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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: CRYS IN LOVE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: aya-suzuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/07/2002 14:58:34 (ultimo inserimento: 21/12/02)

anche questa nata da un`ispirazione di yue. crys torna in giappone dopo 10 anni passati in america per ritrovare un suo vecchio amico...
 
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MEZZAMERICAN PUFFA
- Capitolo 1° -

Ok, ecco una storia che all'inizio pareva una storia semplice ma è diventata una telenovela! lo fai apposta Yue a farmi lavorare come un asino? A noi piace, spero che piaccia anche a voi... (_ _) enjoy!
************************************.


“Guarda… ancora Kanagawa! Mi sto commovendo… oh my god…” sospirò Crystel “Crys” Hashimoto, passandosi una mano tra i capelli biondi e riccioloni e sorridendo soddisfatta. Si era affacciata dalla finestra della sua nuova camera, nella nuova villetta, nella… vecchia città. Kanagawa. Lei era nata lì, ma per motivi di lavoro di sua madre, americana purosangue, quando aveva 10 anni si erano trasferiti, lei, fratelli e genitori, a Los Angeles.
Ma ora, suo fratello maggiore Rei aveva trovato un lavoro in Giappone, allora a lui si erano agganciati lei e il secondogenito Kaname, sedicenne. Visto che a Los Angeles entrambi i genitori lavorano, i tre fratelli Hashimoto si sono portati dietro anche Niky, la quarta.
Il giorno dopo, lei e Kaname avrebbero avuto il primo giorno di scuola al nuovo liceo… Kainan University. Il liceo più prestigioso della città. Grandioso!
-Probabilmente conoscerò un sofisticato ed affascinante ragazzone col quale avrò una trascinante storia d’amore che terminerà con un divorzio e la TV me la tengo io!- pensò compiaciuta Crys.
“Ehi, Chi!” la chiamò Rei, il bel diciannovenne di casa, spuntando in camera “Hai finito di guardare i lampioni? ^ ^ Dai, è pronto in tavola!”
“Arrivo… naturalmente tutto opera…”
“Si, Kaname ha concesso a noi mortali la sua arte pure stasera!” sorrise Rei, che scese le scale seguito da Crys, per poi arrivare in cucina.
Davanti ai fornelli stava proprio Kaname, infatti. Buffissimo, infatti, il loro spilungone bruno alto 195 cm, corrucciato, con indosso il grembiule lilla e bianco.
“Cosa ci prepara oggi il nostro chef?” sorrise Crys sedendosi al suo posto e prendendo in mano le posate, in posizione da “cosa-c ’è-per-cena-donna”.
“Non fare domande, puzzetta, non si discute sulle decisioni del cuoco!” ribattè Kaname, senza nemmeno voltarsi.
“Uffiii quante volte ti ho detto di non chiamarmi puzzetta?” si imbronciò Crys.
Kaname infatti aveva l’abitudine di chiamare la sorellina “puzzetta”. Crys non sopportava questa cosa, anche se era un nomignolo affettuoso.
“Ma scusa Crys, come possiamo tutti dimenticare la bomba incendiaria che sganciasti quando avevi sette anni? Se ci penso mi viene ancora da sganasciarmi!” esclamò ridendo Kaname.
Crys arrossì terribilmente al solo pensiero. Infatti otto anni prima, mentre era al ristorante per la comunione di Rei con tutta la famiglia, quella piccola e graziosissima bimbetta bionda aveva fatto evacuare tutta l’ala nord del ristorante più lussuoso di Los Angeles.
“Vabbè dai, Ka… ma cambiamo discorso!” si affrettò a bofonchiare Crys, trastullandosi il mignolo con la forchetta.
“Kanaaaaaame! Ho fame, porca miseria! Mangiamo o no? Dobbiamo aspettare l’equinozio di primavera del 2016?” tuonò Niky, la peste di casa, incredibilmente intelligente per essere una mocciosetta di 6 anni.
Crys sorrise: cercava di ricordarsi tutti i vecchi compagni di quando andava alle elementari… chissà se ne avrebbe ritrovato qualcuno al Kainan?! Quello in cui sperava di più era Socchi… era il suo migliore amico ai tempi dell’infanzia…
Andò a letto, stanca per il trasloco, e si addormentò profondamente.


