- Capitolo 1° -
Hola a tutti! Ecco una nuova geniale trovata del duo Firion: LEGGERE, PLEASE!
Prima, però, mi vedo costretto ad avvertirvi che ciò che leggerete in questa fanfic potrebbe essere traumatizzante. Si narrano le origini delle dannate palle di pelo transgeniche e le loro abitudini. Una volta letta non potrete più tornare indietro.
(Attenzione: questo prodotto potrebbe provocare scatti di rabbia, vomito, pianto, svenimenti, diarrea, giramenti di testa, lesioni psichiche, cattiva digestione, attacchi epilettici, attacchi cardiaci, cecità, sordità, morte etc. etc.).
Scommetto che voi, sprezzanti del pericolo, avete deciso di leggere comunque, eh? Eh? EH? DOVE SIETE ANDATI TUTTI?
Come sono nati Teletubbilandia e i Teletubbies?
Tanto tempo fa, quando era appena nata la TV, esisteva un tale chiamato… il Signore dei Cartoni. Il Signore dei Cartoni… creava cartoni, cosa volete che facesse uno chiamato Signore dei Cartoni se non creare cartoni? Comunque, egli inventò tutti i cartoni che adesso conosciamo. Ma all’inizio non erano così come li conosciamo adesso, e il Signore dei Cartoni sbagliava spesso. Ad esempio, inizialmente i Puffi erano dei mostri alti venticinque metri che anziché dire “puffiamo di qua, puffiamo di là”, emettevano grugniti e si davano mazzate sulla testa; ma il Signore dei Cartoni si accorse che qualcosa non andava e corresse lo sbaglio. Oppure, una volta Braccio di Ferro per diventare più forte non mangiava spinaci, ma faceva largo uso di doping (lo stanno processando ancora adesso insieme ai giocatori della Juve), ma neanche questo piacque al Signore dei Cartoni. E ancora, originariamente i Pokemon erano solo due, si chiamavano uno “Buonomon” e l’altro “Cattivomon”, ed erano sempre in lotta tra di loro; ma il Signore dei Cartoni si annoiò presto di loro, così li eliminò e creò una valanga di nuovi Pokemon di cui si è perso il conto (si calcola che siano arrivati a trecentomila).
Ma ci furono delle cose che non ebbe il tempo di correggere del tutto: la Pimpa, ad esempio, assumeva sostante sconosciute ma certamente pericolose, e l’Armando si ubriacava sempre; il Signore dei Cartoni evitò che questo continuasse, ma non riuscì a cancellarne completamente le tracce: alla Pimpa infatti erano venute delle grosse macchie tipo eczema su tutto il corpo, ed essa vedeva parlare e muoversi ogni oggetto; all’Armando invece rimase un naso perennemente rosso per il troppo alcool bevuto.
Detto questo, ad un certo punto il Signore dei Cartoni non seppe più dove mettere i suoi scarti, così li gettò in un posto arido e desertico e ci buttò sopra una bomba atomica, per farne sparire le tracce. Come per magia, un giorno in quel posto dimenticato dall’uomo cominciò a crescere erba, ma non erba come tutte le altre erbe: era quasi plastificata, dura e maleodorante. Inoltre spuntarono fiori che parlavano, nuvole dure come il ferro e altre cose strane. Passava in quel momento un tizio, lo squilibrato del villaggio, che tutti chiamavano appunto “lo squilibrato del villaggio”. Ma non era uno squilibrato del villaggio come tutti gli altri squilibrati del villaggio: insomma, per intenderci, era il capo degli squilibrati del villaggio. Questo squilibrato, vedendo lo strano posto, disse: “Ecco il luogo ideale per il mio rifugio atomico!” così costruì in mezzo al prato un grazioso rifugio atomico. Solo che non sapeva a cosa servisse, si era messo in testa di costruirlo perché gli piaceva il nome. Non sapendo che fare decise così di diventare uno scienziato pazzo; ed era già a metà strada, perché pazzo lo era di suo. Dopo anni riuscì a incrociare il DNA di vari animali, dando così origine a creature mostruose a cui inoltre montò un televisore sullo stomaco. Li chiamò Teletubbies (dal nome del suo cane, Tubbie, a cui aggiunse ‘tele’ per via della TV sulla pancia) e li mise nel suo rifugiò atomico, in quel luogo che chiamò poi Teletubbilandia. Poi andò a dormire e si dimenticò tutto, in fin dei conti era uno squilibrato.
