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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: L`ULTIMO SCONTRO
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: ulin galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/11/2004 12:32:41 (ultimo inserimento: 02/12/04)

è la mia prima fic, e parla dello scontro finale tra zoro e mihawk.
 
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- Capitolo 1° -

Salve ragazzi. Questa è la mia prima fic, e l’ho voluta scrivere su come immagino lo scontro finale tra Zoro e Mihawk. Si svolge in un tempo imprecisato su un’isola imprecisata perché, non essendo io in grado di ideare storie complesse come quelle ad esempio di shaina o axia, ho preferito lasciare alla vostra immaginazione gli avvenimenti accaduti prima di questo scontro.
Questo è il primo capitolo, se piacerà a qualcuno ne scriverò un altro o altri due (non ho ancora delineato bene la vicenda) per concludere la storia. Buona lettura, aspetto commenti.


Stava solo, seduto sul castello di poppa sotto un albero di mandarini, a riflettere.
Entro poche ore sarebbero arrivati a destinazione, e lui avrebbe rivisto la persona che per lui rappresentava il nemico, la meta, la realizzazione del suo sogno.
E allora perché quella strana sensazione? Cosa lo spingeva a tormentarsi in quel modo? Due parole continuavano a frullargli n testa: “E dopo?”. Dopo aver sconfitto Mihawk, ammesso naturalmente che vi fosse riuscito, che avrebbe fatto?
E nonostante cercasse con tutto sé stesso di dare una risposta a questa domanda, proprio non ci riusciva.
Avrebbe continuato a viaggiare con Rubber? Sì, ma a che scopo?
Conseguire il suo sogno non avrebbe segnato anche la fine del suo viaggio? Pensando a tutte queste cose non poté evitare di ripensare al precedente scontro con Occhi di falco. Cosa lo aveva fatto perdere? Certo, Mihawk aveva più esperienza e la sua destrezza nel maneggiare quel lugubre spadone nero era infinitamente superiore alla sua, ma negli scontri che aveva sostenuto contro molti altri valenti spadaccini aveva sempre trovato in sé la forza, la determinazione di tirare avanti e di sconfiggere l’avversario, anche se superiore a lui. Come ad Alabasta, dove aveva trovato in sé quella forza che ora gli permetteva di tagliare anche l’acciaio.
E allora perché contro di Lui non ne era stato capace?
Ad un tratto la risposta fu lì, davanti a lui, chiara e semplice come se l’avesse sempre saputa: era la motivazione il particolare che difettava. Non che il desiderio di diventare il migliore per adempire alla promessa fatta a Kuina non fosse forte, questo no, ma da sola questa determinazione non bastava. Ora finalmente lo capiva; oltre che per gli altri, doveva combattere per sé stesso. Per poter battere Mihawk doveva ritornare, anche se per un breve momento, lo spietato cacciatore di taglie che era stato un tempo, quello che molti definivano come una bestia sanguinaria che non conosceva la pietà. Sì, ormai aveva deciso. Era tempo di rispolverare il passato.
Una voce lo distolse dai suoi pensieri.
- Preoccupato? -
- Rubber, che ci fai qui? -
- Sono venuto a vedere come stavi, tutto qua - rispose l’amico.
- Grazie ma sto bene, davvero. -
Cappello di Paglia stava per scendere in cucina (strano eh? N.d.a) quando venne fermato dalla voce di Zoro.
- Rubber... -
- Sì? Che c’è? -
- Ecco... quando saremo arrivati, non vedrai combattere il tuo spadaccino di bordo ma il cacciatore di pirati che ero un tempo. -
- Che differenza c’è? Non capisco. -
- Capirai il perché della reputazione che mi ero fatto. Quello che ti chiedo è di non cambiare idea sul mio conto. Sarà solo per questa volta, poi quel lato di me sparirà per sempre, te lo giuro. -
- D’accordo, fa come credi. Ah Zoro... -
- Cosa? -
- Dopo aver sconfitto Mihawk, non lascerai questa nave vero? -
“Caspita, aveva capito i miei dubbi! Allora non è del tutto scemo.” Pensò Zoro con affetto.
- Perché ricordati, mi hai promesso che mi avresti aiutato a diventare il Re dei Pirati. E poi senza di te non sarebbe la stessa cosa. -
“Ha ragione, che idiota che sono, come ho fatto a dimenticarmene? Dopo la sfida avrò ancora i miei amici. Resterò con loro!”
- No capitano, sta’ tranquillo. Non ti abbandonerò -
- Ok, sono più tranquillo. Scendo a mettere qualcosa sotto i denti, (ma và? N.d.a.) vieni anche tu? -
- No sto ancora un po’ quassù -
- Bene, a dopo -

___Qualche ora dopo___

- Isola in vistaaaaa! -
“Eccolo, quello sarà il teatro della mia vittoria, o della mia morte” pensava Zoro cupo “ormai dovrebbe comparire anche lui.” E infatti neanche a farlo apposta apparì alla vista di tutti una barchetta monoposto nera a forma di bara, con la vela anch’essa nera e con due candele dalla spettrale fiamma verde poste ai lati dell’unico sedile presente. La barchetta, però, era vuota. Non c’era nessuno a bordo, segno che il proprietario era sbarcato sull’isola.
- Ti aspettavo, Rolonoa -
La voce di Mihawk fece sussultare tutta la ciurma, che non lo aveva ancora individuato. Difatti l’uomo era seduto su una roccia distante dalla sua barca, in attesa del suo sfidante.
Con un balzo Zoro fu giù dalla nave, ma quando i suoi compagni accennarono a calare la passerella per scendere a loro volta, li bloccò con uno sguardo.
- Restate sulla nave, nessuno si deve intromettere nel nostro scontro -
Detto questo si posizionò di fronte a Occhi di Falco, guardandolo dritto negli occhi per un tempo che sembrò a tutti infinito. Finalmente l’uomo si decise a parlare:
- E così sei arrivato Zoro -
- Sì, Mihawk, sono qui. Preparati perché solo uno di noi due lascerà vivo quest’isola -
- Sono d’accordo con te, ragazzo. Che la battaglia abbia inizio! -

continua…

 
Continua nel capitolo:


 
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