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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Holly e Benji (Captain Tsubasa)
Titolo Fanfic: LE VERITÀ NASCOSTE ( SAKURA NO NIWA)
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: khyira87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/07/2002 13:56:21 (ultimo inserimento: 02/08/02)

e` la prima funfic che pubblico qui, ma spero che vi piaccia! consegna dei diplomi, e poi..tutti in vacanza! ma che vacanza?
 
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- Capitolo 1° -

NIIGATA ORE 09.00

- ah, che bella giornata! Siamo stati davvero fortunati, vero?-

- dipende, Bruce! Se, oltre alla bella giornata, ti mettessi in testa di non rompere le scatole, sarebbe senz’altro meglio!-

- ehi, voi, state un po’ zitti!! State attirando l’attenzione di tutta la gente!-
Il pullman del aeroporto richiuse le sue porte e si allontanò dalla stazione dei treni, lasciando alla fermata una moltitudine di persone.
La giornata era calda e soleggiata, il cielo era limpido e senza la minima foschia.
Un gruppo di ragazzi si affrettò ad attraversare la strada, carichi di borse, valige e molto entusiasmo.
Per cosa? Beh, lo scopriremo fra poco…
- allora, che treno dobbiamo prendere?- la voce di Holly fece sobbalzare Tom che si stava rilassando sulla panchina davanti al tabellone degli orari.

- credo quello sul binario E! per Sakata c’è solo quello!- fece Philip, segnando con un dito la riga dove aveva letto

- e allora a che ora arriva? Comincio ad annoiarmi…-

- perché non ti leggi un libro, Lenders? Non si sa mai che impari qualcosa…-

- cos’hai detto?-

- ah, è vero! Tu non sai leggere!-

- prova a ripeterlo Price e sei un uomo morto! Imbecille!-

- cretino, zoticone! Come ti permetti??-

- ragazzi, basta! Siamo qui in vacanza, non per litigare!- sentenziò il saggio Tom che continuava a sbadigliare sulla sua bella panchina rossa fiammante.

- ma ha iniziato lui!- sbraitò Mark indicando Benji con gli occhi, - non potevamo lasciarlo a Tokyo? Tanto non se ne sarebbe accorto nessuno!-

- a parte l’hostess che avrebbe dovuto sorbirsi le sue lamentele!- rise Julian, sempre più stanco di sentirli parlare,
- meglio lei che io!-

- va bene, abbiamo capito! Però smettetela! Philip a che ora il treno?- disse calmo Holly, cercando di non sfogarsi sui compagni.
- tra un ora e mezza…dovremo aspettare fino alle 10 e 30…-

- bene! Io vado in bagno!-

- io vado a prendere da bere, vieni anche tu Philip?-

- arrivo! Tom, perché non vieni a darci una mano?-

- non vi serve il mio prezioso aiuto per comprare 7 lattine di Coca!-
Mentre Philip, Julian e Bruce si allontanavano dalla postazione Holly, Mark, Tom e Benji, si concedevano un minuto di pace…
Quest’anno le loro scuole, avevano organizzato dei viaggi premio per gli studenti dell’ultimo anno che avevano avuto dei meriti sportivi o scolastici e loro rientravano nella prima categoria.
Le mete erano molte, infatti, non tutti gli studenti in questione avevano scelto Sakata per passare le vacanze estive: gli altri componenti della NewTeam avevano scelto la storica Kyoto, mente i compagni di Mark se ne erano andati a Matsuyama e via discorrendo.
Holly e company, si erano messi d’accordo per passare le vacanze in un posto di mare, tranquillo ma con tutti i compford: fu così che decisero la meta!
Il viaggio fino a Niigata era stato abbastanza tranquillo se non per Mark e Benji e i loro continui battibecchi, ma dopotutto non potevano lamentarsi.
- allora, capitano, che si farà appena arrivati a Sakata? Spero che tu abbia prenotato da qualche parte, perché non voglio trovarmi a dormire sotto un ponte! Figuriamoci con questo vicino!- disse Benji indicando Lenders che fece finta di non sentire, per non ucciderlo.

- alloggeremo in un dormitorio vicino ad un tempio!- Holly si stava spazientendo. Odiava quando mettevano in dubbio la sua autorità!
- bello! Fa molto Manga, lo sai?- disse Tom sorridente,

- vedo che ti sei ripreso dal coma, Becker! Così mi piacciono i giocatori della Toho!-
sentenziò Mark, orgoglioso del nuovo acquisto della scuola.
Fra le risate generali, le occhiatacce di Holly alla sua metà della Golden Combi e alle imprecazioni di Mark che non capiva cosa ci fosse da ridere, la voce di Philip Callaghan risuonò appena.
- ehi, ragazzi, venite! C’è una sorpresa per voi!- gridò agitando le mani come un forsennato.

