UNICO
- Capitolo 1° -
L’ultima lacrima.
By Manu_Hikari
Eccomi qui con una fic dedicata al mio personaggio preferito, Miroku (bonazzo mio!!!!!!) e a Sango. È ambientata qualche mese dopo che Naraku è stato sconfitto ed è un po’ triste. Bè buona lettura!
È finalmente finita; abbiamo vinto; il male è stato sconfitto. E allora? Io sento un gran vuoto dentro, mi sento come se le viscere mi fossero state strappate a morsi, come se un pezzo della mia vita mi fosse stato portato via, come se mi mancasse qualcosa…
MI MANCHI TU!
Sono passati circa due mesi da quando Naraku è morto.Ma tu non lo sai. Non lo saprai mai. Sono qui, sulla tua tomba, a piangere lacrime su lacrime che rigandomi il viso, cadono giù, bagnando la pietra fredda. Non ce l’hai fatta a gioire con noi, non ce l’hai fatta a vedere la morte del tuo nemico, non ce l’hai fatta a sopravvivere.
TU.
Tu che più di tutti avevi voglia di vivere, tu che quella notte, la tua ultima notte, la notte trascorsa con me, ti aggrappasti alla vita più che potevi; non proferisti parola, ma di sicuro già sapevi che la morte era vicina, per questo prendesti la decisione di non sprecare più tempo.
Si, perché per tutto quel tempo non avevamo fatto altro che scappare, aggirare i nostri sentimenti. Non volevi più sprecare il tempo. Il tempo che ci sfugge… decidesti di passare il poco che ti restava, con me, stretti l’uno nell’altra. E mentre ci stringevamo non volevamo altro che il tempo si fermasse, non volevamo altro che stare così per sempre.
Fu la notte più bella della mia vita, la notte in cui io e te ci unimmo. Ma al mattino tutte la mia gioia scomparve. Ci svegliammo con il suono del vento. Fu il vento che ti uccise, che ti portò via da me.
Le lacrime continuano a venire giù, così come la pioggia fuori dal piccolo tempio ove è posta la tua tomba, come se il cielo volesse partecipare al mio dolore. Un dolore atroce che mi distrugge e mi dilania il cuore. Kagome mi dice di tirarmi su, di venire via dalla tua tomba, che non lascio mai, neanche di notte.
Ma non ce la faccio a tirare avanti; mi sento sola, triste, disperata.
E MI PENTO.
Si. Mi pento di tutte quelle volte che volevo dirti che ti amavo, di tutte le volte che volevo abbracciarti, di tutte quelle volte che volevo baciarti, e non l’ho fatto. Non l’ho fatto perché ero troppo stupida e orgogliosa per farlo, per ammettere che ti amavo, che avevo bisogno di stringerti e soprattutto di sentirmi amata da te… Mi faceva rabbia che tu guardassi le altre donne che andassi dietro a tutte anche se in realtà sapevo che il tuo cuore mi apparteneva già.
Piango, Miroku, piango e non so neanch’io quanta voglia avrei ora di vederti, di sentire di nuovo il calore del tuo corpo sul mio.
Perché te ne sei andato, perché? Perché mi hai lasciata sola? Forse se quella note non avessimo ammesso di amarci, sarebbe stato tutto diverso, forse non mi sentirei così incompleta.
Quanta amarezza ho nel cuore, mentre, con gli occhi pieni di lacrime, accendo l’incenso ne assaporo il dolce odore. Mi penetra nell’anima. Ricordi? L’hai fatto anche tu quella notte. Hai assaporato il mio odore.
Quasi senza pensarci passo una mano sulla lapida, la pietra fredda dove c’è inciso il tuo nome. Sento sotto le dita ogni linea che forma la dolce parola,e poi, con il viso inondato di lacrime la passo sul mio ventre; chissa se tu lo sai che nel mio ventre sta crescendo un bambino; il nostro bambino.
Una sola notte, una sola volta e tu sarai parte di me per sempre, il nostro legame sarà eterno.
Mi sento toccare la spalla e credendo che sia Kagome mi giro, pronta a risponderle, quando mi chiederà di rientrare in casa, di lasciarmi in pace, di lasciarmi con te.
Ma tutto scompare, tutto diventa bianco. Alzo lo sguardo per vedere le persone che mi ha distratto dai miei pensieri… e ti vedo. Tu! L’amore mio, la vita mia! Apro la bocca per parlare, ma tu mi fai segno di tacere.
