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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall Z
Titolo Fanfic: HIEMS ET IGNIS
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: she-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/07/2002 23:54:25 (ultimo inserimento: 16/06/03)

non sapevo davvero che genere metterci! per me non ha un genere, è una storia strana.. boh! io ci provo (come sempre).
 
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IL FIGLIO DELLA NOTTE
- Capitolo 1° -

Titolo: Hiems et Ignis
Serie: Dragon Ball Z
Parte: 1/?
Characters: cerco di metterci tutti quelli che posso, ma noterete molto presto che due di questi spiccano... Beh, i protagonisti, direi! ^o^
Rating: NC-17
Genere: Alternative Universe
Disclaimers: I personaggi sono creati da Akira Toriyama sensei. Anzi, io direi pure tensai! I copyright sono suoi, della Bird Studio e della Toei Animation.
Dedicated to: Questa volta è tutta per Aj (che tende a lusingarmi fin troppo!!), gliela devo almeno una fic!! Aj, cara, spero che il tema ed il genere siano di tuo gradimento! ^__-
Note: la mia prima ff su Dragon Ball, ambientata in un luogo ed un tempo diversi, ma che forse per ora non so definire bene neppure io. Spero davvero che non mi esca un pagliacciata! Ho letto delle alternative così belle! Non so davvero cosa uscirà: è la prima volta che scrivo senza avere praticamente nessuna idea della trama in programma...
Scusate se ho creato un "personaggio" con il mio nome... Non sono davvero riuscita a resistere!!
Bene, ora proviamo ad iniziare...


1- IL FIGLIO DELLA NOTTE
By Sheera aka She-chan

"C-chi sei?" aveva domandato, terrorizzata.
"Io sono..." esitò, fissandola negli occhi. Aveva occhi del colore del cielo al crepuscolo. Quello che si vedeva da casa sua, se non altro.
Scosse la testa. Impossibile: in quel luogo il cielo assumeva quel colore in pieno giorno.
Agitò il braccio e lasciò cadere a terra la propria vittima, esanime. Nell'aria si udì un tonfo sordo, accompagnato dal leggero singhiozzo che la fanciulla dai capelli marini emise.
"Sono il figlio della notte!" aggiunse poi lui, facendole spalancare la bocca.
L'uomo non attese oltre. Sistemò meglio il cappuccio che portava sulla testa e si voltò. Mosse qualche passo e si bloccò di nuovo.
"Corri a casa, bambina. Non ho l'hobby di salvare le fanciulle che stanno per essere violate. Non lo farò una seconda volta." E si allontanò nella gelida aria di quella inoltrata sera invernale.
Quando fu abbastanza lontano, certamente al riparo da occhi idiscreti o comunque intrusi nel suo mondo, afferrò due lembi del cappuccio che ancora nascondeva il suo volto e fece in modo di adagiarlo sulle proprie spalle. Una fiammata d'ebano si sollevò nell'aria, mentre i suoi occhi scurissimi scintillavano in una notte senza luna. Sollevò un palmo verso il cielo e concentrò la propria energia. Una piccola sfera si formò ed andò ad illuminargli il cammino.
<Quando... Quando potrò tornare a casa?>

La ragazza corse a grande velocità, fino a raggiungere il proprio villaggio. Giunta alla costurzione più imponente, entrò con prepotenza, e senza la minima esitazione.
"Padre!!"
"Figlia mia... Come te lo devo ripetere? I tuoi modi poco aggrazziati non si addicono affatto ad una principessa!"
"Taci e ascoltami! Tu non sai cosa è accaduto!!" sbottò lei, furente ai rinnovati e continui, cantilenosi rimproveri del genitore.
Si adagiò nervosa su di un cuscino accanto al focolare ed iniziò a narrare per filo e per segno gli eventi occorsi poco prima.
"...e mentre tentava di strapparmi gli abiti, lui l'ha preso per il collo, ha dato un colpo di polso... Mammamia, sembrava che stesse stirizzando un calzino! E... Crack! Il suo collo si è rotto come fosse un fuscello! Poi mi ha detto di tornare a casa e se n'è andato..." cocluse con un sbuffo.
"Gli hai visto il volto?"
"No, era coperto da un mantello nero, da testa a piedi. Ho solo visto i suoi occhi scurissimi scintillare..."
"Come tutti gli altri... L'unica cosa che si riesce a cogliere di questo uomo misterioso è lo sguardo. Mi domando se sia davvero un dio, o... un demone."
"Si definisce il figlio della notte..."
"È davvero strano. Ha una forza sovraumana, questo è certo! Pare che abbia sterminato un branco di lupi famelici con lampi luminosi che scaturivano dalla sue mani."
"Già..." continuò lei, annunendo con leggerezza. "Dicono che abbia anche squarciato una montagna con il tocco del suo braccio... Solo il cielo sa chi possa essere quell'uomo."
"Non credo sia umano..." concluse l'anziano canuto, alzandosi in piedi e portandosi ad una finestra. Fissò gli occhi nella notte e rimuginò.
Non aveva mai fatto una buona azione, prima d'allora. Era sempre stato visto per caso, o in preda ad una spietata follia omicida, cha alcuni definivano come vero e proprio piano di sterminio. Colpiva con una certa regolarità e logica, ne era certo, benchè nessuno riuscisse ad individuare quale essa fosse.
Perché mai ora aveva salvato sua figlia da uno stupro? Non che la cosa lo dispiacesse, ma non c'era coerenza. Non riusciva a comprendere le cose che non avessero un filo rosso, per quanto si sforzasse. E questa cosa di lineare non aveva davvero nulla!

