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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Angel Sanctuary
Titolo Fanfic: COME UNA DONNA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: riuet galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/10/2004 22:46:52

l infanzia di djbril con alcuni arrivi imprevisti, diciamo chè questa fic è un possbile 1 incontro tra i quattro arcangeli commentate
 
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1
- Capitolo 1° -

Come una donna
Ciaooooo natsumi questa fic la dedico te n_n è un po strana ma non mi sembrava il caso di dedicarti una fic horror, spero ti piaccia e la manderò anche su internet così sapranno in tanti quanto ti voglio bene n_n waaaaa e per ringraziarti xkè mi stai sempre a sentire e mi consoli sempre graxie mille n_n ma ora inzio la storia :

questa storia parla dell' infanzia di djbril...............

djbril camminava per l' enorme palazzo. I tacchetti delle sue scarpe da bambola picchiettavano contro il pavimento e il rumore riecheggiava nel lungo corridoio .Tutto in quel posto era lindo e pulito, forse troppo, le pareti erano bianche e prive di macchie e crepe, i candelabri erano di un dorato splendente che quasi accecava e tutti vestivano in modo impeccabile. Tutti sorridevano , ma si vedeva bene quanti di quei sorrisi fossero falsi o velati di tristezza. Lei teneva le labbra chiuse, un espressione corrucciata sovrastava il suo volto. I capelli le ricadevano come cascate sopra le spalle e portava un abito azzurro chiaro che si stringeva alla vita per poi allargarsi e formare una gonna dalle mille pieghe, aveva delle scarpette molto graziose, nere , legate con dei laccetti di stoffa celeste e bianca . Voleva uscire da quel luogo, da quel palazzo,lo voleva a tutti i costi. Si avviò con passo veloce verso una delle finestre , si affacciò e vide che non ci sarebbe stato alcun pericolo a saltare giù . Si guardò attorno, nessuno avrebbe potuto disturbarla .si gettò giù dalla finestra, tenendosi con le mani il vestito e spiccando il balzo come un uccello che sta per spiccare il volo verso luoghi misteriosi.Toccò la terra .c'è l ' aveva fatta era uscita e nonostante sapesse che le era stato proibito non poteva fare a meno di pensare che in fondo non stava disubbidendo ma solo imparando a cavarsela, d' altronde se mai si fosse trovata un situazione pericolose avrebbe pur dovuto imparare a fuggire. Fuori era tutto talmente bello, c' erano fontane ovunque e l' erba era verdissima e fresca, e lei che non ha aveva mai avuto occasione di toccarla con le sue mani!accarezzò i fili senza strapparne neppure uno e si sentì pervadere da un sentimento che pareva molto simile all' amore,, forse amore verso il mondo o verso quella terra che lei aveva tanto agognato.Sentì dei passi e con velocità fulminea si nascose dietro alla fontana, i passi passarono avanti e si allontanarono, anche lei pensò doveva allontanarsi se non voleva che la pescassero.corse riparandosi dietro le fontane, corse e corse finchè i piedi non iniziarono a fargli male, i capelli le si erano scompigliati e il vestitino era ormai sporco e strappato, si osservò per un attimo e stranamente fù compiaciuta di essere sporca. Si guardò attorno era arrivata ad un giardino molto distante dal palazzo, circondati da altissime siepi e con al centro un enorme fontana a forma di angelo, proprio azzeccato.Si accostò alla fontana e affondò le mani nell' acqua gelida per pulirsele, l' acqua le passava attraverso le dita facendogliele intirizzire, ma non era una brutta sensazione. Tolse le mani e si mise a sedere nell' erba incrociando le mani e guardando verso l' alto., nuvole candide come la neve riempivano il cielo assumendo le forme più svariate. "ehiiiiiiii" un grido le fece voltare la testa, da l' altro lato della fontana stava in piedi un bambino poco più grande di lei dai capelli rosso fuoco e lo sguardo birichino. Djbril " chi sei?" bambino " come chi sono! Chi sei tu?" djbril pensò che questo fosse davvero maleducato, rivolgersi così ad una signorina! Ma rispose con tono piuttosto altezzoso " sono djbril e voi?" bambino " ma come parli?" djbril iniziava ad irritarsi, si morse il labbro e si mise a fissare l' acqua che scorreva, non voleva assolutamente ascoltare quel bifolco . " mi chiamo michael" djbril lo guardò, aveva sentito parlare di lui e di suo fratello, di lui non molto bene e capiva il perché quel bambino era un vero maleducato! si voltò e si mise a giocare con i nastrini delle sue scarpe. Era convinta che se lei gli avesse dato le spalle lui sarebbe scomparso, nelle favole accade sempre così, ti volti e il mostro se ne và, ma così non fu. Si sentì tirare i capelli e un forte dolore le esplose per tutta la nuca, gridò e michael lasciò la presa impaurito da quelle grida. Michael " sei scema?" djbril " ma tu mi hai fatto male!" qualche lacrima iniziò a cadergli lungo le guance, per poi scendere sul vestito, odiava quel bambino, come poteva essere così dispettoso con lei che lo aveva trattato con gentilezza. " frignona, frignona" cantava michael saltandogli attorno come un folletto impazzito. Il canto si interruppe quando due ragazzini sbucarono improvvisamente dalle siepi, uno era piuttosto alto, con la pelle molto scura e lo sguardo truce, l' altro invece aveva la pelle chiarissima e dei lunghi capelli biondi e gli occhi luccicanti. Il biondo le si avvicinò e con voce suadente disse " perché piangi giovane fanciulla?" djbril lo guardò incantata, finalmente una persona gentile e disposta ad aiutarla , esclamò con voce ancora rotta dai singhiozzi "mi ha tirato i capelli", il biondo le porse un fazzoletto e le disse di risistemarsi carezzandogli i capelli con le punte delle dita .puntò lo sguardo verso il rossino " michelino!" ma lui faceva il sordo e fischiettava senza prestargli attenzione,"michelino!perche le hai fatto male?"michael lo guardò negli occhi e con gesto noncurante rispose " lei non mi parlava e io gli ho tirato i capelli" Raphy " ma sei scemo! Anche uriel non parla ma io di certo non gli tiro i capelli per farlo parlare!" michael " ma uriel è muto!lei no!" Uriel intanto assisteva alla scena impassibile.raphy " e poi non si picchiano le donne" michael " ma è una bambina non una donna", raphy ci pensò un attimo. Djbril osservava la scena entusiasta, un uomo che si batteva per lei!. Raphy "è vero non è una donna mmmmmmmh bè allora ciao e anh ridammi il fazzoletto", il biondo se ne andò lasciando a bocca aperta la povera bambina, come poteva abbandonarla!e poi riprendersi pure il fazzoletto! Era un grave affronto!Gli altri due lo seguirono e micheal fece una pernacchia alla povera djbril. Si sciacquò il viso e si specchio nell acqua, si sentiva un po' triste, Ma almeno ora sapeva cosa voleva fare, diventare come una donna. Così raphael l' avrebbe amata. Si avvio verso il palazzo, sporca, un po' delusa ma stranamente felice, felice di aver qualcosa per cuì lottare .

fine

 
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