- per me Callaghan ha bevuto troppa Coca Cola, non lo vedo per niente bene!-

- no Benji, sta cercando di dirci qualcosa, ma non capisco cosa!-

- dai gesti sembra che ci dica di raggiungerlo! Ci conviene andare prima che gli parta un nervo da qualche parte!- si sbrigò a dire Tom mentre si alzava dalla sua amata panchina, guardandola come per dire “ appena avrò un po’ di soldi verrò qui e ci sposeremo!”
- credo che Tom abbia ragione! Coraggio gambe in spalla!-

A un metro dal ragazzo, Benji gli chiese:
- Philip, ti ha punto qualcosa oppure è un nuovo esercizio di aerobica?-

- no, idiota! Vi stavo chiamando perché di la c’è una sorpresina! Andiamo!-

Sempre più spaventati, i quattro seguirono l’amico domandandosi quale strana bevanda avesse ingerito, quando videro Bruce e Julian, ridere e scherzare con delle ragazze.
- fantastico, vuoi forse dire che Bruce ha abbordato?- chiese Benji stupefatto,

- no, nulla di tutto ciò! Guardatele meglio…-

Con un tremendo sforzo visivo, Holly e gli altri puntarono lo sguardo sulle dolci creature, quando ne distinsero chiaramente cinque sagome…
Una sembrava, anzi, era Patty, l’altra Amy, quella accanto era Jenny e l’altra era Eve! Le ragazze erano a Niigata per loro…la cosa si faceva molto interessante.
Si avvicinarono piano, la metà di loro era felice di vederle, mentre l’altra assaporava già tutti i guai che avrebbero causato.
Holly e Philip non fecero in tempo a salutarle, che se le trovarono già fra le braccia, volate come rondini e felici come delle pasque. Tutto filò liscio come l’olio fino a che, Tom, non si accorse di una cosa.
Se erano cinque, Patty e Jenny erano vicino a lui, AMY E Eve erano vicine rispettivamente a Bruce e a Julian, chi era la quinta ragazza che se ne stava con il sorriso stampato sulle labbra accanto a Amy???? °o° ????
Si guardò in torno e si accorse che nessuno, nemmeno Mark faceva una piega e si senti uno stupido, perché tutti la conoscevano e lui no…ma era probabile anche che gli altri non se ne fossero accorti e infatti fu così, visto che quando le andò vicino e le si presentò, le facce di Bruce e di Julian diventarono color del fuoco e si apprestarono ad accostarsi al amico per presentarsi dopo di lui.
- piacere, io mi chiamo Thomas Becker! Sei un’amica delle ragazze?- chiese un po’ imbarazzato,
- piacere, io sono Alexandra McNeely e sono un’amica di Patty! Ma puoi chiamarmi Alex, se vuoi!- disse con un filo di voce.
- o-ok! Allora chiamami Tom…ok?-
- emh, scusate se interrompo la vostra chiaccherata, ma vorremmo presentarci anche noi!- disse Bruce scostando di peso Tom che era tutto preso dalla nuova conoscente,
- piacere bellezza, io sono Bruce Harpert, e..-
- ma ci conosciamo già, Bruce, perché ti presenti?-
senza dubbio, la faccia che fece Bruce in quel momento, rimase impressa nelle menti di Tom e Julian per tutta la loro vita, tanto che, li per li, non seppero se trattenersi o cominciare a ridere.
- Bruce, sono Alex! Ti ricordi? Una volta abitavo a Fujisawa! Abbiamo fatto le elementari insieme fino in terza!- disse con tono soave per aiutarlo a ricordare…
- Alex, Alex… non mi ricorda niente…- disse Bruce accarezzandosi il mento, come se stesse pensando,
- proviamo così… BRUCE IDIOTA, LASCIA STARE IL MIO PANINO ALTRIMENTI TI CUCINO VIVO!!! Ora ricordi?-
lo spavento che si presero Tom e Julian, alimentò la curiosità degli altri che si avvicinarono, mentre Amy sorreggeva il suo amore che minacciava un infarto…
- eccome se mi ricordo! Caspita, ne è passato di tempo! Come sei diventata bella! Non ti riconoscevo!- e mettendole le braccia intorno alle spalle, - perché non incominciamo a tornare amici come una volta, eh? Ti va, eh?-



