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- Capitolo 1° -
ficcina... okay, okay... non sarà mai come quella di certe autrici bravissime, è chiaro, però ci ho provato lo stesso. è il mio primo tentativo, con questa coppia... erestor e glorfindel sono difficili... disegnarli è facile. sono belli, eterei, ma comunque decisi e sinceri. tutto questo posso cercare di trasmetterlo con i tratti, con i colori, con le espressioni dei loro volti o con le pose dei loro corpi... ma scrivere di loro è difficile... hanno due strane personalità... quando scrivevo sfuggivano al mio controllo e il risultato finale non è stato di certo dei migliori... ma ve la posto lo stesso giusto per rendervi partecipi dello sforzo. commentate numerose, mi raccomando^^ un bacio e grazie a chiunque avrà il coraggio di sottoporsi a cotesta tortura.
Parole
J.
*
Le tue parole…
Le tue parole, amore, chiare e decise.
Concise.
Sicure.
Come te.
Ed è proprio da te che voglio tornare.
Per questo non morirò. Non posso farmi sconfiggere da questo Huruk- Hai. Non me lo posso permettere. Perché ci sei tu ad aspettarmi e niente è più importante di te, per me.
Ancora ricordo la lettera che mi lasciasti quella mattina, prima che io partissi…
Ricordo ogni singola parola.
Ogni parola che parlava di me, di te, di noi…
Parole cariche di tristezza, di dolore, di paura.
Parole cariche di amore, di consapevolezza, di speranza.
Parole…
Parole che richiudevano tutto il tuo essere forte e fragile allo stesso tempo…
Ricordo come se accadesse ora…
Mi svegliai e il letto dalla tua parte era vuoto.
Ti ho cercato con gli occhi per tutta la stanza ma di te neanche l’ombra…
Mi sono alzato, mi sono sciacquato il viso e mi sono vestito.
Solo quando stavo per uscire ho visto la tua lettera, poggiata sulla scrivania…
L’ho presa tra le mani e l’ho guardata, rigirandomela un po’ sulle dita.
Alla fine l’aprì e la lessi:
“Non so esattamente cosa mi spinga a scriverti questo…
Forse è la consapevolezza che probabilmente non ti vedrò più…
Certo, spero con tutto il cuore che tu possa tornare a casa sano e salvo, ma so anche che in una guerra come questa, quando tutto è perduto, anche la speranza si dissolve al soffio del vento freddo della violenza.
E se tu dovessi tornare, sarò io a sparire.
Re Erlond mi ha affidato il compito di guidare quello che ne rimane del popolo Elfico ai Porti Grigi per poter prendere le navi e dirigerci a Valinor, nelle Terre Immortali.
Ed è proprio lì che andrò, anche se il mio cuore sanguinerà alla consapevolezza che dovrò lasciarti qui a combattere.
Non voglio fare sentimentalismi.
Non sarebbe da me.
E a me piace sempre avere in mano la situazione.
Per questo ti dirò soltanto che se ti azzardi morire, Glorfindel di Glondolin, ti verrò personalmente a cercare nell’aldilà per potertele dare di santa ragione!
E credimi, la mia ira è molto peggio di qualunque cosa.
Tu dovresti saperlo bene considerando tutte le volte che mi hai fatto arrabbiare…
Ti amo con tutto il mio cuore, Fin…
Tienilo sempre a mente perché se tu dovessi morire, io non ce la farei a sopravvivere.
Farei di tutto per seguirti il prima possibile…
Torna, amore mio, ti prego…
Non lasciarmi solo a vagare in questo mondo…
Non lasciarmi solo con la consapevolezza che tu non ci sarai più.
Che non vedrò più il tuo sorriso.
Che non sentirò più la tua risata cristallina.
Che non sentirò più il tuo tono arrogante e superiore.
Che non sentirò più la tua voce sussurrarmi che mi ami e che vuoi rimanere per sempre con me…
Rimani con me per l’eternità, amore, perché senza di te tutto è perduto.
Ti amo, amore mio.
Erestor”
Chiudo un attimo gli occhi.
Valar…
Come puoi anche solo credere che io ti lascerò solo?
Mi esaurirò, pur di poter vedere ancora una volta il tuo viso.
Ti seguirò alle Terre Immortali e lì saremo insieme per sempre…
Paro un forte colpo di ascia e per un attimo il tuo pensiero si offusca dalla rabbia contro questa creatura…
Combatterò, ucciderò, combatterò e ancora ucciderò…
Ma non mi farò uccidere.
Questo è sicuro.
E questa consapevolezza diventa ancora più sicura quando, con un movimento veloce, infilo tutta la lama della mia spada nello stomaco di questo Hurk- Hai puzzolente.
Tornerò.
Te l’ho promesso quella stessa mattina quando ti sono venuto a cercare e tu eri lì, seduto su una delle panchine dei giardini e il vento ti scompigliava i capelli e il sole giocava con essi inondandoli di mille riflessi.
Mi hai guardato con amore e mi hai sorriso ed in quel momento, una volta di più, ho capito quanto ti amo.
Tornerò, te lo giuro, cosicché potrò rivedere il tuo viso.
Perché è solo questo che voglio.
Io voglio te, tutto il resto non conta…
**FINE**
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