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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: FLYS OF FLAM FROM STARS
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: stella14 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/10/2004 16:50:23 (ultimo inserimento: 30/08/05)

cosa succede se kei incontra un` amica perduta che viene inseguita da signori che volgiono prenderle il bey? cosa nasconde quel bit power?
 
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INCONTRI A NEW YORK
- Capitolo 1° -

Il vento soffia leggero tra i miei capelli, m’intirizzisce la pelle del viso, porta profumi di luoghi lontani, posti che forse non vedrò mai…
Era questo che pensava Kei, affacciato al balconcino della propria stanza.
L’ultimo campionato del mondo era ormai finito da tempo, e i ragazzi si erano presi una lunga vacanza a New York.
Ora alloggiavano nella splendida villa dei genitori di Max.
Era una bella villa, grande, spaziosa, contornata da uno splendido giardino pieno d’alberi e provvista di una favolosa piscina, era dotata di ogni comfort..insomma, era perfetta, non mancava nulla..o, perlomeno, era così per gli altri.
A Kei qualcosa mancava, qualcosa di necessario per essere felice.
Oramai aveva 19 anni, e Lei non la vedeva da almeno 3…
Un soffio di vento s’ insinuò nella camera, facendo tremolare la fiamma di una candela. L’attenzione del ragazzo si concentrò su quest’ultima.
-Il Fuoco..-pensò- così rosso..così caldo, proprio come i suoi capelli.Se mi ricordo bene, il fuoco era anche la sua fissazione. Ogni cosa che prendeva, che diceva, che faceva aveva sempre a che fare con questo elemento. Lo aveva perfino messo nel nome del suo Bey..FireDragon..-
Si accorse di quanto stava pensando e, con un sorrisetto, si mise una mano sul volto come in commiserazione
-Ed io sarei il duro ed impassibile Kei?Colui che gli altri hanno etichettato come asociale dal cuore blindato, il bel tenebroso che se ne sta sempre in disparte, braccia incrociate, occhi di ghiaccio o chiusi, poche parole, quasi sempre di critica. Carattere ombroso, introverso, atteggiamento da bullo, comportamento menefreghista, del tipo: ti aiuto solo se ne guadagno qualcosa. Dopo tutto, non hanno tutti i torti a pensare che io sia così, anzi, non ne hanno neppure uno perché io SONO così. Ma, forse, un torto ce l’hanno…una sola delle cose è falsa..il mio cuore non è blindato..nono più..da tempo, qualcuno ha ritrovato la chiave giusta per aprirlo..-
Kei diede un’occhiata alla sveglia.Quasi mezzanotte.
-Quelli stupidi hanno di nuovo fatto tardi- disse ad alta voce- scommetto che Takao si è sbronzato di nuovo…esagera sempre..tra non molto si ritroverà il fegato ridotto ad un ammasso di carne imputridita..-
Rifletté pochi secondi e poi, accertato che della faccenda non gli interessava neppure il più piccolo pezzo, uscì dalla stanza con una scrollata di spalle. Se quei bambocci facevano tardi, allora perché lui avrebbe dovuto starsene rintanato in casa, attaccato a ricordi ormai lontani?
************************
Quattro figure barcollavano per una vietta della Grande Mela. O, per lo meno, era una a barcollare, mentre le altre tentavano contemporaneamente di tenerla in piedi e di andare dritto.
-Yohoo..beviamoci su- urlò Takao a squarciagola,il tono da ubriaco
-Zitto,zuccone!!- lo sgridò Rei
Erano andati al solito Pub e Max aveva sfidato il campione del mondo ad una gara di bevuta.
L’ americano naturalmente aveva barato e aveva svuotato i boccali di birra in un secchio. Takao invece se li era bevuti veramente, e quando erano riusciti a farlo alzare dalla sedia, era oramai a quota 15.