- ahia, ahia, ahia! Ma potevi dirmelo che non ti andava! Non serviva prendermi a sberle!- Bruce, continuava a massaggiarsi vistosamente la guancia, mentre Evelyn sputava fuoco da tutte le parti.
- e tu non perdi mai le brutte abitudini, vero?- disse Alex chinandosi per aiutarlo a rialzarsi.
- scusate la figuraccia, non è molto carino come inizio, cmq io mi chiamo Alexandra e sono una vecchia amica di Patty e di Jenny! Sono venuta a prenderle alla stazione per portarle a Tsuruoka dai miei nonni! Vi chiedo ancora scusa per la figura!-

- non preoccuparti!- la rassicurò Holly, - la figura dell’idiota l’ha fatta Bruce, che non perde mai occasione per farsi insultare! Vero Bruce?-
- già, è solo un pagliaccio che corre dietro ad ogni gonnella, anche se sta volta ha scelto bene…ahio!!!- Philip si beccò un pizzicotto fortissimo sul braccio, mentre Jenny gli indicò con la testa, la povera Eve che era sempre più abbattuta.
- no, è un bravo ragazzo!- Tom trovò le parole adatte al momento giusto, - fa così perché vuole socializzare, non sa stare solo!-
- lo so, è sempre stato così fin da bambino, non lo fa per cattiveria!-
- beh, scusate un attimo, ma che andate a fare a Sakata? Non ci avrete mica seguito?-
Julian guardò sempre più severo la povera Amy che cercava l’appoggio morale e pratico di qualcuno.
- ma che te ne importa, Ju! Tanto sono qui e visto che sono ospiti dei nonni di questa ragazza, non dovresti farti problemi!- decretò Tom senza mezzi termini, mentre tutti si chiesero cosa fosse successo in Francia per aver un cambiamento del genere e mentre le ragazze sospiravano un “ sia benedetto dal grande Buddha e che gli venga eretta una statua in ricordo delle sue eroiche uscite”.

- beh, in questo caso, perché non andiamo a mangiare qualcosa’ il treno arriva fra un ora abbondante!-

- ottima idea capitano! Vedi, se ti sforzi riesci a partorire qualcosa che non sia calcio!- sibilò ridendo Benji,

- si, andate avanti, io e Alex dobbiamo aspettare una persona!-

- si, ma Patty, cosa vuoi mangiare?- pronunciò preoccupato Holly, mentre Tom lo raccattava come la pesante borse che reggeva nell’altra mano,

- una pizza margherita! E Alex…-
Patty guardò l’amica che rispose in fretta,
- una capricciosa senza funghi!-

Tom si girò verso le due e pensò…
“ anche io prendo sempre quella pizza!!! Wow!”
- Tom, piantala di fare quella faccia, si vede benissimo quello che stai pensando, ti scorrono i pensieri sulla fronte…- rise Holly…

- taci tu!-


Il tempo che si passa insieme ad una o più persone care, fa sembrare la vita più serena e anche più veloce.
Ecco perché l’ora passò velocissima e i ragazzi riuscirono a salire sul treno per un soffio.
- mamma mia che corsa! Ma non potevamo uscire un po’ prima?- chiese Patty con il fiatone…

- si, ma per qualche motivo ignoto, non lo abbiamo fatto!- disse Julian guardando l’amica divertito…

- ma a te, un infartino, mai?-

- cattiva…-

Mentre nel corridoio si consumava questa discussione, in uno dei scompartimenti, Phil e la sua Jenny, si stavano distraendo con tutt’altro.
- mi sei mancata…- disse baciandola sul collo, mentre con la mano le accarezzava i fianchi,

- lo so, anche tu mi sei mancato da morire…- disse sdraiando si su una delle panchine vuote

- senti, toglimi una curiosità, ma quella Alex , ha il fidanzato?- disse lui accarezzandole una ciocca di capelli e guardandole il collo,

- stai scherzando? Phil, come puoi chiedermi una cosa del genere??- era furiosa, peggio di Holly quando non trova il suo spazzolino ( questa la devo spiegare subito! Holly, ogni volta che va in ritiro, viene preso di mira dagli scherzi dei ragazzi e uno dei loro cavalli di battaglia preferiti è nascondergli lo spazzolino! Lui ne compra altri che fanno la stessa fine del primo! Divertente! Si arrabbia da pazzi! Ahahah! Ragazzi, dov’è il mio spazzolino? Tom è colpa tua, dove lo hai buttato!? NdH ma che ne so io!!! NdT Oppure quando gli spostano il numero della stanza e lui entra in quella che era sua fino a 20 secondi prima e si ritrova altra gente dentro! )

- no, calma, stai fraintendendo! Io lo chiedevo perché ho in mente una cosa!- si giustificò lui, convinto di potercela fare.

