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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: BEYOND THE HORIZON
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: dappyna galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/11/2004 10:19:03

un tramonto può fare incontrare due innamorati? [non è yaoi]
 
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- Capitolo 1° -

Beyond the horizon
By dappyna
Dedicated to Soppy-chan


Guardava il cielo intingersi di rosso sotto il caldo e possente sole d’estate. Era una bellissima giornata. Il cielo era sereno. Non c’era una nube in cielo e i colori che si formavano lungo quel paesaggio paradisaco la mandavano in estasi. Era immacolato, quasi innaturale. Lo scrutava intensamente, quasi a volersi dipingere nella mente quella bellissima giornata di campionato.
I raggi che si infrangevano sul mare corallino lo facevano sembrare un dipinto troppo perfetto. I raggi che penetravano nell’acqua. I colori accesi. Il calore proveniente dal sole. Il cielo colorato. Tutto lo faceva sembrare al paradiso. E per la ragazzina in un certo senso lo era.
Aveva trascorso una giornata bellissima e altrettanto stupenda. Quel tramonto segnava la fine di quel giorno di follie e di incanti. Lo guardava per poter ricominciare tutto daccapo, dal momento in cui aveva messo piede sul terreno secco e arido dell’Australia, fino a quando si era accorta del paesaggio che esaltava la spiaggia del suo albergo. Era scesa con soltanto una cannottiera e i pantaloncini messi a casaccio per poter ammirare il tramonto seduta sulla spiaggia. Un leggero venticello le scompigliava i bellissimi capelli neri che risaltavano attraverso quello splendido paesaggio. Guardava incatata quel bellissimo tramonto pensando parecchio alla giornata trascorsa. L’australia era fantastica.
I suoi occhi vagavano lungo quel dipinto e nella sua mente si formò l’immagie di una persona che conosceva molto bene di vista. La sua immagine sovrapposta a quella dell’orizzonte lo rendeva ancora più sublime. metteva in evidenzia dei colori perfetti. Innaturali. Quasi intoccabili. Voleva che non finisse mai. L’avrebbe guardato in eterno. Sorrise all’immagine riflessa nella sua mente. Era stupenda. Chiuse gli occhi per imprimersi nella sua mente quelle senzazioni che gli dava il mare del Pacifico. L’acqua si infrageva sulla bianca sabbia soffice e vellutata rendendo tutto ciò surreale. Anche lo stridulio dei gabbiani si fece sentire e nella sua mente si proittò un’immagine incantevole. Ascoltava quel rumore chiudendo gli occhi per potersene ricordare meglio. Sarebbe partita il giorno dopo alla volta del suo paese natale.
Era venuta in Australia per poter vedere i mondiali di beyblade. Quei giorni erano stati fantastici. Non si era mai divertita così tanto in tutta la sua vita e soprattutto non aveva mai visto nella realtà la sua unica passione. Non era era proprio una passione. Diciamo che era un amore irraggiungibile. Mentre guardava quel paesaggio gli venne in mente lui. Quella bellezza che aveva affascinato più di mille ragazzine al mondo.