-Ma tu guarda se dobbiamo trasportarci questo fetido sacco di stupidità.per non dire altro,fino a casa,solo perché non sa darsi un limite. Naturalmente passeremo la notte in bianco, perché vomiterà l’ anima, e non potremo dormire neppure domani,perché verrà a rompere col suo mal di testa. Grazie mille Max,penserò a te con amore-sbottò il cinese
-Think for me with love? Why Rei?-chiese Max,facendo lo gnorri
-Perché? Non sei stato forse tu a sfidarlo?-
-Sì,ma non è colpa mia se lui ha accettato-
-Sai Max,quando fai così mi viene una tal voglia di menarti…-
-Su ragazzi,non è la prima volta che capita, e non sarà di cero l’ ultima..-cercò di calmarli il Prof Kappa.
-Hai ragione..dai,prima arriviamo alla villa,prima la mette di torturarmi la schiena..non vedo l’ ora di sdraiarmi sul..-
Rei si fermò a metà frase,gli occhi felini fissi sul tetto della casa che stavano costeggiando.
La luna piena vi risplendeva sopra e,in mezzo all’ enorme sfera gli era parso di vedere la sagoma di una ragazza che saltava via.
Continuò a fissarla fino a quando non gli apparvero dei puntini davanti agli occhi.
-Avrò solo immaginato..-pensò,ma proprio mentre stava per distogliere lo sguardo,la rivide.
Una ragazza che saltava sul parapetto del palazzo e un bagliore che rifletteva la luce della luna.
Fece appena in tempo a scorgerla, che questa sparì.
Riapparve poco dopo,ma questa volta sembrava in difficoltà.
Una figura ammantata l’ aveva afferrata per un braccio e tentava di portarla via, mentre questa si divincolava.
Successe tutto in una attimo:la ragazza riuscì a liberarsi,ma così facendo perse l’ equilibrio e cadde giù dal tetto.
Si sentì un gran tonfo e poi il silenzio.
Rei, Max e il Pof.Kappa guardarono preoccupati nella direzione da cui era venuto il rumore e poi alzarono lo sguardo: la misteriosa persona era sparita.
Senza pensarci un attimo,Rei appoggiò Takao per terra e corse verso la curva che lo separava dal luogo dell’ incidente.
Max lo seguì subito,mentre il Prof cercava di stargli dietro con Takao appoggiato alle spalle.
I ragazzi s’ immaginarono se scene più raccapriccianti,da una massa informe di carne sanguinante a pezzi di corpo sparsi ovunque.
Ma quel che videro era molto diverso.
Tra una gran mucchio di vecchi materassi,stava la figura di una ragazza sui 17 anni.
Indosso portava un top di pelle nero e un paio di pantaloni militari a vita bassa strappati all’ altezza del polpaccio. Questi erano tenuti in vita da una cintura borchiata,che sembrava fare pan dam col bracciale all’ avambraccio.
Rei le si avvicinò e cercò di capire se era rischioso spostarla.
Aveva dei tagli sul viso,sulle braccia e sulle gambe.
Una caviglia era gonfia,probabilmente slogata, ed un braccio era piegato sotto al corpo in un angolo innaturale.
Il cinese le palpò la cassa toracica e scoprì che doveva avere una o due costole rotte.
Nell’ insieme non stava così male,cadendo da quell’ altezza avrebbe potuto ammazzarsi.
Sicuro che non ci fossero lesioni interne,il ragazzo la prese delicatamente fra le braccia.
La giovane si lamentò inconsciamente,ma Rei la tranquillizzò con parole dolci e si avviò verso la villa.
Max intanto era andato a dare un occhiata al punto in cui era caduta la malcapitata.
Era un miracolo che la sua vita non avesse avuto termine quella notte.
Stava per tornare indietro,quando urtò qualcosa di metallico col piede.
Lo raccolse e vide che si trattava di un BeyBlade rosso sgargiante.Su tutto il diametro erano incise delle strane lettere poco visibili, e sul Bit era disegnato uno splendido Dragone Alato del colore del sangue.
L’ americano si sentì turbato da quell’ illustrazione e, messa la trottola in tasca, si apprestò a seguire i due amici.


 
Continua nel capitolo:


 
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