- si, lo so anche io cos’hai in mente! Maiale!-

- ma no!!! È per…-


E mentre quei due chiarivano tutto, nello scompartimenti vicino, Mark, Benji e Bruce, stavano discutendo su chi, fra Julia Roberts, Michelle Pfaifer, e Kiyle Minogue avesse il fondo schiena più bello. non era di certo di levatura culturale elevata, ma era sempre meglio degli insulti che Mark e Benji si scambiavano ogni 20 secondi.
E mentre il dibattito “fondo schiena” continuava senza giungere ad un vincitore e ad un vinto, Tom e Holly si godevano la tranquillità del loro scompartimento vuoto.
- a cosa stai pensando?- chiese Holly al compagno che continuava a fissare il vuoto pensando a cose che Holly non poteva immaginare.
- niente di speciale…-

- senti, siamo amici da anni, a me puoi dirlo…cos’è successo in Francia? Sei un altro da quando sei tornato…- disse con una punta di tristezza…
- beh, vedi…è una cosa molto personale e non vorrei che tu ti annoiassi…- disse cercando di far calare l’interesse di Holly, che però non demorse,
- non mi annoierò, stanne certo!- fingendosi coraggioso ed intrepido, pronto per qualsiasi cosa…

- va bene…allora, da cosa cominciare…ah, si! Quando aveva 16 anni, mi sono innamorato follemente di una ragazza, si chiamava Selen ( mi, come quella dell’altro mia FF, La grand insalade!). lei aveva…aveva 25 anni ed era felicemente sposata! Era la mia insegnante di Psicologia!- era rosso più del rosso, imbarazzato più dell’imbarazzo e Holly era incredulo più di dell’incredulità!
- e poi?- chiese timidamente sperando di non sentire ciò che temeva di sentire.
- beh, glielo dissi e lei, sul momento, mi rise in faccia…ero veramente pazzo di quella donna e credimi, per me ammettere una cosa simile era più difficile di segnare a Benji!-
In effetti, la timidezza e la riservatezza di Tom erano spesso disarmanti ed erano alcuni dei suoi punti deboli.
- dopo un anno, la dimenticai, anche perché si era trasferita a sud e non la rividi più…ma non credere che sia solo dovuto a questo il mio cambiamento…io, mi innamorai di una ragazza della mia età, e con lei…-
- con lei?- lo esortò l’amico che, intanto, aveva avvicinato tutti i dolci che aveva in borsa e guardava l’amico come se fosse in una telenovela.
- insomma… siamo stati insieme per un anno e…e abbiamo fatto tante cose insieme…- disse tutto d’un fiato, al limite del rossore…
-uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh!!!!!!!!!!!!! Nooooooooo! Incredibile! E poi?-

- e poi il resto non ti riguarda…- il suo sguardo si intristì ancora di più, mentre fuori dal finestrino il mondo si muoveva, correva veloce sui binari, ascoltando la sua storia e viaggiando insieme a lui…
- senti, non devi spiegarmi tutto! Se non vuoi parlare di questa visione di ragazza, non farlo! Ma secondo me, dovresti provarci! In fondo sei un bel ragazzo, almeno credo, e sarebbe sempre ora vederti con una ragazza!- disse tutto convinto,
- ma io, che ti ho parlato a fare? Ti ho detto fino adesso che ce l’ho avuta!- disse perdendo la pazienza,
- ma io non l’ho vista!- disse ridendo…
- Holly, sei irrecuperabile!-
lo scompartimento si riempì di risate, tanto da attirare l’attenzione di tutti i passeggeri.
- ehi, scusate! State facendo un baccano terribile! Non potreste calmarvi?- chiese gentilmente un ragazzo, aprendo la porta dello scompartimento mentre Holly e Tom, si scusavano imbarazzati.

