BIJOU
- Capitolo 1° -
BIJOU
You and me are destined
you'll agree
to spend the rest of our lives with each other
the rest our days like two lovers
forever -yeah- forever
My bijou...
Parigi.
-Amore mio, ti chiedo perdono per quello che sto per fare. Lo faccio ora, qui, davanti a tutti! Ti chiedo solo di perdonarmi! Addio mio bijou...-
Le parole risuonarono forti nella hall affollata dell'Excelsior, il migliore hotel di Parigi. Fino ad un istante prima, i ricchi ospiti dell'hotel erano affaccendati in un viavai senza sosta, tutti presi dall'essere il più eleganti e raffinati possibili per il Galà di Capodanno.
Ma appena quel bel ragazzo vestito elegantemente, che doveva essere un ospite prestiogioso, iniziò a urlare quelle parole, la folla si era voltata tutta verso di lui, da una parte incuriosita, dall'altra imbarazzata e infastidita.
Tutti gli occhi erano puntati su di lui.
Il giovane non parve farci caso. Estrasse una pistola dalla tasca dello smocking e lentamente la portò in alto.
A quel punto la magggior parte degli spettatori si era fatta prendere dal panico ed era fuggita via, cercando di mettersi in salvo convulsamente e disordinatamente da quello che forse era un terrorista o un delinquente.
In pochi avevano assistito all'epilogo, il triste epilogo.
Un colpo, uno sparo risuonò nell'aria. L'odore di polvere da sparo e di sangue avvolse lentamente l'intera sala.
In pochi avevano visto l'intera scena. Nessuno di questi l'avrebbe dimenticata mai.
-Un fottutissimo suicidio- concluse il detective della polizia parigina, avvertita dalla direzione dell'Excelsior subito dopo il grave "incidente" accaduto proprio la sera dell'ultimo dell'anno, proprio nella splendente Parigi, nel suo migliore hotel.
La polizia sapeva bene quanto fosse ritenuto grave questo fatto dal proprietario dell'hotel, data la pubblicità negativa che avrebbe portato.
Proprio per questo il giovane venne subito portato via, avvolto in un sacco di tela nera. Non sarebbe stata un'indagine particolarmente lunga, dati i numerosi testimoni che potevano confermare il suicidio del ragazzo.
Certo, pensò il detective, nessuno avrebbe mai potuto scoprire i motivi per cui un ragazzo così giovane aveva voluto farla finita, in quanto le sue ultime parole erano state quanto mai sibilline.
Solo in seguito il detective comprese quanto scalpore avrebbe suscitato in tutto il mondo questo suicidio, vista l'importanza e la fama della vittima.
Così moriva a Parigi, proprio la notte di Capodanno, Kei Hiwatari. Aveva 19 anni.
Il caso, come previsto, fece il giro del mondo e i giornali, il mattino seguente aprirono il nuovo anno con la tragica notizia.
Kei Hiwatari, nipote del presidente della Hito, colosso della finanza mondiale, inoltre blader di fama mondiale, era morto a Parigi. Si era ucciso con un colpo di pistola alla tempia.
Ogni giornale, ogni telegiornale e i vari dibattiti che si tennero sull'argomento ovviamente riportarono, oltre a supposizioni sulle motivazioni del tragico gesto ed a presunti particolari risolutori del caso, le ultime parole del ragazzo.
Così era subito scoppiato un caso che avrebbe fatto scalpore se risolto...
Chi era "bijou" che Kei aveva amato?
In cinque.
Di tutti i milioni di persone che avevano letto la notizia, solo in cinque piansero per la morte di Kei. Ognuno ignaro degli altri quattro.
Piansero perché ognuno di loro credeva in cuor suo, di essere l'amore che aveva scaldato il cuore al freddo Kei...
...ognuno credeva di essere bijou...
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