-CAPITOLO1-
- Capitolo 1° -
Nota dell’autrice:// salve gente! Eccomi qua con una nuova storia, per esattezza una yuri su Xiaoyu e Kunimitsu, la mia coppia yuri preferita… La canzone è della mitica Cheryl Porter, una cantante House… kisses! Ubi88
PS: l’inizio l’ ho ripreso da “il vuoto incomparabile” una mia fiction (LEGGETELA!), nel secondo capitolo quando Xiaoyu attaccata da alcuni brutti ceffi vene salvata dalla Kuni solo che qui sarà descritta meglio…
Capitolo1
“Baby you’ve got me thinkin’
what i ever do
because my life
it was empty
until i live my life on you”
^_^*^_^*^_^*^_^*^_^*^_^*^_^*^_^
Kunimitsu fissava il cielo con aria fatua. Era seduta su un tetto di una casa abbandonata. Era lì ad ammirare la luna e tutta la sua mistica bellezza. Una fanciulla senza età che ti afferra gli occhi e il cuore. Con un balzo saltò giù dalla casa e s’incamminò nella notte, coperta dalle tenebre, come un gatto nero, in cerca di qualcosa che nemmeno lei sapeva. Era quello il bello. Kunimitsu andava verso l’ignoto come suo solito, come se fosse sempre in lotta col destino.
Ad un tratto, da dietro un muro, scorse un’esile figura di ragazzina sui 18 anni (Xiaoyu ha l’età del Tekken 4) con due adorabili codini e una tuta molto carina. Xiaoyu era imbambolata ad ammirare la luna mentre era fra i suoi pensieri.
Stava pensando a Jin, solo in casa immerso nella sua tristezza. Hwoarang, il suo unico amore era morto e lui si consumava, dentro le cinque mura della sua stanza (5 più il soffitto! ^__- sono precisina, eh?! N.d. Ubi). Xiaoyu si sentiva una scema a stare in giro in un momento così tragico e non aveva neanche tanta voglia di divertirsi. Era come se confidasse quei pensieri così profondi alla luna, ed era così concentrata che non si accorgeva di essere spiata. Kunimitsu fissò quella figura: era una ragazza molto bella… ad un tratto Kunimitsu si sentì una specie di tonfo al cuore. Non poteva essere innamorata di una perfetta sconosciuta e se fosse stato colpo di fulmine al massimo dovevano essersi parlate! E se a quella ragazzina le ragazze non interessavano? Kunimitsu mise su anche i contro di quella situazione ma non smetteva di fissare la figura esile della tipa.
Ad un certo punto, una banda di teppisti si avvicinò alla ragazzina che si difese egregiamente.
Kunimitsu rimase un po’ sorpresa. Non pensava che una ragazza così esile fosse così forte. In poco tempo gli stese tutti. Le rimaneva solo il più grosso, forse era il capo.
- Vi siete fatti stendere da una ragazzina, pappamolle!- disse lui e si avventò contro Xiaoyu che ormai stremata si ritrovò a terra, nonostante i suoi sforzi.
L’uomo tirò fuori un pugnale. Stava per uccidere quella creatura così graziosa. Una cosa ignobile. A quel punto Kuni entrò in azione e lo sistemò ben bene.
A quel punto Kuni aiuta la ragazzina ad alzarsi.
- Stai bene?- sorrise lei.
- Sì! Credo di sì…- disse la ragazzina massaggiandosi dietro al collo.
Kuni la invitò a seguirla e lei sorridente la seguì. Aveva un sorriso meraviglioso.
- Come ti chiami?- le chiese Kuni.
- Io Xiaoyu! Piacere! Tu?-
- Kunimitsu! Sai che hai un bel nome?-
- Grazie!- Xiaoyu arrossì.
- Allora… sei cinese, giusto?-
- Sì! Sei mai stata in Cina?-
- Sinceramente no ma vorrei andarci…-
- Beh! Io devo andarci fra una settimana!- sorrise Xiaoyu – se vuoi puoi venire anche tu così, sono in compagnia!-
Le due si misero a ridere come due pazze, come se si conoscessero da sempre. Ad un tratto il dolce sorriso della ragazza si trasformò in un broncio…
- Anche se nn ne ho tanta voglia…- fa lei con tono triste.
- Che è successo?- Kuni si stava preoccupando un po’.
- Il ragazzo di un mio amico è morto ucciso da un essere crudele e spietato che prende la forza dei combattenti più forti, ma per fare questo deve appunto ucciderli…-
Kunimitsu rimane pensierosa e in silenzio mentre ascolta con attenzione Xiaoyu.
- Intendi Ogre?-
- Come fai a saperlo?- fa sbalordita Xiaoyu.
- Lo so di cosa è capace… ho visto come uccide e ha cercato di uccidere anche me…-
Xiaoyu rimase a bocca aperta ad ogni parola di Kunimitsu.
- Allora..- poi chinò la testa – sai quanto può essere spietato quell’essere…-
- Esatto…-
- Scusami Kunimitsu…- disse Xiaoyu chinando la testa.
- Di cosa?- risi io.
- Non ti ho ancora detto grazie per prima…-
- Fa niente!- fa Kunimitsu sorridendo – ti pago un gelato?-
Xiaoyu alzò la testa e si mise a ridere.
- D’accordo! Però ricorda che dopo ho un debito con te!-
- Ma figurati!-
Le due ragazze si incamminarono verso la più vicina gelateria…
***continua…***
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