L'uomo sollevò due dita fino a portarle alla propria bocca. Due fischi brevi.
Ben presto si udirono alcune foglie frusciare rumorosamente in quella notte muta. Due rami si separarono, dando libero accesso ad una splendida tigre bianca.
"Lady Sheera... Ti aspettavo!" la accolse lui, accoccolandosi sulle ginocchia e porgendole la mano.
L'animale si avvicinò tranquillo, con passo felpato e occhi fermi.
Annusò la mano del suo padrone e la leccò con dolcezza.
Questi, di tutta risposta, fece scivolare il palmo sulla sua testa, percorrendone poi la schiena in tutta la lunghezza e acarezzando la coda a mano chiusa.
La bestia si esprimette in una sorta di mugolio, mentre l'uomo si riportava in posizione eretta.
Poi pronunciò qualcosa, in una lingua assolutamente incomprensibile. La accarezzò nuovamente fra le orecchie e si mise a camminare leggero, mentre il grosso e feroce animale lo seguiva silenzioso, con sguardo affamato. Era ora di andare a caccia.

"Maestà, presto!!" gridò una guardia di palazzo, mentre si precipitava al margine del giaciglio del suo re.
"Cosa è accaduto?" fece questi, risollevandosi posatamente dal proprio materasso e dal proprio sonno.
"C'è... c'è... il..." balbettò il primo, tremante come una foglia.
"Nh?" reagì lui, attendendo ulteriori spiegazioni.
"Lui è..." si bloccò, poiché una terribile esplosione lo fece quasi svenire di paura. La parete su cui stava la porta si frantumò.
"Sei tu quello che chiamano Tenshinhan?" chiese un voce da dietro il polverone sollevato dallo scoppio.
"Chi lo vuole sapere?" ribattè impassibile lui, fissando le pupille nella nebbia di pulviscolo.
Ma la risposta si fece attendere, mentre un felino bianco e striato si offriva alla sua vista.
Ben presto, dietro a questi, avanzò un uomo incappucciato.
"Le tenebre!" fu la risposta.
"C-cosa vuoi da me?" blaterò il sovrano, perdendo la sua usuale compostezza davanti a due occhi d'ebano scintillanti su quel misterioso volto oscurato. Vide i suoi occhi ridere, stringendosi in due fessure.
Si sentì quasi mancare dal terrore. Lui, solitamente glaciale ed impavido, stava tremando come una foglia davanti a quell'essere coperto, neppure tanto alto, ma terribilmente imponente.
"Voglio l'anima dei guerrieri!" scandì poi quella voce profonda come l'oblio, suscitando nella sua mirata vittima la consapevolezza di ciò che stava per accadere.
Un gesto quasi impercettibile della sua mano, ma il re potè notarlo.
<Cielo, credo di essere morto!> fu il suo ultimo pensiero, prima che la sua pelle incontrasse gli artigli impitosi di Lady Sheera.
<Un altro di meno> pensò solo la figura oscura, mentre il suo animale lacerava le carni della fresca vittima.
Un ululato squarciò allora il cielo nero, cupo come il pianto di un demone.
Queste erano le notti che lo facevano sentire a suo agio!

