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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: GOOD RIDDANCE(TIME OF YOUR LIFE)
Genere: Sentimentale, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Autore: ran7 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/11/2004 20:04:14

kei deve rinunciare a tutto per il suo futuro nella hito.perfino al suo amore...ma andrà davvero così ?(kei-takao)songfic...leggetela!!!!!!!!
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

GOOD RIDDANCE (time of your life)

<Another turning point,
a fork stuck in the road>

Una svolta. Si dice così, qiuando le cose cambiano, no?
Quando si ha un bivio davanti e si sceglie la direzione da prendere...
Come ora...come sempre, nella mia vita...
Ma forse non solo nella mia, vero? E' solo che le decisioni che devo prendere sono sempre maledettamente difficili.
Questa è la vita. O almeno, questa è la MIA vita.
E sto per giocarmi tutto. In questo ufficio merdoso.
Davanti a quell'uomo ancora più merdoso, che dicono essere il mio unico parente rimasto...ma è mai possibile che debba avere un nonno simile?
Mi guarda impassibile come al solito, ovviamente nascondendo chissà quali pensieri che mi fanno rabbrividire solo al pensiero.
Mi fa schifo. Mi fa schifo lui, così come mi fa schifo la sua voce, i suoi vestiti, il suo ufficio, questo palazzo sontuoso....mi fa schifo ogni cosa che abbia a che fare con lui.
E mi fanno schifo questi abiti eleganti che mi ha costretto ad indossare.
Mi fa schifo la mia famiglia, il mio stesso sangue. Questa vita è una merda. Una fottutissima merda.
E vaffanculo, ora ho davanti a me il famoso bivio...la decisione fatidica...

-Allora Kei, cosa hai deciso in proposito?- i suoi occhi severi mi scrutano quasi per costringermi a rispendere, a causa della soggezione, quello che lui desidera sentirsi dire. Deve essere una tecnica che utilizza con i suoi sottoposti.
Lo sa che non funzionerà con me. Lo sa, eppure è altrettanto sicuro che io risponderò comunque ciò che vuole lui.
Vaffanculo, vita di merda.

<Time grabs you by the wrist,
directs you where to do>

-Accetto, nonno. Farò parte del consiglio di amministrazione della Hito...- ...proprio come vuoi tu.
La mia voce è ferma, miei occhi puntati su di lui, per dimostrarsi non arrendevoli. Ma su di me sento cadere la rassegnazione più pura.
Ecco fatto. Sarà contento, immagino, ha ottenuto quello che voleva. Ha me. Ma io? Contento? Io no. Io non sono soddisfatto per nulla.
Ma d'altronde, quando mai mi sono potuto dire contento e soddisfatto, io?
- Ne sono lieto, Kei. E...per quanto riguarda "quella questione"?- la chiama "quella questione" lui. Come al solito, non mi capisce. Non ha mai capito che "quella questione", per me è la vita. Il bey blade.
Ma ormai è tardi per tornare sui propri passi. Non si ha più scelta, una volta imboccato il sentiero.
Il tempo ha fatto tutto da solo, mi ha trascinato in questa strada senza che io glielo avessi mai chiesto.
-Allora Kei? Lo sai come la penso...ormai hai 21anni, sei un adulto! Non posso permettere che un mio dirigente perda tempo in quelle sciocchezze da bambini...- "sciocchezze da bambini", le chiama...non la pensava così qualche anno fa, quando voleva conquistare il mondo con quelle sciocchezze...
Se non avessi la certezza che non risolverei nulla e mi rovinerei solo il futuro, gli tirerei un pugno in faccia.
Mi fa schifo. La sua voce mi ripugna.
Ma che io lo voglia o meno, è mio nonno. E da questo momento anche il mio datore di lavoro.
-Come vuoi...lascerò perdere il beybelade...- a queste mie parole il suo volto si illumina. E' ovvio che mi crede in suo pugno.
-Ma ad una condizione...- aggiungo, facendogli cambiare espressione da raggiante a sospettosa.
-Che condizione?- alza un sopracciglio con espressione infastidita e curiosa.
E' buffo, o almeno dovrebbe esserlo, vedere quanto le sue espressioni, il suo volto ripugnante, il suo stesso modo di fare assomiglino così tanto ai miei.
No, buffo non è la parola giusta...agghiacciante mi pare più adatto.

