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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: THE SILVER DRAGON: LA STIRPE DEI DEMONI
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: cry-piumadangelo galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/10/2004 15:03:09

è cmpletamente diverso da ``ynm``! insomma, kira incontra vlad, vlad uccidei suoi, nn è poi così vietato,solo che fanno sesso! e un passato un pò...
 
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INTRODUZIONE
- Capitolo 1° -

12/10/04

Non è stato assolutamente copiato da Yami No Matsuei, la stirpe delle tenebre. l'inizio è inglese, solo quello, il resto è italiano^^

Commentate altrimenti vi uccido! *__* (questo mese ho un grande istinto omicida, sapete? *__*)

Ah, un consiglio per i miei cari colleghi scrittori...

SCRIVETE LA DATA, INCOSCIENTIIIIIIIII!!!!!!

Grazie di tutto! ^^

Introduzione



<<Old the times when I believed that I’ll be believe.
But more years ago I’ve think that I was mad.
Lately, I’m death. I don’t know why, but my memory is still in this town.
“The old man that believed in legend”
“The grand father near the fire”
“The silver dragon with the silver beard”
But (Laugh) I have not a beard, then I was not a man.
And the human race believed that I was their old friend.
A dragon…>>

Parole del decrepito drago, vissuto 5 mila anni, poi crepato miseramente in questa città.
Ancora non riesco a capire perché quel vecchio drago si poteva trasformare in un vecchiaccio simile. Un uomo.

Era solo utile a far leggende, poi morì, quando le leggende non si raccontarono più.
Finì sepolto in un posto sacro.

Cioè, nel giardino di casa mia…

Eh si, si narrano famose leggende sul racconta leggende, dal nome umano Fred Gynne e dal nome comune Kuzasa, “The silver Dragon”.
Ci sono tomi e tomi in casa mia, che parlano unicamente di lui, il drago d’argento.

E’ una storia, o meglio, leggenda che parla di un drago che tratta pace con gli umani, per studiare le loro mosse e le loro specie, e far capire ai suoi coetanei che con la forza e la tecnologia degli uomini, e l’intelligenza e con l’istinto pacifico dei draghi, sarebbero riusciti a migliorare lo stato dei loro continenti, portando tutti alla pace e alla convivenza.

Naturalmente gli uomini erano un po’ spaventati dal drago, ma con gli anni questo drago veniva e tornava dalla città così spesso che non ci facemmo più caso. Proprio in quel momento il drago si rivelò, trasformandosi in un umano per avere più contatto e capire le nostre parole.

Studiandoci capì che esistevano uomini malvagi, che erano la stirpe dei demoni, degli antropomorfi dai canini affilati come lame, occhi felini e dai colori sgargianti, dai vestiti perlopiù neri o scuri, dal comportamento cinico, crudele, furbo e cattivo e dal cuore duro ed insensibile come l’acciaio. I demoni erano una specie di mutazione tra i gatti neri, la crudeltà dei draghi malvagi e la forma umana.

Ed esistevano uomini buoni, cioè i soliti.

Lui ci raccontò delle storie orientali, della pace, della vera vita, dei momenti lenti, silenziosi e piacevoli sull’erba, quando ci innamoriamo… Una favola! Ci fece sognare così tanto quella pace, quella vera vita, quelle leggende orientali, così profonde, che noi volemmo che fosse vero.

E allora, la cosa si fece realtà. Si interruppero le guerre, si iniziò ad abbellire prati, verdeggiandoli e colorandoli con i fiori e le rose, le violette, le margherite… I draghi quindi pensarono che fosse una cosa sensata almeno provare a darci un’idea di questo piano.
Davvero ne rimanemmo tutti colpiti ed affascinati.

