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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LITIGARE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Slash
Autore: yuyu-fire galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/10/2004 15:56:30

fan fiction ispirata yaoi
 
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- Capitolo 1° -

Litigare











Litighiamo ormai sempre, non ce neanche una ragione precisa ormai, ogni parola, ogni gesto, è un occasione per sputarci sentenze addosso, e tutte le volte, fa sempre più male.

Ormai sappiamo bene dove colpirci per farci più male, dove affondare gli artigli, con cattiveria, e poi tirare via, strappare lacrime e dolore, assieme alla pelle.

Non ne posso più, sentirti piangere ogni volta, per ogni cattiveria uscita dalla mia bocca, fare il ruolo del duro, mentre le tue parole mi colpiscono come coltelli, mentre ogni tua lacrima mi trapassa l’anima, e mi fa sentire un carnefice di angeli,anche adesso stai piangendo, non ti vedo, ma lo so, lo sento, ormai è come se avessi messo un allarme interno per tutte le volte che ti faccio veramente soffrire, una specie di campanellino che ha il compito di farmi sentire un insulso verme davanti a te.

Per cosa abbiamo litigato sta volta? Mi hai forse rinfacciato di nuovo cosa sei diventato per colpa mia? Per il fatto che i tuoi amici sono morti? Perché non ti ho impedito di assistere alla loro carneficina? Perché non gli ho impedito di sporcarti?

Non lo so………….forse per nessuno di questi motivi……………..o forse per tutti………….

Apro piano la porta del bagno, l’hai resa insonorizzata per non farmi sentire, ma io lo sento lo stesso, e ora ti vedo.

Sei seduto con le spalle appoggiate alla vasca da bagno che si trova nel centro della stanza, non mi vedi, perché sei dalla parte opposta rispetto ala porta, da te non provengono rumori, ma vedo le tue spalle alzarsi e riabbassarsi ad un ritmo innaturale.

Mi avvicino senza fare rumore, e mi siedo affianco a te, non alzi lo sguardo, che fissa imperterrito il pavimento, non hai bisogno si sapere chi è al tuo fianco, sai che sono io, sapevi che sarei venuto, perché nonostante tutto quello che ti ho detto, sai che ti amo, più di qualsiasi cosa io abbia al mondo, ti amo, e questo nulla potrà cambiarlo.

Ti abbraccio con calma, e porto la tua testa sulla mia spalla, mi bagni la maglietta, con la tua dolce acqua salata, ma non ti scosti, stai semplicemente fermo a piangere, mentre le tue braccia mi circondano, come a cercare una riparazione dal dolore, e forse l’hai trovata.

< Mi dispiace, ti prego perdonami, non avevo intenzione di ferirti, ti amo, più di qualsiasi cosa ho al mondo, ti amo, e ti amerò sempre, ti amo e tu lo sai perché…………> lascio un po’ la frase in sospeso, è il nostro rito di riappacificazione, se lui mi domanda il perché, allora è fatta, questa litigata è finita, siamo pronti per fare la pace,entrambi.

Andiamo Harry, ti prego chiedimelo, lo so che vuoi fare la pace, ti prego metti da parte quel tuo carattere da testone e perdonami………….ti prego…………………

< Perché?> la tua voce è fievole, ma io l’ho udita benissimo, se potessi mettermi a fare le capriole, ti giuro che fare il triplo e anche il quadruplo salto mortale.

< Ti amo per il semplice fatto che esisti, per non avermi abbandonato nonostante il mio carattere, per essermi stato vicino nonostante ciò che sono e chi servo, per avermi dato la possibilità di conoscerti, perché ti lasci amare da me, perché hai lottato, e lotti tuttora per il nostro amore, perché avresti rinunciato alla tua vita per me, e ti amo soprattutto, perché sei ogni singolo istante della mia vita, e se tu non ci fossi, per me non sorgerebbe il sole, e non esisterebbe la luna, in torno a me ci sarebbe solo il buio, perché sei tu che illumini la mia vita, e soprattutto il mio cuore >

Questa frase ormai l’ho imparata a memoria, ma tutte le volte è come se te la dicessi per la prima volta.

Il tuo viso si solleva lentamente, ora mi fissi negli occhi, in quegli stessi occhi che una volta definivi gelidi e distanti, e che ora si illuminano ogni volta che ti vedono.

Con una mano mi accarezzi leggermente una guancia, non riesco a disimpegnarmi da quel tuo sguardo magnetico, quel verde meravigliosamente intenso che mi imprigiona, e che ora si avvicina sempre di più.

Mi lasci in attesa qualche secondo, vuoi farmi penare e ci riesci benissimo.

Finché le tue labbra si posano sulle mie, in un casto bacio, per fino troppo, per delle labbra che ho violato così tante volte, ma non insisto, non approfondisco questo bacio che sa di pace e felicità, avrò altre occasioni per farlo, ma non questa, non ora, che sei ritornato, per un attimo, l’angelo puro che sei sempre stato, e che io ho tentato, ho sporcato, come sta a dimostrare, quel marchio sul tuo braccio.



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Nd d’autrice: due piccole spiegazioni in merito a questa storia, è partita come una storia tra due amici che litigavano, intendevo sfruttare Harry e Ron, e tutto questo perché è quello che è successo a me stamattina, ma man mano che scrivevo la storia è venuta fuori da sola, che volete che vi dica, si è praticamente scritta lei, ma per non mandare definitivamente a cagare quello che avevo intenzione di fare, dedico questa storia, a Giulia, con la speranza di potermi voltare e trovarti sempre al mio fianco.

Ti chiedo scusa se ci sono state delle incomprensioni, spero che tu capisca non era mia intenzione farti del male, anche se con la tua indifferenza e la tua non curanza ne hai fatto di più tu a me.

Ti voglio bene, nonostante tutto, sempre e comunque, ti voglio e ti vorrò sempre bene.

La tua fan numero uno.

 
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