-Un'ultima sfida. Lasciami il tempo di un ultima sfida!- ecco la mia proposta.
-Umph...come vuoi...ma da domani mattina ti voglio puntuale qui in ufficio!- è imperioso.
- Va bene- lascio sfuggire annoiato , mentre sono già voltato verso la porta, per uscire da questo ufficio di merda.
-E...Kei?- mi blocca cobn un tono maledettamente disgustoso.
-Si?!- smetto di camminare, ma non mi degno neppure di voltarmi verso di lui per sentire cosa vuole dirmi...
-Da domani ti voglio sempre vestito bene, d'accordo? E niente orecchini, piercing, pettinature strane, tatuaggi e altre schifezze del genere, intesi?- il tono è perentorio.

Non dico nulla e riprendo a camminare come se non avesse neppure aperto bocca. Grazie a Dio sono uscito da quell'ufficio, da quella camera opprimente.
Finalmente posso respirare senza sentire quel fetore schifoso di cupidigia e corruzione. Ma potrò respirare solo fino a domani...e poi quell'odore che mi disgusta tanto, diventerà anche il mio...


<So make the best of this test
and don't ask why>

Ho solo oggi a disposizione. Solo una misera giornata per fare ciò che desidero di più. Neppure 24ore per dare addio al mio sogno, al sogno che mi ha fatto andare avanti per tanti anni.
E poi...poi oggi diventerà una parte del passato che dovrò cancellare...sarà solo uno stupido lontano ricordo.
Fuori dal grattacielo della Hito vedo due volti famigliari, fin troppo.... Che diavolo ci fanno qui? Che sfiga di merda...
Ovviamente mi hanno visto, mentre cercavo di raggiungere la macchina in modo furtivo, proprio la macchina che stavano contemplando ammirati...
Ecco ad avere le macchine belle, cosa si rischia...
-Ehi Kei! E' tuo 'sto goiello?- mi fa Takao tra l'invidioso e l'ammirato...
-Non è possibile...ma davvero hai una porsche?- fa di rimando il prof K...
Non rispondo, ma faccio aprire la chiusura centralizzata con il telecomando del mio bolide nero, suscitatando in Takao un cipiglio sempre più invidioso.
-E da quando?- mi chiede.
-Un regalo di qualche giorno fa...mio nonno...- dico con aria tra il disgustato e il rassegnato. Ammetto che la macchina è un sogno, ma so benissimo che mio nonno l'ha presa solo per comprarmi.
-Kei, ma cos'è quella faccia?- Takao, per quanto sembri apparentemente un idiota, si accorge del mio stato d'animo, di ciò che mi tormenta dentro. Già...in fondo io e lui ci conosciamo così bene...lui sa tutto di me...tutto tranne che...
-Nulla, nulla...- cerco di rimediare...
-Ehi, ma cosa ci facevi nel palazzo della Hito?- perché quell'impiccione del prof deve mettere il becco dove non gli riguarda?
-Ehm...nulla...- perfino un sordo cieco muto e pure paralitico e mezzo ritardato capirebbe che sto nascondendo qualcosa...
-Kei...è successo qualcosa...si, insomma, tuo nonno ha detto...o fatto qualcosa che...- il viso di Takao si fa subito serio e preoccupato. Lui sa bene quale odio verso mio nonno mi animi, ma conosce anche il terribile influsso che lui ha su di me, nonostante io cerchi di oppormi.
-No...diciamo che...ci siamo solo parlati un po'- cerco di non farlo preoccupare, non avrebbe senso che lo facesse oggi.
-Immagino...- mi sorride, quasi per cercare di tirarmi su il morale.
Il prof mi guarda sospettoso. Per quanto io sia sempre stato un po' strano, un tantino chiuso e scontroso (un tantino????? ndRan), è evidente che oggi sono peggio del solito...
-Sicuro che sia tutto ok?- se ne esce all'improvviso da dietro i suoi occhiali.
Lo ignoro e mi rivolgo direttamente a Takao...
-Takao, ti va una sfida?- improvvisamente mi sento pronto a fare quello che amo di più, per l'ultima volta.
-Eh? Ora?- si guarda attorno stralunato, sorpreso, ma so che non mi dirà di no.
-Si! Ora! Dammi il tempo di togliermi 'sti vestiti ridicoli...ho il cambio in macchina!- non so perché, ma mi sembra che il viso di Takao sia un po' arrossito a queste parole.

Ed eccoci qui. In un anonimo parco giochi si sfidano i due blader più forti del mondo.
In questa giornata banale, circondati da ragazzini entusiasti ed increduli che i loro idoli stiano per iniziare una sfida proprio davanti ai loro occhi.
Loro non sanno quello che mi aspetterà domani.
Takao stesso non sa nulla.
Oggi sarà la mia ultima sfida. Sarà l'ultima volta che lancerò Dranzer.
E forse anche l'ultima volta che vedrò Takao.
-Takao...- mancano solo pochi secondi alla sfida...
-Dimmi...- la tensione ora è alta, siamo entrambi carichi e concentrati.
-Al 100%...- voglio che questa sfida sia memorabile.
-Come sempre...-
Daremo il meglio di noi stessi, senza che ci siano parole fra noi, senza che si siano spiegazioni. Solo per l'amore che ci lega al bey...
Solo per l'amore, amore che non confesserò mai, che mi lega a lui.