- sarà un estate veramente lunga, trovi?- chiese Holly con il sorriso stampato sulle labbra, mentre si alzava per andare a prendere da bere,
- già, lo sarà sicuramente…-




Il viaggio non durò molto, come invece si aspettavano e arrivarono a Sakata all’ora di pranzo. La cittadina era deserta, ma era comprensibile, solo dei pazzi potevano aggirarsi sotto il sole cocente di mezzogiorno.
Infatti, Holly e co. erano sulla strada principale, con bagagli a mano e un buon chilometro da percorrere.
- Holly, non mi spiego come mai non ci fosse nessuno ad aspettarci…- disse Benji furente come non si era mai visto, - non è che ti sei dimenticato di chiamare un taxi???-
- Benji, quanto la fai lunga! Il dormitorio è qui vicino!- Holly cercava di essere più gentile possibile, anche se non ci riusciva molto bene, visto la faccia infuriata che aveva!
- lo hai detto anche mezzora fa!- protestò Julian che non ne poteva più di camminare avanti e indietro per le strade deserte di quel posto.
- Julian, se non vuoi proseguire in ambulanza, ti conviene cucirti quella bella bocca, altrimenti il boss se la prende con me, dopo!- Julian rimase come paralizzato da quelle parole…Tom stava veramente esagerando, se aveva intenzione di dimostrare qualcosa, beh, lo stava facendo nel modo sbagliato.
- senti Becker, non so cosa diavolo sia successo in Francia per farti cambiare così, ma qualunque cosa sia non ti da il permesso di…-
- non mi da il permesso di difendere le mie idee o di prendere per il culo? Allora cosa dovrei dire tutte le volte che mi tormentavate l’anima perché ero timido?-
Tom si era fermato e guardava Julian negli occhi. Sosteneva benissimo lo sguardo severo del amico, ma preferì proseguire quando questo distolse lo sguardo senza poter controbattere.

“ wow, finalmente qualcuno mi rispetta! Era ora, bisognava mettere le cose in chiaro…”
i suoi pensieri, come quelli di tutti gli altri, furono distolti dal rumore di un claxon…

- ciao ragazzi!!!-
Patty e le altre, stavano sfilando a tutta birra davanti ai loro occhi e li salutavano agitando le mani dal finestrino del taxi.
- ora spiegami, capitano, perché loro il taxi ce l’hanno? Vedi, sei inaffidabile!-
- non cominciare Benji! Io ho telefonato, ma a quest’ora non c’era nessun taxi libero! Sono fermi per il pranzo!!!- insisté Holly che non sapeva come difendersi,
- allora scusa, cos’era quella cosa gialla che è sfrecciata davanti a noi’ un pezzo di Groviera????-
- senti, se ti scoccia tanto camminare, perché non fai l’auto stop?- chiese Tom alzando le spalle in segno di indifferenza.
- ma bene! Questo vuol dire che non sono gradito?- starnazzò Benji, mentre Bruce attaccò a ridere come un pazzo,
- bravo Price, vedo che sai cogliere bene le sfumature!- mark, che fino a quel momento se n’era stato zitto, come Callaghan, scagliò una profonda ferita nel giovane portiere che si girò verso il capitano e gli chiese,
- è vero quello che dice?-
- no, Benji, ma ti chiedo di fare un ultimo sforzo! Siamo vicini…-

il silenzio piombò nel gruppo, anche Bruce smise di ridere e la voce dolce di Tom, fece smuovere tutti.
- ragazzi, voi siete i miei più cari amici e non ho intenzione di vedervi litigare per una banalità del genere! Vi prego, andiamo e godiamoci questa vacanza! Ce la meritiamo!-
- Tom ha ragione! Coraggio, gambe in spalla e ce la faremo!- disse Philip che raggiunse Tom e insieme cominciarono a camminare, seguiti a ruota dagli altri…

- così mi piacete! In senso lato, chiaramente…- pronunciò il gallo dell’Hokkaido.