Di nuovo... Non poteva credere che fosse accaduto un'altra volta.
Con le lacrime agli occhi si lasciò cadre sulle ginocchia e si afferrò il volto.
"Dev'essere stato ancora lui!!" esclamò, furente di rabbia.
"Non possiamo fare altro che raccogliere i feriti..." la informò un giovane dai capelli corvini, mentre le adagiava una mano sulla spalla.
"Yamcha... Il re è vivo?"
"Lo stiamo cercando..." replicò questi con sguardo mesto e poco speranzoso. Era raro, se non impossibile, che i sovrani sopravvivessero uno di quegli attacchi.
"Cosa accadrebbe, se dovesse venire anche da noi?" disse lei, rialzandosi da terra.
"Lady Bulma, io... non lo so!" mentì il giovane, scrollandosi nelle spalle.
La principessa dallo sguardo acquatico abbassò il volto e chiuse le palpebre.
Quelle perle nere... Continuava a vedersele davanti. Che cosa incredibile! Due occhi in grado di scintillare nell'oscurità più totale... Si sentiva molto strana ed inquieta, a quel ricordo. Era come se quelle due sfere scurissime fossero entrate dentro di lei, e la tormentavano, senza darle pace.
<Distrugge regni interi e poi salva ragazze che stanno per essere... 'violate', come ha detto lui. Ma chi è mai?
Questa volta è arrivato vicino... Credo che noi saremo i prossimi!>
"Principessa!" gridò uno dei ricognitori, distraendola dalle sue tristi e spaventose elucubrazioni.
"Cosa c'è?" la anticipò Yamcha, al suo fianco.
"Re Tenshinhan è... Venite, presto!!"
Senza lasciare che lo ripetesse, la ragazza iniziò a correre, sino a raggiungere un'ala del palazzo devastata più che le altre.
Il sovrano di quel capolugo giaceva al suolo, con il corpo squarciato da ferite enormi e le interiora in parte fuoriuscenti e ricascanti al suolo. Una gamba solitaria tremava a scatti, mentre la sua compagna era sparita. Divorata, si sarebbe detto, nel vedere i segni rimasti sulla parte recisa e trasudante sangue ormai quasi marcio.
Ancora vivo, ma sull'orlo dell'eterno oblio, l'uomo lottava freneticamente contro la morte, sussultando ed emettendo sangue dalla bocca in getti quasi regolari quanto i battiti del suo cuore cedente.
Il viso stravolto, un braccio squartato, come fosse stato fatto esplodere.
Lady Bulma sbiancò di colpo, davanti a quello spettacolo a dir poco rivoltante. Yamcha, invece, si fece forza e si portò incontro a Tenshinhan, che pareva voler dire qualcosa, ricercando disperato l'attenzione dei suoi infelici spettatori.
"Mio... figlio..." mugugnò, raccogliendo tutta la vita che gli restava dentro.
"Il principe Jaozi è vivo? Presto, cercatelo ovunque!!" ordinò con vigore il ragazzo scuro, mentre lentamente la principessa si muoveva, ancora vacillante. Giusto in tempo per vedere il corpo di Tenshinhan diventare cadavere, mentre la sua anima esalava da lui, lasciando dietro di sé un sorriso sollevato. Forse il suo sangue non sarebbe morto con lui.

Spalancò di scatto le palpebre. Aveva udito un rumore non di certo prodotto dal bosco.
Subito si coprì con il lungo mantello, assumendo un aria cupissima, benchè il freddo sole dicembrino illuminasse copiosamente le gelide piante innevate.
Una figura alta e muscolosa si avvicinò in controluce, costringendo i suoi occhi bui a socchiudersi contro la violenza dei raggi diurni, in modo che potesse scorgerne perlomeno la sagoma.
"Cerchi anche tu la morte?" fece poi, imperturbabile e crudele, quasi divertito da quel temerario che osava avvicinarglisi.
Lady Sheera se ne stava ancora adgiata ai suoi piedi, la testa rilassata sulla grossa e candida zampa. Non era facile allarmarla, quando stava accanto al suo padrone.
"Non così in fretta..." fece il visitatore, avvicinando la figura scura.
Gli occhi del figlio della notte si spalancarono in un'espressione di fulmineo stupore, per ricomporsi immediatamente dopo.
"Cosa ci fa uno come te, qui?" domandò poi, scorrendo le proprie pupille sulla sua pelle di smeraldo e corallo.
"Il motivo dev'essere simile al vostro..." pronunciò il nuovo venuto con voce demoniaca "... principe Vegeta..." concluse ammiccando, e provocando un sorriso inquietante nel suo interlocutore.

