UNICO
- Capitolo 1° -
Fammi posto
E’ incredibile come possa cambiare tutto in un momento.
Un’incomprensione, una parola di troppo, un gesto mal fatto, e cinque anni volano via, come se nulla fosse.
Forse la concezione d’amicizia che avevamo era diversa, ho sempre saputo quanto in realtà potesse essere fragile, ma non ho mai creduto che la sua rottura potesse fare così male.
Forse è solo l’abitudine di averti sempre al mio fianco, di sapere di potere contare su di te, anche quando non lo dici con le parole.
Non riesco ancora a crederci, sono bastate delle semplici parole, dette o non dette, per distruggere qualcosa che consideravo davvero importante, ma forse questo rapporto era costruito su basi poco solide, aveva una struttura forte, ma erano le fondamenta il vero problema, aggiunto ai piccoli tarli che in tutto questo tempo hanno logorato il nostro rapporto.
Non so chi dei due ha ragione, dovrei dire io, ma non sono così presuntuoso, non lo sono mai stato, probabilmente abbiamo sbagliato entrambi, troppo testardi per tornare sui nostri passi, e questa volta potrà essere davvero la fine, per principio, o più semplicemente, per orgoglio. Questa volta, a differenza delle altre, non sarò io che tornerà indietro, che abbasserà la testa e chiederà scusa, se è da fare lo dobbiamo fare insieme.
Non pensare che ti abbia scritto questa lettera perché sono pentito, o non ce la faccia più, semplicemente, mi manchi, non ci posso fare nulla, è la semplice verità.
Non so se ti interessa, o se per te è lo stesso, ma per me è abbastanza.
Non penso che questa lettera possa mai vincere il premio Pulizer, non sono mai stato bravo a scrivere, quella che ha questo ruolo sei tu, ma spero che possa trasmetterti che cosa provo e penso, in questo momento.
Non so se è sufficiente per farti capire quanto tengo a te, e quanto non vorrei che questa amicizia finisse, ma posso dirti che il pensiero di non averti con me, non di sentirti più lamentarti di Ron, di non far parte della tua vita, mi fa male.
Spero tu possa capire quanto sei importante per me, quanto sei radicata nel mio cuore, quanto fai parte della mia vita, e, soprattutto, spero che lo stesso valga per te.
Non so neanche se avrò mai il coraggio di darti questa lettera, non penso che tu possa ridere di questa mia debolezza, ma solo perché mi sto scoprendo troppo per uno che non vuole chiedere scusa, ma sta volta è così, non lo farò, non pretenderò neanche che tu lo faccia, sarebbe come trovare un compromesso ai nostri principi, e ai propri ideali, e non è giusto.
Ti prego testona mia, rimani con la tua aria da So-tutto-io, con il tuo orgoglio smisurato, non ti chiedo di abbassare la testa per me, non ti chiedo neanche di scendere e abbandonare quel tuo piedistallo di cristallo, su cui sei appoggiata, non piccola, non lo farò, non te lo chiederò, ma t prego solo di una cosa, un’unica semplice cosa, ti prego Hermione, fammi spazio.
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Dedicata a Barbara, per ricordargli, che nonostante il tempo passi, e le litigate aumentino, abbiamo condiviso qualcosa di magico è incredibile, un amicizia.
Ti chiedo scusa per tutti gli sbagli che ho commesso in questi anni, ma sono serviti a crescere e a capire , che sei una parte troppo radicata della mia vita, per essere minimamente trascurata.
Al mio angelo.
Con affetto e devozione.
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