Come aveva fatto ad innamorarsene non lo sapeva. Ci pensava ogni giorno in continuazione. Il suo penisero fisso era lui. Senza la sua presenza non avrebbe mai detto di amare. Lo amava perchè non era solo bello, prepotente e irraggiungebile. Ma perchè sapeva che i suoi obiettivi erano insensati, come lo erano tralaltro i suoi. Lui voleva battere il campione mondiale, Takao; lei voleva poterlo incontrare una volta per dirgli quanto lo amava; lui voleva diventare il camione mondiale; lei voleva diventare la sua ragazza; lui voleva essere il migliore di tutti; lei voleva amarlo. Non erano poi così diversi. Desideravano delle cose irraggiungibili e credevano fermamente che un giorno avrebberò realizzato il loro sogno. Pur non conoscendosi avevano dei caratteri duri e unici. Loro erano le persone che avrebberò fatto una differenza. Non si sarebberò mai arresi perchè credevano nelle loro capacità e nei loro sogni. Avevano la stessa determinazione e la stessa voglia di combattere per ottenere quello che volevano. Loro sapevano come farsi rispettare anche quando non meritavano rispetto. Avrebberò messo i piedi in testa agli altri per potere continuare per la loro strada. Era questa la deterrminazione che bisognava avere per affrontare la vita. Loro lo sapevano. Vivevano per realizzare i loro obiettivi. sapevano che ce l’avrebberò fatta. Lo credevano e non mollavano facilmente.
Aprì gli occhi per ammirare il paesaggio circostante. Non voleva lasciare quel posto, ma avrebbe dovuto. Tutte le cose belle prima o poi finivano e non poteva farci niente. Avrebbe lasciato l’Australia, e per l’ennesima volta il suo amore irraggiungibile.
Pur essendo intoccabile e uno dei blader migliori del mondo non gliene importava niente. Era convinta che sarebbe diventato il suo ragazzo. Lei restava sveglia la sera per lui e a volte ci piangeva perchè sapeva che sarebbe passato un pò prima che l’avrebbe incontrato, ma non smetteva di pensare a lui. Lui era la sua vita. La sua ispirazione.
Si asciugò una lacrima di dolore. Non voleva lasciare quel posto. Voleva poterlo conoscere di più. Voleva poter passare le vacanze insieme alla persona che amava. Pur volendo tutto quello non poteva far niente per poterlo portare a casa con se. Gli facevano male certi pensieri. Gli si stringeva il cuore ... Perchè doveva andare sempre così? Perchè non poteva rimanere ancora un pò in quel bellissimo posto assieme alla persona che amava? Si ... Perchè lei lo amava. Lo amava davvero tanto ...
Quando fceva qualcosa pensava a lui. Quando pensava a qualcosa la prima cosa che vedeva era lui. Era diventata un’ossessione. Come era possibile? Perchè doveva sentirsi così? Perchè non poteva vivere una vita normale come tutte le altre persone che la circondavano? Si vedeva che gli piaceva la vita stramba ... Si ... Perchè quella era la sua vita e nessuno la poteva cambiare se non lei stessa.
Guardò per l’ennesima volta l’orrizonte per vedere impressa dentro di essa la sua immagine. Era bella come sempre. Kai Hiwatari. Il ragazzo più glaciale di tutto il campionato. Era lui. Era solo lui. La ammirrò attraverso l’orrizzonte. Gli piaceva. Lo amava. Lo voleva. Perchè voleva poter essere la sua ragazza.
Guardò il cielo trasformarsi. I colori erano stupendi. Proprio come lui.
Si grò per poter ammirare l’hotel in cui alloggiava. Era veramente un bel posto. Era un edificio abbastanza moderno, decorato in maniera assai vistosa. Gli piaceva. Gli dava un aria esotica. Quasi surrelae. Ritonrò ad ammirare il cielo e le onde infrangersi fra di loro. Era bello. Tutto lo era. Poteva essere adatto a lui.
Si guardò attorno. Notò che c’era un’altra persona oltre che a lei sulla spiaggia che guardava il tramonto. Sembrava concentrata. Sorrise a tale pensiero, non ne capì il motivo per il quale l’avesse fatto, però gli piaceva che ci fosse stato qualcun’altro che ammirava la bellezza di quel paesaggio. Non si sentiva sola in quel modo. L’aveva già vista da qualche parte solo che nons i ricordava dove.
Guardò la figura per qualche secondo cercando di ricordarsi, ma senza risultati.