<It's not a question,
but a lesson learned in time>

-Tre...due...uno...LANCIO!-
Dranzer parte come una scheggia, morde il terreno di gioco con un'aggressività maggiore che in passato...il candido Dragoon, altrettanto, si è fiondato in campo come un uragano.
Ora non servono le parole.
Tutto quello che c'è da dire è condensato in sguardi, respiri...è espresso solamente dal cuore che batte, sfondandomi il petto.
Non ci sono domande ora, non ci sono costrizioni.
Il mio bey sfreccia e scintilla, aspettando solo il momento buono per attaccare Takao.
Anche lui sta aspettando una mia mossa.
Ci stiamo solo studiando, sebbene conosciamo a memoria ogni nostra strategia. Insomma...è come se fossero i preliminari...
Lo guardo in viso. E' bello, davvero meraviglioso così concentrato ed impegnato. Mi chiedo...mi chiedo se quando fa l'amore conservi quell'espressione meravigliosa.
Un vero peccato non poterlo sapere...
Ed io non lo scoprirò mai, sebbene sia la cosa che desidero di più...

I bey girano sempre più vorticosamente.
Ecco. Ecco il momento giusto. Lo sento. Dicono sia esperienza, ma io credo più che altro sia un istinto innato, quella capacità di capire quando sia il momento giusto per attaccare.
-Attacca Dranzer!- esplodo improvvisamente.
-Schivalo Dragoon...troppo prevedibile, Kei!- urla Takao sorridendo, mentre il suo bey scansa il mio attacco infuocato.
Sorrido anche io. Certo...Takao non è creto una persona semplice da sorprendere.
E' iniziata la nuova fase della gara. Ora la fenice ed il drago azzurro sono pronti ad affrontarsi a viso aperto.
Ora è il momento di dare tutti sé stessi, tutta la passione che abbiamo in corpo...è il momento di scatenare la vera potenza...
Il vento di Takao e il mio fuoco...
Non voglio perdere. Non voglio assolutamente perdere contro Takao.
Questa volta non si tratta di orgoglio. Nè di presunzione. Non è l'ambizione di sconfiggere il campione del mondo.
So bene quanto valga uno come lui, lo conosco troppo bene e lo amo troppo per sottovalutarlo.
Ma voglio vincere io.
Voglio che la mia ultima volta sia una vittoria.
Voglio sentire scorrere sangue pulito nelle mie vene.
Voglio essere libero. Voglio solo poter definirmi vivo, almeno per un istante.

I due bey corrono a velocità pazzesca, uno contro l'altro (armati?ndManzoni...no!!!ndRan).
Ma lo so già. Così sarà perfetta parità, come è successo tante volte.
Forse sarebbe giusto così. Parità.
Ma io voglio vincere. Io voglio essere libero. Io voglio dirgli ciò che provo, ora che lo vedo per l'ultima volta nella mia vita.
Il resto non importa, in un momento come questo.
Solo io e lui.


<It's something unpredictable,
but in the end is right
I hope you had the time of your life>

Ora o mai più. E' la mia sola possibilità, non la voglio cacciare nel cesso...
-Takao...TI AMO!- urlo all'improvviso.
Inaspettatamente il mio avversario si distrae dal suo attacco finale. Mi guarda con espressione incredula e sconcertata. Si è distratto dalla gara.
Non volevo che finisse così. Dranzer colpisce Dragoon, ormai privo di controllo, che vola oltre il terreno di gioco e si ferma.
Non volevo vincere così. Non volevo davvero. Volevo solo mettere tutte le carte in tavola.
Ma ho vinto...in un modo o nell'altro oggi ho vinto.

Tutti i ragazzini, che fino ad un momento prima urlavano e facevano il tifo, ora sono ammutoliti. E' un silenzio irreale, quello che ci circonda ora.
Takao guarda ora me, ora il suo bey ormai fermo, mentre Dranzer ritorna ubbidiente nella mia mano.
E' finita davvero, ora. La fenice ha volato per l'ultima volta.

-Keeeeei!!! Hai barato, bastardo!!- Takao si è un tantino alterato. Si è reso conto solo ora della sconfitta, che ho ottenuto in modo un po' irregolare...
Non che volessi ottenere quello, con la mia dichiarazione improvvisa, ma è chiaro che Takao ha pensato che io abbia detto una cosa del genere solo per distrarlo. E vincere.