La mattina dopo, Rei passò per le camere a svegliare di buon’ora i due liceali di casa.
“Yo-ho-hooo, raga! Dai, non vorrete arrivare tardi il primo giorno di scuola? Marsch… ma guarda se mi tocca fare la mamma per questi due bradipi con la scemite…” urlò Rei in corridoio, ciondolando dalla camera di Crys a quella di Kaname, che erano vicine.
La prima ad alzarsi fu Crys, che brancolò fino al bagno in fondo al corridoio del primo piano, e quando si guardò allo specchio per poco non svenne.
Era conciata da far paura, ed i suoi complicatissimi capelli riccioloni biondo scuro andavano in tutte le direzioni…
Preferì non pensare al lavoro che l’attendeva, e scese a mangiare.
“Buongiooorno!” salutò la ragazza, sedendosi al suo posto accanto alla sedia vuota di Kaname.

Mezz’oretta dopo, Crys e il fratellone stavano già correndo a scuola.
“Crys, credi di avere difficoltà ad ambientarti?” si preoccupò Kaname, e Crys sghignazzò.
“Tranquillo fratellone, non sono una ragazza timida! Inoltre, spero di trovare qualche amico delle elementari… magari Socchi ^ ^”
“Ancora con questo Socchi… non offenderti puzzetta, ma credo che ti abbia dimenticata!”
“Non mi ha dimenticata! Eravamo amici inseparabili, abbiamo promesso di non dimenticarci mai! Personalmente, riconoscerei la sua faccia tra mille… AH!”
“Cosa hai visto?” esclamò Kaname quando la sorella si fermò di botto.
“Socchiii!” ululò lei, fiondandosi addosso ad un ignaro passante.
“Scusa? Chi è Socchi?”
Crys guardò meglio in faccia il ragazzo.
“Ahh… tu non sei Socchi! Vai via, seguace di Satana!” ruggì la ragazza, spingendo via l’innocente creatura che sgattaiolò via da quella pazza il più in fretta possibile.
“Crys, ma sei rincoglionita? Ti metti anche ad aggredire i passanti che somigliano al tuo amico adesso?”
“Ma gli somigliava così tanto…” piagnucolò la biondina, imbronciandosi.