Cos’è un Teletubbie?
Il Teletubbie (meglio conosciuto come Rincoglionitus Deficientorum), è una delle creature più misteriose mai esistite sulla faccia della Terra. Di lui si conosce molto poco, a causa della sua innata malvagità che lo spinge a uccidere chiunque gli si avvicini con una tecnica crudele e letale (con la quale, tra l’altro, si procaccia il cibo): si avvicina di nascosto all’ignara vittima e, senza preavviso, gli salta addosso gridando “Tante coccole!” e la uccide per soffocamento. Può vivere attorno ai sei mesi (periodo massimo di tempo durante il quale qualcuno riesce a sopportarlo prima di ucciderlo). Può avere il pelo di quattro colori differenti: viola e verde gli individui di sesso maschile, giallo e rosso quelli di sesso femminile. Questo ci fa pensare che le femmine di Teletubbie siamo romaniste. Questa specie è molto semplice da riconoscere: innanzitutto è facilmente identificabile dagli schermi televisivi presenti sullo stomaco, da sotto il petto fino al bassoventre, sui quali si divertono a trasmettere documentari senza interesse su bambini e affini. Un’altra caratteristica dei Teletubbies sono le antenne, la cui forma varia da individuo a individuo. Gli unici quattro esemplari di questa specie vivono in un posto infestato da coniglietti carnivori e microfoni parlanti, illuminato da una stella simile al sole, ma con un bambino tenuto prigioniero dentro che, emettendo suoni gutturali, cerca invano di chiedere aiuto. Ci è tuttora ignoto come si riproducano e, onestamente, non ci interessa poi molto perché, come dice il proverbio, l’unico Teletubbie buono è un Teletubbie morto.
Cosa rappresenta un Teletubbie?
I Teletubbies rappresentano quanto di più perverso sia mai stato creato fin dal giardino dell’Eden (sto parlando di quello della Bibbia, non di quel cinema a luci rosse in periferia di cui, tra l’altro, Twinky Winky è assiduo frequentatore). Per farvi capire la malvagità di questi piccoli esserini mutati geneticamente basti pensare che, quando Satana li incrocia per strada, si fa il segno della croce. Tanto per fare un esempio della depravazione di cui quei mostriciattoli sottosviluppati sono portatori, citerò: “Balla con i Teletubbies”, documentario realizzato da sir Lipton Hais Tee. Inizia con un primo piano su costoro, intenti a fare un trenino che neanche al carnevale di Rio de Janeiro. E, in questo turbinio di balli osceni e sessualità ambigue (ho già menzionato il fatto che sia Twinky Winky che Dipsy, a turno, hanno indossato il tutù? DIO, CHE PERVERSIONE!), ogni tre secondi si voltano verso la telecamera ed esclamano: “Ciao!”. Ho contato il numero di volte: sedici volte! Dio santissimo, sedici! Questo è puro e semplice lavaggio del cervello! Amici miei, c’è solo una cosa da fare: UCCIDERE I TELETUBBIES!
Siete ancora vivi? Bene, allora mi accingo a fare un po’ di pubblicità! Coloro che non hanno mai letto un’opera del duo Firion, alias Jack (oui, c’est moi!) e Checco (l’altro) meritano solamente uno sganassone sul naso, ma oggi mi sento di buonumore, quindi mi limito solo a ricordarle: la celeberrima “1001 modi per uccidere i Teletubbies” e la neonata “Canzoni stupide”. Senza contare che, da qui a breve, uscirà anche la nuovissima “La storia secondo Jack e Checco” e “La giornata tipo di tre studenti psicolabili”. A quelli che, invece, già ci conoscono, comunico i risultati dei sondaggi: per “il Teletubbie più odiato” conduce Twinky Winky con un notevole distacco, mentre l’episodio più votato è quello di Yu-gi-oh! Beh… non mi rimane che salutarvi (inutile dire che i vostri commenti sono graditissimi, specie se positivi!) ^___^
Ciao guagliò!
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