-Io? Guarda che non ho fatto proprio nulla di irregolare!- mi scagiono con aria innocente...in fondo è vero...non ho barato...ho solo detto quello che provo per lui.
-Coooosa?! Prof...diglielo anche tu...-e si volta verso il prof K per cercare manforte.
Ma tutti quelli che ci sono attorno sono rimasti muti.
Credo che ognuno i loro abbia capito che il senso delle mie parole era vero. Tutti hanno capito che io davvero amo Takao.
Tutti, tranne proprio Takao, che come al solito, non ha capito nulla...
Forse meglio così, comunque...sarà meno difficile dirgli addio, evitando ogni imbarazzo.
-Ehm...perché non vi spiegate fra voi eh? Noi vi lasciamo soli...- un prof K estremamente imbarazzato, si allontana da noi quasi fossimo due mostri terrificanti, seguito a ruota da tutti i nostrii fan.
Improvisamente ci ritroviamo soli in questo giardino.
Non riesco ad essere in imbarazzo, da quanto Takao si è dimostrato ingenuo. In fondo lui è un puro, un ragazzo così...così convinto nelle sue idee da non poter capire che stavo facendo sul serio, io prima.
Non voglio sporcarlo con il mio sangue marcio e corrotto. Non voglio che lui sappia la verità, su quanto l'ho amato in silenzio per tutti questi anni.
Perché dovrei rovinare tutto ora? Perché sputtanarsi?

Ma...oggi è la mia ultima possibilità che ho per vivere. Perché buttare via la mia unica occasione?
Da domani dovrò dare l'addio a tutto...a lui. Tanto vale che faccia tutto ciò per cui è valsa la pena vivere fino ad oggi. In questi ultimi istanti di vera vita che mi restano.
Domani...domani dovrò rinunciare a tutto questo. Domani dovrò dimenticare questa felicità strana che mi pervade il corpo.
Ma lo farò domani...ora è ancora oggi e posso ancora sentirmi libero.
Non voglio pensarci, al futuro. Penso solo al presente...penso a questi occhi che mi stanno guardando infuocati di rabbia.

-Dai Takao, lo ammetto...è stata una mossa scorretta, contento?- ci vuole così poco per fare contento un bambino come Takao...
-Certo che era scorretto! Voglio la rivincita!!!- pur cercando di rimanere accigliato e furioso, è chiaro che mi ha già perdonato...gli sta scappando un sorriso, da sotto la maschera della finta arrabbiatura...
-Ora no...siediti qui un attimo...- lo invito a sedersi su una panchina...è così vicino a me, ora...
-Uh...- mi guarda dritto negli occhi. Ora è tornato serio.
-Devo dirti una cosa...- anche io sono serio, completamente serio, ora.
-Dimmi...c'era davvero qualcosa che non andava con tuo nonno, vero?- è più perspicace di quanto non sembri all'apparenza...
-Si...oggi è stata l'ultima sfida di bey...mio nonno mi ha assunto come dirigente alla Hito...ho l'ordine tassativo di non aver più a che fare con il bey blade...- faccio una pausa, per permettere Takao di realizzare quello che ho appena detto.
-E...e da domani non potremo più vederci...dovrò frequentare solo le persone che mio nonno riterrà adatte alla..."mia posizione sociale"- gli vorrei far capire quanto io trovi ingiusto tutto ciò, ma il disgusto che traspare dalle mie parole non penso sia sufficiente...
-E io...noi...-non riesce ad andare avanti, come se avesse un qualcosa in gola che gli impedisca di andare avanti a parlare.
-Io non posso farci nulla...non posso continuare a scappare in eterno da lui...ho dovuto accettare....-
-Si...ma perchè?- sembra disperato...
-Perché non lo mando al diavolo? Perché non gli disubbidisco e faccio di testa mia?- me le sono fatte anche io queste domande...ma non esistono risposte, non questa volta almeno...
-No...volevo solo sapere, perché ogni volta fai così? Perché pensi solo a te stesso e ti schieri sempre contro di me? Tu sei ricco, non avresti bisogno di tuo nonno...ti ospoiterei volentieri da me, se solo tu volessi...il problema è che tu sei maledettamente viziato ed egoista, come sei sempre stato!- ha le lacrime agli occhi.
-Può darsi...ma tu che ne sai, eh? Ho una multinazionale che mi pesa sulle spalle! Ho delle responsabilità alle quali non posso sottrarmi! Sono il suo unico erede, lo capisci? Fino ad oggi mi ha permesso, a modo suo, di fare ciò che volevo! Ho avuto tutto...e forse è vero quello che dici, sono viziato...ma è per questo che ora devo crescere! Per questo devo prendermi le mie responsabilità! E se questo vuol dire rinunciare a tutto...lo farò...in fondo non è questo, ciò che chiamano diventare adulti?-
-Capisco...- lo so che arrabbiato, ferito, deluso dal mio comportamento.
Io stesso lo sono, in fondo. Ma la verità è questa, e non posso continuare a fare lo struzzo per tutto il resto della mia vita.