- Alex, sei sicura che non disturbiamo?-
- ma dai Pat! Non c’è nessun disturbo, credimi! Mi fa piacere avere te e le altre per casa!-
le ragazze si sorrisero e continuarono a disfare le valige nella grande camera da letto.
- posso farti una domanda?- chiese Patty rallentando i suoi movimenti e guardando l’amica togliere la biancheria dalla valigia nera.
- certo, dimmi pure!- continuò a disfare i suoi bagagli e ad ascoltare impaziente l’amica.
- ti senti ancora con Daniel?- chiese avvicinandosi e lasciandosi cadere sul letto, aspettando una risposta,
- l’ultima volta che l’ho sentito è stato 5 mesi fa! Era venuto a salutare mio fratello, prima che partisse per l’Inghilterra…perché me lo chiedi?-
- penso che tu stia ancora pensando a lui, mi sbaglio?-
Patty non ebbe nessuna risposta, Alex se ne stava davanti allo specchio e fissava la sua immagine riflessa…
I lunghi capelli castani ricadevano in piccoli boccoli dalle spalle, fino alla vita…
…i suoi occhi incredibilmente verdi, si incupirono mentre scorrevano quella figura riflessa, dalle labbra rosse e dal corpo slanciato e magro…
Era la figlia più piccola di una famiglia molto ricca, che gestiva ristoranti di lusso in tutto il Giappone e che, quasi mai, si preoccupava di cosa pensasse lei.
Aveva 3 fratelli, tutti più grandi, due sposati e uno trasferitosi in Inghilterra per studiare, mentre lei rimaneva in Giappone, vivendo fra Sakata e Niigata, dividendosi in due fra lavoro e famiglia…
…quando Patty le aveva telefonato era stata veramente felice nel sentirla e accettò volentieri di ospitarla a casa sua insieme alle altre ragazze.
Sperava che Patty e i suoi amici, l’aiutassero a dimenticare tutto…
…lo sperava in silenzio…
- se non vuoi parlarne non importa!- disse piano Patty temendo una reazione della ragazza,
- ti va se ne parliamo sta sera, ne abbiamo di tempo!- sorrise dolcemente… un sorriso che Patty non ricordava più di averglielo visto fare.
- certo.-

- ah, Patty! Dove alloggiano i tuoi amici?- chiese la ragazza, un po’ preoccupata ricordando le facce sbigottite dei ragazzi quando le videro sul taxi,
- da quanto mi ha detto Holly, nel dormitorio Narusegawa! Che tra l’altro è qui vicino, vero?-
Alex guardò l’amica e poi scoppiò a ridere, suscitando lo stupore di Patty che non riusciva a capire cosa fosse successo,
- che ho detto di sbagliato?- chiese sorridendo,
- niente solo che, più che vicino, è qui dietro e loro, più che lontani, sono lontanissimi! A piedi ne avranno per un ora!- disse con le lacrime agli occhi per il troppo ridere.
- poverini…- pensò Patty un po’ preoccupata per Holly, ma soprattutto per Julian che si era appena ristabilito dopo l’operazione al cuore.
- non preoccuparti! Li vado a prendere! Tu finisci di sistemare anche le mie cose, ok?-

Scese velocemente le lunghe scale che portavano nell’immenso atrio della villa. I suoi nonni abitavano nel tempio dietro alla casa, che lei occupava per tutto l’anno.
Correndo, trovò Brian, il figlio del giardiniere che curava il parco del tempio.
- ehi, Alex, dove vai di corsa?- chiese vedendo una furia in jeans corti, scendere le scale,
- a raccattare dei ragazzi! Sono un po’ indietro e non ce la faranno mai ad arrivare qui prima di un ora!- disse tutta d’un fiato,
- vuoi che ti dia uno strappo?- chiese gentilmente,
- mi faresti un favore! Prendi il furgone, hanno anche le valige con loro!-
- ottimo!- e si avviò verso il garage per prendere il furgoncino.


- ehhhhh, ehhhhh, ehhhhhhh! Io sono sfinito…- decretò Bruce lasciandosi cadere per terra.
- dai, alzati piaga! Ormai ci siamo!- disse Philip anche lui provato dalla stanchezza,
- no, basta, ci rinuncio pure io…- disse Benji allo stremo delle forze, guardando Holly con aria minacciosa…
- ok, riposiamoci un po’, e poi continuiamo!- Holly si sedette sotto il muro di siepe che aveva dietro le spalle.
- ma ce la faremo mai ad arrivare?- chiese Philip innocuo,
- no, è probabile che qualche cane selvatico di sbrani prima, Callaghan!- Mark che oltre a stanco era pure nervoso, non perse l’occasione per tormentare qualcuno!
- stai zitto, tu!- si difese Philip che non aveva intenzione di sprecare fiato e parole con Lenders.
- dai, forse prima di notte riusciremo ad arrivare!- disse Tom ridendo. Ma nessuno aveva voglia di ridere, almeno fino a quando non videro il furgoncino bianco con Alex che li chiamava a gran voce.

