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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Final Fantasy X-2
Titolo Fanfic: ...CHANGE!
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sunshinebird galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/11/2004 18:55:20 (ultimo inserimento: 12/12/04)

i primi 3 capitoli sono una traduzione...il resto è mio!;p
 
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ULTIMA FERMATA, DJOSE!
- Capitolo 1° -

I lampi scintillavano dalla gigantesca cupola in cima al tempio di Djose. Una bionda ragazza albhed stava ferma fuori, fissando con timore le porte del tempio, stringendo una lettera nelle sue mani.

"Non posso credere che sto per farlo", mormorò. Diede una forte spinta alle porte ed entrò .
All' interno del tempio i membri degli automisti trafficavano con vari robot machina. Alcuni di loro alzarono lo sguardo quando la ragazza entrò.

"lucy jiue, Rikku? [cosa vuoi, Rikku?]" le domandò una donna con gli occhialini protettivi.

"Io, ehm... volevo vedere Gippal." farfugliò Rikku, stringendo la lettera puiù forte. "Se c'è, ovviamente."

" Gippal è te cubny[Gippal è di sopra]," disse con una risata un grasso uomo albhed. "Myjunyhtu ymmy ciy hiujy 'ehjahweuha' [Lavorando alla sua nuova 'invenzione']."

Rikku rivolse loro un sorriso incerto per ringraziarli e si diresse verso le scale. In verità, sperava che il capo degli Automisti fosse via, così lei avrebbe potuto lasciare la lettera e sparire tranquillamente.

"G-Gippal, sei qui?" domandò Rikku, facendo capolino nella grande anticamera che precedeva il naos dell' intercessore. Dopo la sconfitta di Vegnagun era diventato l' officina di Gippal. Entrò in punta di piedi nella stanza, ma si lasciò scappare un sussulto quando vide cosa si trovava lì dentro.

Una machina gigante, alta circa tre volte Rikku e larga almeno dieci volte tanto, stava al centro della stanza, con un getto di vapore sibilante che usciva dalla cima. Una rete ingarbugliata di fili era conficcata a lato, mentre tasti di ogni forma e dimensione adornavano la parte anteriore.

"Bunly jylly![porca vacca!]" esclamò. " Cos' è questo?"
Dimenticando la sua 'missione', saltò sul robot per esaminarlo.
" Gippal ha costruito questo?" si chiese, toccando il freddo corpo metallico della machina. "Mi chiedo a cosa serva..."
Proprio mentre stava per esplorare meglio quella strana invenzione, una voce profonda e rimbombante esplose nella stanza. "Chi sei? Che stai facendo qui?"

Rikku si girò sorpresa e automaticamente cominciò a cercare con gli occhi chi aveva parlato. Era un mostro? Sbuffò. Perchè aveva lasciato tutte le sue looksfere sul Celsius?!

"Chi è? Fatti vedere!" domandò. La sua voce tradiva la poca fiducia che aveva sperato di mostrare.

"Nah...Preferirei mangiarti per cena."

Rikku chiuse gli occhi di scatto. Senza difese e lì lì per essere mangiata da un mostro. Sicuramente non era così che aveva immaginato la sua fine. Lo sentì passare di fronte a lei e chiuse ancora di più gli occhi. Si aspettava che la sua carne venisse strappata via, ma invece sentì un braccio avvolgerle il collo e la senzazione inaspettata di un abbraccio.

"Huh?" Rikku aprì gli occhi. Da quando i mostri davano abbracci?! Allora la sentì. L' inconfondibile risata di... "GIPPAL!"

Si liberò dalla sua presa e cercò disperatamente di aggiustarsi i capelli. Guardò in cagnesco il giovane capo degli Automisti, con i suoi capelli biondi sparati in aria e la pelle abbronzata dai numerosi scavi nel deserto di Bikanel.
Gippal continuava a ridere, asciugandosi le lacrime. "Avresti dovuto vedere la tua faccia! Era uno spasso!"

"Brutto scemo!" Rikku pestò i piedi, frustrata. Era proprio da lui prendersi gioco di lei. "Perchè devi sempre comportanti come un cretino?"

"Ehi, rilassati,ok?" Gippal alzò le mani in segno di difesa. "Non mi aspettavo certo che la prendessi così seriamente."
Salì sulla sua invenzione e prese alcuni degli arnesi sparsi attorno alla base. "Allora, cosa sei venuta a fare?" le chiese, stringendo i bulloni sulla macchina.

"Oh...Io... ehm..." Tutti i progetti di dargli la lettera erano andati a farsi benedire. Voleva veramente dargliela dopo che l'aveva umiliata in quel modo? No di certo. "Hey, cosa è questa?" gli domandò, indicando la machina.
Gippal sogghignò, accarezzando la sua 'creatura'. Rikku non era mai stato il tipo da mettere su il broncio. "Questa èla mia ultima creazione. Servirà a scavare nelle zone del deserto dove ci sono le tempeste.

"Wow! Funziona?"

"Uh, non ancora. Ma dopo aver fatto le ultima modifiche funzionerà." Si voltò verso la sua invenzione, rigirando un paio di tronchese nelle sue mani. "Guarda".

Alzò le tronchese e tagliò uno dei cavi che sporgevano dal fianco della machina. Rikku si piegò. Nell' istante in cui le tronchese si chiusero sul filo, ci fu un raggio bianco accecante ed entrambi vennero scagliati a terra, privi di conoscenza.

Rikku fu la prima ad aprire gli occhi. "Che è successo? Qualcosa è andato storto?" Guardò alla sua sinistra, dove si trovava Gippal fino ad un minuto prima, ma al suo postro vide... LEI?!

"EH?! Che succede? Come posso essere in due posti nello stesso momento? Dov'è Gippal?"

Rikku si guardò attorno, ma nessun segno di Gippal. Dov' era andato? Si girò dall' altro lato e vide se stessa muoversi. Guardando Rikku strabuzzò gli occhi.

"Che -" gridò, prima di coprirsi l bocca con le mani. Rikku sorrise. "Non preoccupar- Hey! Cos'è successo alla mia voce?! Sembra quella di Gippal!" Guardò il resto del corpo e scoprì che non era lei.

"E io somiglio a te." L'altra Rikku la raggiunse. Guardando Rikku incredula, disse: "Sembra che ci siamo scambiati i corpi."
 
Continua nel capitolo:


 
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