<So take the photographs,
and still frames in your mind>


-Mi fa così male...tutto questo mi mancherà così tanto...- la mia voce è carica di amarezza...
-Già...e così diventerai un uomo ricco e potente...e ti dimenticherai dei vecchi amici...-
-Non dire sciocchezze! Il fatto che non potrò vedervi non vuol dire espressamente che vi dimenticherò- ...anche se vorrei farlo, per non soffrire ancora di più...
-Si...-il suo non è un tono molto convinto.
Ora sta frugando in una tasca...
-Guarda!- mi dice, porgendomi una fotografia un po' spiegazzata.
Siamo io e lui, un paio di anni fa...
La foto è davvero buffa...Takao sorride facendo l'occhiolino, mentre io sono imbronciato e guardo altrove. Una bella foto davvero.
-E questa di quando è?- chiedo curioso a Takao.
-Di due anni, fa. Eravamo sulla spiaggia...l'ha fatta Max, non ricordi? Tu non volevi farti fare fotografie, così l'avevamo fatta a tradimento!- ripensando a quei momenti sorride, ma il suo sorriso è così amaro e triste da sembrare quasi lacrime.
-Certo che....non sono mai stato un granchè, come amico...- ammetto...
-Già...ma alla fine basta saperti prendere...-
-Perché...tu sapresti prendermi?- chiedo con tono ironico...
-Beh...quando avevamo14anni tu mi odiavi...e guardaci ora...sembriamo una coppietta al parco!- a queste parole lui abbassa lo sguardo, proprio mentre io avvampo involontariamente.
E' vero, probabilmente lo odiavo...sicuramente lo invidiavo senza volerlo ammettere.
L'ho insultato tante di quelle volte...senza togliere il fatto di aver fatto a botte con lui.
E ora? Ora, per quanto a raccontarlo sembri assurdo, lo amo. Semplicemente lo amo.
Ma solo per oggi. Perchè domani...domani potrò solo ricordarlo come un frammento del passato.
Non potrò più amarlo, domani...solo ricordarlo e seppellirlo sotto la cenere dell'amarezza.


<Hang it on a shelf
of good health and good time>


-Già...ti odiavo...è buffo, ripensarlo ora!- dico, cercando di riassumere un colorito normale e rompere questo momento di imbarazzo...
-Beh...non è che tu mi fossi molto simpatico, al tempo...- aggiunge scherzoso...
-Coosa? Io ero un angioletto!- sto al suo gioco...
-Si...e gli Shell Killers il coro dei beati...- la sua ironia mi punzecchia...
-Guarda che sei tu che mi hai voluto nei Blade Breakers! A tutti i costi, se non erro...- sembriamo davvero tornati a 14 anni...
-Era solo un gesto di bontà, visto che mi facevi pena!- ovviamente non si tira indietro allo scherzo...
-Coosa? Dì la verità...ti facevo comodo perché ero il più forte e come avversario vi avrei schiacciato! Infatti quando sono andato con i Demolition Boys, non dirmi che non tremavi all'idea di divermi affrontare!-
-Veramente ero così arrabbiato che volevo incontrarti solo per spaccarti la faccia!-
-Illuso...guarda che non avresti avuto speranze, facendo a botte con me...lo sai bene che sono più forte io, da sempre...-
-Ma in campo sono più forte io!-
Non rispondo a questa provocazione. Forse ha ragione, lui. Forse è vero che è il più forte. Almeno ha il pregio di non arrendersi mai
Io invece...