Arrivati a scuola, mentre la campana ancora suonava, i due fratelli si dettero il cinque.
“Buona fortuna, puzzetta!”
“Good luck Kan-kun!”
e si diressero nelle loro aule. Crys si fermò davanti alla porta con la targhetta SEGRETERIA.
“Buongiorno…”
“Buongiorno, posso esserti utile?”
“Si… mi sono iscritta l’altro giorno e oggi è il mio primo giorno di scuola. Volevo solo sapere in che classe sono…”
“Certo. Nome?”
“Crystel Hashimoto.”
“Hashimoto… ah, c’è anche tuo fratello!”
“Si, Kaname…”
“Dunque, Crystel Hashimoto… eccoti qui: sei in 1^ S” [non commentate!! ND Aya]
“Grazie!” Crys regalò un sorriso alla tizia e corse fuori
“NON SI CORRE PER I CORRIDOI!!” gracchiò la dolce signorina
“Ssiii….” –ma allora perché si chiamano “corridoi”?-
Arrivò davanti alla porta della sua classe. Prima di entrare guardò nel corridoio a destra e a sinistra, ma nessuna figura vagamente somigliante al suo vecchio amico…
Tirò un grosso sospiro incoraggiatore ed entrò.
“Buongiorno io so… merd!”
nessuno prestava attenzione a quella nana bionda che era entrata. In classe regnava l’anarchia più totale, la battaglia infuriava, il sangue e l’inchiostro scorreva a fiumi tra i banchi, le urla di dolore del secchione legato ad un palo che stava andando in fiamme si disperdevano sotto le sataniche risate dei compagni di classe… [ho trasceso? Dite, ho trasceso? ND Aya – SI! ND Mya]
Crys sogghignò. Non era così male sta nuova compagnia…
Il prof però le si materializzò alle spalle, fanfarando le sue dimensioni da bunker antiatomico e ringhiando:”Spostati signorina, che qui si parte male!”
Quella voce da oltretomba fece correre i brividi sotto la distinta uniforme Kainaniana della ragazza, che si voltò fulminea ed accennò un inchino, onorando le sue origini giapponesi che stavano morendo negli IUESSEI.
“Professore io sono Crystel Hashimoto…”
“Ah, si, la ragazza nuova! Bè, presentati alla classe…!”
Crys si voltò verso i compagni che la squadravano come fosse un alieno venuto dal pianeta Zog. La forza interiore di Crys vacillò dinnanzi all’espressione ghignate che si agitava sul volto deforme di un’idiota del banco centrale. Poteva benissimo leggere sulle labbra del losco individuo le parole ECCO UNA SECCHIONAAA!
-Considerati già sulla mia lista nera, pischelloccio…- pensò Crys, mente il sopracciglio destro le vibrava. Succedeva sempre quando si innervosiva.
“Io sono Crystel Hashimoto, sono nata in Giappone ma ho vissuto per 10 anni negli Stati Uniti. Credo che si possa notare dal mio accento”
Infatti lei e i suoi fratelli parlavano con un certo accento ueuè all’americana, che tra di loro non si notava ma in mezzo a tutti questi giapponesi uakatà spiccava in modo quasi imbarazzante.
“Ok, Hashimoto. Siediti lì vicino a Kiyota e iniziamo sta lezione che stamattina mi sono alzato con le palle rovesciate.” sbottò il prof, decisamente di malumore, già.
Una mano si alzò, ed una voce bisbigliò:”Qui, Hashimoto!” doveva essere il suo nuovo compagno di banco, oh my god!
Si avvicinò alla zona franca ma con orrore notò che il suo gentile compagno di banco era la faccia da pecorino che la smorfiava poco prima.
-Cos ’ho fatto di male?- pensò Crys mentre si sedeva, tenendo la distanza di sicurezza dal tizio [poverino!! In fondo è così caro! ND A&M].
Iniziò una conversazione in bisbigliese, la lingua dei bisbigliatori che bisbigliano.
“Hey, sei davvero una secchiona come sembri!?”
“Non sono una secchiona!”
“Si invece, ti sei presentata tutta educata con un inchino che andava in Francia per linea sottoterrestre!”
“Idiota, non voglio fare brutta impressione il primo giorno, tutto qui!”
“Eh già… per me ti vuoi ingraziare il prof King Kong! Caschi male, quello non si scioglie nemmeno di fronte a Naomi Cambell vestita da puchu!”
“Taci! Ma sei così scemo di natura o ti stai impegnando in mio onore?!”
“Bè, in tuo onore no di certo!”
Crys, che è sempre stata una ragazza posatina, tranquilla, tutta studio-casa-chiesa (si, come no), dette sfogo alla sua ira slaccando una mano sulla guancia di uno sbigottito Kiyota, che per poco non cadde dalla sedia dinnanzi alla forza d’urto insolita per una puffa come quella.
“Hashimoto!!” tuonò il PKK (Prof King Kong) “Cosa ti prende??!”
Crys sventagliò leggermente i riccioloni biondi e sbattè le ciglione:”Mi scusi professore, è solo che Kiyota aveva un ragno che gli camminava sul viso… non so come abbia fatto ad arrivare lì, comunque l’ ho scacciato!”
“Bene. Stavo dicendo…” e PKK si rilanciò nella presa della Bastiglia.
Ricominciarono i bisbiglii sommessi dal banco centrale
“Ringraziami ora, macaco dal culo rosso!”
“Manco morto. Questa me la paghi, Hashimoto…”
“Non chiedo di meglio…”