"Si è addormentato?" domandò con voce tranquilla il giovane guerriero.
"Sì, ma è stata una faticaccia! Non faceva che chiedere di suo padre..." rispose la donna, accarezzandosi la fronte in un gesto di spossatezza.
"Povero piccolo principe Jaozi!"
"Già... Credi che... E se venisse a cercarlo?"
"Pensi davvero che potesse essere lui il suo obiettivo?" domadò dubbioso l'uomo, scostandole una ciocca dalla spalla.
"Non lo so... Se scoprisse che Jaozi ha dei poteri particolari..." riprese lei, preoccupata.
"Non si capisce comunque il modo di agire di quell'essere..." affermò lui, scuotendo la testa.
"Yamcha...?"
Il giovane le rivolse uno sguardo dolce ed esplicitante attesa.
"Nulla..."
<Non vedo perché dovrei dirglielo ora!> pensò poi, ricordando per l'ennesima volta l'episodio occorso poco più di ventiquattro ore prima.
"Dovresti tentare di dormire un poco, ora..." riprese lui, dolcemente, mentre con una mano sfiorava la sua guancia.
"Yamcha..." sussurrò lei, sfregando dolcemente le sue labbra sul suo palmo e provocando in lui un fremito.
"Bulma..." sospirò lui, stringendo le braccia intorno alla sua schiena e posando un delicato bacio sulla sua bocca. "...dovresti andare a letto..." continuò poi.
"Ho paura... Non voglio restare sola, ti prego..." disse ancora lei, accoccolando la testa sul suo petto.
Subito lui la strinse ancora, per poi sollevarla da terra in un gesto leggero.
"Non ti lascerò mai da sola, bambina mia..." la rassicurò, reclamando nuovamente le sue labbra.
Con delicatezza la poggiò sul materasso e le accarezzò la fronte, baciandola di nuovo. Poi si adagiò al suo fianco e la trasse a sè.
"Lo prometti?" chiese con una punta di esitazione lei.
"Certo..." annuì lui, passando morbidamente la mano sulla sua testa e favorendo così il suo completo rilassamento.
Finalmente sicura, fra le braccia del suo uomo, la principessa si addormentò serena, ancora inconscia riguardo ai terribili sogni che avrebbero affollato la sua notte.

Fine Primo Capitolo

Aaaah, un piccolo tocco di romanticismo finale... Cavolo, non dovrei ascoltare Whitney Houston quando scrivo, poi divento di miele!!
Mah speriamo che il secondo capitolo sia coerente con questo.
A me questo piace! NdVegy
Certo, a te basta fare casino e sei contento! è__é NdTen
Taci tu, cadavere putrefatto!! NdVegy
Su, su, ragazzi, non litigate!! NdShe
È stato lui a farmi fuori! She-chan, fai qualcosa!! NdTen
Ehm, malgrado il titolo della serie non credo che ci metterò le sfere del drago, quindi temo che sarai morto fino alla prossima fan fiction... E poi ti ho ucciso io, sotto forma di tigre bianca, no? NdShe
ç________ç NdTen
Piuttosto... Come mai la mia donna sta ancora con quel pupazzotto scemo ?__? NdVegy
Ehi, come ti permetti, Ozaru mimetizzato!! ò__ó NdYamcha
Uffa, ma come siete lamentevoli, stasera! Bulma per ora mi serve con Yamcha, poi vedrò! L'autrice sono io, no? >__< NdShe
E io che ci sono andato a fare da Vegeta, scusa?? NdPiccolo
Senti, namecciano, per ora non lo so ancora! Aspetta il secondo capitolo come tutti gli altri!! NdShe
Uffa, despota!! NdVegy/Piccolo/Yamcha/Ten
Uff, che stress!! NdShe
Ehm, e io perché non ci sono? NdGoku
Kakaroth, non ti ci mettere anche tu, adesso! Se mi torni utile ti metto, tranquillo! Ma non ti basta essere il protagonista del manga e dell'anime, scusa? NdShe
Beh, sono il più potente, vorrei vedere! NdGoku
Sbagliato! Il più potente è Gogeta. E poi a me Vegy piace di più, quindi stavolta il più forte è lui! NdShe
Ma... ma... NdGoku
Ahahah! Ti conviene rassegnarti, Kakaroth! NdVegy
Per Kami, qualcuno ci salvi!! NdYamcha
Qualcuno mi ha chiamato? NdKami
Nessuno! Tornatene su con Mr. Popo! Ah, com'è dura mandare avanti la baracca! NdShe
... -__- NdTutti

 
Continua nel capitolo:


 
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