Dopo un pò si alzò rivelando una lunga sciarpa bianca. Non poteva essere! Era veramente lui? Era veramente ... Kai Hiwatari? Rimase immobile a guardare la sua figura allontanarsi dalla spiaggia. La stava raggiungendo. Stava venendo verso di lei.
Si irrigidì per un attimo e il suo cuore cominciò a battere forte nel suo petto come a voler far sentire la sua presenza. Che cosa stava succedendo? Perchè veniva verso di lei? Gli scoppiava la testa. Il cuore. La vita. Non poteva essere vero!
Col suo fare misterioso continuò ad avvicinarsi alla ragazza. Il suo sguardo il solito. Non trasparivano emozioni. Non c’era un piccolo segno che le faceva capire che in realtà lui era una brava persona. Sapeva che in verità lui era molto diverso. Il suo cuore comniciò a battere sempre più forte man mano che si avvicinava. Sembrava come se stesse per esplodere. Gli faceva un male assurdo. Che cosa gli capitava? Non si era mai sentita così. Perchè quelle senzazioni si facevano sentire proprio in quel momento? Le sue scarpe sprofondavano nella sabbia e si muoveva leggiadro in una maniera fluida. La sabbia non lo ostacolava, man mano che si avvicinava lentamente alla ragazza. Il cuore cominicò a scoppiare. Voleva poter urlare al mondo che era riuscita a vederlo. Imporvvisamente si accorse che non indossava nent’altro che la sua canottiera e un paio di calzoncini. Che vergogna! Non si sarebbe mai presentata a lui in quel modo. Era ttroppo umiliante. Come avrebbe fatto? lei voleva potergi stringrere almeno una volta la mano. Non sapeva come fare man mano che si avvicinava. Mancavano pochissimi metri. Il suo sguardo era puntato sulla sabbia nascondendo i suoi bellissimi occhi tra i capelkli che gli ricoprivano il viso ... 3 ... Poteva sentire il suo respiro infrangersi con l’aria del mare mentre il suo cuore batteva sempre più forte. Pensava che sarebbe scoppiato a contrasto con tutte quelle magnifiche emozioni. Era magnifico. Stupendo. ... 2 ... Le sue mani ondeggiavano al suono delle onde e i suoi vestiti si muovevano al ritmo del vento. Chiedevano di essere trasportati in un posto migliore. Forse non era quello il suo posto. Forse aveva bisogno di qualcuno che lo capiva veramente. Non capiva più se tutto quello fosse relatà o sogno. Gli sembrava troppo surreale. Non poteva essere vero. Che cosa gli stava capitando? Aveva paura di svegliarsi nel suo letto per capire che in realtà niente di quello che aveva visto era reale. Perchè doveva essere così? ... 1 ... Sentì le sue mani tremare al suono melodioso del mare. Perchè tremava? Perchè? Sentiva che doveva proteggerlo da tutti, ma non c’era un motivo. Lui era Kai Hiwatari. Il blader più potente del mondo. Perchè doveva avere bisogno d’aiuto? Lui era migliore. Il più grande. La persona che aveva sconfitto il suo passato. Perchè doveva sentirsi solo? Non ne capiva il motivo. Voleva poterlo proteggere se gli fosse stato possibile perchè sapeva che ne era capace ... 0 ... Una mano le toccò la nuca abbassandosi sulla spalla e prenderla sui fianchi. Che cosa era successo? Kai Hiwataril’aveva toccata? Non poteva essere assolutamente vero! Da quando succedevano quelle cose assurde? Era incencepibile. Come poteva essere? Ma non gliene importo neanche un pò, perchè la cosa più bella in quel momento era poterlo toccare finalmente dopo tanto tempo. Stupita e incredula come poche volte lo avvolse con un caloroso abbraccio fregandosi del fatto che lui non la conosceva. Doveva aproffitarne. Cogliere l’attimo. Perchè se non l’avrebbe fatto se ne sarebbe pentita. Lo sapeva. Non era un’occasione di sfuggirgli sotto gli occhi. Doveva farlo