- scusate se mi permetto, ma di chi è stata la brillante idea di venire a piedi?- chiese lei, ridendo.
- di Holly!- disse Philip indicandolo con un dito. – e così sei tu il capitano?- chiese incuriosita.
- si, mi chiamo Oliver Hutton! Lui e Philip Callaghan, lui Benjiamin Price e lui Mark Lenders! Gli altri li conosci!-
- io e Phil ci conosciamo già! Ci siamo incontrati cinque anni fa a Sapporo! È li che ho iniziato a vedermi con Jenny!-
- è vero! Ma ti giuro che all’inizio non ti avevo riconosciuta! Sei cambiata molto! In meglio intendo dire…come bellezza, intendo dire…- disse tutto imbarazzato!
- Philip stai arrossendo…- disse sotto voce Julian tirandogli una gomitata nello stomaco, mentre Alex li guardava e rideva.
- Holly, scusa se te lo dico, ma la prossima volta, se non trovi un taxi qui a Sakata, avvisami! Vi vengo a prendere io!-
- gentilissima!- si apprestò a dire Benji, - non preoccuparti, faremo così!- anticipando il capitano che sicuramente avrebbe declinato l’offerta.
- tu e le ragazze dove state?- chiese Julian in pensiero per Amy,
- nella villa davanti al tempio! Voi siete nel dormitorio Narusegawa?- chiese sorridendo,
- si, ma è lontano da casa tua?-
- no, siamo praticamente attaccati! Lo gestisce la famiglia di un mio vecchio…amico!- disse un po’ forzata.
Nessuno ci fece caso, tranne Tom che le sedeva di fronte e poteva immaginare come stessero le cose;
“Amico…dalla sua faccia più che un amico sembrava qualcosa di più importante…” si ritrovò a pensare.
“ ma cosa sto dicendo? Non sono fatti miei! Sto veramente prendendo una brutta piega!” pensò ridendo e suscitando la curiosità degli altri, che non capivano che ci fosse da ridere.
- che avete da fissare?- chiese preoccupato, mentre Bruce ancora terrorizzato dalla scarpinata, guardava e misurava quanto tempo si stava per arrivare in macchina e lo frazionava per quello che si stava a piedi…
- stavi ridendo da solo! Eri buffo!- disse Julian cercando di fargli notare che non ce l’aveva con lui per prima,
- io sono sempre buffo!- sentenziò lui sorridendo alla ragazza che seguiva divertita il breve discorso.
- ehi, ragazzi, ho fatto un po’ di calcoli e sono giunto ad una conclusine!- gridò Bruce dal sedile vicino a quello di Brian che guidava ascoltando i calcoli del ragazzo.
- sarebbe?- chiesero da dietro i ragazzi, incuriositi,
- sarebbe che Holly ci ha fatto camminare per ben 5 chilometri e sapete quanti ne mancavano?-
- no…- chiesero preoccupati, anche se il più preoccupato era proprio Holly.
- ne mancavano altri 6! Saremmo arrivati fra un ora buona! Holly, ti conviene far assaggiare a qualcuno la tua cena prima di mangiarla…- era una velata minaccia che, più di spaventare, faceva ridere.
- ahahah! Siete veramente simpatici!- commentò Brian, - ma adesso siamo arrivati!- disse fermando il furgoncino nel parcheggio della villa.
- bene, allora scendiamo!- Holly prese le sue borse e scese dal furgone, seguito dagli altri.
Tom aspetto Alex e l’aiutò a scendere.
- sono fortunata, un vero gentiluomo!- disse guardandolo.
- di niente! È un dovere aiutare le belle ragazze!- questa volta un po’ più imbarazzato.
- se volete vi accompagno!- cambiando discorso per non fare notare al ragazzo che era lusingata per il complimento.
- grazie!- disse Holly veramente contento di aver trovato una nuova amica (visto che la considerava tale perché li aveva aiutati! Solo lui…NdA) anche lontano da casa.
- e visto che sono tuoi amici, potresti anche chiedergli uno sconto comitiva!- suggerì Bruce guardando il portafoglio con aria preoccupata.
- quanto sei scemo!- disse Benji, mentre Mark gli ricordava che il viaggio e tutto il resto lo pagavan le scuole.