-Senti Kei...- è tornato di nuovo serio, come me d'altronde...
Lo guardo, senza aprire bocca...è il momento della verità, credo...
-Prima di andartene via per sempre volevo sapere una cosa...prima stavi scherzando?- è così triste, così maledettamente disperato in quei suoi dolci occhi.
E' finita l'età delle bugie, l'età dei sotterfugi. E' l'ora di dire la verità, tutta, senza omettere nulla.
-Sai...quando ho abbandonato i Blade Breakers, per ben due volte, avrei voluto dirti perché lo facevo...avrei voluto urlarti in faccia, quello che ti ho detto solo oggi...- lo guardo negli occhi. E' strano, non mi sento teso o imbarazzato. E' come se stessi confessando i miei peccati in punto di morte.
-Intendi dire...- è tipico del suo carattere, non riuscire a trattenere le sue emozioni...dai suoi occhi trapelano scintille...
-Quello che ti ho urlato prima, non era solo un modo per vincere...è la verità...- chissà cosa mi dirà ora...è, come sempre, imprevedibile...
-Cioè tu...io...- mi sembra così confuso, ora...ed il suo viso è porpora acceso...
-Si, io ti amo! Non so cosa penserai ora di me e, onestamente, non mi importa! Purtroppo questo mio sentimento non è gradito da mio nonno...credo che essenzialmente sia per quello che mi proibisce di vederti da domani in poi...- ora sa davvero tutto...
-Lui sa che tu...che tu...- è sempre più rosso e agitato.
-Diciamo che l'ha intuito...è una persona perspicace...un bastardo, è vero, ma non un certino di certo...- vediamo se coglie la provocazione implicita nelle mie parole...
-Beh...si...EHI un momento! Stai dicendo che io che non l'avevo capito sarei un cretino?- è arrossito ulteriormente...
-Beh...un po' ingenuo?- mi scappa da ridere, da quanto è buffo ora...ma non sarebbe educazione ridergli in faccia, non ora almeno.
-Beh...allora se non altro sono in buona compagnia...-improvvisamente cambia espressione. E' più adulto, ora. Più affascinante. E i suoi occhi brillano maliziosi.
-Eh?- mi ha lasciato senza parole...
-Ma allora tu sei più cretino ancora!!!!!-

Non ho il tempo di ribattere che le sue labbra si appoggiano alle mie, dolcemente.
-Capito, ora?- mi sussurra a mezzo millimetro dalla mia bocca.
-Non abbastanza...- e mi approprio delle sue morbide labbra.

Il bacio diventa sempre più passionale...le lingue si intrecciano in un gioco così eccitante...da quanto desideravo tutto questo? Da quanto desideravo Takao?
Da troppo tempo.
Ma il fiato mi viene meno. Dovrò separarmi da lui, e purtroppo sarà per sempre.
E' il mio unico rimpianto, dover rinunciare a questo paradiso.
Mi separo da lui. E' così doloros quello che sto per fare...
-Mmmmmh...Kei...- mi dice pieno di passione...mi vuole...mi reclama...
Ma io devo tornare alla realtà. E' sera. Ormai è scaduto il mio tempo.
-Takao...- lui si avvicina nuovamente, speranzoso. Ma lo devo allontanare, se pur dolcemente, con le braccia.
-Takao, ascolta...non possiamo...sarebbe solo un errore...- lo deve capire...già faccio difficoltà a controllarmi...deve capire quanto potrebbe farci ancora più male...
-Perché dici così?- non vuole ascoltarmi, non vuole proprio capire.
-Cazzo, Takao!- lo spingo lontano con rabbia -Perché non vuoi capire? Devo dirti addio! Devo andare...devo andare via da te, per sempre! Almeno non rendermi tutto più difficile!- sfogo su di lui la rabbia destinata a mio nonno.
-IO non voglio capire? IO? E tu? TU capisci, invece? A me non pensi, vero? Cazzo Kei...te ne esci così, mi illudi...e poi? Poi cambi idea! Non sono mica un burattino al tuo servizio! Non funziona che prima mi usi e poi..."no grazie, meglio di no!"...non funziona così!- non capisce...non può capire quanta disperazione ci sia ora nel mio animo...
Sto zitto. Lo lascio sfogare...tanto non c'è nulla da fare, ormai.
-Sei il solito egoista, fino all'ultimo, vero? Voui tornare dal nonnino? Vai allora! Vai pure! Ma da ora tu per me non esisti più hai capito? Non venire mai più a cercarmi, perché per me non esisti più!- dai suoi occhi sgorgano lacrime bellissime.
Pagherei oro per poterlo consolare...ma non mi è concesso.
-Allora addio, Takao.- anche questa volta riesco a rimanere freddo ed impassibile.
Mi volto. La luce rossa del tramonto sfreccia diretta verso miei occhi. E' abbagliante. Nello stringere le palpebre, per evitare questo riflesso fastidioso, una piccola lacrima scende lenta, ma inesorabile dai miei occhi...
Una lacrima rossa che nessuno vedrà mai, neppure Takao che ne è il padrone.