e l’aveva fatto. Le sue piccole mani circondarono il torace del giovane blader facendolo sentire protetto. Quasi a casa. da quanto era che non riceveva così tanto affetto? Da tanto tempo. parecchio tempo. Voleva poter restare in quella posizione per sempre, ma sapeva che prima o poi tutte le cose belle finivano. Rimase incollata al suo torace ascoltando il battito del suo cuore chiudendo gli occhi per poterselo imprimere nella mente. Batteva forte come il suo e ad ogni batttio il rtmo aumentava. Quel suono era magico. Quasi surreale. Si mescolava con il suono dell’oceano e dell’aria. Era bellissimo. La mendava in estasi. Non gli importava niente di essere vista da altre persone. Lei sapeva che quello era giusto. Lo faceva per lei. Inoltre lui non si era opposto al suo abraccio. Anzi, aveva cominciato persino lui ed era propio questa la cosa che le faceva battere talmente forte il cuore da farlo scoppiare. Era magnificamente stupendo. Non faceva altro che battere veloce all’uniscolo insieme a quello di Kai. Voleva poterlo abbracciare in eterno. Appoggiò la sua testa sulla spalle grabde e muscolosa di Kai. la lasciò fare perchè sentiva il bisogno di essere protetto da qualcuno. Perahè aveva fatto una cosa così non lo sapeva nemmeno lui, ma non se ne era pentito. No. Per niente. Era una cosa giusta. Lo sapeva dentro il suo cuore che lo era. Sentiva che quella persona l’avrebbe capito. Sentiva che l’avrebbe protetto da Takao, Max e Ray ... Da tutte le persone che conosceva. Lo sentiva e lo sapeva. Non sapeva perchè l’avesse fatto, ma non se ne era pentito. Inoltre la ragazza non si era nemmeno tirata indietro segno che in verità aveva bisogno dell’affetto di qualcuno. magari proprio di lui. Sentiva i loro cuori battere all’uniscolo. Erano magici. Unici. Battevano veloci come mai nesuno aveva fatto. Che cosa era quella senzazione che si stava formando all’interno del suo cuore? Che cosa succedeva? Non era da lui. Lo sapeva. Non era normale che il grande e famoso Kai Hiwatari si sentisse così a disagio. Che cosa gli prendeva? E soprattutto perchè doveva sentire la necessità di essere protetto da qualcuno? Da quando? Non era andato dalla prima persona che aveva trovato per strada, ma da una persona che gli parve conoscerlo profondamente. Sentiva che lei poteva capirlo. Il suo istinto non sbagliava mai. Infatti era proprio così. Lei avrebbe voluto proteggerlo se solo lui glielo avrebbe permesso. Lei l’avrebbe confortato se lui glielo avesse sussurrato. Lei l’avrebbe baciato se lui glielo avrebbe chiesto ... Perchè lo amava ... E perchè non c’erano spiegazioni alla quale potesse amarlo. Lo amava e basta. Perchè era lui. Perchè non riusciva a viverci senza. Voleva potergli dire che lo amava senza avere paura degli altri. Gli innamorati potevano fare qualsiasi cosa perchè le loro gesta erano fatte con amore.
Si lasciarono andare sulla sabbia ascoltando il mare e le sue onde appoiggiati l’uno all’altro. Improvvisamente la ragazzina parlà rivelando una voce dolissima che mai si sarebbe aspettato si sentire.
-Ho aspettato a lungo il tuo arrivo ... - Mormorò mentre una lacrima solcava il suo bel viso.
Kai stupito da simili parole si chiese se quello che aveva fatto fosse varamente realtà o sogno. Era impossibile che tra 1000 persona avesse scelto la persona giusta. Sembrava tutto un sogno o forse lo era. La piccola era dolce e tenera. Si nascondeva tra i muscoli del suo torace per non farsi vedere da lui. Grande e maestoso. Sembrava che stesse giocando a nascondino. I suoi grandi occhi lo mettevano in soggezione. Erano grandi e belli. Era così piccola in contronto a lui. Aveva all’incirca due anni in meno di lui. Il suo corpo sottile era appoggiato al suo e poteva essere paragonato ad una piuma. Era leggero e vellutato come nessun altro. Gli piaceva quel calore. Era bellissimo. Lo protreggeva dal mondo estreno.
