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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: STREGHE PER IL BASKET
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/11/2004 18:07:31

è una mia vecchissssima ff..beh..leggerex comprendere..e il fp è sempre aperto..^^
 
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STREGHE PER IL BASKET
- Capitolo 1° -

Rieccomi! Non vi siete liberati di me, e sono di nuovo qui. Come al solito con una nuova ff su slam dunk. Beh, identificare il genere di qst ff nn è facile, perchè è un po' fantasy, un po' comica, un po' sportiva. Insomma, è un accozzaglia di tutti i generi possibili ed inimmaginabili. E con questa siamo a settanta !!

LEGENDA:
".."dialoghi
<<...>> pensieri
-...- telepatia
/...\ formule
(...) commenti miei ( che nn mancheranno di certo ^_____^ ndErika)

STREGHE PER IL BASKET
Ovvero : Due improbabili studentesse portaguai a due licei conosciuti
CAPITOLO UNICO

"Akyo, ma sei sicura?" Una ragazza dai lunghi capelli biondi e ondulati, stava osservando la sua sorellina seduta sulla scrivania.
"Si Shizuru, nn me lo far ripetere ottanta volte!" L'altra, con i capelli corti, corvini, e riccissimi, stava cercando di infilarsi una collana "quanto sono complicati questi umani!" disse poi a voce alta
"Shhh" le fece coro sua sorella Akyo, mettendosi un dito davanti alla bocca.
"Cosa?" disse l'altra "siamo in casa, non ci sente nessuno!"
"Akyo, lo sai bene che nn possiamo dire a nessuno il nostro segreto!"
"Si Shizuru, lo so, lo so. Tu e i vecchi non fare altro che dirmelo. Non sono una deficente sai?"
Shizuru si strinse nelle spalle. Dopotutto era sempre stato così. Akyo riusciva a zittire tutti con una sola parola. Era una persona veramente testarda, e sapeva imporre il proprio punto di vista a tutti quanti. Era una furia, un ciclone che investiva qualunque malcapitato che incrociasse la sua strada. Eppure, dovunque andava riscuoteva sempre un gran successo.
"Ma sei davvero sicura di volerlo fare?" continuò Shizuru, cambiando argomento
"Sorellina, siamo state insieme alla vecchia scuola, siamo insieme da quando siamo nate, e sai bene che Orphea ci ha mandato qui per imparare a nascondere i nostri poteri, quindi è meglio che andiamo in licei differenti." disse Akyo che, colta dall'impazienza, aveva lasciato cadere la collana,e poi cn un gesto della mano l'aveva ritrovata al suo collo.
"AKYO!" disse la maggiore
"Shizuru, rilassati!" disse l'altra alzandosi dal suo posto a sedere. "a proposito, come hai detto che si chiama il tuo liceo?"
"Te l'ho già detto Kainan" disse Shizuru sbuffando. A volte sua sorella era in grado di mandarla al manicomio.
"Il mio suona molto meglio, Shohoku" disse Akyo, ridendo.
"Anche Shun verrà lì!" rise la maggiore delle due, stuzzicando la sorellina
"Anche qui? Ma è davvero un incubo! E Tsutomu?"
"al Kainan" disse Shizuru, rassegnata
"ah ah ^_^ ognuno il proprio" rise Akyo "senti..andiamo a fare un giro?"
"dove vorresti andare?" chiese
"non lo so, in giro ^_^ Siamo qui da una settimana e nn siamo ancora uscite mai, non credi sia ora di vedere un po' di umani?"
"Ti ho già detto di stare attenta a come parli!"
"va bene va bene. Hai ragione. Allora andiamo?"
E alla fine anche Shizuru cedette agli occhioni celesti della sorella, che la imploravano, dopotutto non era una novità.

Shizuru e Akyo Hezawa, avevano reciprocamente 17 e 15 anni, e si erano appena trasferite a Kanagawa, insieme ai loro procreatoti. Shizuru aveva subito scelto il liceo Kainan per completare i suoi studi, vista la fama del liceo e il suo prestigio. Per nessuno era stata una gran sorpresa. Shizuru voleva essere prima in tutto, e poche volte aveva mancato i suoi obbiettivi. Sua madre e suo padre erano orgogliosi di lei, era intelligente, responsabile, e anche molto bella. Aveva lunghi capelli biondi, che adorava lasciare sciolti, cosi che essi la seguivano in ogni movimento. I suoi occhi erano grigio-verdi, ed erano davvero la sua carta micidiale. Era una persona tranquilla e pacata, ma che al momento giusto sapeva tirare fuori gli artigli e colpire. Nn amava essere derisa, e non lo aveva mai permesso.
Akyo invece era completamente differente, o quasi. Anche lei era un piccolo genietto come la sorella maggiore, e in questo i suoi furono contenti che seguisse le orme di Shizuru, ma la loro somiglianza si fermava lì. Se Shizuru era soddisfatta dei suoi studi, e dei suoi progressi,e rispondeva ai complimenti che le venivano fatti solo con un dolce sorriso, Akyo era mitomane per natura. Adorava il fatto di essere al centro dell'attenzione, di vedere masse adoranti intorno a lei che cercavano di imitarla, o solo di diventare amica con lei. Era una mina che poteva esplodere da un momento all'altro senza che nessuno potesse far niente per evitarlo. Ma detto questo, bisogna anche darle i suoi giusti meriti. Era una persona solare e allegra, capace di far tornare il buonumore anche ad un cadavere. Era forte e determinata, nessuno riusciva a imporre i propri comandi con Akyo: era un animo libero. Ed era dotata di quel fascino a cui solo i ciechi o i morti potevano sottostare. I suoi capelli riccissimi inquadravano un viso straordinario. E la sua bellezza nn risiedeva nel fatto di essere perfetta, ma anzi, nell'essere propriamente imperfetta. Se si osservavano le singole parti, una per una, non si vedeva niente di straordinario. Forse solo il bel colore degli occhi. Ma tutt insieme, un puzzle umano, diventava qualcosa di irresistibile. Forse anche il fatto di essere piccolina e minuta, dava i suoi buoni frutti. Tutti sentivano il bisogno di proteggerla. Il che nn era affatto necessario. Akyo sapeva bene come difendersi.
Quindi neanche in qst caso nessuno si sorprese della sua scelta. Lo Shohoku sarebbe stato il liceo perfetto per lei. Un liceo pubblico, non tropo prestigioso o troppo snob, che avrebbe finito con il darle noia.
Era la prima volta che le due sorelle si separavano, ma mentre Shizuru era preoccupata per questo nuovo cambiamento, Akyo al contrario non vedeva l'ora di cominciare.
E poi c'era un'altra cosa che riguardava le due sorelle.
Erano streghe.
Si erano trasferite a Kanagawa su ordine di Orphea, la strega dell'ordine della rosa, quello di cui facevano parte gli Hezawa da generazioni e generazioni.
A differenza dell'immaginario comune, le streghe del ventesimo secolo, non provenivano da altri mondi, da strane dimensioni, o da ere passate. Tutte le streghe e gli stregoni, erano ragazzi come gli altri, che, discendenti da una stirpe ben definita, ricevevano in eredità nn soldi e possedimenti, ma poteri, poteri magici.
L'ordine della rosa aveva la sua sede a Tokyo. Era un'accademia come un'altra. Solo che l'esame di ammissione era tosto per chi nn fosse stato dotato di quell'eredità di cui sopra. Era il modo migliore per non far mescolare umani e streghe.
Le materie erano quelle fondamentali. Si insegnava a fare incantesimi, non con la bacchetta o con il cilindro, ma con la forza della mente, il contenitore di tutte le particolartità umane e non. Si insegnava come difendersi dagli attacchi di streghe o stregoni caduti nella valle dell'oblio e cose del genere.
Akyo e Shizuru erano le due alunne migliori, e così avevano avuto in dono una sorta di borsa di studio. La possibilità di vivere completamente in ambiente umano, senza usare la magia, se non per ragioni del tutto particolari e urgenti.
Essere bravi a usare la magia era un conto, sapere quando usarla era tutta un'altra cosa.
Così, dopo vari depliant, messaggi su segreterie, navigazioni in internet, o uso del teletrasporto ( nn ho resistito all'idea di metterlo, sarebbe troppo bello se si riuscisse a crearlo ^_^ ndErika), Kanagawa era stata eletta vincitrice.
Ed ora si trovavano lì.