Ma proprio quando iniziammo ad organizzare il piano, dei draghi maligni vollero impedircelo, portandoci tutti alla perversione, all’odio, alla malvagità, alla crudeltà, al cinismo, al…

Ok, fermati, va bene così… Insomma, la nostra specie era molto simile, perché anche noi avevamo degli uomini malvagi.
Fortunatamente, e ripeto, fortunatamente io sono un demone, e quindi non credo in Dio, non mi si può cambiare, ho le scelte facili e di conseguenza posso uccidere.
Anche se ho le mani sporche, e le catene degli angeli al collo, queste non si sentono minimamente, e le mie mani sono candide e pulite, sapete, io me ne lavo le mani della nostra maledizione, “siamo dei condannati, siamo sbagliati, siamo peccatori” non me ne può fregare.

Un demone femmina come me è sfrontato e, quasi, senza peli sulla lingua, dice tante bugie ed è contenta di rubare, uccidere, non amare, e di conseguenza essere forte e sicura di se stessa.

Un demone femmina che si chiama Kira. Harmony Kira.

Il secondo nome, Harmony, non ci azzecca, anzi, me l’ha dato mia madre, uccisa successivamente da mio padre, come legge di chi dà un nome della stirpe della luce ad una bambina della stirpe dei demoni.

Me lo aveva dato sia per essere uccisa per aver amato mio padre, perché lei la pensava come me, cioè che sarebbe stata debole, sia per avere qualche speranza di ottenere un demone dal cuore della luce.

Infatti, anche mia madre era una sognatrice, questo perché aveva passato metà della sua vita da condannata con un drago bianco, della stirpe della luce, un certo… Kira… Orfano di madre per il nome di drago malvagio dato ad un drago bianco.

Questo drago mutaforma, in senso che aveva il potere di trasformarsi in un uomo, aveva un corpo umano maschile.

Era un ragazzo dai capelli color indaco e dagli occhi scuri. Infatti le sue scaglie di drago avevano un colore più grigio che bianco, per il nome.

Infatti, la credenza è che il destino valuta l’aspetto per il nome, il nome per l’aspetto, la sensibilità per il nome e la stirpe, la stirpe per i genitori, la personalità per il destino, cioè mutabile negli anni, ma comunque all’inizio legata per il secondo nome e per l’aspetto, ma all’inizio… E infine la forza per tutto il resto. Da tutto questo dipende la forza. E così il tuo destino si compie.

Infatti ho dei capelli argentei, come le scaglie del drago d’argento, e degli occhi grigi, che ricordano la luna, e la pelle pallida. E come se non bastasse, da un po’ di tempo mi sento più vulnerabile, forse perché ho 17 anni e sono ancora vergine… Oppure perché non ho mai amato, e questo mi portava ad amare… Nonostante tutto mio padre, un uomo molto violento, mi ha sempre amata. Lui mi ha sempre protetta, anche se era così tanto scorbutico da far paura persino al suo drago (nero) domestico.

Insomma, un piccolissimo drago, bassa statura, di vita lunga fino a mille anni circa, scaglie nere come la pece, occhi neri come la pece, una versatilità incredibile. E’ un drago molto coraggioso, che serve ad allontanare gli spiriti della luce e come lanciafiamme, nel caso qualcuno ci desse fastidio. Davvero utile.
Ho una sorella di 20 anni, Rhea Koriee (Si legge Koriee), che è… Normale.

Degli occhi blu indaco, dei capelli blu indaco, la pelle bronzea, come tutti i demoni che si rispettino, insomma.

Tutti i demoni hanno qualcosa di blu o nero. Io avevo solo una piccola macchia nera sulla destra dell’iride del mio occhio destro. Così minuscola, che ti dovevi avvicinare persino con la lente d’ingrandimento in mano per vederla…

Comunque sapevano che ero un demone, e questo bastava.

Beh, bastava finche non ho incontrato Jack Vladimir. Avrete capito che il secondo nome dei demoni si mette al primo posto, giusto? Il suo nome completo era Jack Vladimir… Gynne…

… L’erede del drago d’argento…



La stirpe dei demoni:
The silver dragon

Se volete il primo capitolo sarete costretti a mandarmi dei commenti sul mio fermo postaaa!!!

^.^

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