RISSA
- Capitolo 1° -
Fuori pioveva a dirotto.
Erano ormai le 3 di notte e kei non si faceva vedere.
Quel giorno erano rimasti tutti svegli, apposta per fargli una bella “ramanzina di gruppo” non appena lui fosse tornato.
Tornava sempre molto tardi la notte e se ne andava presto la mattina.
A volte capitava addirittura che stesse via dei giorni interi.
Ma quel giorno erano + ke decisi a parlare con lui e chiarirsi, una volta per tutte.
-yawn…..che ore sono?-
-3.15-
-eddai, rei, andiamo a letto!!!-
-no, takao, dobbiamo parlare con kei-
-rei ha ragione, non si può andare avanti così!-
-ma….-
-niente ma!-
takao sbuffò.
Proprio in quel momento la porta si spalancò e rischiò di staccarsi dai cardini per la forza con cui era stata aperta
-KEI!!!-
il cinese si rivolse infuriato al russo, ma sbiancò quando lo vide entrare.
Tutti ammutolirono.
Kei si era fermato davanti a loro.
Era bagnato fradicio.
E non solo.
Aveva il labbro superiore spaccato, un taglio largo e profondo lungo tutto il braccio destro.
Il petto, con alcuni brandelli di maglietta attaccati alle spalle e sui fianchi, era squarciato da una ferita che lo attraversava tutto in verticale.
I pantaloni erano rotti e sbrandellati in più punti.
La schiena era attraversata quasi per intero da due tagli che avevano la forma di una X.
In più aveva numerosi lividi e tagli + piccoli in tutto il corpo.
Insieme all’acqua, sul pavimento di casa kinomiya, gocciolava sangue.
I due liquidi avevano formato una pozza color rosso intorno al ragazzo.
E, cosa forse peggiore delle altre, kei era incazzato nero.
I suoi occhi, rossi come rubini,
erano talmente fiammeggianti d’ira che facevano paura.
Sembravano racchiudere una foresta in fiamme.
I bladebreakers non potevano dire di aver visto kei veramente arrabbiato, e ora ke lo avevano visto, preferirono non averlo fatto.
- KEI!!!-
kei si voltò lentamente, fremente di rabbia.
-che c’è?- scandì, come volersi trattenere a urlare.
-CHE CAZZO TI È SUCCESSO???-
-un piccola rissa- stringeva i pugni e si tratteneva dal saltare addosso al cinese come un cane rabbioso, ma lo fissava dritto negli occhi.
-PICCOLA??????????-
anche il cinese era arrabbiato, ma non raggiungeva il livello di kei
- Sì-
- KEI, NON DIRE STRONZATE!!!!!!!!! -
Tempo mezzo secondo e rei era appeso a un muro, sollevato di una cinquantina di centimetri, con kei ke lo teneva per il colletto del kimono e sibilava furioso.
Max e takao erano zitti e non osavano parlare.
Kei mollò rei, che cadde a terra con un tonfo, e si diresse in bagno.
A ogni passo, gocce di sangue e acqua segnavano il suo percorso.
Quando si fu sentita la porta del bagno sbattere violentemente e l’ acqua della doccia scorrere, rei si alzò e si sedette su una sedia.
-come ha fatto a ridursi così?- azzardò takao
-ottima domanda….- sospirò rei
a quel punto max, con voce risoluta disse:
-ragazzi….. ho un’idea!!-
i due gli rivolsero subito l’attenzione
-ora che è sotto la doccia, togliamo la chiave da camera sua; dato che è stanco non se ne accorgerà.
E poi lo chiudiamo dentro non appena è entrato, così domani mattina non ci scappa!!-
Il volto di rei si illuminò
-Max, sei un genio!!!-
-lo so!-
-su, andiamo a prendere la chiave!!-
passarono in punta di piedi davanti alla porto del bagno, dove sentivano kei imprecare a bassa voce contro qualcuno di sconosciuto:
- bastardi, figli di p*****a, se vi becco un’altra volta vi riduco anche peggio…….. almeno la ragazzina sta bene….. stronzi……. 9 contro uno…. Che bastardata…..-
I bladebreakers restarono un attimo ad ascoltare le parole sconnesse che arrivavano, confuse dal rumore dell’acqua e si guardarono, sorpresi.
Rei fece segno di stare zitti e andare avanti.
Presero la chiave della stanza del russo e si nascosero dietro la grossa cassapanca dell’ingresso, attendendo che uscisse.
Poco dopo infatti kei uscì, con un asciugamano addosso.
I bladebreakers osservarono bene come si era ridotto l’amico.
Si era sicuramente curato in qualche modo, perché non sanguinava più.
Era proprio messo male.
La pelle nivea era squarciata praticamente dappertutto da una miriade di tagli di varie dimensioni e numerosi lividi della dimensione di pugni erano sparsi per tutto il corpo, ma soprattutto sul torace e sullo stomaco.
La faccia, a parte il labbro, non era ridotta molto male.
I 3 rabbrividirono.
Kei entrò in camera e si richiuse la porta alle spalle.
Rei si affrettò e chiuse la porta a chiave dall’esterno.
Sentendo lo scatto della serratura il russo si girò di scatto e battè un pugno sulla porta.
I 3 sobbalzarono:
- Che cazzo fate?!??!-
-ti chiudiamo dentro.-
- APRITE!!!-
-neanche per sogno, domani parliamo-
kei si rassegnò e andò a letto, stanco morto.
Invece rei, max e takao si riunirono nella stanza di quest’ ultimo.
- avete sentito cosa diceva?-
-si…….. ha nominato una ragazzina…..-
-e non solo! Io ho sentito anche che chi lo ha conciato così non era solo, ma non ho capito bene il numero esatto-
-a me pare di aver sentito nove….-
- domani gli faremo l’interrogatorio, ora è meglio andare a dormire-
-sono d’accordo, sto crollando.-
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ciaooooooooooooo ekko ke torno con 1 altra ff……
anke se non ho ankora finito le altre 2!!!!!!
Kei: xkè nelle tue ff mi faccio sempre male in quale modo??!?!??
Io: non so, ho scoperto la mia vena sadica!!!
Kei: e xkè sono sempre io a farmi male??!?!?
Io: a dire il vero non ne ho idea……. Ma mi piace vederti nei panni di quello ke si ficca nei guai e ne esce sempre
Kei: ma quello non è takao?
Io: no, è diverso: takao si fa tirare fuori dai guai dagli ALTRI, non ce la fa da solo!!!
Kei: in altre parole sono quello ke non ha bisogno di aiuto e se la cava da solo, no?
Io: hai afferrato il concetto.
Kei: ma non è giusto lo stesso.
Io: zitto o ti faccio morire!!!
Kei: gulp!! Non parlo più!!
Io: bravo ciccio^^ così si fa
Ci vediamo al prox cap, gente!!!!
E ricordatevi di commentare!!!!
Ciao-ciao
Black-fenix (mi scuso con le neoborg-girls x il fatto di aver preso il nome della ragazza che apparirà nel prox cap e nel titolo, ma mi piace 1 sakko, come nome!!!)
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