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"Ragazze" disse loro il padre quella mattina "Mi raccomando, state attente. Soprattutto tu, Akyo, non farti riconoscere immediatamente!"
Shizuru piegò le labbra in un sarcastico sorriso. Quella si che era una missione impossibile. Akyo invece sbuffò, facendo alzare lievemente la sua frangia appena piastrata "se, se se..." disse semplicemente. Non era una cosa nuova. Sua sorella era la brava studentessa modello, lei quella da tenere a bada. << beh in effetti...>> rise dentro di sè.
La mattina era fresca, e l'aria era molto pulita, a differenza dello smog e del caos che regnava a Tokyo. Finalmente potevano respirare a pieni polmoni, e non correre il rischio di morire intossicate. Percorsero il primo tratto insieme. Mentre camminavano poi, qualcuno alle loro spalle allungò il passo.
"Shizu!" "Akyo!"
Le due si fermarono di colpo, e dandosi un occhiata l'una all'altra, capirono che non serviva usare la telepatia. Le avevano trovate.
Shun Kyano ( ho cambiato nome al protagonista, dopo aver pubb la via del fiore. Mi piace un sacco questo nome, nn so neanche io perchè! ndErika) e Tsutomu Yuiga procedettero a passo svelto verso le due ragazze.
Shun era compagno di corso di Akyo da quando aveva messo la testa al mondo. Non era mai stato possibile potersi separare da lui. Anche perchè era entrato all'accademia anche lui, nel suo stesso ordine. E anche lui aveva preso una borsa di studio,e guarda un po', anche lui aveva scelto Kanagawa. Il fatto che fosse innamorato perso di lei non contava...No, mica...
Inutile dire che Akyo invece non ne voleva sapere. Shun era una persona piacevole, mica no, e poi lo conoscva da una vita. Non era male neanche dal punto di vista fisico. Aveva capelli biondi-rossi, occhi verdi, un bel naso dritto, e anche un fisoc affatto no detestabile. Ma era di una noia. Era sempre attento a quello che diceva e a quello che faceva, calcolava sempre tutto, e nn agiva mai d'impulso. A volte quando stava con Shun le sembrava d essere con un soprammobile. Anche se aveva 15anni come lei, si comportava troppo da adulto,e Akyo aveva una voglia matta di sbagliare, di ballare sull'architettura ( Copia dal film Scherzi del cuore ^_- Mi piace troppo quel film! ndErika)
A Shizuru nn andava certo meglio. Navigava più o meno nelle stesse acque della sorella. Tsutomu Yuiga, era con lei da quando aveva iniziato gli studi all'ordine. Almeno, a differenza di Akyo, non aveva dovuto sopportarlo dall'inizio dell'avventura più straordinaria: la vita. Ma era estenuante lo stesso. Tsutomu impazziva letteralmente per la biondina, e non mancava mai di riempirla di complimenti. Era troppo smielato, e quel comportamento da lombrico gli rovinava l'immagine, che di certo non era detestabile. Aveva capelli lunghi neri, che legava in un codino, manco si trattasse ancora della Francia di Maria Antonietta. Occhi celesti, bocca sensuale, e bel corpo. Ma per il resto..
"State andando alla nuova scuola?" chiese Shun, una volta raggiunte
"si, certo" rispose Akyo " non penso che con questa divisa e a quest'ora del mattino posso andare in discoteca eh!"
-Akyo.- le disse sua sorella facendo uso della telepatia -Sii educata...-
-è_éma come faccio? L'idea di passare un altro anno con lui, una volta che pensavo di essermelo finalmente tolto dai piedi!-
-^_^ eh beh..anche questo è vero-
"Sai che anche io sono allo Shohoku?" continuò Shun, per niente bloccato da quella risposta acida. Era abituato.
"se, se , se..lo so" rispose l'altra, riprendendo a camminare.
"E Tsutomu andrà al Kainan.."
"Già. lo sapevi Shizu?" disse Tsutomu, proferendo verbo "staremo insieme anche quest'anno!nn è meraviglioso?"
"ho già la pelle d'oca" rispose Shizu, raggiungendo sua sorella.
"ragazze aspettate!"
Akyo fu presa da un moto d'ira, uno dei suoi soliti. Uno di quelli che faceva venire il mal di testa, ancora prima di aver proferito una singola, minuscola, insignificante parola.
"RAGAZZI!" disse poi accorgendosi che i due le seguivano ad un metro di distanza "Se volete camminare con noi venite avanti, non ci seguite come due Manici, Dio Santo!"
I due allora allungarono il passo e raggiunsero le due.
Arrivati i quattro al bivio, si salutarono. Shizu e Tsutomu a sinistra, Shun e Akyo a destra.
-...in bocca al lupo Shizu!..-
-..anche a te Akyo..cerca di nn uccidere Shun..-
-..tenterò..-
Detto questo le due si abbracciarono, per poi dividersi, e prendere la strada che le avrebbe portate al primo giorno di scuola.

Shizu e Tsutomu camminavano in silenzio, il che era una gran bella novità per la ragazza, che non doveva sorbirsi tutte le chiacchiere inutili del ragazzo. Ma si accorse che la sua era solo una mera utopia.
"Allora, sei contenta che ci siamo anche noi?" chiese poi il ragazzo. Perchè doveva sempre fare quelle domande per il semplice desiderio di sentirsi desiderato da una ragazza che, al contrario, di lui nn ne voleva sapere?
"diciamo che sarà interessante.." disse semplicemente Shizu, per non ferire i sentimenti dell'amico, anche se, si rendeva conto, prima o poi qualcuno avrebbe dovuto farlo. Per il bene di Tsutomu, e per la sua sanità mentale.
Dopo poco il liceo Kainan apparve davanti ai loro occhi. Era un edificio veramente incantevole, con alberi maestosi che facevano da corredo per l'ingresso.
"wow!" disse Shizuru " questo si che è un liceo degno di questo nome!"
"andiamo"
I due entrarono,e a passo sicuro si diressero verso la segreteria, dove sarebbe stato loro comunicato in quale aula dovessero andare. Una signora grigia, e non solo dal colore dell'abito che portava, alzò miliardi di moduli, fogli, post-it e raccoglitori, prima di dar loro il responso.
"Hezawa in 3°A, Yuiga 3°E"
<< DIO TI RINGRAZIO!>> fu il primo pensiero a balenare nella mente di Shizu. Finalmente non sarebbero stati più in classe insieme. Una strana felicità l'accolse, colorandole di colpo le gote.
"Che peccato che nn siamo nella stessa classe" le disse Tsutomu. Shizu preferì non rispondere, per non tradire la sua gioiosa novità. "eccomi" disse poi "3° A..è la mia aula!"
Tsutomu le augurò un in bocca al lupo, e poi sconsolato continuò la sua ricerca. Shizu,entusiasta, bussò alla porta, ed entrò nell'aula.
"Buongiorno" disse inchinandosi ad angolo retto, per poi tornare alla sua posizione eretta.
"Buongiorno. Lei è la signorina Hezawa suppongo" le chiese un professore dall'aria spenta
"esatto. Scusi per il piccolo ritardo" disse inchinandosi di nuovo. Il professore aprì e richiuse la bocca più volte, mai, mai nella sua carriera aveva visto un alunna tnt decorosa ed educata. "Che nn succeda più" disse per riassumere un po' di dignità professionale "Venga, e si presenti ai suoi compagni"
Shizuru si mosse con grazia ed eleganza, e i capelli ondeggaviano al ritmo dei suoi passi. "Buongiorno" disse inchinandosi per la terza ed ultima volta "Sono Shizuru Hezawa, e mi sono trasferita da poco a Kanagawa. Spero comunque che potremmo diventare ottimi amici"
Un mormorio si levò per l'aula, prima che il professore richiamasse l'ordine. "Vada a posto, signorina" disse alla nuova arrivata. Shizu ringrazio e prese posto al secondo banco della fila sinistra, quella vicino alla porta.
"Ciao" le disse un ragazzo seduto a fianco a lei "Come va? "
Shizu lo guardò, e sorrise. "Benone grazie. Spero altrettanto ^^ "
"si, grazie. Benvenuta al Kainan ^_- "
"Grazie, ^_^ "
"Signor Jin ( come suona male!! ndErika ) potrà approfondire la conoscenza dopo la lezione, le dispiace?" lo richiamò il pofessore.
"Scusi"

