RED PAIN
- Capitolo 1° -
ECCOMIIIIIIIIIIIIIII, SONO TORNATA ^____^
Come al solito la mia piccola...media...gigantesca mente malata ha partorito un qualcosa che non si può descrivere e il che la dice lunga.
Ho deciso di fare capitoli più corti ma queste sono sottigliezze.
Ok, ok, ora inizio.
Era trascorso molto tempo dall’inizio di quel viaggio, aveva combattuto molte battaglie sempre più dure e difficili , contro nemici e amici, senza mai tirarsi indietro, senza esitare o rimpiangere le proprie azioni, seguendo solo se stesso e il suo sole.
Ma ultimamente qualcosa dentro di lui stava cambiando, qualcosa che gli lacerava il petto e che sempre più spesso non lo lasciava dormire, un male fisico che aumentava giorno dopo giorno. Dolore e incubi. Non conosceva la causa di tutto ciò ma ogni fitta lo faceva riflettere sul loro viaggio, su di lui…l’ombra da seguire, il corpo da proteggere, gli occhi da amare. Il sole che sempre splende nei suoi pensieri, immagine sempre presente nella sua mente e che silenziosamente con forza lo colpiva con sguardo gelido, fino a fargli male, facendolo soffrire tutte le notti o ogni qualvolta chiudesse gli occhi. Un sole freddo ed irraggiungibile protetto da un impenetrabile velo di pioggia. La sua indifferenza era agghiacciante contrariamente a quelle rare occasioni in cui sprigionava un calore così rassicurante e bramava quei momenti che soli riuscivano a riscaldargli il cuore.
Anche se per il momento non riusciva a darsi una spiegazione, tutto questo non era altro che un’insignificante segnale d’inizio per ciò che sarebbe accaduto in un vicino futuro.
Il tempo per Goku sembrava essere rallentato e le ore si tramutavano in giorni e i giorni in settimane. Ora il suo animo veniva quotidianamente tormentato da lancinanti dolori che gli colpivano il petto. Non aveva mai pianto tanto per il dolore.
Non aveva raccontato a nessuno di quello che gli stava succedendo, riuscendo a nascondere piuttosto il suo stato anomalo, probabilmente si sarebbero preoccupati e comunque non gli piaceva mostrarsi debole ai loro occhi. Ma lui lo sentiva, gli faceva male, tanto male, tanto da non poter più far finta di niente anche se non aveva ancora capito il perché di quello che gli stava accadendo.
Anche quel giorno erano stati attaccati da un gruppo di demoni piuttosto numeroso. Prese un profondo respiro tentando di portare la mente alla battaglia e concentrarsi sul nemico. Fece apparire il suo Nyoibo ed avanzò come sempre nel combattimente. Per ora non aveva problemi e continuava imperterrito la sua battaglia. Non voleva essere di peso per i suoi compagni quindi doveva resistere e tenere duro.
Ma contro tutti quei propositi una fitta gli passò il corpo mentre la sua mano andava a premere il cuore per tamponare quel dolore lancinante, strozzando un urlo che assolutamente non voleva far uscire dalla propria bocca. Però si distrasse proprio nel momento in cui un nemico lo stava per attaccare e fu ferito ad una braccio da questo, che comunque non visse a lungo dato che venne trapassato da un proiettile della Shoreiju di Sanzo. Nell’attimo prima di essere soccorso si accorse di sentire solo più male per la ferita mentre il suo organo dolorante era tornato normale. Si ricordò di qualcosa che gli aveva detto Hakkai a proposito della “trasposizione del dolore” che doveva coincidere più o meno con quello che era accaduto a lui.
- “Se questo funziona, almeno per il momento, perché non continuare? Forse poi mi passerà” -
Alla fine di quell’inutile battaglia che ovviamente avevano vinto, Hakkai, che aveva notato la ferita riportata dal giovane eretico, andò ad accertarsi delle sue condizioni.
- Goku, come stai? Fammi vedere la ferita così potrò curarti -
- Non ce né bisogno. Sono un demone piuttosto resistente, sparirà presto da sola, non preoccuparti -
- Ma, potrebbero sorgere delle complicazioni, per favore fammi vedere il tuo braccio -
- NO, come ho già detto non ce né alcun bisogno. Ora è meglio andare o arriveremo al prossimo villaggio quando sarà già buio – avviandosi verso la jeep mentre si teneva il braccio ancora ferito, per poi sedersi silenziosamente al suo posto.
Hakkai lanciò uno sguardo preoccupato agli altri due amici per avere spiegazioni ma nessuno era riuscito a decifrare lo strano comportamento del ragazzo.
Sanzo aveva assistito silenziosamente a tutta la scena mentre ancora si ricordava il giovane demone venire colpito. Però era raro che Goku si lasciasse colpire così e poco prima era strano, come distratto chissà da cosa. La vicenda, per ora rimase avvolta da un alone di mistero.
>>>>>CONTINUA>>>>>
Allora, che ve ne pare? Ditemi che ne pensate che sono curiosa....mooooooooltooooooo curiosa *_____*.
Ciao ciao, Byakko.
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