-Anche io ... - Sussurrò prima alzare il suo volto fino ai suoi occhi.
Si specchiarono a vicenda negli uni negli altri occhi. Sapevano che stavano facendo la cosa giusta. Era da tempo che lo stavano aspettando. I loro cuori erano in sintonia e battevano talmente forte che non sapevano se sarebberò riusciti a rimanere sigillati nel loro petto. Si sorrisero a vincenda scambiandosi sguardi dolci.
Era la prima volta che vedeva sorridere in quella maniera Kai. Era bellissimo. Ancor più di prima. Si sentì piccola in confronto a lui. Non solo fisicamente, ma anche spiritualmente. Lui sapeva più cose di lei. Era stato prigioniero per tanto tempo in un monastero e tante cose le aveva imparate combattendo e vivendo, ma non conosceva cosa voleva dire amore. Gli mancava quella piccola cosa che gli riscaldava il cuore. Insieme a quella ragazza qualcosa aveva provato. Era magico. Come poteva chiamare quella senzazione? Amore? Era quella senzazione la cosa più bella che esistesse sulla faccia della terra? Era proprio quella? Sussultò. Era proprio lei? La ragazzina alzò lo sguardo notando che la sua espressione dolce era cambiata. A che cosa pensava? Kai chiuse gli occhi ascoltando attentamente quella nuova senzaione farsi spazio all’interno del suo cuore.Era veramente magica. Folgorante. Lo prendeva completamente. Non riusciva a pensare ad altro. Era veramente amore?
Cercò una risposta negli occhi della ragazzina situata accanto a se. Lo guardava come un piccolo micetto indifeso. Era talmente dolce che non riuscì a trattenersi dall’abbracciarla. La stritolo come a volerla soffocare dalla tenerezza. Non si era mai sentito così ... Sereno. Felice. Spaesato. Inerme ... Amato ... Gli occhi della ragazzina sorriserò a quel gesto che anche lei gli circondo il collo abbracciandolo saldamente come a non volerlo mai lasciare. Amava quel sogno. Lui era bellissimo. Tutto quello che la circondava era bellissimo. Persino quel bellissimo tramonto. Sembrava la scena di un film da quanto fosse bello. Lei abbracciata a lui. Lui abbracciata a lei. E un caldo sole luminoso. Rimaserò in quella posizione per qualche secondo fino a che il volto di Kai si abbassò fino a raggiungere il suo. I loro occhi traboccavano d’amore. Con un leggero tocco le loro labbra si unirono sotto quel caldo sole d’estate.
Quello era l’inizio di una nuova storia d’amore.

Si svegliò sulla spiaggia. Era stato un sogno. Lo sapeva. Si girò per ritornare in albergo, delusa, ma quando vide che c’era un’altra figura situata accanto a se si ricredette. Era situato a qualche metro da lei e la scrutava attentamente incredulo e sognate. Avevano fatto lo stesso sogno? Si incontrarono baciandosi, dopo tanto tempo che lo aspettavano.
Il sole era quasi sparito, ma con se portò il sogno di quella giornata di mezza estate.


THE END

Ciauuuuuuuuuu a tutti!!!!!!
Happy birthday Soppy!!!!
Allora ... Questa ficcy è un piccolo regalino x una ragazza veramente fantastica che oggi compie gli anni!! ^^
So ke nn è lughissima e nn sono andata a rivedermi gli errorri grammaticali. Se qualcuno magari me li nota mi mandi un FP così da nn far + lo stesso errore in futuro. D'accordo? E commentate!! Quello che vi pare!! Persino le critiche vanno bene!!
Grazie 1000 x averla letta!!

Dappyna
 
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