPITOLO
Aprile - Scuola superiore provinciale Shohoku:
- Scusami tanto Sakuragi…ma io sono innamorata di Oda del club di basket. – disse una ragazza.
- Nooo! Uffa tu sei la 50° ragazza che mi scarica…! Va bene…ADDIO! – disse Hanamichi.
- Mi dispiace tanto Sakuragi – replicò la ragazza.
Poi da un cespuglio saltarono fuori 4 ragazzi, amici di Sakuragi: Yoehi Mito, Nozomi Takamiya, Yuji Okusu e Chuichiro Noma.
- E bravo Hanamichi, sei stato scaricato ben 50 volte! – disse Mito.
- È un record imbattibile. – affermò Takamiya.
- Ora si che puoi diplomarti sereno! – aggiunse Okusu.
Ma Hanamichi non perse tempo e li prese a testate, nessuno poteva capire il suo dolore.
- Avremo esagerato? – chiese Noma.
Hanamichi se ne andò sconsolato e soprattutto deluso.
Così per un bel po’ di giorni, se la prese con tutte le persone che nominavano il basket, fino a quando…
- A te piace il basket? – Disse una voce femminile alle spalle di Hanamichi, che nel momento in cui si girò per dare una testata al possessore della voce, si fermò ad ammirare la bellezza di costei e la sua risposta fu:
- È tutta la mia vita, poiché io sono un atleta. – Hanamichi disse una bugia così grande che il giorno dopo i suoi amici non poterono fare a meno di stuzzicarlo.
- Questo è un nuovo passo per un nuovo record di scaricamenti – disse Mito.
- Sai almeno come si chiama? – chiese Noma.
- Si! Si chiama Haruko Akagi. – rispose Hanamichi.
Continuarono a stuzzicarlo, mentre passeggiavano nel corridoio delle terze, fino a quando 2 tizi non si avvicinarono:
- Tu rossino, sei un matricola? – e senza perdere tempo uno dei 2 ragazzi gli diede un pugno nello stomaco.
- Mi hai fatto mancare il respiro, ora è il mio turno! – disse Hanamichi, riempiendolo di pugni.
- Ehi lascialo! Lo vuoi ammazzare? Ci vediamo in terrazza dopo le lezioni, e non cercare di fuggire! – disse il secondo ragazzo.
- Non scapperò, perché ve la devo fare pagare! – rispose Hanamichi.
Dopo pochi secondi di silenzio…
- Sakuragi? Che ci fai qui? Hai degli amici in 3°? – chiese Haruko.
- Be si, e tu che ci fai qui? – disse Hanamichi.
- Be, nella sezione F c’è mio fratello! E li stavo portando il pranzo, ma mi sento in soggezione ad entrare in un’aula di 3°... Ma dove vai? –
- Vado a portarli il pranzo e a presentarmi. –
- No! Fermati, mio fratello è un timidone! Torna subito nell’aula di 1° -
- Ah! Ve bene. –
Hanamichi tornò in classe, ma nel mentre i 2 tizi di prima, tornarono nella loro aula a parlare con il capo della loro banda di teppisti:
- Ehi! Voi altri! Che è successo? – chiese il capo.
- Piccolo Nori… vedi noi…- balbettò uno dei 2.
- Vergognatevi! Farvi menare da una matricola! – li prese a pugni, e poi continuò:
- Hanamichi Sakuragi…il rossino delle medie Wako, ne ho sentito parlare! E così ora studia qui,
Gli faremo passare tutta la voglia di scherzare con noi! – disse infine Norio.
Dopo le lezioni…
- Ehi Hanamichi? Verresti a vedere il club di basket? – gli chiese Haruko.
- Si certo, tanto non ho da fare. –
Nel mentre non molto lontano da li, Mito, Takamiya, Okusu e Noma:
- Ehi! Hanamichi? Andiamo? Dove sei? -
Intanto in terrazza: - Io Norio Hotta, insegnerò a Sakuragi a rispettarci! – disse Norio.
Poi in palestra…: -Uffa! Non c’è ancora nessuno. – disse Haruko.
- Peccato! – disse Hanamichi.
- Sai io alle medie ero nel club di basket. –
- Stupendo –
- Ma sono molto goffa, perciò non voglio giocare qui al liceo! –
- Capisco! –
- Sakuragi? Sai cos’è un “DUNK”?
- No! –
- Essere un dunk significa essere una stella del basket, significa schiacciare la palla dentro il canestro in modo da far eccitare il pubblico. –
- … -
- È quando, la paura dell’avversario fa concentrare tutta l’energia in un canestro, quello si chiama Slam Dunk –
- SLAM DUNK… -
- Alle medie mio fratello faceva degli slam dunk fantastici, a tal punto che anche i tifosi della squadra avversario lo applaudivano, ma anche gli slam dunk di Kaede Rukawa erano grandiosi.
- Rukawa? –
- Wow! Sakuragi riesci a reggere la palla con una sola mano. –
- Figurati, d’altronde sono un atleta no?! –
- Magari riesci anche a fare un canestro –
- No so, non lo mai fatto… -
- Su dai prova –
- D’accordo! –
Sakuragi si posizionò e una decina di metri dal canestro, prese la rincorsa e nel momento in cui stava per mettere la palla nel canestro… diede una testata al tabellone.
Poi in palestra arrivò anche l’armata Sakuragi: Yoehi Mito, Yuji Okusu, Nozoma Takamiya e Chuichiro Noma.
- Ehi Hanamichi, ma che hai fatto? – chiese Okusu.
- Ma che fa? – domandò Noma.
- Sarà morto? – chiese Takamiya.
- Ah! Tu devi essere Haruko – disse Mito.
- Si! Ciao, voi dovete essere Mito, Takamiya, Okusu e Noma! Piacere. –
- Piacere – dissero in coro.
- Ah ora ho capito! Hai portato Haruko nella palestra deserta. L’hai spinta giù, ma lei ha fatto resistenza e tu hai dato una testata per terra. – disse mito.
- Colpito in pieno giusto? – chiese Okusu.
- Ah! Ah! Ah! Ah! Povero Hanamichi – disse Noma.
- Ti abbiamo scoperto – affermò Takamiya.
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