Allo Shohoku invece l'artmosfera era leggermente diversa. "Che peccato Akyo che nn siamo nella stessa aula!" disse Shun, assumendo l'aria da cane bastonato, quell'aria che Akyo aveva sempre detestato.
"guarda che nn è morto nessuno!" disse le, infastidita
"Si, lo so, ma è un peccato lo stesso..Nn si può chiedere al preside..."
"DIO SHUN! siamo nella stessa aula da quando non sapevamo neanche cosa fosse un aula! Orphea c ha spedito qui per farci integrare ancora meglio con ...beh..con tutti...e se nn stiamo insieme,è meglio!" Poi il suo sguardo venne attirato dall'orologio posto nella segreteria ( di solito c'è sempre! ndErika) e vide l'ora. "E' tardi!!" urlò, e senza aspettare la risposta del compagno ingranò la marcia, e scappò via a velocità massima. Non fu difficile trovare l'aula, ma si rese conto di essere in un ritardo micidiale. Senza preoccuparsi del suo stato, o dell'educazione, o anche solo di bussare, aprì la porta di scatto, e stette ad aspettare la risposta del professore al suo "buongiornooo!". Il professore la guardò dall'alto in basso, e poi dal basso all'alto. Inspirò profondamente, e poi, in un'esplosione di infatidimento ( ?? nn so neanche se esiste questa parola ^_- ndErika) "MA LE SEMBRA QUESTA L'ORA DI ARRIVARE??!!" . Akyo mantenne però un bel sorriso. Sapeva bene che il professore aveva ragione, e anche il fatto che era entrata così d'impeto non aveva giovato, ma non era di certo colpa sua se quello stupido di Shun l'aveva trattenuta con le sue chiacchiere da vittima dell'ingiustizia mondiale. "Cominciamo male signorina Hezawa, molto male" disse poi il professore, riacquistando un minimo di calma. "per oggi passi,ma dalla prossima volta, se si ripresente a quest'orario, farà lezione in corridoio!Adesso si presenti!"
E già. Aveva cominciato male, proprio male. "io sono Akyo Hezawa, e vengo da Tokyo. Sono venuta qui a Kanagawa da poco. Cmq complimenti ^_^ é proprio una bella prefettura!spero di diventare amica di tutti voi!"
"CHE FA ANCORA IN PIEDI? PRENDA POSTO!" urlò ancora il professore, e così Akyo corse a sedersi.
"Non ti preoccupare " disse poi una voce alla sua destra "fa sempre così..deve essere un po' depresso"
"all'anima di un po'. Questo deve fare una vita orribile"
"già ^_^ " rise il ragazzo "comunque io mi chiamo Yohei Mito"
"Piacere Mito, io sono Akyo Hezawa" rispose l'altra
"Si, ho sentito, come mezza scuola d'altronde!Comunque..Benvenuta allo Shohoku!"
"Grazie"

<< Finalmente si mangia! >> disse Shizu agguantando il suo pranzo. Aveva lo stomaco in subbuglio, e provò quasi una pace celestiale nell'ingerire cibo.
"Ehi, vacci piano!" rise Jin, venendosi a sedere al banco davanti al suo, seduto al contrario sulla sedia
" ^_^ mi dispiace, ma non sento. Ho talmente tnt fame che divorerei qualsiasi cosa" rispose Shizu sorridendo.
"Addirittura??!?..nn pensi di esagerare?" chiese l'altro divertito
"No, affatto. Mia madre mi dice sempre che sono un'aliena. Non so neanche io dove va a finire il cibo che ingerisco."
"sei un'atleta?" chiese
"No, per niente. Sono una a cui piace poltrire"
"beh, allora è veramente un mistero ^_^"
Era carino questo Jin. Aveva occhi...come poterli definire?...Trasparenti. Era tipo d'occhi che possedeva un ragazzo incapace a mentire, a tradire...Gli occhi di un bambino...Gli occhi sinceri dell'infanzia..Curiosi e allegri...Indagatori..
Di colpo si sentì come nuda al confronto con quello sguardo. Era meglio continuare a parlare..
"Tu invece? Sei un atleta?"
"si, gioco nel club di basket" disse l'altro sorridendo
"quindi sei uno dei 'Campioni' ? Mammamia..sul depliant della scuola ci sono pagine innumerevoli sulla squadra di basket che per 17anni consecutivi è entrata nel campionato nazionale, piazzandosi anche piuttosto bene..quindi è anche merito tuo?"
"Diciamo così, ma nn dirlo in giro, sono in missione segreta ^^ "
"Non si preoccupi generale, il suo segreto morirà con me " disse Shizu, trattenendo a sforzo una risata.
"No davvero. Se mi sentisse Nobu mi ucciderebbe!"
"Ehmm...Nobu?" e chi cavolo lo conosceva!
"ah è vero, scusa. Sei appena arrivata. Nobu è nella squadra, una matricola , uno che si sente il rookie più forte del mondo. Oddio, nn a torto, perchè è davvero in gamba, ma per lo più è un esaltato"
"non dovresti elogiarlo? dopotutto è tuo compagno di squadra!" disse Shizu divertita.
" Dovresti conoscerlo. Ehi, perchè dopo nn vieni in palestra a vedere gli allenamenti?"
Shizu tentennò un po'. Pensava che forse era meglio andare incontro alla sorella, o fare qualche altra cosa, ma poi mandò tutto in quel determinato posto, e accettò l'invito.
"Fantastico!" disse Jin " vedrai, ti taglierai in due dalle risate"
"Ma non era uno sport serio?"
"se nn ci fosse Nobu..."
E Shizu scoppiò a ridere. "a proposito, come ti chiami?"
"Soichiro Jin"
"Piacere jin ^_^"
"senti Hezawa, non vorrei allarmarti, ma c'è un losco figuro che ti fissa fuori l'aula..."
Non c'era bisogno di voltarsi. Sapeva bene chi si trovava immobile sulla porta. Ma nonostante tutto fece lo sforzo. "Tsutomu! che ci fai lì?"
il ragazzo si svegliò, come se fosse caduto in trance "ero venuto a vedere come stavi.." disse poi
"Sto bene, grazie, ora vai in classe...la pausa sta per finire" disse, massaggiandosi lievemente la tempia. Il ragazzo abbozzò un sorriso e se ne andò.
"E' il tuo ragazzo?" chiese Jin, con l'aria linda e pinta di un santo
"No. Per lo più è il mio incubo.."

"Davvero ti piace così tnt Kanagawa?" chiese Mito all'ultima arrivata.
"Si, scherzi? E' una cosa meravigliosa.."
"Mito, facciamo qualcosa, questa ragazza vaneggia..."
"Hanamichi..piantala!" disse Akyo ridendo. Non si era neanche accorta di come aveva fatto a diventare così velocemente amica di quel ragazzo. Forse perchè, come aveva detto pochi minuti prima Mito "vi somigliate. siete esaltati allo stesso modo". Beh in effetti non si poteva proprio dire che non era vero. Anzi.
"No, davvero. Come fa a piacerti Kanagawa più di Tokyo? Va beh che qui ci sono io, il che è tutto dire però.."
"si, come no. Mi sono fatta tutti questi chilometri solo per essere accecata dal riverbero dei tuoi capelli fiammeggianti.." lo prese in giro Akyo
"Bam. Colpito e affondato" rise Mito, che si stava godendo la sua scena "sempre al centro dell'attenzione..o almeno sempre a provarci, vero hana?"
"Guarda che ti sbagli con la Kitsune!"
"Chi?" chiese Akyo divertita
"quell'ammasso inutile di cellule e roba varia che sonnecchia sul banco.." ndicò hanamichi, alchè Rukawa si svegliò, si mise una mano tra i capelli, e poi si abbandonò di nuovo sul banco. Il segno che era vivo proveniva dal suo lieve russare.
"?_? ma è malato?" chiese Akyo sbalordite.
"secondo me è un caso disperato di Narcolessia.." rise mito "ed Hanamichi non lo sopporta!"
"E perchè?"
"Perchè la sua aitante donzella nn se lo fila di pezza, avendo occhi solo per il bello addormentato.."
"MITO! nn è vero!"
"Insomma, Hanamichi, due di picche!"
L'aura di Hanamichi si fece oscura, mentre fiammelle blu gli giravano intorno. Era davvero disperato. ma il tutto fece ridere Akyo. "poverooooo" disse, appoggiandosi alle sue spalle, fingendo di consolarlo. "Dai..vedrai che poi...la tua..insomma quella là cederà al tuo fascino carotoso ^_^"
"GIA'!!" disse Hanamichi di colpo rinvigorito "dopotutto sono un vero BASKETMAN..un genio..."
"ah si? "
"si..o meglio è vero che gioca a basket..ma del fatto che sia un genio ci sono varie contestazioni!" disse Yohei
"MITO!! E pensare che dovresti essere il mio migliore amico.."
"e infatti.Ti evito di renderti ridicolo davanti alle nuove matricole!"
"Ma che dici! io sono un genio! Akyo dopo vieni in palestra a vedere gli allenamenti? Ti farò vedere io che significa giocare a basket!"
"Bello! Si ci sto!"
Nel frattempo Shun aveva osservato la scena, e sconsolato se ne era andato. Era sempre stato abituato a vedere Akyo circondata da uomini, ragazzi, bambini. Piaceva a tutti. E lui ne era la prova evidente. Poi si fermò di colpo. Dopotutto lui aveva scelto lo shohoku perchè c'era anche lei, quindi non poteva di certo arrendersi in quel modo.Tornò sui suoi passi, ed entrò nell'aula dell'amica. " Shun" disse la ragazza "che fai qui?"
"ero venuto a vedere se andava tutto bene.."
"non sono mica stata mandata al fronte eh!" lo prese in giro lei
"Lo so, ma lo sai..ambiante nuovo...bla bla bla...e allora ho pensato che..bla bla bla.."
Akyo abbandonò la testa su una mano, e alzando il dito fece scattare la campanella. "opps, Shun è meglio se vai in classe, la pausa è terminata" Tutti si lamentarono per quel disguido, perchè la pausa era finita con ben dieci minuti d'anticipo, ma solo Shun seppe a cosa era dovuto quel disguido.
Non potevano usare la magia!! " si vado. Torniamo a casa insieme dopo le lezioni?"
"spiacente. Già occupata" disse Akyo, manco si fosse trattato di un telegramma. E detto qst diede le spalle al ragazzo, tornando a parlare con Hanamichi e Mito. Shun se ne andò.
"Ahhh, ma allora sei fidanzata!" disse Hanamichi
"con quello lì? Manco su un patibolo in attesa del rogo! Ma dico sei matto?" disse Akyo, mentre tirava fuori un quaderno qualsiasi
"pensavo fosse il tuo ragazzo.."
"si, ma lo sa solo lui..del tipo che sono 15 anni che mi muore dietro,e ancora nn ha capito che a me nn piace per niente!"
Poi quella bella chiacchierata fu interrotta dall'arrivo del professore. << riecco lo sclerotico..>>

