- Capitolo 1° -
A te, primo amore:
nacqui ubriaca in una panchina sulla via
ambigua attrazione ha cancellato la certezza
vinsi il mio pudore con ipocrita morte
per diventare ciò ero e mai ero stata.
Torturando il mio possesso
Per renderlo tuo vanto
Inspiravo stupore
Espiravo ossessione.
A te, primo uomo:
con carezze vuote hai lasciato solchi
sui miei seni mai toccati
danza tribale di serpenti in spirale
succhiato il respiro
percorsa la pelle
sentito il sapore
delle mie gambe dischiuse.
Odio perverso
Nel rapporto carnale.
A te, primo ascolto:
notti a parlare
di spregio per la vita
segnasti l’anima dapprima farfalla
più tardi donna
più tardi tradita.
Baciai in un prato
La tempia scottante
Lessi dolore e parole nascoste
Giurai ancora di non tradire
Venni tradita
Per non farti soffrire.
A te, primo ad amarmi:
Tocco sincero e non più finito
Scivoli ingoiato dal tuo stesso ardore
Corpi nudi premuti in intesa
Non più carnale
Ma dal bisogno rapita.
Amo il potere
Di non dover più
Morire.
---------------------------------------------
Non usate le persone che vi amano. Anche se di loro non vi interessa nulla.
Per Q: di donna in donna, sarai sempre e solo pervaso dal vuoto. Per M: grazie, nonostante tutto. Per G: la morte non l’avrà vinta sempre. Non ti volevo per egoismo, ma per farti, per una volta, star bene. Per Ale: solo, semplicemente grazie
|
|