<Tattoos of memories
and dead skin on trial>

Finalmente a casa. La giornata di oggi è stata così intensa, così ingiusta in fondo...
Ha segnato per sempre la mia vita, questo è sicuro.
Ora non mi resta altro da fare che dare l'addio a me stesso, a questo me stesso che deve scomparire entro domani.
Mi guardo allo specchio...tutto questo appartiene già al passato, anche se a dirlo sempbra un paradosso.
I miei capelli...da domani addio ciocche sparate in aria dal gel...da domani dovrò assomigliare a quei damerini che leccano il culo a mio nonno.
Per non parlare della tortura di dovermi togliere l'orecchino e i piercing al labbro ed al sopracciglio...quanti ricordi legati a quei momenti.
Il casino sarà vestirmi in modo da non far notare il tatuaggio della fenice che ho sul braccio...perché quello non si separerà mai da me, impresso per tutta la vita nella mia stessa carne.
E da domani...addio pantaloni larghi, catene, maglie nere...solo giacche e cravatte che mi fanno sembrare un cretino.

Ma non posso dire niente a nessuno, se non a me stesso. Me la sono cercata. Posso solo ripetermelo all'infinito.
Mi corico nell'oscurità della mia camera, incurante di che ora sia. Mi basta solo chiudere gli occhi...mi accontento di questa, pur di sfuggire alla realtà che domani mattina sarà più vivida che mai.
Buonanotte Kei Hiwatari. Domani ti sveglierai in un'altra vita.

<For what it's worth,
it was worth all the while>

Eccomi qui. Non so come, ma mi ritrovo davanti al portone in cristallo della Hito. A fianco di esso, due portieri vestiti in livrea, che mi guardano avvicinarmi ad esso sempre di più.
Un portone che a me sembra solo il varco per raggiungere l'inferno.
Ciò che ancora mi separa dalla mia vita futura.
Salgo i gradini di bianco marmo, davanti ad esso.
I due portieri ora mi devono aver riconosciuto, perché il loro sguardo si è fatto ossequioso.
-Buona giornata, signor Hiwatari!- fanno in coro, ben addestrati da mio nonno.
Mi fanno schifo, come ogni singolo mattone del grattacielo in cui sto per entrare. Non li degno neppure di uno sguardo.
E' come se non fossi nemmeno qui, se non fisicamente...la mia mente è così lontana. Stanotte ho fatto troppi sogni.
Sogni che fanno male, ricordandoli oggi.
Takao. C'era Takao. Era lì, che mi abbracciava....e ci siamo baciati...ci siamo amati tutta la notte. Poi ricordo di avergli promesso di rimanere al suo fianco per sempre. Gli ho detto di amarlo e che avrei rinunciato alla carriera nella Hito, pur di vivere con lui.
Ma era solo uno stupido sogno, ben lontano dalla triste realtà.
Quanto vorrei che non fosse stato solo un'illusione onirica...
Il mio passato. Il beyblade. Dranzer. I Blade Breakers. Takao. A tutto questo ho rinunciato. Perchè il mio passato, secondo mio nonno e tutte le persone con cui avrò a che fare d'ora in avanti, è solo un motivo di vergogna ed imbarazzo.
Ma a me non importa cosa pensano loro di me.
Per quel che valeva, ne è valsa la pena.
Ho fatto ciò che volevo. Ho fatto ciò che ho amato di più.


<It's something unpredictable,
but in the end is right>

E' strano. Mi sento così strano. Ho una sensazione che non mi abbandona da stamattina. Non so se chiamarla più ansia o vera e propria angoscia...
Sono immobile, davanti a questo portone che sembra incantato...le fauci di un mostro pronto ad inghiottirmi.
I due portieri mi guardano incuriositi.
Devo farmi forza ed andare. Andare avanti.
Ma...aspetta un attimo, devo fare prima ancora una cosa. L'ho promesso a mio nonno e per quanto io lo detesti, non posso venire meno alla parola data.
Frugo nella tasca.
E' qui, fedele come sempre.
Gli ultimissimi frammenti della vita che lascio alle spalle...Dranzer e la foto che Takao mi ha lasciato ieri.
Li guardo, impotente. Mi si stringe una morsa attorno al cuore.
Ma devo. Devo farlo, se non voglio continuare a soffrire ancora di più...
Mi avvicino ad uno dei due uomini dalla porta d'ingresso e gli consegno il tutto.
-Li può gettare nell'immondizia?- gli chiedo gentilmente, ma perentorio.
Il suo sguardo perplesso vacilla tra il mio viso ed i due oggetti che ora ha in mano...non credo che sappia che ora possiede i miei due tesori.
Addio, Dranzer. Addio, Takao. Addio amore mio.
Passo oltre.
Ormai quella vita è finita. La mia vita vera si è conclusa oggi. Non si può dire che non sia stata bella. L'ho vissuta appieno, per quanto ho potuto. E ora...ora è finita.
Ora inzia la noia di essere un adulto.
Anzi di essere già morto, in un mondo di cadaveri, senza che nessuno riesca ad accorgersene.
Ma alla fine è giusto così.
O almeno, lo spero.