Shizuru uscì dalla classe in ritardo, confronto agli altri, anche perchè il suo professore, coordinatore della sezione, aveva insistito affinchè rimanesse solo qualche minuto in più per illustrarle le parti di programma che aveva saltato.
Adesso raggiungere la palestra diventava più arduo. "Shizu" disse Tsutomu, raggiungendola alle spalle "ti stavo aspettando. Andiamo a casa?"
"Mi spiace Tsutomu, ho da fare. Non torno subito a casa..." disse, continuando a camminare, prima che l'amico-incubo cominciasse a torturarla con le sue domande, obbligandola a stare ferma.
"Va bene. Allora ci vediamo domani?"
"come no" disse la ragazza allungando il passo. Si trovò all'entrata dove chiese ad uno stanco bidello il luogo in cui era ubicata la palestra dove si allenava il club di basket. Dopo una quanto mai svariata e avventurosa descrizione, la ragazza capì dov'era il luogo in cui doveva andare e lo raggiunse in men che non si dica.
La squara era già in campo a fare riscaldamento, così lei prese posto sugli spalti, dove alcune ragazzine stavano guardando in giu, facendo commenti non proprio professionistici sulla squadra.
"Hezawa!" si sentì chiamare, e di lì a poco vide che jin stava agitando un braccio per farsi vedere. Lei sorrise, alzando il braccio, e salutando il compagno di classe.
"Ehi JIn! chi è quella?" gli chiese Nobunaga avvicinandosi
"una mia nuova compagna di classe.."
"carina!"
"Nobu, vedi che puoi fare.."
Nobunaga fece occhiucci-occhiucci e poi un sorriso rivelatore apparve sul viso scanzonato della matricola. "ohhhhh..quand'è così...-_- dopotutto era ora che anche tu entrassi nel mondo degli uomini.." lo prese in giro
"Ma che diavolo dici^_^ "
"beh sono contento che il mio amichetto sia diventato finalmente uomo..prima facevi parte dei bambocci.."
"ah, capisco. ^_^ e dimmi, tu quand'è che abbandonerei il genere scimmia, per unirti a noi, esseri umani-bambocci-uomini?"
"T____T perchè sei così cattivo?"
"dai piantala, e andiamo..."
Jin lanciò un'altra occhiata agli spalti. Hezawa era rimasta in piedi, le braccia incrociate che ondeggiavano nel vuoto al di là della barriera, e i capelli che le ricadevano sulla sola spalla sinistra. Sul suo volto era dipinto un sorriso.Era davvero molto, ma molto carina.
"JIN che ne diresti di unirti alla squadra?" lo richiamò Takato, facendosi aria con il suo ventaglio.
"arrivo Coach"

"Vedrai, vedrai Akyo..sono fenomale.."
"Hanamichi.." disse Akyo tra una risata e l'altra "sarà l'ottantesima volta che me lo dici. Te lo assicuro. Ho capito il concetto.."
La palestra nn era affatto lontana e la raggiunsero in men che non si dica. Akyo vide che alcune ragazze erano già sugli spalti, con buffi costumi rosa e bianchi, che sillabavano il nome del numero 11 : Ru-Ka-Wa
Alcuni ragazzi erano già lì, che si riscaldavano. Akyo li guardò incuriositi. Non aveva mai giocato a basket, non le era mai interessato, ma aveva capito che in quella prefettura era qualcosa di importantissimo, e quindi il nn saperlo fare le rodeva.
Esplorò l'interno della palestra con gli occhi celesti. Vide un gigantesco numero 4, indossato da un altrettanto gigantesco ragazzo, dalle labbra-stile-cotonate-naturali, una piattola che gli girava intorno con adorazione, (nn lo sopporto popo a Kogure..scusate ndErika) e Rukawa.
"eccoti finalmente!" disse l'omone
"Gori, fidati di me" Poi vidi quell'ammasso di carne venire verso di noi, e il sdong che sentì, fu chiaramente spiegato dal bernoccolo sulla testa rossa di Hanamichi. "ti ho già detto di nn chiamarmi a quel modo, e adesso forza, vai a riscaldarti.."
"T____T sii..."
"Allora Akyo..quello è il capitano della squadra, fratello dell'amata di Hanamichi.."
"ohhhh"
"Ehi Mito..che ci fai tutto solo soletto con una bella donna come questa?"
Akyo si voltò, trovandosi difronte tre loschi-figuri-loschi ,ma dall'aria estremamente simpatica. "Akyo, queste tre facce che vedi sono Noma, Okuso e Takamija..Ragazzi lei è Akyo Hezawa, una compagna nuova, sta in classe con me e Hanamichi"
"Salve ^_^ " disse la ragazza sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
" ^\\ç//^" fu il commento unanime dei ragazzi.
Poi, altri due ragazzi raggiunsero la palestra. Uno bassino dalla carnagione scura, ed uno alto, pallido con una cicatrice sul mento. "eccoci..."
"eccoci un corno" disse una ragazza "ma porca paletta, ragazzi..l'allenamento iniziava dieci minuti fa!"
"ohhhhh Ayakuccia *________* " Akyo si divertì nel vedere il più piccolino sciogliersi, diventare tutto rosso, mentre gli occhi si tramutavano in due enormi cuori rosa. Neanche con tutte le formule del mondo si sarebbe potuto ottenere un simile risultato.
"Ehi tu..." disse poi il ragazzo pallido-pallido. Akyo si guardò alle spalle. " le ammiratrici devono stare sugli spalti. ehi, dico a te"
Poi finalmente la streghetta si capacitò che stava parlando proprio con lei. "Ah, dici a me?! e di grazia potrei sapere di chi sono l'ammiratrice?"
"e che vuoi che ne sappia..? una donna in palestra viene solo per guardare i bei ragazzi..essendo tutte oche, nn potete fare altro"
"Ehi Mitsui!" disse Ayako, sentendosi chiamata in causa
"No Aya, tu nn conti. Tu sei come un uomo.."
"?_?..<<..qst dovrebbe farmi sentire meglio?...nn ci sono speranze...>> -_-' "
"Non ti sopravvalutare moretto" disse Akyo incrociando le braccia sul petto prosperoso.
"Ora vai sugli spalti.." disse Mitsui, ignorando del tutto quello che la ragazza aveva appena detto. "noi dobbiamo allenarci..so che una donnetta come te nn può comprenderlo, però.."
"Ehi! Brutto misogino che nn sei altro! vedi di scendere dal piedistallo..Io ne capisco anche meglio di te di basket!"
<< ahi, ahi..mi sa che mi sono messa di nuovo nei guai..ma che ci posso fare?>> Sul volto di Hisashi si dipinse un sorriso di scherno. "ah si? Guarda che io sono stato eletto mvp dell'anno.." disse, pensando si intimorirla. Ma non conosceva Akyo, non sapeva che questo non sarebbe mai successo, neanche tra un milione d'anni.
"tra il dire e il fare...I fatti sono una cosa..il vantarsi per una stupida targa è un'altra..."
"dai ragazzi..piantatela.." disse Ryota, mettendosi in mezzo, mentre akagi si sedeva a terra. Possibile che alla sua palestra dovesse sempre succedere qualcosa che ritardava gli allenamenti?
"Ryota, ma l'hai sentita? questa qui pensa di potermi battere...a me..Hisashi Mitsui.."
"beh, Hisashi Mitsui...nn dirmi che adesso hai paura!"
<< Zitta boccaccia..Zitta, ferma, stop>>
"Paura io? baby..adesso sei tu che ti sopravvaluti..." Il ragazzo raccolse una palla da terra, e la tirò nelle mani della ragazza che, almeno, la presero con mossa sicura. Il primo test, senza saperlo, Akyo l'aveva già superato. "Dai, vediamo se superi la mia difesa.."
<<ohh accidentaccio..che faccio adesso?..nn posso perdere la faccia così...so che nn dovrei..ma che può succedere?..una volta sola..nn se ne accorgerà nessuno...devo mettere a bada questa schiappa di un misogino...>> E, nascosta dal volume della palla, mosse impercettibilmente un dito. "Come vuoi"
Hisashi si mise sottcanestro. Akyo cominciò a palleggiare. << però..nn è male..>>, corse sotto canestro, aggirò Mitsui, saltò e fece uno Slam Dunk da NBA. << ^^ mi sa che ho esagerato un po'...>> "ecco fatto" disse, rigettando la palla al ragazzo, rimasto a bocca aperta. Aya parlava con Akagi e dopo qualche secondo corse dalla nuova arrivata. "ehi, vuoi diventare la seconda manager?" chiese sorridendo.
Akyo ci pensò un attimo. perchè no? Poteva divertirsi alla stragrande. "Io? Davvero? Certo..mi farebbe piacere.."
Allora Haruko si avvicinò alla 1a Manager e sussurrò per nn farsi sentire da Akyo. "Ma ayako..qnd te l'ho chiesto io mi hai detto che nn..."
"lo so haruko, ma hai visto come gioca?..."poi sbolognò la sorella di Akagi e tornò a parlare cn la nuova assunta "be, Akyo Hezawa..benvenuta allo Shohoku..Io mi chiamo Ayako. Lui è il capitano della squadra, takenori Akagi, hanamichi e Rukwa li conosci già, Mitsui beh..^^ l'hai appena conosciuto e lui è Ryota Myagi.."
"ciao..ciao a tutti ragazzi! ^_^ Piacere di conoscervi tutti..o quasi.."