Arrivò la pausa pranzo. Crys poggiò la sua borsa col pranzo sul tavolo, poi si alzò per andare in bagno e vide che anche Kiyota si alzava, andando da un compagno di classe e trascinandolo vicino ad un termosifone super ammuffito e ragnateloso che stava in un remoto angolo.
-Ed è anche frokkio! Vabbè, andiamo per la nostra via e non preoccupiamoci…- pensò Crys, facendo spallucce e chiedendo ad una compagna di classe la locazione dei servizi igienici [si nota che ho appena finito di leggere Excel Saga? ND Aya]. La ragazza, che aveva caratteri somatici da vera giapponese (lunghi capelli neri, occhi neri, viso acqua e sapone) le sorrise e si alzò dal suo banco.
“Si, certo! Anzi, seguimi visto che ci devo andare pure io! ^ ^”
“Ok”
Uscirono in corridoio, e la ragazza le pose la mano:”Comunque io mi chiamo Misaki Tachibana! E non badare Kiyota, è sempre stato un deviato mentale!”
Crys le strinse la mano:”Me ne sono accorta. Comunque ha trovato pane per i suoi denti!”
“Oh, non rispondere alle sue provocazioni… in fondo non è male come persona!”
“Ohh…!” Crys davvero non ci credeva. Lui! Tzè.
Quando tornarono in classe, trovò Kiyota buonino al suo banco, accanto a quello di Crys, dove torreggiava la sua borsa. Con dentro il suo pranzo che l’aspettava, *arsharh* [tono come quello di Homer Simpson che pensa alla cioccolata! ND Mya - Ahm… cioccolata °ç° ND Aya]
La mezz’americana si sedette sul suo banco, guardando si sbieco Kiyota, che non la degnava di uno sguardo continuando a chiacchierare con tizio del banco accanto.
In quel momento tutta la classe smottò ed uscì in cortile dove di solito pranzavano tutti gli studentelli.
Crys scese insieme a Misaki, che l’aveva presa sotto la sua ala protettiva. Era una ragazza solare e gentile, facile alle amicizie.
“Ti spiace se chiamo con noi mio fratello? Non so se ha già conosciuto qualcuno…” disse Crys, e Misaki sorrise in segno d’approvazione.
Crys avvistò Kaname e lo chiamò:”Heeey, tizio! Vieni qui con me, su!”
Kaname le raggiunse e si presentò a Misaki (in modo un po’ freddo, visto che lui era burbero con gli sconosciuti), che fu gentile anche con lui.
“Allora Hashimoto…” iniziò Misaki
“Quale Hashimoto?” chiese Crys
“Bè… Kaname. Ti spiace se ti chiamo per nome, Crystel?”
“Certo che no! Anzi chiamami Crys!”
“Ok ^ ^”
“Dicevi?” domandò Kaname
“Tua sorella si è già ambientata!” lei e Crys sghignazzarono “E tu invece?”
“Io-“
“Lui no! Kan-kun è un gran burberone! In casa ci stronca di chiacchiere, in giro per il mondo invece è una tomba alta due metri! Blah!” ghignò la piccola e dolce Crys, sghignazzando perennemente.
“Taci, puzzetta!”
“Sacrilegio!” così i due fratellozzi iniziarono a bisticciare. Misaki sorrise, divertita. Che buffi, strano che avessero solo un anno di differenza. Lui era spaventosamente alto per la sua età, lei… molto bassetta per la sua età. Con i capelli biondi che si trovava e l’uniforma azzurrastra del Kainan, pareva Puffetta sputacchiata.
Crys fece spallucce, sollevò la sua borsa col bento e disse:”Ok, allora io mangio”
Aprì la borsa e ci infilò dentro la mano. Si immobilizzò, mentre Misaki e Kaname la guardavano incuriositi.
Mentre il roseo colorito di Crys si buttava sul turchese, il sopracciglio del nervosismo si mise a tremare.
Estrasse la mano. Sopra ci camminava un grosso… ripugnante ed orripilante aracnide.
“GYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!”

********************************.
ok, veramente l'ho pubblicata in un punto critico, troncando di botto... ma c'è la suspance? ...no, ok riponete le armi, non c'è la suspance, non c'è... cmq don't panic, oggi (forse) scrivo a questa e domani pubblico l'avanzamento, se è abbastanza da riempire un capitolo! ^_^ cià!
ah... messaggi al fermo posta, pliiizz!

 
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