« Mi sei mancata tanto, Sango. » mi dici accarezzandomi una guancia. Il tuo tocco è leggero e freddo, come il vento. I tuoi occhi però sono come quella notte, pieni di amore e tenerezza per me.
«Anche tu i sei mancato. » ti rispondo sorridendo fra le lacrime.
«Ho poco tempo, Sango. » mi dici assumendo uno sguardo triste. «Ho la possibilità di parlarti per un’ultima volta, per dirti addio, quell’addio che non ho potuto darti quella notte, dirti tutto quello che ho sempre voluto dirti …e che non ti ho detto… Ma sentimi! Sono venuto qui per chiederti di smetterla di rimpiangere il passato e ora lo faccio io. »
«Smetterla di…» Ripeto un po’ perplessa.
«Si. Di rimpiangere il passato. ti ricordi quando tu moi hai chiesto della morte? Ricordi cosa ti dissi? »
«Che quando un anima raggiunge il nirvana diventa energia e va a fare parte delle persone che lo hanno amato sulla terra, in modo da rimanere sempre con loro…(Si si sono un’ammiratrice di Kg-chan. Leggete le sue ff su slam dunk, sono bellissime! ^^) » Ti rispondo tra i singhiozzi.
«Ma questo può succedere solo se le persone che sono sulla terra non lo rimpiangono… »Mi dici aggrottando un po’ la fronte.
«Ma io ti amo Miroku e…» Non mi dai il tempo di terminare la frase.
«Ma se continui così ti ammalerai! Anche io ti amo Sango-chan ma purtroppo il destino ha voluto così…Tu sei stata la prima donna che ho amato davvero, la prima donna che ho desiderato tenere per sempre al mio fianco… »
«Ma non sarà più possibile adesso! »Grido disperata e altre lacrime rigano il mio viso. «Miroku, non posso dimenticarti! »
«Non te lo chiederò, se tu non vuoi. Ma ti prego, cerca di riprenderti! E se non vuoi farlo per te o per me, fallo almeno per lui. » Mi dici mettendomi una mano sulla pancia. Sto per chiederti come fai a saperlo ma mi fermo. Forse è solo un’impressione ma dentro di me sento un sussulto. «Giurami che lo farai. » Mi dici guardandomi negli occhi con espressione di rimprovero.
Sento un groppo in gola. Allora non riuscendo a parlare annuisco. Tu allora riprendi il tuo solito sorriso.
Ora ho capito, Miroku. Tu ci sarai sempre, sarai sempre accanto a me. Ma devo continuare a vivere, per quanto sarà difficile, devo farlo.
Anch’io ti sorrido.
Mi prendi la mano, di nuovo quel tocco freddo, come il vento. «Voglio darti una cosa. » mi dici. E tiri fuori dal tuo kimono, che è tutto bianco, un rosario e me lo avvolgi attorno al polso. Il rosario che bloccava il foro nel vento! «Voglio che lo tenga tu. Te lo dono come simbolo di amore e di unione eterni. »
Poi ti chini per baciarmi. All’inizio sento solo un tocco leggero come il vento, poi, però sento le tue labbra morbide e calde sulle mie. La tua bocca si schiude e sento la tua lingua intrecciarsi e accarezzarsi con la mia.
«Grazie, Sango. » Mi dici quando ci stacchiamo, poi mi guardi negli occhi. I tuoi occhi… come farò a non guardarli più? «Ora potrò raggiungere il Nirvana. Addio. »
«Addio, mormoro sempre più triste.
Un’ultima carezza, un ultimo bacio e poi il nulla.
Apro gli occhi. Il rumore della pioggia mi ha svegliata. Sono di nuovo vicino alla tomba. E Miroku? Possibile che sia stato solo un sogno? Poi guardo il mio polso, il rosario è ancora lì.
SORRIDO.
Una cosa che non facevo da tanto tempo, e sento di nuovo un sussulto dentro di me. Mi alzo e accarezzo di nuovo la tua lapide. Mentre mormoro il tuo nome una lacrima solitaria e silenziosa mi riga il viso. Ma ti giuro, Miroku; questa è la mia ultima lacrima…
Mi volto e, per non bagnarmi, corro veloce verso la capanna, dove mi aspettano i miei amici.
CORRO VERSO LA VITA, MIROKU!
Fine
Lo so, è un po’ triste ma cosa ci posso fare?
Cmq fatemi sapere se vi è piaciuta, ok? ^_______________<
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