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Finalmente erano entrambe a casa. Finalmente il primo giorno di scuola era finito,e le due sorelline avevano mille cose da raccontarsi, così boicottarono la cena, chiudendosi in camera a chiacchierare.
"Lo shohoku è davvero fantastico!" disse Akyo
"Il kainan è di un altro mondo..è così chic!.."
"e suppongo sia anche pieno di snob!"
"NO, affatto. Anzi, quelli che ho conosciuto oggi sono tutti interessantissimi, soprattutto un mio compagno di classe, si chiama Soichiro Jin..mi ha anche invitato a vedere gli allenamenti di basket..lui è un tiratore da tre punti..o qualcosa del genere...e sono davvero bravissimi. Poveri i loro avversari davvero. Poi Jin mi ha presentato un suo compagno di squadra. Nobunaga, un po' esaltato, ma è davvero bravo. E poi Jin mi ha detto che potrei diventare la mascotte della squadra, ma poi ha detto che nn conviene, visto che mangio come una tribù indiana. ^_^ nn so cosa centri il paragone ma mi ha fatto ridere lo stesso. Non è neanche tanto male..."
"Frena, frena, frena, Shizu, mi stai dicendo che ti sei presa una cotta il primo giorno?"
"nn sto dicendo che sia una cotta..solo che..sai, è diverso da tutti gli ampollosi che abbiamo sempre frequentato. Mi fa ridere, e sono a mio agio. Ha degli occhi stupendi. E poi se anche fosse che male ci sarebbe? "
"ah no, niente, assolutamente. Ma non ero preparata..altrimenti mi sarei portata su da mangiare mentre tu cominciavi ad elencare tutte le sue doti.."
" ^_^ Piantala va!"disse gettandogli addosso una maglia stropicciata " dimmi tu..adesso è il tuo turno.."
"Io? beh..lo Shohoku è davvero incredibile..Per colpa di quello stupido di Shun ho fatto tardi e mi sono buscata una bella srigliata da un prof sclerotico...E poi..ho conosciuto due ragazzi della mia classe, Yohei Mito e Hanamichi Sakuragi..anche lui gioca a basket..è una matricola, e mi ha invitato a vedere gli allenamenti. beh..li ho conosciuto altri amici di Hanamichi, che nn giocano a basket. Poi mentre me ne stavo facendo gli affari miei..te lo giuro..nn ho fatto niente..uno psicopatico ha detto di andarmene perchè ero una ammiratrice di qualcuno,e per il solo fatto di essere donna ero un'oca. Non so come ci siamo sfidati..."
"Akyo, sorellina, ma come fai a metterti sempre nei guai?"
"non lo so..mi viene naturale. Comunque..ci siamo sfidati a basket e io ho vinto, ho fatto uno slam dunk esemplare.."
"ma tu nn sai giocare..."
"infatti..." Akyo si preparò a ricevere la mazzata
"AKYO! Ma come te lo dobbiamo dire? Non devi usare i tuoi poteri.."
"lo so Shizu " disse l'altra lamentandosi "ma che potevo fare? non potevo certo perdere la faccia davanti a quello...Se la tirava tnt perchè era stato eletto mvp...nn potevo certo far finta di niente..E quindi l'ho azzittato..se la tirava troppo..ma io l'ho battuto"
"L'hai ingannato più che altro..altrimenti ti avrebbe schiacciata come un insetto fastidioso.."
"comunque..mi hanno chiesto di diventare la seconda manager della squadra...ed io ho accettato. Quindi anche io sarò una nemica del tuo caro Jin "
"mio? non costruire castelli in aria adesso..a proposito, come hai detto che si chiama questo cn cui ti saresti sfidata a singolar tenzone?"
"Hisashi MItsui. Anche lui è nella squadra..e detto tra noi..è davvero un mito..fa certi tiri da tre punti. Ed è anche molto carino.."

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I giorni passarono per le due piacevolmente, un po' meno per i due stregoni, che più cercavano di passare un po' di tempo con le due streghette, più prendevano due di picche.
"La settimana prossima sfideremo lo Shohoku.." disse Jin, seduto sull'erba, al sole, insieme a nobunaga e Jin.
"Lo shohoku? Mia sorella è la manager..." disse Shizuru
"Tu sei la sorella di Ayako?" chiese Jin
"no. Mia sorella è la seconda manager, scusa, mi sono espressa male."
"Cazzo come sei educata!" disse Nobunaga, come se l'educazione fosse qualcosa dell'altro mondo.
"beh, grazie, Credo ^_^"
"e dimmi Hezawa.." s'intromise poi Jin "..tua sorella è carina come te?"
Per un attimo Shizuru sentì il suo cuore battere un po' più velocemente. Tutta colpa di Akyo che ogni sera non faceva che prenderla in giro per quella storia.Che bella sensazione però. Un qualcosa che non aveva mai provato, qualcosa a cui nn era abituata, ma che di colpo le aveva illuminato la giornata. Forse Akyo non aveva tutti i torti. Ma non doveva abbandonarsi a quei pensieri, altrimenti sarebbe diventata persino viola dall'imbarazzo, tradendosi. Scacciò via quei pensieri, almeno momentaneamente, e tornò a concentrarsi sul dialogo. "no, affatto. Mia sorella è molto più bella, anche se è più piccola"disse orgogliosa.
"nn so se è possibile.." rise Jin rimettendosi a sedere, senza vedere che il volto della ragazza era avvampato. Era un atteggiamento molto teatrale, e se una cosa del genere l'avesse detta Tsutomu sarebbe corsa in bagno a vomitare, ma detto da Jin, era tutta un'altra musica. Quindi lui la trovava attraente? Beh..era già qualcosa..Un piccolo passo avanti. Chissà cosa avrebbe detto Orphea sul fatto che si era innamorata di un umano senza poteri. Non che la cosa fosse proibita, ma di solito si tendeva a sposarsi (..ma era arrivata già a quel punto?..) con persone provviste di poteri.