*************************

<I hope you had the time of your life>

Lo vidi oltrepassare quella porta con aria rassegnata ed il capo chino, quasi fosse un condannato a morte. Così diverso dal fiero ed orgoglioso blader che amavo.
Avevo fatto tutta la strada di corsa, pur di vederlo quella mattina.
E' vero, solo la sera precedente mi ero ripromesso di lasciar perdere quel viziato presuntuoso...
Ma quella notte avevo fatto mille sogni in cui lui era l'unico protagonista, sogni che mi avevano tormentato tanto da convincermi a parlargli ancora.
Non potevo lasciarlo andare via così. Non potevo permettere che si allontanasse per sempre dalla mia vita.
Ma...ero arrivato tardi...
Nonostante tutto era troppo tardi, Kei aveva già varcato quella soglia. Era già entrato nella sua nuova vita.
-Keeeeeeeei!!!!- iniziai ad urlare, nella sepranza che mi udisse.
Ma niente.
Non mi aveva sentito, o peggio, non aveva voluto farlo.
Ed io l'avevo perso per sempre.
Per soli pochi secondi avevo perso l'amore della mia vita.
Mi voltai indietro, lentamente, con le lacrime pronte ad esplodere nel pianto più doloroso della mia vita, dopo quello per la perdita di mia madre.
Ma per istinto mi voltai di nuovo verso quel grattacielo che me lo aveva portato via...

La porta si aprì. La sua figura atletica emerse da essa, con il sole del mattino che la abbracciava in tutto il suo splendore.
Si guardava attorno...che mi avesse sentito?
-Keeeeeei!- urlai nuovamente. E il suo sguardo, finalmente, si puntò su di me.
Fu un lampo.
Dopo aver strappato di mano qualcosa a uno dei due portieri dell'edificio, si diresse di corsa verso di me.
-Non avevi detto che per te non esistevo più?- mi chiese sorridendomi raggiante...
-E tu che mi avresti lasciato perdere!- gli risposi io in un altro sorriso.
-Cambiato idea...-
-Ah si...e cosa te l'avrebbe fatta cambiare?- volevo stuzzicarlo ancora.
-Ero lì dentro, tra mille persone impettite e così diverse da me...e mi sono detto...perché a 21anni devo fare la vita di un sessantenne?-
-Un'ottima domanda davvero!-
-E poi...poi ho sentito la tua voce...e...-
-E...?- lo invitai a continuare la frase...
-E ho capito che la mia vita è qui...qui con te!-

Dopodichè le nostre labbra si unirono nuovamente, e le lingue tornarono a danzare il ballo della passione.
Il resto è solo storia, la meravigliosa storia della nostra nuova vita, finalmente insieme.
FINE

Eh si...ogni tanto mi ci vuole pure a me un lieto fine! E finalmente Kei sarà contento, visto che si lamenta sempre di come lo tratto nelle mie fic!
La canzone, per chi non lo sapesse(e sarebbe un vero delitto...) è dei GreenDay (gli unici, mitici, inimitabili, sublimi, divini, meravigliosi...ecc...ecc...). Se li conoscete poco vi consiglio di comprare il loro nuovo album, American Idiot, perché è davvero stupendo. Cmq Good Riddance (Time of your life) si trova in Nimrod, gran bel cd pure quello! Ed è secondo me una delle loro canzoni più belle! Ma i gusti sono gusti cmq!!!
Volevo solo dedicare questa fic a Sanzina, che mi ha dedicato a sua volta un capitolo della sua meravigliosa fic "The devil of Russia"!!!!
Un bacio a tutti!!! E scrivetemi, miraccomando....sennò cado in depressione e faccio diventare Bijou la fic più triste che abbia mai scritto!!! (dove io sono già morto al primo capitolo, tanto per dire...ndKei)
Dopo queste velate minacce che non intimoriscono nessuno, voglio anche salutare Gillesderais, che spero si sbrighi a scrivere la nuova fic, e Mazer, per cui ho ormai perso le speranze...siete davvero meravigliose!
Un bacio a tutti.
Ah, esprimo la mia felicità calcistica per la vittoria del Genoa di 3a0 sull'ascoli! Non interesserà, immagino. Ma pazienza, forza Genoa sempre e cmq!

 
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