LETTERE DAL FUGGITIVO
- Capitolo 1° -
Ciao a tutti!! Ed eccomi qua a presentarvi una Fiction ... piuttosto impegnata, diversa dalle comiche che ho inviato finora! Allora, questa fict inizialmente era stata scritta con solo i personaggi di Dragon Ball, scritta da me nel 2000, poi l'ho modificata e ho aggiunto i personaggi di Beyblade e Yu Ghi Oh. I personaggi sono tutti di Beyblade e Yu Ghi Ho, tranne Bulma che è rimasta solo per partecipazione straordinaria... Oltre a questi, ho aggiunto due personaggi estranei: Yumi Hiwatari e il Tenente William Harris, che sono rispettivamente la scrittrice Mimi Hiwatari (Ciao Mimi, hai recitato benissimo :P) e io ^^ Notrix!
Godetevi la Fiction, spero che vi piaccia questa mia fatica! ciao!!!!
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18 settembre 2004
Caro Max,
Come stai? Scusa se ti scrivo dopo così tanto tempo che sono scomparso, ma sono stati giorni molto difficili, in cui ho dovuto ancora una volta misurarmi con dei tizi che mi danno caccia serrata da molti mesi oramai. Non ho idea di chi siano, ma di una cosa sono sicuro: vogliono rubarmi il Progetto Betagraph. Lo sento. Lo so. Se rubassero un progetto così importante sarebbe la fine per tutti noi, l’intera rete informatica mondiale finirebbe in mani sbagliate, e tutte le porte potrebbero essere aperte. Ci pensi? Come sviluppatore a capo del progetto non posso permetterlo. Non ce la faccio più a scappare, sono esausto… vorrei riposarmi ma temo improvvisate da parte di quei bastardi. Devo proteggere la mia creatura con tutti i mezzi a mia disposizione, non devo assolutamente sbagliare. Ti chiedo scusa se sono scappato senza avvisarti… ma cerca di capire la mia situazione, e se puoi… incrocia le dita per me.
A presto
Joey.
22 settembre 2004
Caro Max,
ti scrivo questa seconda lettera per informarti dei recenti sviluppi della mia vita da fuggiasco. Ho trovato il modo di stare al sicuro per un po’ di tempo, almeno fino a che non mi troveranno anche qui: sono ospite in un convento sulle montagne della Russia, poco dopo la città di Pietroburgo. Ho chiesto ospitalità spacciandomi per un turista, sperando che i monaci non abbiano mangiato la foglia vedendomi arrivare con le mie attrezzature informatiche e il mio telefono satellitare portatile. Mi hanno chiesto espressamente di non usarlo nelle pertinenze dell’edificio, in quanto potrebbe turbare l’isolamento e la tranquillità dei monaci. Fa sempre molto freddo qui, e dato che non posso uscire sto cercando di nascondere il mio progetto in qualche modo. Sono quasi vicino ad una soluzione, che ti comunicherò appena avrò messo a punto. Non posso accennarti nulla per ora, ma presto avrai mie notizie. Contaci.
Joey.
17 ottobre 2004
Caro Max
Innanzitutto ti auguro buon compleanno, finalmente hai 19 anni, ma sono sicuro che la tua mente è molto più matura della tua età, da che ti conosco. Vorrei tanto farti gli auguri di persona, ma purtroppo sono ancora confinato in questo convento, impegnato nell’occultare il Progetto Beta. Dopo tanto lavoro le mie fatiche sono state premiate. Sono riuscito a inserire e proteggere il codice in un dischetto che ho nascosto bene all’interno del convento, in un posto al sicuro dalle manacce di quegli sporchi bastardi dell’organizzazione. Per me si è fatto tempo di sparire nuovamente: ho sentito da una conversazione fra due monaci che fra qualche giorno arriveranno dei nuovi ospiti al convento. Ho chiesto conferma al Frate priore, che ha confermato i miei timori: mi ha descritto due uomini distinti e ben vestiti che sembrano due beccamorti vestiti a festa. Sono loro. Mi hanno trovato. Non posso più restare qui. Fratello, ti affido un compito importante e vitale, che dovrai portare a termine: dovrai andare al convento a prendere il dischetto, ma per farlo dovrai risolvere alcuni enigmi, per i quali dovrai ricordarti i giochi che facevamo da ragazzini. Non ti informo su come sbloccare il codice per cautela in caso dovessero prenderti, così non saprai come sbloccarlo e non saresti in grave pericolo. Stai molto attento, quella è gente che non scherza. Ho fiducia in te, amico. In bocca al lupo.
A presto
Joey.
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Max rilesse più volte quelle lettere, pensando a cosa stesse facendo l’amico in quel momento. Joey era scomparso circa due mesi fa, all’inizio di agosto. Era tornato a casa e aveva chiamato più volte il suo nome, ma di lui nessuna traccia. Pensò che fosse andato al lavoro, ma alla Kaiba System dissero che non avevano alcuna notizia di lui, ne’ si era fatto sentire via e-mail, o via telefono o con un semplice sms sul telefonino. Non si preoccupò più del necessario all’inizio, perché pensava che Joey fosse andato semplicemente in vacanza per un breve periodo e che sarebbe presto tornato a casa. Cominciò a temere il peggio quando cominciò il mese di settembre e lui ancora non si faceva vivo. Avrebbe voluto chiamare la polizia, ma pensava che il suo amico fosse fuggito con qualche bella ragazza e che quindi le sue preoccupazioni erano inutili. Le lettere arrivate lo sollevarono un po’ e al tempo stesso lo sconvolsero. Il suo progetto, i suoi inseguitori, la sua esperienza da fuggiasco gli fecero pensare che Joey si fosse cacciato in un guaio più grosso di lui. Non era stato molto chiaro, ma sapeva solo che doveva recuperare il codice Betagraph, di cui non sapeva assolutamente nulla.
<Devo scoprire di cosa si tratta…>
Accese il computer portatile e si collegò al Database della Kaiba System. Inserì il nome utente di Joey e la password e controllò gli ultimi progetti in campo. Effettivamente, tra la moltitudine di progetti elaborati dal suo amico e dal Team (così usava spesso chiamarlo) c’era un file intitolato BETAGRAPH.
<Trovato!>
Aprì il file e guardò la presentazione del progetto, che si aprì con un bip.
PROGETTO BETAGRAPH – NOME IN CODICE: MOLE.
Sviluppatore capo: Joey Wheeler.
Programma speciale di rilevazione errori in codici sistema di qualsiasi livello di sicurezza.
Individua i possibili passaggi aperti contenuti in codici sistema al fine di rendere più agevole la riparazione del codice analizzato da Betagraph.
La descrizione del progetto era troppo breve, comunque Max capì che quel progetto poteva servire come una talpa per trovare dei buchi che non sarebbero stati riparati, bensì avrebbero permesso l’accesso a sistemi protetti come banche, database dell’esercito o peggio… Improvvisamente capì le difficoltà di Joey, e ora la sua priorità assoluta era quella di andare a prendere quel dischetto. Spense il computer e si diresse verso la porta, chiudendosela alle spalle.
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prossimamente il prossimo capitolo!!!! mi raccomando scrivetemi numerosi!!!!! ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
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