I tre stabilimenti, cioè il tempio, la villa e il dormitorio, si trovavano in un luogo non molto distante dal centro, ma possedevano una radura colma di ciliegi e di fiori di ogni tipo, curati dalla famiglia di Brian.
Il dormitorio era molto grande e trafficato, era la casa di ogni turista che arrivava a Sakata e quindi era stra pieno.
- per fortuna che abbiamo prenotato!- disse Mark scioccato da tanta confusione,
- il dormitorio è molto frequentato sia da turisti che da studenti universitari, che vengono qui per studiare prima degli esami! Vi troverete bene!- Alex si fece spazio fra la gente e arrivò davanti alla “Reception”, aspettando che arrivasse qualcuno.
Quel qualcuno arrivò, era una donna vestita con un bellissimo kimono color azzurro cielo.
- Alex, che piacere vederti! Come stai?- la donna prese fra le mani il viso della ragazza che la salutò e le chiese notizie di suo figlio.
- ah, Daniel è un po’ che non si fa vedere! Era andato a Tokyo per la cerimonia dei diplomi e poi non è tornato! Sarà a casa di qualche suo amico…- disse la donna, un po’ preoccupata,
- mi dispiace…senta, sono arrivati dei miei amici che avevano prenotato qui!- disse indicando sette ragazzi con valige in mano e una faccia supplicante che diceva “la prego…una stanza…ne basta una…”.
- allora, vediamo…- aprì il registro e cercò, poi chiese sotto che nome fosse la prenotazione, al che i ragazzi si guardarono senza risposta…
- proviamo con il nome di un vostro allenatore, o di un preside…- disse Alex cercando di aiutarli, poi a Tom venne in mente una cosa non del tutto stupida.
- controlli sotto Hutton!- disse dirigendosi verso il bancone.
- Hutton, Hutton…ecco qui! Avete una stanza unica, al secondo piano! Ecco la chiave! Alex, gliela mostri tu?- chiese la signora porgendo la chiave a Tom.
- certo! Venite!-
dopo un certo numero di gradini, giunsero al secondo piano, Alex controllo il numero della stanza con quella della chiave e disse:
- eccovi! Siete fortunati, è una delle stanze più belle!-
Aveva perfettamente ragione, perché quando aprirono la porte, le borse caddero dalle mani per lo stupore.
Era immensa, arredata in tipico stile Giapponese e aveva un terrazzo che offriva una vista meravigliosa: un tratto di mare e un pezzo del giardino dei ciliegi.
Si scorgeva anche un pezzo della villa, immersa nel rosa e nel verde del parco e proprio da una delle finestre della villa scorsero Patty che guardava verso di loro!
- ciao Patty!- Urlò Alex agitando una mano.
L’amica la vide e rispose al saluto, mentre anche Amy, Jenny e Eve spuntavano dalla finestra.
- ci sono le ragazze?- domandò Bruce incuriosito dalle urla.
- si, le vedi disse?- Alex indicando la finestra oltre i ciliegi, - la è casa mia!-
- cazz…caspita! Sei miliardaria?! Ragazzi, avete visto la villa di Alex?- disse Bruce rivolto all’interno della stanza,
- perché, si vede da qui?- chiese Mark incuriosito.
- si, guada! Ci sono anche le ragazze!-
- dove?- chiesero Julian e Philip in coro.
- in quella finestra!- Patty e company erano ancora li a gesticolare.
- beh, allora era vero che eravate vicine!- disse Holly tutto contento,
- si! Adesso vado, avrete voglia di riposarvi! Ci vediamo questa sera, se volete.-
- certo! Se ci lasci il numero vi chiamiamo!- disse Tom mentre prendeva il suo cellulare.
- ok!- e mentre loro si scambiavano i numeri, gli altri iniziarono a litigare sulla disposizione dei letti.
- io mi metto qui!- disse Holly, indicando il letto vicino alla porta,
- no, ci sto io!- protestò Bruce, mentre Benji si sistemò sul letto accanto,
- ehi, Price, non vedi che c’è la mia roba?- protestò Mark che aveva già disfatto i bagagli,
- e a me che interessa! Dai, scansati!- disse spostando la valigia del ragazzo…
- e no, vacci tu da un’altra parte!- la discussione continuò fino a che Benji non decise di cambiare posto.
Anche Philip e Julian avevano i loro problemi per decidere dove mettersi, poi, come un lampo, tutti si voltarono verso Tom, che si era sistemato nel letto migliore: quello vicino alla terrazza che offriva una vista stupenda..
- Tom è stato il più furbo di tutti!- decretò Benji soddisfatto.
- perché, che ho fatto?- chiese senza capire,
- dormi…- gli fece Philip sorridendo.
- bene, allora io vado! Buon riposo!- Alex uscì dalla stanza e scese le scale che la riportarono nella hall.

“ so che mi divertirò con loro!” pensò, salutando la madre di Daniel e correndo a casa.
 
Continua nel capitolo:


 
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