"La settimana prox abbiamo il kainan.." disse Ayako ad Akyo mentre prendevano i tempi dei ragazzi
"è la scuola di mia sorella..mi ha detto che sono davvero fortissimi..."
"in effetti si.Ma anche noi nn siamo male, sai? sopratt da quando Mitsui ha deciso di rientrare in squadra.."
"quel maschilista!"
Tra i due le cose non erano cambiate molto. Lui l'attaccava e lei riusciva sempre il modo di fregarlo, usando i suoi poteri. Nonostante tutti i rimproveri di Shizuru,e le sue promesse di non farlo mai più, il giorno dopo ci ricadeva.
Un fischio lungo segnò la fine della partitella. Che sia stato voluto dal destino, o da Orphea, o da chissà chi, accadeva sempre che in un modo o nell'altro quei due venissero sempre a contatto. Adesso Akyo infatti stava dando l'asciugamano al suo acerrimo nemico. "tieni" disse semplicemente "maledetta entità superiore...perchè proprio a me?" disse acida
Lo sguardo che Mitsui le metteva addosso la infastidiva, perchè quando lui la guardava si sentiva terrorizzata dall'idea di doverlo ingannare ancora, o magari di scoprire qualcosa che non voleva ammettere, ma al tempo stesso era eccitata dall'elettricità che scorreva tra di loro.Un semplice sguardo era in grado di farla sentire onnipotente, ma al tempo stesso una formichina che veniva massacrata da una lente d'ingrandimento in angolo con la luce del sole.
"Hezawa..credi davvero nell'esistenza di un'entità superiore?"chiese Mitsui
"si, certo.." rispose Akyo presa in contro piede.
"beh, e allora perchè nn provvede a darti dei capelli normali?" disse ancora il ragazzo, prendendola in giro per quei capelli ricci indomabili, come il suo spirito dopotutto.
"Avrà cose più urgenti da fare..tipo..."
"La pace nel mondo?" suggerì lui, trattandola come una candidata a Miss Universo
"no..ancora più urgente...cercare il tuo cervello.."rispose lei, allontanandosi.
Era proprio un bambino cresciuto, uno stupido, un bulletto che si credeva il padrone del mondo. Ma poi lei che diamine gli aveva fatto? Chi lo conosceva?

"Hezawa?!" Shizuru era all'ingresso, con quella piattola di Tsutomu sempre alle calcagna.Stava tornando a casa, quando quella voce la bloccò.
"jin..Ciao" disse, sorridendo, snobbando completamente il compagno "Che ci fai qui?"
"Quel mostro di Takato oggi ci ha fatto finire prima...dice che dobbiamo riposarci per la partita di domani.."
"Già. Shohoku vs Ryonan.." disse la ragazza elettrizzata. Per la prima volta lei ad Akyo sarebbero state nemiche.
"Infatti. Visto che ormai sei stata eletta Mio-Portafortuna-Magico che ne dici di venire con me a prendere qualcosa da bere? O da mangiare?..beh magari mangiare no..o mi mandi fallito" rise il ragazzo.
Shizuru si sentì vibrare in aria. Lei era il suo portafortuna? Andare a prendere qualcosa insieme? Ma si..Ma certo. Forza. Che stavano aspettando? << ah già..nn ho ancora risposto..>> pensò. riusciva a dimenticare anche il suo nome quando Jin le satellitava intorno. "Si, certo. volentieri! Tsutomu, nn ti dispiace vero?" chiese rivolta al ragazzo che per tutto il tempo era rimasto in silenzio. Ma poi nn aspettò la risposta, andandosene via con Jin.
Tsutomu guardò la coppietta allontanarsi. Chi cavolo era quello? Lui erano 5anni che cercava di vincere il cuore di Shizu, e questo arrivava fresco fresco, insinuandosi nel suo territorio e mandando a farsi fottere tutti i suoi lunghi sforzi...che ingiusta la vita...
"Ti va bene questo bar?" chiese poi jin alla sua accompagnatrice
"si, certo..come no.." disse Shizuru senza neanche guardare il bar in cui stavano entrando. Era troppo agitata, emozonata, eccitata, terrorizzata.
Insieme si sedettero ad un tavolo vicino alla finestra, guardando di tanto in tanto fuori alla vetrina, nel frattempo che, come per magia, il silenzio che si era venuto a creare scomparisse .
"allora..." provò la ragazza "come ti senti per la partita?"
"ah bene...il solito nervosismo, ma ce la faremo sicuramente..."
"Caspita..tu si che sei sicuro di te ^^ "
"beh lo prendo come un complimento..."
E poi il silenziò tornò prepotentemente. "Perchè mi sento così agitato?" disse poi Jin abbassando lo sguardo
"beh.." rispose Shizu " se ti fa stare meglio anche io sono molto nervosa..senza spiegarmi il perchè.."
"No, sai..la verità è che..che..beh..che c'è un motivo preciso se ti ho invitata fuori..è solo che adesso nn so come svilupparlo...Vedi...anche nobu..lui dice sempre che sono un bamboccio...un bambinetto...che nn faccio parte della schiera degli uomini...cose di questo genere.."
"Si perchè lui nn si è reso conto di far parte della schiera delle scimmie..? ^_^ "
Jin rise. Poi tornò serio "sai..a volte penso di essere veramente in sintonia con te...E adoro sentirti parlare..ma ora fammi un piacere...Taci..almeno finchè nn sarò riuscito a fare questo discorso." Shizu sorrise, e annuì. Non sapeva perchè ma fu presa da un lungo e permanente stato di ebbrezza. "bene.."continuò il ragazzo "ok..vediamo..nobu..aveva ragione..levando il basket, io non amo buttarmi in cose..in rischi..in cause magari già perse..Non faccio mai il salto nel buio...quindi nn sono un esperto in queste cose..e penso che la mia goffagine si veda anche...di solito aspetto che siano gli altri..o meglio..le altre a fare i primi passi..però..boh..nn lo so..con te mi sn sentito in dovere di impegnarmi..Quello che, insomma..sto cercando di dirti..seppure in maniera mooolto caotica è che mi piaci, Hezawa..da morire..dal primo giorno.."
Shizu continuò a guardarlo senza dire una parola, senza proferire quasi un solo respiro. Continuò a guardrae quegli occhi trasparenti..infantili e maturi al tempo stesso..vivi..e penetranti..uno sguardo a cui nn si potevano innalzare barriere..occhi così sognanti che non si potevano ignorare. (..."lei guardò quegli occhi sognanti..così vivi,così penetranti..e di colpo lo amò.."Eros ndErika). E fu nell'indagine di quello sguardo che si scoprì nell'amarlo.
"il discorso è finito" disse poi Soichiro, vedendo che l'amica-speriamo-non-più non rispondeva
"ah bene ^_^ non sapevo se dovevo parlare o no..^________________^ comunque...eh beh..anche io..insomma..anche tu...mi piaci..da morire..dal primo giorno..."
"E non me lo potevi dire prima?..mi avresti risparmiato tnt chiacchiere e tutti i soldi che mi farai spendere..^^"
"e che ne so io! neanche tu hai mai fatto niente per farmelo capire prima.." rispose sorridendo l'altra
"senti..quindi adesso che ci siamo chiariti..ti va di diventare la mia ragazza?"
"si" era una risposta semplice, ma in quel (si) si rinchiudevano mille sogni, altrettanti desideri, tanta fiducia, ma sopratutto tnt amore.
"quindi adesso finalmente ti posso baciare?" Ma stavolta nn aspettò la risposta,e , preso il volto della ragazza tra le mani, la guidò verso di sè, e si scambiarono un bacio, poi un altro, poi un altro ancora..

