- Capitolo 1° -
<Perché mi fai male?>
S.
Isolarsi in quel mutismo serrato, ostinato non serve proprio a nulla. E tu lo sai bene. Lo sai benissimo, quanta fatica sprecata sia.
Ma allora, perchè continui?
Perché, come al solito, mostri agli altri solo la freddezza della tua scorza, senza mai aprire il tuo tenero cuore?
Perché i tuoi diamanti affilati mi guardano ora con indifferenza, ora con feroce rivalità, ma mai con amore?
Eppure...eppure ci sono stati momenti in cui altro mi hanno detto, altro mi hanno giurato.
Le tue labbra...queste tue labbra sempre serrate in un broncio eterno, quel giorno si erano schiuse in sorriso, come una rosa appena sbocciata e appena bagnata di rugiada.
Una rosa rara ed estremamente preziosa, tutta per me.
R.
Con la coda dell'occhio vedo bene il tuo sguardo, normalmente sorridente ma ora così enigmatico, posato su di me.
Come vorrei sapere cosa devo fare ora, come se fosse solo una partita, solo un canestro...ma purtroppo ciò non riguarda più il basket ed io non so proprio cosa fare.
Se solo...se solo sapessi esprimere a parole quello che provo.
Tu per me sei l'incognita più grande.
O meglio...fai diventare me, un vero enigma. Perché quando ci sei tu io non riesco proprio a capire cosa mi passi per la mente.
Non voglio sprecare la parole amore. Eppure non posso ignorarla del tutto.
Tu sei tu.
Il fatto è che non so come comportarmi io, cosa fare, cosa dire, se è giusto, poi, dire qualcosa...
Quindi non mi resta che chiudermi ancora di più nel mio mondo, l'unica cosa in cui riesco benissimo...come è anche intuibile dalla mia capacità a relazionarmi con gli altri.
Ma perché continui a guardarmi?
Perché non mi lasci semplicemente perdere, eh?
Sarebbe tutto molto più facile e probabilmnte meno doloroso per entrambi.
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-Kaede! Che bella sorpresa trovarti qui!-
-E' un raduno di tutti i giocatori di Kanagawa...era piuttosto ovvio che ci sarei stato...-
-Già...che sbadato, eh? Senti Kaede...-
-Sendo...-
-Si dimmi tu...^_^ -
-Non mi pare di averti dato il permesso di chiamarmi per nome...Rukawa va più che bene!-
-Come vuoi...Rukawa...-
-...-
-Ehi aspetta, non te ne andrai di già! Io ti devo parlare...devo chiederti una cosa...-
-Sintetico...-
-Ok...perché mi stai evitando?-
-Io cosa? Guarda che ti sbagli, Sendo!-
-Non prendermi per il culo, Kaede...pardon...SIGNOR RUKAWA...lo so che mi stai evitando!-
-E perché dovrei, scusa?-
-Proprio quello che vorrei sapere da te!-
-Cazzate Sendo...se hai voglia di rompere le palle, vai da qualcun altro...-
-No. Non sono cazzate e lo sai. Io devo sapere questa cosa! Perché mi eviti?-
-Magari perché sei oppressivo?-
-Io oppressivo? Pensa che credevo fosse perché tu sei un ghiacciolo asociale!-
-Come vuoi...ciao-
-...ciao...-
**********
S.
Perché continui? Eh? Perché vai avanti in questa farsa?
Vedi che continui a scappare da me?
Perché i tuoi occhi chiari non sono affatto limpidi, quando mi parli?
Perché mi vuoi allontanare a tutti i costi?
Perché mi fai male?
R.
Perché proprio ora devi insistere? Proprio ora che mi sento così fragile, ora che la mia maschera si sta irrimediabilmente incrinando.
In balìa di quello che provo per te.
Perché insisti così tanto, nonostanteil mio odioso atteggiamento?
Ma cosa vuoi tu da me?
Perché mi fai male?
FINE
Allora...non so nemmeno io perché ho scritto questa cosa, che non so se definire racconto breve, schifezza lunga o non so nemmeno io cos'altro...
R. sono i pensieri di Rukawa, mentre S. quelli di Sendo.
I dialoghi tra gli asterischi sono i dialoghi tra loro, ovviamente.
Che altro? Boh...volevo solo far vedere come a volte due persone, nonostante si cerchino e provino gli stessi sentimenti (fino alla fatidica domanda finale "perché mi fai male?"), alla fine non riescano a trovare il contatto giusto e rimangano irrimediabilmente soli.
Evviva il mio solito ottimismo!
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