torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yami no Matsuei (La Stirpe delle Tenebre)
Titolo Fanfic: IL PRIMO SHIKI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: raist-sister galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/10/2004 22:34:44 (ultimo inserimento: 09/11/04)

misteriose sparizioni e oscuri rituali: tsuzuki dovrà ricorrere al suo primo shiki per scoprire la verità.
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
PROLOGO
- Capitolo 1° -

Disclaimer: Tutti i personaggi di Yami no Matsuei sono proprietà di Yoko Matsushita.

Nota1: Pubblico questa fic soprattutto allo scopo di farla avere a Cristina, una mia amica che va talmente tanto d’accordo coi PC, che la sua posta elettronica si rifiuta di aprirle qualsiasi allegato.
Quindi se trovate un qualsiasi commento sconclusionato o privo di senso, sappiate che è per lei: frequenta la mia stessa facoltà all’università ed è pazza allo stesso modo.

Nota2: La fic è dedicata alla Cristina di qui sopra e a Maria, la gentilissima persona che tutte le volte che mi vede scrivere qualcosa su un foglio, mi minaccia di morte se non lo trascrivo sul computer per mandarglielo.

Nota3: Già che ci sono la dedico anche a mio fratello raistlin81, che avrebbe dovuto correggere sia questa fic che la precedente, ma non l’ha mai fatto (… ndraistlin_che_sta_i-
gnorando_completamente_sua_sorella). Tanto l’italiano lo sa peggio di me, quindi non ci ho perso poi molto.

Nota4: Una dedica speciale va anche a tutte le persone che conosco su manga.it, in modo particolare alle mie sorelle acquisite el chocobo e da-chan, a eilin, rikkuccina e sel-sella (crazyselphie, quante volte te lo devo ripetere? ndraistlin_irritato_con_una_spa-da_poco_rassicurante_in_mano) e a d-chan: vi voglio bene!!!

Nota5: “…” pensieri; – … – parole; tra * ricordi/sogni.



“Prologo”


* Perché sono qui? E’ buio, è freddo e io voglio la luce … Non volevo farlo, non sapevo fosse male, nessuno me lo ha mai spiegato … Perché? Perché?
Dei passi, si stanno avvicinando … E’ inutile! Saranno le solite illusioni, sarà il solito sogno, e io non voglio più viverlo …
Basta! Basta! Io non sapevo, non capivo, non volevo …
Non lo farò più, lo prometto … se mi spiegate la differenza tra bene e male, farò la brava …
Perciò, perciò, datemi la luce!

– Ehi piccola, tutto bene? –

Che strana illusione! Parla, finora le illusioni non l’avevano mai fatto.

– Cosa ci fai qui? –

Ha una voce calda e gentile, e il buon odore dei dolci … E poi i suoi occhi sono così belli: viola, che strani!

– Perché non rispondi? Non aver paura, non ti farò del male. –

La mano che mi asciuga le lacrime è calda, è vera.

– Tu non sei un’illusione? Sei vero? –
– Sì. Il mio nome è Asato Tsuzuki e sono uno shinigami. Sono qui per cercare degli shikigami: vuoi essere mio shiki? –
– Ma io sono cattiva: ho fatto una brutta cosa e allora mi hanno detto di stare qui … Però, però io non volevo, non sapevo fosse una cosa cattiva: nessuno me l’aveva detto. –
– Facciamo così: se vieni con me, ti insegno io cosa è bene e cosa è male … In ogni modo, come ti chiami? –
– Io non ho un nome. –
– E se ti chiamassi Ruka? Ti piace? –
– Sì, moltissimo! –

Lo abbraccio: è caldo, è vero, è il mio padrone … E io gli ubbidirò e lo proteggerò sempre. *


– Ruka! Ruka! – Una ragazzina di quindici anni, bionda con gli occhi neri, cercava inutilmente di svegliare una sua compagna di classe, che dormiva appoggiata al suo banco. – Ruka, svegliati! Le lezioni sono finite, e anche le attività dei club. – provò per l’ennesima volta.
L’altra sollevò la testa; i lunghi capelli neri e mossi le ricaddero sulle spalle, mentre le palpebre aperte rivelarono due profondi occhi blu, in cui sembrava brillare l’intero firmamento (avete presente gli occhi di Galadriel nel film del Signore degli Anelli? ndme).
– Alla buon'ora, sono venti minuti che ti chiamo. – La ragazza si alzò senza dire niente, come al solito, così l’altra continuò – Ultimamente è peggio del solito: dormi in continuazione e ci vuole una vita a svegliarti. –
– Scusami! – rispose lei, per poi avviarsi alla porta.