Una sera,alla vigilia dell'incontro con il kainan, Akyo era rimasta oltre l'orario di allenamenti. Era il suo turno di mettere a posto gli attrezzi e lavare il pavimento. Avrebbe usato volentieri la magia, ma aveva già esagerato abbastanza. Quindi si armò di calma e pazienza e si mise al lavoro. Aveva legato i ricci sopra la nuca, assumendo un'aria molto adulta, sebbene i suoi occhi erano troppo maliziosi, per essere quelli di una persona adulta, calma e pacata, come sua sorella.
"sei ancora qui?" disse una voce alle sue spalle.
Mitsui la guardava mentre posava le palle nel carrello apposito. Era davvero una gran bella ragazza. Indossava pantaloni neri, una tuta che le si attaccava addosso, forse per via della fatica. Non si era fermata un'attimo. Poi aveva un top rosso che altro non faceva se non metterle in mostra il bel fisico.
"è il mio turno.." rispose lei, quasi senza guardarlo. "tu come mai sei qui?" disse voltandosi, ma si pentì di averlo fatto. il ragazzo si era tolto la canotta blu scuro che indossava sempre, e lei si sentì mortalmente attratta da quel fisico scolpito. Addominali e pettorali perfetti, tutto al punto giusto. Una pelle lucida e che sembrava anche maledettamente morbida.
"Voglio allenarmi ancora un po'...ma se ti do fastidio mentre pulisci..."
Cos'era quella gentilezza?...L'aria di colpo si era caricata di qualcosa di nuovo...qualcosa di estremamente eccitante..qualcosa di impulsivo..Qualcosa di anomalo...
"No, figurati..fai pure..." disse tornando al suo lavoro. Almeno avrebbe tenuto occupata la mente.
Ma non servì a molto, perchè sentiva sempre gli occhi del ragazzo addosso. "EHI!" disse poi la ragazza, esplodendo "si può sapere cos'hai da guardare pervertito?"
"Pervertito? Chi potrebbe mai provare il desiderio di saltarti addosso?..sei tutta ossa..." disse l'altro tornando a guardare il canestro.. cavolo..l'aveva ciokkato che la spiava...Ma era la prima volta che si trovavano da soli..pensava che sarebbe stato il momento giusto per spiegarsi...
"Sei il solito galantuomo..." Akyo si voltò per tornare al suo lavoro, ma una palla che era sfuggita al suo raccattaggio, le si insinuò tra i piedi, e la fece cadere a terra, con un Tonk sordo. "Acc..." si lasciò sfuggire.
Mitsui le si avvicinò "eh eh eh..ben ti sta..montata...lo sai che..." avrebbe continuato a vita, ma appena vide le lacrime negli occhi della ragazza, si accovacciò vicino a lei. " Akyo..ti sei fatta male?" disse in ansia
Lei annuì. "..al ginocchio..." IL fatto di non poter usare la magia per guarirsi la faceva impazzire, quasi più del dolore.
"Dai..ti porto in infermeria.." lui si abbassò ancora di più,mettendole le braccia sotto le gambe. "ehi, che hai intenzione di fare?" chiese la ragazza
"Non credo tu riesca a camminare..Ti porto in braccio...Dai..mettimi le mani intorno al collo..ti sollevo.."
E di colpo Akyo si trovò in braccio al ragazzo, a contatto intimo con la sua pelle profumata. Si sentì avvampare, mentre il cuore cominciava a farle brutti scherzi. E si era accorta che le mani che la sorreggevano tremavano appena.
Rimase con lei tutto il tempo, cosa che apprezzò molto. L'infermiera di turno, le fece un massaggio al ginocchio con dell'olio di canfora e poi fasciò il ginocchio e la caviglia. "Hai un accenno di distorsione..meglio nn sottovalutarla..Cammina il meno possibile.."
Dopo che se ne fu andata, Akyo provò a scendere dal letto, ma appena poggiò il piede sentì un brivido di dolore pervaderla tutta, e ricadde già esausta sul letto, che si piegò lievemente con il suo peso. "sei proprio una testarda eh! Ti ha appena detto di nn camminare!" le disse Mitsui. Reindossava l'uniforme. Quando si era cambiato?
"e come pensi che torno a casa genio? volando? Mi spiace..ancora nn mi hanno insegnato ad usare la scopa..."
"ti accompagno io" disse, prendosela sulle spalle. Mentre erano in cammino verso casa, akyo decise di fare la domanda che si teneva da tempo in bocca. "senti, mi spieghi perchè sei così spiacevole con me?"
"spiacevole? io? ma tu credi di essere la maestra delle buone maniere?" chiese lui
"io mi difendo, semplicemente, dai tuoi attacchi. Sei tu che...gira a destra...che mi hai trattato male..a destra ti ho detto..Con..vattene..sei un ammiratrice..nn capisci niente...sei un'oca..."
" ah quello..beh veramente io avevo iniziato solo per sapere se eri una delle fans di rukawa..poi tu hai risposto..hai messo in mezzo il mio talento..e mi sono infervorato...Quello era il mio modo per attaccar bottone..Poi visto che tu mi trattavi sempre a pesci in faccia mi sono convinto che mi odiavi.."
Si, certo che lo odiava...No..nn lo odiava affatto...meglio..le dava fastidio..no..neanche quello..perchè le piaceva quello scambio di frecciate..la realtà è che nn l'aveva mai odiato...
"pensa un po'..mi ero convinta della stessa cosa anche io.."
La casa della ragazza fu visibile dopo tanto peregrinare. E di colpo Akyo si rattristò nell'essere già arrivata. Avrebbe passato altro tempo sulle spalle forti di quel ragazzo. ma che diceva..? Che pensava..? Era impazzita..? ..quello era il suo nemico numero uno..o almeno aveva sempre pensato così..sin dal primo giorno in cui era arrivata in quella scuola..eppure adesso...non lo considerava così..in quell'arco di tempo così breve..ma così intenso..qualcosa era cambiato..
"eccoci...io abito qui..."
"ah menomale...se domani nn posso giocare sarà tutta colpa tua..pesi un accidente..." disse Mitsui
" EHI! "disse Akyo, dandogli un colpo neanche troppo gentile sulla nuca nera " perchè non ti impegni un po' di più? Forse potresti diventare almeno un po' civile..."
"Ahio! mi hai fatto male...!"
"Gli uomini...sono così bambini..."disse ancora la ragazza.
"mi sa proprio che domani non verrai alla partita...il tuo ginocchio si sta gonfiando..."
"Ci sarò..lasciami qui..ho una reputazione da difendere..se mi vedono con il mio nemico numero uno..." rise Akyo
"se se...ti pianto qui...ah..la mia povera schiena.." Mitsui si piegò all'indietro. Ma Akyo sapeva bene che stava esagerando.
"beh..non vai?" disse Akyo ridendo
"si, me ne vado..mi raccomando eh! ci vediamo domani allora.."
"si, certo"
"Ah..Akyo...comunque non penso affatto che tu sia una stupida oca.." La ragazza si sentì morire, ma non l'avrebbe dato a vedere neanche se fosse morta davvero.
"Che tu sia senza cervello invece lo penso ancora, Mitchy" scherzò. E poi finalmente il ragazzo se ne andò. Prima che qualcuno la potesse vedere, si guarì con l'uso della magia. Se i suoi genitori l'avrebbero vista gonfia e fasciata, non avrebbero mai permesso di farla guarire da sola, usando la solita solfa del -devi imparare a vivere tra gli umani..- e nn sarebbe potuta andare alla partita, invece in quel modo...
Il ginocchio tornò alla sua dimensione naturale. Velocemente si tolse le fasce,e poi, finalmente suonò.
"Akyo devo dirti una cosa...!!" le disse la sorella una volta in camera
"Eh? Calmati...che è successo?"
"io e Jin siamo messi insieme..."
"CHECCCCCCCOSSSA?"
"shh..mamma e papà non lo sanno...abbassa quelle tonsille...ci siamo messi insieme proprio oggi..a proposito perchè sei tornata a casa così tardi?"
"sono stata con Mitsui.." rispose Akyo, guardando appositamente da un'altra parte.
"Mitsui? nn era quello che odi?"
"si..beh..quello che pensavo di odiare..ma..non lo so..adesso..."
-..credo che mi piaccia Shizu..-
"beh nn c'è bisogno di usare la telepatia per queste cose..."
-..e invece si, perchè se lo dico ad alta voce mi assicurerei che sia vero..-
"credo che tu lo sappia già che è vero, no?"
-..mi piace un casino..penso che tutto il tempo passato a litigare altro nn sia stato che un espediente per passare più tempo possibile a contatto con lui..-
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E così, quella mattina arrivò, passando, e lasciando posto ad un caldo pomeriggio. Il Kainan non era troppo distante dallo Shohoku, ma Akyo maledisse ogni secondo passato all'interno di un argenteo pullman, che stava guidando la squadra verso la meta. Non avrebbe mai pensato che diventare la seconda manager di una squadra potesse essere un errore, ma adesso che si trovava al sedile davanti quello di Mitsui, cominciava a rimpiangere il suo rifugio, la sua casa, il suo ordine..tutto.
La mattina si erano appena salutati, e senza accettare ancora la verità, la ragazza ci rimase male. Ma non si sognò nemmeno di darlo a vedere. Mai nella vita. Ma adesso sentiva ancora quello sguardo magnetico alle proprie spalle, e sentiva i suoi nervi bloccati, quasi colpiti da una paralisi.
"Akyo..calma.." le disse ridendo Ayako seduta accanto a lei "..è solo una partita.."
<< ma chi se ne frega della partita! Vorrei solo che questo ebete invece di fissarmi, parlasse, anche per dire una cretinata!>> Ma di certo non avrebbe mai detto niente di tutto ciò a voce alta, quindi si limitò a sorridere all'amica.
"COME SAREBBE A DIRE 'SOLO UNA PARTITA???" aveva detto Akagi, rivolto alla manager titolare. Ayako aveva sorriso, assumento quasi un viso a forma di gattina, e aveva liquidato il capitano con un "dai..sai che voglio dire.."
Tutta quella scena almeno aveva fatto rilassare un po' Akyo, che per la prima volta da quando era salita sul pullman si poggiò allo schienale morbido del suo posto.E proprio quando si era dimenticata di chi c'era dietro di lei, la sua voce le giunse "ehi bella addormentata...siamo arrivati.."
"mmhmm..era troppo bello per essere vero.." disse lei alzandosi dal suo posto a sedere.
"cosa?" chiese Mitsui
"non sentire la tua voce.." rispose lei pronta, avviandosi verso l'uscita. Ma mentre si trovava all'ultimo gradino, un profumo, quel profumo che aveva imparato a conoscere dalla sera prima, la raggiunse, la investì, insinuandosi nelle pieghe dei suoi abiti, ed in ogni posto recondito della sua mente. Sentì il suo fiato caldo sul collo, e si sentì tremare da quella presenza forte e virile alle sue spalle. Quando la voce la raggiunse, non aveva bisogno di voltarsi per capire chi è che stava parlando. "come va il ginocchio Akyo?" chiese Hisashi in un sussurro.
"bene..ottimamente direi.." rispose, continuando la sua discesa, ma quando fu fuori dall'immenso bestione, non si capacitò di essere lei quella che toccava terra, perchè il suo animo era più su, mille volta più su di loro, del kainan, del cielo, del paradiso..Le aveva chiesto come andava il ginocchio, e l'aveva chiamata ancora per nome...Il che era davvero un bel passo avanti. Già il fatto di riconoscere che era felice per qualcosa fatto o detto da Mitsui aveva già dell'inverosimile di suo.
Entrarono tutti insieme nel Kainan, davvero diverso dallo Shohoku, e quando camminavano nei corridoi lucidi per raggiungere il loro spogliatoio, la seconda manager si sentì chiamare. "shizu!" rispose, abbracciando di filo sua sorella che l aveva raggiunta "che ci fai qui? Non dovresti essere già sugli spalti ad occupare un posto?"
"no. come ragazza di jin ho i miei privilegi.."
-..sono venuta per vedere Mitsui..qual è?..- chiese Shizu, usando la telepatia.
-..quello con i capelli neri e una cicatrice sul mento...-
-..beh carino..no..-
"ragazzi, lei è mia sorella Shizuru, Shizu loro sono i ragazzi.."
"piacere di conoscervi.." disse la bionda, sorridendo cordialmente
"Akyo, perchè nn hai preso da tua sorella, che è tnt educata?" disse Mitsui prendendola in giro, senza accorgersi quasi che l'aveva chiamata per nome, e che gli occhi della squadra erano tutti rivolti verso di lui.
"E tu perchè nn hai preso da Johnny Deep? così ti avrei sopportato comunque..con quel bel viso.." rispose lei, ma stavolta stava sorridendo. Tutto lo Shohoku si stava facendo la stessa medesima domanda :che cosa era successo tra quei due? Dove erano finite quelle due bestie che si azuffavano ogni volta?
"beh Shizu..noi andiamo...in bocca al lupo..."
"Vinca il migliore.."
E si separarono. Dopo Akyo fu costretta a spiegare a tutti che sua sorella era la ragazza di Jin, e che quindi tifava per il kainan, come dopotutto era giusto.
Dopo vari preparativi, scaramanzie, e varie..le due squadre fecero il loro ingresso in campo, seguito da uno show abbastanza buffo di Nobu ( "Dai, nobu!! Fagli vedere chi sei a quel rossino!" gridava Shizu, da uno dei posti migliori della palestra, con i capelli legati in una coda alta, che oscillava da una parte all'altra ad ogni suo minimo movimento..) e Hanamichi ( "Hanakun..Sfiguralo..Faje vede chi sono i veri campioni a quella scimmia.." gridava di rimando Akyo, ridendo, dalla sua posizione avvantaggiata di seconda manager. "Akyo..non dovresti esortarlo.." si intromise Ayako, perplessa "ma è troppo forte!" ) Quando anche quello spettacolo venne bloccato, da due sonori pugni dei due capitani, la partita potè iniziare davvero, con il fischio acuto dell'arbitro.
All'inizio andava tutto bene, vantaggio, svantaggio, tutto leale, tutto regolare, e così anche le tifoserie, si cullavano vicendevolmente. Ma poi qualcosa cambiò nell'arco della partita. Piccoli falli insignificanti, e deboli vennero alla vista di Akyo, che non sopportava le scorrettezze ( se a farle nn era lei, più che altro..ndErika). Così, quando il suo occhio venne catturato da un santo maki, che provava a bloccare la corsa di Mitsui in modo scorretto, se ne fregò di tutti gli insegnamenti e ricorse alla magia.
/piede scontroso rimani bloccato, la sgambetto non è meritato\
Disse la formula con un movimento impercettibile della bocca. E allora maki si guardò la caviglia, che per qualche motivo gli si era bloccata, mentr Mitsui centrava il cerchio di canestro, con un impeccabile tiro da tre punti
-..AKYO! nn usare la magia...-
-..senti e che avrei dovuto fare? Lasciare che quel bestione facesse male a Mitchy, Shizu?..-
-..queste sono cose umane...la magia nn si usa con tanta leggerezza...-
/palla rubata, palla ingannata, ritorna al posto cui eri destinata\
Stavolta era stata Shizuru ad esprimere la sua formula, e dopo il canestro, la palla era tornata misteriosamente in possesso del kainan.
-..e poi lo dici a me, Shizu?..-
-..riparo solo agli errori che fai tu..-
-..e tutta una scusa per aiutare quelli del Kainan...-
/parabola perfetta, palla in aria, canestro diventa una casa abituaria..\
E con quelle parole il tiro di Mitchi finì, preciso preciso, nel canestro.
-..Akyo smettila!..-
-..si..così solo tu potrai far vincere la tua squadra?..-
/tempo che scorri, dilatati un po', punto alla palla che il canestro toccò\
E stavolta fu Jin a segnare un tiro da tre punti.
-..vedi Shizu?.Avevo ragione io..-
-..senti Akyo..tutti hanno aspettato questa partita per dare il meglio di loro..perchè gliela stiamo rovinando?..-
-..hai ragione tu, sorellina...facciamo una formula insieme..quella che ci vieta per venti minuti di fare una formula...-
-...venti minuti..il tempo rimanente...va bene..al tre...uno..-
-...due..-
-..TRE..-
/Il tempo rimasto, venti minuti col resto, nessuna formula dalla nostra bocca uscirà, e al termine del tempo la magia tornerà. Ma adesso basta con le magie, e basta con le nostre bugie../
E così per il tempo rimanente solo i ragazzi giocarono, solo umani con la forza dei loro sogni, con la forza della loro passione, e in quest'atmosfera la partita finì, a favore del Kainan..Shizu corse ad abbracciare il suo Jin, mentre Akyo, si complimentò lo stesso con i suoi. "Mi sarei dovuto allenare di più.." stava dicendo Mitsui. "Sei stato bravissimo Mitchi, non dire sciocchezze..eri il +bravo di tutti..è stata solo sfortuna.." disse Akyo, avvicinandosi. Lui alzò la testa e la guardò. Poi, senza potersi fermare, le accarezzò una guancia, l'attirò a sè, e la baciò. "ohhhhh" fecero tutti. Qnd si staccarono Akyo rise "però ce ne hai messo di tempo..."disse. "era tutta una tattica.." rispose l'altro, mentre il resto della squadra era +confuso di prima. E poi i due si baciarono ancora..e ancora..e ancora..fino alla fine dei tempi, qnd magari akyo avrebbe trovato il modo di dirgli che tutto era cominciato cn un incantesimo, e che lei era una strega. Come sua sorella, dopotutto.

FINE

 
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