Ruka Darklight, per metà americana, e Hikaru Takashiro erano molto amiche …
Entrate nell’istituto con una borsa di studio (non ho idea se in Giappone le cose possano davvero andare così, quindi scusatemi per eventuali errori. ndme) e non per la ricchezza delle loro famiglie, erano state da subito isolate e bersagliate dagli altri studenti, trovando così sostegno e amicizia l’una nell’altra. Erano le due studentesse migliori della scuola e, oltre allo studio, riuscivano bene in qualunque cosa, con eccezione, ma solo per la bionda, del combattimento.
Del gruppo era entrato a far parte molto presto anche Tetsuya Imomiya, uno dei due ragazzi più ricchi e popolari della scuola, che, pur di stare con Hikaru, di cui era innamorato, aveva abbandonato la sua famiglia, rinunciando alla sua parte di eredità. Per lo meno questo era il suo intento iniziale, visto che suo nonno l’aveva invece nominato unico erede dopo il suo gesto, impressionato positivamente dalle sue capacità e dal suo spirito indomabile.
I due erano gli unici a conoscere il segreto di Ruka: la ragazza non era umana, ma una creatura estremamente potente e pericolosa, che aveva però scelto di sottomettersi ad un padrone come shikigami. Hikaru e Tetsuya non sapevano però, praticamente niente di questo fantomatico Tsuzuki, se non che era uno shinigami, un dio della morte, ma molto buono e gentile.

Le due ragazze raggiunsero il cortile dove Tetsuya, sedici anni, capelli castani e occhi verdi, le aspettava dopo aver finito con il club. Con lui c’era Ryu Himura, compagno di classe e di squadra, nonché migliore amico di Tetsuya.
Biondo, occhi azzurri, fisico atletico e molto, molto ricco, il ragazzo era il più popolare della scuola, e qualsiasi ragazza avrebbe fatto, e faceva, qualunque cosa pur di rivolgergli la parola. Tutte tranne una: Ruka, che non volendo problemi con le compagne, lo evitava o, se non ci riusciva, si limitava ad ignorarlo. E infatti …
– Buonasera ragazze. Finalmente! – esclamarono i due in coro.
– Scusate, ma non riuscivo a svegliarla. –
– Ma tu dormi sempre? – chiese il biondo, ma non ottenne risposta – Comincio a credere di essere invisibile ai suoi occhi. – concluse.
E tutti scoppiarono a ridere, finché una compagna di classe delle due ragazze non si avvicinò al gruppo.
– Senpai Himura? – disse Aya Shinjo, capelli rossi e occhi castani – Posso parlarti? –
– Certo! –
– Io mi sono innamorata di te, è dal primo anno che ti amo … Non ce la faccio più a vivere senza di te, sei l’unica luce che illumini le tenebre della mia vita … Ti prego, diventa il mio ragazzo. –
I due ragazzi restarono perplessi, trattenendosi dal riderle in faccia. Grazie ai racconti di suo fratello Sakuya, infatti, conoscevano benissimo la sua facilità a cambiare idea: la principessa capricciosa, ecco come la chiamava.
Ruka si allontanò, trattenendo un sorriso sarcastico, ma la ragazza se ne accorse, così gridò – Cos’hai da ridere tu? Ti stai prendendo gioco di me? –
– ‘Le tenebre della mia vita’ – la imitò la mora, poi con calma concluse – Come su tu sapessi davvero cosa significhi vivere nelle tenebre, come se conoscessi la sofferenza … –
Ruka se ne andò, ignorando le lamentele e le minacce di Aya. Tetsuya e Hikaru salutarono Ryu e la seguirono, lasciando il biondo perplesso nel cortile.


CONTINUA …

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: